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Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 1/22 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi LINEE GUIDA.

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Presentazione sul tema: "Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 1/22 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi LINEE GUIDA."— Transcript della presentazione:

1 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 1/22 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi LINEE GUIDA INTERASSOCIATIVE PER LA STANDARDIZZAZIONE DELL’OPERATIVITÀ DELL’INDUSTRIA DEL RISPARMIO GESTITO Milano, 8 Aprile 2011 David Sabatini Responsabile Ufficio Finanza Associazione Bancaria Italiana

2 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 2/22 1. Il Tavolo Tecnico interassociativo: origini e attività

3 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 3/22 2009 - Il Gruppo di Lavoro Consob/Banca d’Italia Superamento delle barriere esistenti tra gli operatori per “introdurre nell’industria un maggiore grado di apertura, con il conseguente aumento del livello di competitività” Non interferenza con l’attuale strutturazione delle relazioni tra società prodotto e distributori e mantenimento delle relative convenzioni di collocamento STANDARDIZZAZIONE DI SISTEMA Documento Conclusivo del Gruppo di Lavoro sul tema della “ Gestione accentrata in regime di dematerializzazione delle quote dei fondi aperti ” Sulla base di un’analisi costi-benefici è stata preferita l’ipotesi della Standardizzazione di sistema Gestione accentrata in regime di dematerializzazione

4 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 4/22 Predisposizione di un piano operativo per la definizione di: Procedure e modalità di standardizzazione Il linguaggio da utilizzare Implementazione del piano operativo Svolgimento dei processi di esecuzione degli ordini secondo modalità e tempi uniformi Utilizzo di un unico linguaggio di comunicazione Programma di massima previsto dal GdL Consob/Banca d’Italia Gennaio 2010 Giugno 2010 Dicembre 2011 Fonte: Rapporto Finale GdL Dematerializzazione Fondi Ottobre 2010 Differimento del termine per l ’ ampliamento del perimetro di analisi

5 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 5/22 Novembre 2009: Lettera Consob alle Associazioni nella quale si auspica il passaggio ad una fase operativa e la predisposizione di un piano di fattibilità tecnica della standardizzazione dei flussi informativi tra gli operatori nel processo di sottoscrizione e rimborso delle quote dei fondi, secondo la tempistica individuata nel Documento Conclusivo del Gruppo di Lavoro. Diretto coinvolgimento delle Associazioni e dell’industria Monitoraggio da parte di Consob e Banca d’Italia: partecipazione in qualità di osservatori Costituzione di appositi Tavoli Tecnici Il mandato alle Associazioni

6 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 6/22 Il Tavolo Tecnico: Organizzazione Il Tavolo Tecnico Osservatori Consulenti Tecnici Segreteria Tecnica demandate da

7 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 7/22 Il Tavolo Tecnico: Attività 17 istituti coinvolti Svolgimento dei lavori del Tavolo Tecnico Raccomandazioni Generali e Fund Processing Passport Gestione degli ordini e processi di regolamento Trasferimento delle posizioni Apertura dei rapporti Finalizzazione delle Linee Guida 17 incontri a cadenza quindicinale 30 persone coinvolte nei lavori 9 mesi di lavoro Gennaio 2010 MarzoMaggioLuglio Settembre Novembre Gennaio 2011 Processo di consultazione Approvazione della versione definitiva delle Linee Guida

