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PubblicatoGaetano Mauri Modificato 8 anni fa
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Il Romanticismo La scoperta dell’io romance romantic Romanticismo Termine inglese che indica un componimento epico-lirico in versi. Per estensione, indica anche un genere di narrazione fantastica e avventurosa, contrapposta al racconto realistico, il novel Nato nella metà del Seicento come termine dispregiativo, indica in origine l’elemento fantastico, irreale e convenzionale dei romanzi cavallereschi e pastorali allora in voga Nel Settecento, in pieno Illuminismo, il termine viene adoperato da Rousseau come sinonimo di «pittoresco», e quindi per indicare lo stato d’animo suscitato da certi paesaggi Nell’Ottocento, soprattutto in Germania, viene assimilato a «poetico», o meglio a quel gusto del poetico particolarmente gradito alla nuova sensibilità Nella storia della letteratura e nel linguaggio della critica, designa il movimento artistico, filosofico, culturale e di gusto che incarna questa nuova sensibilità
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Il Romanticismo Ing. romantic in Francia viene tradotto come… romanesqueromantique “pittoresco”: la qualità dei paesaggi che sono in grado di stimolare l’immaginazione dell’osservatore “romantico”: lo stato d’animo di chi è sensibile agli spettacoli della natura e ne partecipa con commozione Luigi Rossini, Viaggio pittoresco: veduta di Roma vecchia Heinrich Füssli, L’artista sgomento dinnanzi alla grandezza delle rovine antiche
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Il Romanticismo William Turner, Il naufragio, 1805 Sturm und Drang In tedesco: “tempesta e assalto”. L’espressione deriva da una formula dispregiativa adoperata da Kaufmann per ribattezzare il dramma Wirrwarr (“caos”, 1776), di Maximilian Klinger 170017201740176017801800182018401860 RomanticismoSturm und Drang Neoclassicismo Classicismo 1770 A Strasburgo si incontrano Goethe ed Herder: è il simbolico inizio dello Sturm und Drang Da un cenacolo di giovani amici di Goethe nasce una tendenza rinnovatrice, contrapposta al conservatorismo dell’arte classicistica In opposizione al razionalismo illuminista, il “movimento” si propone di recuperare la tradi- zione tedesca, riscoprendo le forze della natura
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Il Romanticismo 1795 Friedrich Schiller pubblica il saggio Sulla poesia ingenua e sentimentale La poesia degli antichiLa poesia moderna Friedrich Bruckmann, ritratto di Schiller, stampa. Nata a diretto contatto con la natura Nata dalla frattura fra l’io e la natura Oggettiva e impersonale Soggettiva e riflessiva Dai contorni e lineamenti pre- cisi e definiti Dai contorni sfumati, indefinita come la musica Basata sull’identità tra reale e ideale Frutto della divaricazione di ideale e reale Espressa dal concetto del bello come ideale di equilibrio Espressa dal concetto del subli- me come sfogo delle passioni In Schiller questa distinzione non implica necessariamente una preferenza, ma è solo descrittiva
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Il Romanticismo William Turner, La tempesta di neve, 1842 Il sublime 1757 Edmund Burke pubblica il trattato Indagine sull’origine delle nostre idee di sublime e di bello In quanto finalizzato a elaborare una “scienza umana”, il trattato è pienamente iscritto nell’orbita dell’Illuminismo, ma getta le basi teoriche del successivo Romanticismo Il sublime viene definito come… Tutto ciò che può destare idee di dolore e di pericolo, ossia tutto ciò che è in un certo senso terribile o che riguarda oggetti terribili, o che agisce in modo analogo al terrore. (E. Burke) BelloSublime Incarnazione di un perfetto equilibrio, di una quiete Frutto di un contrasto, della frattura di un equilibrio Immobile, eterno, immutabile Mobile, precario, perennemente instabile Produce serenità e pace nell’animo di chi lo contempla Genera terrore e sgomento nell’animo di chi lo osserva Acquieta le passioni, esprime ordine e razionalità Turba le passioni, esprime rivolta, contra- sto, inquietudine
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Il Romanticismo Classicismo Romanticismo Impersonalità dell’arte Arte come rappresentazione Ricerca del bello ideale Tendenza alla conservazione imitazione della natura oggettivazione del bello controllo razionale delle passioni principio d’imitazione principio d’autorità culto della tradizione rifiuto dell’imitazione rifiuto del principio d’autorità distacco dalla tradizione ricerca di una comunicazione più ampia fine didattico-morale valore esistenziale soggettivo Forte invito all’innovazione Esplorazione delle passioni Arte come espressione Soggettività dell’arte A partire dalla fine del Settecento queste due visioni del mondo si confrontano serratamente, dando vita allo scontro fra classici e romantici, che (particolarmente in Italia) caratterizzerà tutto l’Ottocento Esplorazione del sommerso Rappresentazione della natura
