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PubblicatoEugenia Santini Modificato 8 anni fa
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Slides 4 2014 - 2015
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Mineralogia descrittiva La mineralogia oggi è una disciplina molto vicina alla chimica e alla fisica ma è nata essenzialmente come disciplina naturalistica, quindi, descrittiva come la zoologia e la botanica. Fondamentale pertanto è stata la creazione di una terminologia idonea a descrivere gli aspetti esteriori dei minerali
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Morfologia geometrica I minerali sono caratterizzati da una distribuzione ordinata e periodica tridimensionale di atomi, ioni o molecole, che di norma si manifesta esteriormente sotto forma di facce, spigoli e vertici disposti secondo rigidi criteri geometrici e che delimitano solidi geometrici.
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Morfologia geometrica faccia vertice spigolo Elementi morfologici del cristallo Relazione di Eulero F+V= S+2
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Morfologia dei cristalli euedrale subeuedrale anedrale Cristalli La morfologia geometrica esterna non è indispensabile. La morfologia è condizionata dallo spazio a disposizione, da fenomeni di corrosione successiva
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Dimensioni dei cristalli I cristalli possono raggiungere dimensioni gigantesche o piccolissime. Possono essere visibili solo al microscopio (microcristalli) o al microscopio elettronico o addirittura riconoscibili solo ai Raggi X (criptocristalli) clinoptilolite mordenite
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Cristalli di Gesso varietà selenite
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La miniera di Naica nello stato di Chihuahua Messico. E’ una miniera di Pb e Ag in attività Nel 1910 fu scoperta la "Grotta delle Spade“ così chiamata per via dei grandi cristalli simili a spade di selenite varietà di gesso CaSO 4 lunghi anche 2 metri, che ricoprivano le pareti. La grotta venne chiusa per preservare intatto l'ambiente. Nel 2002 venne scoperta una grotta di circa 8 metri di che conteneva cristalli di selenite di quasi due metri. Pochi giorni dopo venne scoperta una grotta più ampia, con altre formazioni cristalline fino a 15 metri di lunghezza e 2 spessore. La grotta, battezzata "Grotta dei Cristalli“. La temperatura della grotta si aggira attorno ai 48 °C con una umidità quasi al 100%, condizioni insopportabili dall'uomo se non per pochissimi minuti.
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CaSO 4. 2H 2 O Sistema monoclino
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CaSO4 Anidrite sistema rombico
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Come si presentano i cristalli I cristalli sono 1) interclusi o 2) impiantati sopra una matrice. 1) I cristalli interclusi in una matrice (roccia), se hanno un accrescimento abbastanza regolare, presentano facce sviluppate anche se imperfette 2) I cristalli impiantati sopra una matrice, sono solo in parte a contatto con la matrice il resto del cristallo sporge entro una cavità: druse, geodi (nei basalti amigdale), vene.
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Druse Q citrino Q ametista Geode Q Amigdala, analcime Vene di Q in roccia metamorfica gneiss
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Paragenesi L’insieme di minerali coesistenti in una roccia prende il nome di paragenesi. I minerali che cristallizzano alle stesse condizioni chimico-fisiche costituiscono una paragenesi isogenica. L’insieme di cristalli che fra loro non presentano relazioni di orientazioni è detto aggregato cristallino
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Aggregati di cristalli Fasci o covoni, Aggregati fibroraggiati, Aggregati dendritici, Concrezioni stalattitiche
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Habitus dei cristalli singoli L’habitus descrive le caratteristiche generali dello sviluppo morfologico. Esempi: tabulare, equidimensionale, lamellare, allungato, aciculare, ecc
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Sviluppo morfologico Cristalli di fluorite CaF 2 con morfologia cubica Cristallo di calcite CaCO 3 con morfologia scalenoedrica Cristallo di diamante C con morfologia ottaedrica
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Le Forme cristalline La forma cristallina è costituita dalle facce equivalenti di un cristallo. Le forme cristalline sono di due tipi: 1) forme aperte e 2) forme chiuse 1) Sono forme aperte: il pedion, il pinacoide, il doma, lo sfenoide, il prisma, la piramide. Il numero delle facce nelle forme aperte varia da 1 a 12 Le forme aperte per delimitare il volume del cristallo devono combinarsi con altre forme aperte o con forme chiuse.
