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Firenze, 17 marzo 2008 Il Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della qualità dell’aria approvato dalla Giunta regionale il 17 marzo 2008 Entro.

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1 Firenze, 17 marzo 2008 Il Piano Regionale di Risanamento e Mantenimento della qualità dell’aria approvato dalla Giunta regionale il 17 marzo 2008 Entro il 2010 107 milioni di investimenti per migliorare la qualità dell’aria

2 PRRM 2 Nasce dalla direttiva europea 96/62/Ce che chiede il controllo delle sorgenti di emissione dalla direttiva europea 96/62/Ce che chiede il controllo delle sorgenti di emissione dal D.Lgs 351/99 che attribuisce alle Regioni il compito di valutare la qualità dell’aria e individuare le zone dove si superano i valori limite (zone di risanamento) e quelle dove invece sono rispettati (zone di mantenimento) dal D.Lgs 351/99 che attribuisce alle Regioni il compito di valutare la qualità dell’aria e individuare le zone dove si superano i valori limite (zone di risanamento) e quelle dove invece sono rispettati (zone di mantenimento) IL PRRM attua -le priorità del Programma Regionale di Sviluppo (PRS) per quanto la sostenibilità dello sviluppo, l’ecoefficienza, il rispetto del protocollo di Kyoto e la qualità dell’aria -i macrobiettivi del Piano Regionale di Azione Ambientale (PRAA) connessi all’inquinamento atmosferico e alla riduzione delle emissioni dei gas climalteranti. Cos’è il PRRM 2008-2010

3 PRRM 3 L’aria che respiriamo Emissioni in Toscana Variazione tra 1995 e 2005 In dieci anni gli inquinanti sono stati ridotti del: - Ossido di Zolfo, - 71% - Monossido di Carbonio, - 43% - Ossido di Azoto, - 29% - Composti organici volatili, - 26% - Ammoniaca, - 22% - PM10, - 2%

4 PRRM 4 L’aria che si respirava nel 2002 La situazione nel 2002 (la Regione ha iniziato la mappatura nel 2001) Erano 32 i comuni con inquinanti superiori a quelli di legge (Dm 60/02). Rappresentavano il 50% della popolazione e il 14% territorio. Erano 255 i comuni con inquinanti inferiori a quelli consentiti. Rappresentavano il 50% popolazione e 86% territorio.

5 PRRM 5 L’aria che respiriamo La situazione nel 2006 20 i comuni (12 in meno rispetto al 2002) con inquinanti superiori a quelli di legge (Dm 60/02). Rappresentano il 37% della popolazione e il 7% territorio. 267 i comuni con inquinanti inferiori a quelli consentiti. Rappresentano il 63% popolazione e 93% territorio. Il 63% della popolazione (+13% in 4 anni) vive in aree con inquinanti inferiori a quelli consentiti.

6 PRRM 6 Aree di risanamento e mantenimento Zone di risanamento: 20 Comuni Zone di risanamento: 20 Comuni I 20 comuni con valori di inquinanti superiori a quelli di legge sono: I 20 comuni con valori di inquinanti superiori a quelli di legge sono: Calenzano, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Capannori, Cascina, Firenze, Signa, Bagno a Ripoli, Scandicci, Lastra a Signa, Lucca, Grosseto, Livorno, Montale, Montecatini Terme, Montelupo Fiorentino, Pisa, Porcari, Prato, Viareggio. Nei 267 comuni l’obiettivo è mantenere buona la qualità dell’aria. Zone di mantenimento: 267 Comuni Zone di mantenimento: 267 Comuni

7 PRRM 7 IL PRRM - Obiettivi - Miglioramento generale e continuo della qualità dell’aria; - Rispetto dei valori limite per PM10 e NO2 (biossido di azoto); - Protezione da PM 2,5 in anticipo rispetto alle previsioni UE; - Integrazione delle politiche per la qualità dell’aria con quelle per energia, trasporti, salute, attività produttive; - Aggiornamento della conoscenza delle emissioni di gas climalteranti; - Adozione dei PAC, Piani di Azione Comunali coordinando l’opera dei vari livelli istituzionali; - Miglioramento dell’informazione ai cittadini su qualità dell’aria, buoni stili di vita, possibilità di partecipare ai processo decisionali.

8 PRRM 8 IL PRRM - Strumenti - ACCORDI STRATEGICI, come l’Accordo volontario tra i 30 Comuni che presentano le maggiori criticità di inquinamento atmosferico; - Nuova LEGGE QUADRO e PIANI-STRALCIO attuativi per la geotermia e le attività produttive; - CONTROLLO e VIGILANZA, con disposizione di centraline di rilevamento in punti strategici; - INCENTIVI e RIDUZIONI FISCALI (incentivi per l’acquisto per i veicoli meno inquinanti e diminuzione del bollo di proprietà)