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Il Romanticismo Secondo Leopardi… 1818 Leopardi scrive ma non pubblica il Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica Uno dei maggiori poeti “romantici” della storia letteraria si schiera con i classicisti, rifiutando la versione italiana del Romanticismo 1. I romantici sono colpevoli di avere sostituito la “poesia delle cose” con la “poesia dello spirito” 2. In questo modo hanno trasformato gli oggetti sensibili in realtà metafisiche, allentando il contatto con la natura 3. Si tratta di un errore, perché il metodo dell’arte è l’imitazione della natura, il suo fine è il diletto 4. Poiché però si è corrotto in epoca moderna il rapporto con la natura, l’imitazione deve rivolgersi agli antichi, i soli deposi- tari del giusto e sano rapporto con essa 5. Non è vero che la poesia antica non è sentimentale, perché lo è la natura; l’arte romantica è invece patetica a. La poesia deve indagare il rapporto tra l’uomo e la natura b. Dunque al centro dell’indagine poe- tica stanno gli affetti e i sentimenti c. Anche la poesia di Leopardi è perciò fortemente soggettiva… d. … ma rifiuta di perdersi nella pura soggettività per individuare ed espri- mere verità universali
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Il Romanticismo delle nazioni Fondamentali e strette sono le connessioni tra l’ideologia romantica e il contesto storico in cui essa matura Alla base del Romanticismo sta la nascita di una nuova categoria ideologica: il concetto di nazione Il Romanticismo nazióne s. f. [dal lat. natio -onis, der. di nasci «nascere», part. pass. natus]. – […] 2. Nell’uso moderno: a. Il complesso delle persone che hanno comunanza di origine, di lingua, di storia e che di tale unità hanno coscienza, anche indipendentemente dalla realizzazione in unità politica: la n. italiana, francese; i costumi, le tradizioni di una nazione. b. Più spesso, l’unità politica realizzata in uno stato nazionale (in questa accezione, come nella seguente, anche con iniziale maiuscola, quando ci si riferisca alla propria nazione, o in particolari denominazioni): la bandiera, l’esercito, i confini, il territorio della n.; le ricchezze della n.; il governo della nazione. 3. ant. a. Con significato prossimo a gente, spec. nell’espressione l’apostolo delle nazioni, san Paolo. b. Insieme di persone che, in una comunità qualsiasi, appartengono alla stessa stirpe, o costituiscono una categoria omogenea: S’aduna insieme ogni nazion di fatto, Altri a suon di tamburo, altri di tromba (Ariosto); ogni n. di mercanti forestieri in una città fa il consolo, che decide lor differenze (B. Davanzati). Dizionario Treccani 1. L’arte romantica sposa la storia 2. L’artista romantico s’identifica con il patriota 3. La letteratura diventa “politica” 4. L’intellettuale romantico adotta at- teggiamenti titanici 5. Il Romanticismo si nutre di ribelli- smo, trasgressività, polemica 6. L’arte si fa agonistica, ma per lo più il suo esito è la frustrazione, l’impo- tenza, la sconfitta
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Il Romanticismo Il Romanticismo europeo La fucina del Romanticismo è la Germania, dove la ricerca di un’arte nazionale determina il recupero di una tradizione autoctona, popolare e fantastica Anticipatori del movimento sono Goethe e Schiller, ma le basi teoriche vengono poste dal gruppo di Jena, animato dai fratelli Friedrich e August Wilhelm Schlegel, da Tieck e da Novalis L’organo di divulgazione delle idee romantiche in Germania è la rivista «Athenäum» (1798-1800) I romantici tedeschi accentuano il ruolo dato alla fantasia (libera capacità creativa), distinguendola dall’im- maginazione (facoltà inferiore, in grado solo di rappresentare il reale nei suoi aspetti esteriori) in Inghilterra atteggiamenti romantici sono presenti già alla fine del Settecento, ma non sono organizzati in un movimento organizzato e consapevole I maggiori esponenti del Romanticismo inglese sono William Wordsworth e Samuel Coleridge, che collaborarono insieme nel volume Ballate liriche (1798); John Keats e Percy Bysshe Shelley Ambigua è la posizione di Byron, che preferì definirsi classico, proprio come Leopardi Il Romanticismo inglese è il più radicale, anche sul piano politico. Grande impulso viene dato alla storia, in particolare del Medioevo, con la nascita del romanzo storico ad opera di Walter Scott in Francia, insieme all’Italia patria del classicismo, il Romanticismo esplode dopo la pubblicazione nel 1813 del trattato Sulla Germania di Madame de Staël Negli anni della Restaurazione trionfa un Romanticismo antiliberale, monarchico e legittimista, sul modello di François-René de Chateaubriand Dopo la rivoluzione del 1830 si afferma un Romanticismo democratico, incarnato da Alfred de Vigny, Alphonse de Lamartine, Gérard de Nerval, Alfred de Musset e soprattutto Victor Hugo