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Forme cristalline aperte Pedion Pinacoide Doma Sfenoide microclino
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Forme cristalline aperte: esempi: Pedion: 1 faccia equivalente a se stessa Pinacoidi: 2 facce parallele equivalenti Sfenoidi: 2 facce equivalenti che condividono uno spigolo e messe in ricoprimento da un A 2 Doma: 2 facce equivalenti che condividono uno spigolo e messe in ricoprimento da un P Prismi: da 3 a 12 facce equivalenti parallele fra loro e parallele ad un asse di simmetria Piramidi: da 3 a 12 facce equivalenti inclinate rispetto ad un asse di simmetria
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Combinazione di forme aperte Pedion, forma semplice Piramide, forma semplice Prisma, forma semplice 4 facce Pinacoide, forma semplice 2 facce // Forma composta
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Le Forme cristalline chiuse 2) Sono forme chiuse: tetraedro, cubo, ottaedro, romboedro, bisfenoide, bipiranidi, scalenoedro, rombododecaedro, esacisottaedro, ecc. Il numero delle facce nelle forme chiuse varia da 4 a 48 La forma chiusa da sola riesce a delimitare il volume del cristallo ma può anche combinarsi con forme aperte o con forme chiuse
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Forme chiuse tetracisesaedro Icositetraedro pentagonale esacisottaedro Icositetraedro
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Combinazione di forme chiuse cubo ottaedro rombododecaedro Forme composteForme semplici
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Habitus tabulare Habitus bacillare Habitus condizionato dallo spazio Habitus equidimensionale Habitus condizionato dallo spazio nell’ambiente di formazione. Cristalli cubici con habitus diverso a causa del differente sviluppo delle facce
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L’habitus dei granati R 3 R 2 [SiO 4 ] 3 Piropo Mg 3 Al 2 [SiO 4 ] 3 Almandino Fe 3 Al 2 [SiO 4 ] 3 Spessartina Mn 3 Al 2 [SiO 4 ] 3 Grossularia Ca 3 Al 2 [SiO 4 ] 3 Andradite Ca 3 Fe 2 [SiO 4 ] 3 Uvarovite Ca 3 Cr 2 [SiO 4 ] 3
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Differente habitus in funzione della composizione del minerale I granati alluminiferi con Ca presentano un habitus icositetraedrico, mentre i granati con Mg, Fe, Mn presentano un habitus rombododecaedro. L’habitus dei granati calcici con è composto, ovvero una combinazione di icositetraedrico e di rombododecaedro
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Morfologia dei granati L’habitus dei granati R 3 R 2 [SiO 4 ] 3 Grossularia Andradite
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Differente habitus in funzione di T e P In funzione della P e della T, il diamante presenta habitus diverso. A pressioni relativamente basse di ~ 50 Kbar, prevalgono forme semplici con poche facce (cubo 6 facce, ottaaedro 8 facce), con l’aumentare della temperatura e pressione aumenta il numero delle facce (esacisottaedro 48 facce), forme composte combinazioni. I cristalli provenienti da notevoli profondità hanno tante facce da farli tendere ad un habitus quasi sferico.
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Morfologie del diamante
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Morfologie in funzione del chimismo e delle concentrazioni Al variare del grado di soprassaturazione dell’ambiente di formazione, i cristalli di cianite Al 2 SiO 5 presentano combinazioni di pinacoidi con diverso sviluppo Al variare del chimismo dell’ambiente di formazione i cristalli di calcite CaCO 3 presentano habitus molto diversi
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calcite Forme Cianite
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Morfologie in funzione delle condizioni chimico-fisiche Ruolo della Temperatura Regola empirica applicata nei giacimenti: Alte T: Pirite con habitus prevalentemente ottaedrico Medie T: Pirite con habitus pentagonododecaedrico Basse T: Pirite con habitus cubico Ruolo chimismo Salgemma cristallizza in cubi, ma se nelle soluzioni ci sono piccole quantità di B, cristallizza in ottaedri, analogamente se le soluzioni sono molto acide o molto alcaline
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