8 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 8/22 OBIETTIVI APPROCCIO PERIMETRO Fondi comuni aperti di diritto italiano e fondi esteri armonizzati commercializzati in Italia ( esclusi fondi chiusi e fondi pensione) Definizione di uno standard di linguaggio (ma con libert à di scelta degli operatori nella scelta delle soluzioni tecnologiche di trasporto ritenute pi ù adeguate) Analisi delle relazioni intercorrenti tra SGR- collocatori - banche depositarie (esclusione delle relazioni intercorrenti tra SGR e banca depositaria quando quest ’ ultima effettui i controlli previsti dal Regolamento Banca d ’ Italia del 14 aprile 2005) TOP-DOWN Analisi che prende avvio dai lavori di standardizzazione svolti in Europa e ne verifica l ’ applicabilità e l ’ adattabilità al contesto nazionale Promuovere e favorire la standardizzazione nella commercializzazione delle quote dei fondi attraverso: Le Linee Guida - l ’ elaborazione di raccomandazioni relative alle tempistiche e alle modalit à di lavorazione degli ordini - l ’ individuazione del linguaggio che dovrebbe essere utilizzato nelle relazioni che intervengono tra gli intermediari coinvolti

9 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 9/22 Il Fund Processing in Italia Il Fund Processing in Italia: da dove partiamo Indagine condotta all’interno del Tavolo Tecnico su un campione (non rappresentativo) di ELEVATA AUTOMAZIONE Quasi totale per i processi di ordini e apertura rapporti (95 - 100%) Eterogenea per i trasferimenti (0 – 100%) Per le operazioni con controparti estere elevato grado di manualità ancora presente con riferimento ai processi di trasferimento delle quote e apertura dei rapporti BASSA STANDARDIZZAZIONE A livello domestico utilizzo pressoché esclusivo di standard proprietari (FTP proprietari) A livello cross-border, nei processi automatizzati, utilizzo di standard europei (un terzo dei soggetti intervistati) - 3 SGR - 6 Distributori - 2 Banche depositarie - 3 SIP - 1 HUB - 1 Outsourcer per SGR

10 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 10/22 I vantaggi della standardizzazione Vantaggi della standardizzazione: dove arriveremo La standardizzazione di sistema è stata preferita rispetto all’alternativa dell’accentramento in regime di dematerializzazione in quanto presenta un migliore rapporto costi-benefici Nel medio periodo ci si attende un incremento dell’efficienza del fund processing in termini di: a) riduzione dei costi operativi, grazie alla razionalizzazione dei processi e dei linguaggi utilizzati dai singoli operatori; b) mitigazione dei rischi operativi, grazie all’estensione dell'automazione ad ambiti operativi che oggi presentano un elevato grado di manualità Favorirà la riduzione dei costi operativi di implementazione di nuove relazioni commerciali tra case prodotto e distributori, con benefici per l'offerta complessiva di fondi agli investitori Porrà l‘Italia ai primi posti in Europa per livello di automazione e standardizzazione dell'industria, con vantaggi anche di immagine e di competitività per il nostro Paese.

11 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 11/22 2. Il contenuto delle Linee Guida

12 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 12/22 Le Linee Guida Generali Operative - Modello - Best practice - Processo/Scenari Principi che governano l’intero processo di sottoscrizione e rimborso delle quote dei fondi Sono il presupposto per le raccomandazioni specifiche per ciascun ambito operativo Definizione di Modelli e Processi Operativi e Best Practice per ciascun ambito operativo Definizione degli elementi di business e dei messaggi ISO20022, individuati come standard di linguaggio per la comunicazione tra gli intermediari Tecniche - Elementi di business - Messaggi ISO20022 - Change Request Raccomandazioni

13 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 13/22 Gli intermediari finanziari che ricevono dal cliente gli ordini provvedono all’inserimento elettronico degli stessi in modo tempestivo ed all’inizio del processo, al fine di minimizzare o preferibilmente eliminare la reimmissione dei dati. Le Raccomandazioni Generali 18 Best Practice per la standardizzazione delle procedure, relativamente alle tempistiche e alle modalità di lavorazione degli ordini Le Linee Guida Alcune delle best practice … Le comunicazioni tra intermediari finanziari coinvolti nella catena dei processi distributivi (in modo particolare per quanto attiene all’apertura dei conti/rapporti, all’inserimento degli ordini ed al trasferimento di quote) avvengono esclusivamente in forma elettronica. Lo standard europeo ISO20022 per la messaggistica dei fondi rappresenta lo standard di riferimento per la comunicazione elettronica tra intermediari finanziari (ove il corrispondente messaggio ISO20022 sia idoneo e disponibile).