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Il Romanticismo Il Romanticismo in Italia 1816 Pietro Giordani traduce, sul periodico «Biblioteca italiana», l’articolo di Madame de Staël Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni La letteratura italiana non è più al passo con i tempi, perché imita pedissequamente i classici La società e la sensibilità sono cambiate, per cui deve necessariamente cambiare l’arte I letterati italiani devono smetterla di imitare modelli inattuali e praticare il culto della tradizione Per sprovincializzarsi, gli italiani devono intensificare gli scambi culturali e tradurre le opere con- temporanee tedesche, inglesi, francesi 1816 Ne nasce subito un vespaio di polemiche. Il primo a rispondere alla de Staël è proprio Pietro Giordani La letteratura italiana, è vero, presenta delle storture, degli irrigidimenti del principio d’imitazione: – abuso della mitologia; – retorica arcaizzante; – inconsistenza dei contenuti celata dietro una grande elaborazione formale. Ma questi difetti non si correggono volgendosi all’estero, bensì tornando con più serietà allo spirito dei classici, veri modelli intramontabili di stile e di morale 1816 In giugno, la de Staël risponde con un altro articolo: Lo scadimento della letteratura italiana è causato da motivi di ritardo sociale Manca in Italia una classe intellettuale organica e progressista Ma soprattutto in Italia manca un vasto pubblico di lettori: regna un’aristocrazia delle lettere che non ha reali contatti con il “popolo” Seguono a ruota numerosissimi interventi, inizialmente soprattutto contro la de Staël; solo in un secondo momento emergono alcune voci in sua difesa: Ludovico di Breme Giovanni Berchet Pietro Borsieri
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Il Romanticismo Secondo Manzoni… In questo clamore sono assordanti alcuni silenzi: quelli di Monti, di Foscolo e, ufficialmente, di Manzoni 1823 Manzoni, in privato, scrive una lettera a Massimo D’Azeglio, nota come Sul Romanticismo Pars destruensPars construens Contro l’imitazione pedissequa dei classici Contro la mitologia, ispirata a valori pagani Contro l’ubbidienza acritica a regole fisse (ad esempio le unità aristoteliche) Contro il culto dello stile a discapito del contenuto «La poesia deve proporsi per oggetto il Vero» Il suo fine deve essere didattico, dunque deve difen- dere e sostenere i valori cristiani Per raggiungere tale fine, deve interessare, dunque non ha senso che ubbidisca a regole e schemi rigidi Il principio […] mi sembra poter esser questo: la poesia e la letteratura in genere debba proporsi l’utile per iscopo, il vero per soggetto e l’interessante per mezzo. Debba per conseguenza scegliere gli argomenti pei quali la massa dei lettori ha o avrà, a misura che diverrà più colta, una disposizione di curiosità e di affezione, nata da rapporti reali, a preferenza degli argomenti, pei quali una classe sola di lettori ha una affezione nata da abitudini scolastiche, e la moltitudine una riverenza non sentita né ragionata, ma ricevuta ciecamente.
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Il Romanticismo I caratteri Francesco Hayez, Bagnante di schiena, 1859 Il Romanticismo italiano assume caratteri molto moderati, al punto che alcuni critici ne contestano l’esistenza Temi Stile Modelli Generi Predilezione per la storia, per lo più in chiave risorgimentale Nuova attenzione data al rapporto tra letteratura e società Conseguimento di un moderato “realismo” Riflessione sul rapporto io-mondo, individuo-collettività Scarso interesse per il fantastico e per il sentimentale Nuova questione della lingua: ricerca di un codice condiviso Adozione di un tono “medio” e rifiuto di certo formalismo Difesa e sostegno dei valori religiosi (fa eccezione Leopardi) In definitiva, semplice svecchiamento della cultura nazionale In prosa trionfa il romanzo storico, anche grazie a Manzoni In poesia si afferma la canzone libera leopardiana Nuovo impulso al teatro, ma con esiti deludenti Sostanziale continuità con la tradizione, con una scelta differente di modelli: Dante, Parini, Alfieri, Foscolo
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