14 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 14/22 Le Linee Guida Le Raccomandazioni Operative e Tecniche Standard per gli elementi di business nonché per il linguaggio che dovrebbe essere utilizzato nelle relazioni che intervengono tra gli intermediari nel processo di commercializzazione delle quote dei fondi Ambiti operativi 4. Trasferimento delle Posizioni 2. Apertura dei Rapporti 1. Passaporto per la Gestione Amministrativa dei Fondi 3. Gestione degli Ordini e Regolamento

15 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 15/22 3. Percorso di adozione delle Linee Guida: piano di implementazione e supporto

16 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 16/22 Piano di implementazione E’ stato elaborato e discusso con 18 operatori rappresentativi del mercato (SGR, banche depositarie e collocatori) un’ipotesi di piano di implementazione delle Linee Guida; Il piano si articola in 3 fasi:  Una fase di start-up (2 mesi)  Una fase Pilot (tra 10 e 17 mesi in base alle modalità di implementazione)  Una fase di estensione al mercato (tra 8 e 13 mesi) Si ipotizza il completamento dell’implementazione in un periodo compreso tra i 18 e i 21 mesi (la fase di estensione al mercato può avere inizio prima del termine della fase Pilot) Piano di implementazione Il piano di implementazione è stato sviluppato sulla base delle seguenti ipotesi: partecipazione di un numero minimo di 8-10 partecipanti alla fase Pilot, eterogenei per dimensione, ruolo, tipo di attività svolta (profilo domestico/internazionale); tempistiche condivise da tutti i partecipanti alla fase Pilot; attivazione e finanziamento di un sistema di coordinamento/assistenza tecnica che garantisca la soluzione tempestiva e coerente delle problematiche che emergeranno in fase di implementazione.

17 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 17/22 START-UP Struttura di supporto (50 giorni) (110 giorni) (220 giorni) Ipotesi 2 (220 giorni) Trasferimenti Apertura Rapporti/Ordini FPP Ipotesi 1 (170 giorni) (60 giorni) (150 giorni) Ipotesi 2 (150 giorni) Trasferimenti Apertura Rapporti/Ordini FPP Ipotesi 1 (100 giorni) PILOT Tot. 10-17 mesi MERCATO Tot: 8-13 mesi Ipotesi 1 – Tot: 21 mesi Ipotesi 2 – Tot: 18 mesi Piano di implementazione

18 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 18/22 Supporto alla implementazione  Obiettivi:  A) creare una “cabina di regia” del processo di implementazione  B) fornire supporto alla implementazione per dare soluzione tempestiva e coerente delle problematiche che potrebbero emergere ;  Il servizio di supporto sarà flessibile, in funzione delle necessità e della richiesto;  I soggetti aderenti al servizio saranno i partecipanti alla fase pilot e altri soggetti (banche collocatrici, dalle SGR, dalle banche depositarie e dagli outsourcer, ecc.) che avranno interesse alle attività e al supporto nella fase di implementazione e manutenzione.  Il servizio sarà messo a disposizione e gestito dal Consorzio Abi Lab  Il costo di tale attività sarà ripartito tra gli aderenti: il livello e le caratteristiche del servizio effettivamente erogato saranno concordati con i partecipanti alla fase pilot e commisurati alla numerosità dei soggetti che ne usufruiranno nonché alla disponibilità economica di questi ultimi. Piano di supporto

19 Tavolo Tecnico Interassociativo per la standardizzazione dei fondi 19/22 Per informazioni e adesioni al progetto di implementazione: Segreteria del Tavolo Tecnico email: standard.fondicomuni@abi.it Piano di supporto


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