9 PRRM 9 Siglato tra REGIONE, ANCI, URPT ed i Comuni di: Arezzo, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Capannori, Carrara, Cascina, Empoli, Firenze, Grosseto, Lastra a Signa, Livorno, Lucca, Massa, Montale, Montecatini Terme, Montelupo Fiorentino, Pisa, Pistoia, Poggio a Caiano, Poggibonsi, Pontedera, Porcari, Prato, S. Croce sull’Arno, Scandicci, Sesto Fiorentino, Siena, Signa e Viareggio. Previsti 18 milioni di euro per i Comuni nel quadriennio 2007-2010 Ogni Comune che ha sottoscritto l’Accordo deve elaborare un PAC, Piano di Azione Comunale, coerente con la pianificazione regionale. L’ACCORDO DEI 30 COMUNI – 2007/2010 Ogni PAC prevede interventi sulla mobilità (rotatorie, piste ciclabili, mezzi pubblici meno inquinanti, domeniche ecologiche), nel settore del riscaldamento (sostituzione caldaie vecchie con altre meno inquinanti e con minori consumi), miglioramento della comunicazione al pubblico.

10 PRRM 10 Interventi previsti nel PRRM Sulla MOBILITA’ incentivi per sostituire i vecchi veicoli privati con altri meno inquinanti (gpl e metano); incentivi per sostituire i vecchi veicoli privati con altri meno inquinanti (gpl e metano); obbligo di rinnovo dei veicoli della pubblica amministrazione; obbligo di rinnovo dei veicoli della pubblica amministrazione; obbligo di filtri antiparticolato per i mezzi di trasporto pubblico; obbligo di filtri antiparticolato per i mezzi di trasporto pubblico; fiscalità ambientale (riduzione del bollo per auto alimentate a gpl e metano); fiscalità ambientale (riduzione del bollo per auto alimentate a gpl e metano); Prese elettriche per le navi nei porti (per evitare che tengano accesi i motori per produrre energia); Prese elettriche per le navi nei porti (per evitare che tengano accesi i motori per produrre energia); Più distributori di metano e gpl; Più distributori di metano e gpl; Proposta di limiti di velocità più bassi sui tratti autostradali vicini ad aree urbane. Proposta di limiti di velocità più bassi sui tratti autostradali vicini ad aree urbane.

11 PRRM 11 Interventi previsti nel PRRM Sul RISCALDAMENTO incentivi per sostituire le vecchie caldaie con altre a maggiore efficienza energetica, cioè con minori consumi e minori emissioni. Prevista dal PIER anche l’installazione di caldaie centralizzate con contabilizzazione dell’energia consumata individualmente (Pier); incentivi per sostituire le vecchie caldaie con altre a maggiore efficienza energetica, cioè con minori consumi e minori emissioni. Prevista dal PIER anche l’installazione di caldaie centralizzate con contabilizzazione dell’energia consumata individualmente (Pier); Elaborazione di norme sull’uso di combustibili vegetali nelle zone di risanamento (con particolari prescrizioni per i centri urbani) per limitare la produzione di pm10; Elaborazione di norme sull’uso di combustibili vegetali nelle zone di risanamento (con particolari prescrizioni per i centri urbani) per limitare la produzione di pm10; Elaborazione di norme dell’uso di combustibili liquidi (fonti di ossidi di zolfo e pm10) ad uso riscaldamento in tutto il territorio regionale. Elaborazione di norme dell’uso di combustibili liquidi (fonti di ossidi di zolfo e pm10) ad uso riscaldamento in tutto il territorio regionale.

12 PRRM 12 Interventi previsti nel PRRM Per le ATTIVITA’ PRODUTTIVE definizione di limiti alle emissioni dei nuovi impianti industriali e precisi criteri di localizzazione; definizione di limiti alle emissioni dei nuovi impianti industriali e precisi criteri di localizzazione; Standard fissi, per quanto riguarda le emissioni, nelle procedure di Via; Standard fissi, per quanto riguarda le emissioni, nelle procedure di Via; Riconversione a gas delle centrali Enel di Livorno e Piombino, oggi alimentate a petrolio; Riconversione a gas delle centrali Enel di Livorno e Piombino, oggi alimentate a petrolio; Riduzione delle emissioni dalle centrali geotermiche grazie al miglioramento tecnologico degli impianti. Riduzione delle emissioni dalle centrali geotermiche grazie al miglioramento tecnologico degli impianti.

13 PRRM 13 Interventi previsti nel PRRM Migliorare l’informazione Progettazione e realizzazione della rete di rilevamento del PM2,5. Progettazione e realizzazione della rete di rilevamento del PM2,5. Realizzazione reti regionali di rilevamento NO2, NOX, CO, C6H6, SO2; Realizzazione reti regionali di rilevamento NO2, NOX, CO, C6H6, SO2; Aggiornamento dell’Inventario regionale delle sorgenti di emissione (IRSE) ogni due anni per gli inquinanti, ogni anno per i gas serra: Aggiornamento dell’Inventario regionale delle sorgenti di emissione (IRSE) ogni due anni per gli inquinanti, ogni anno per i gas serra: Rafforzamento dell’Osservatorio di Kyoto e sviluppo del Rafforzamento dell’Osservatorio di Kyoto e sviluppo del Centro di qualità dei dati sulla qualità dell’aria; Creazione di un centro regionale di modellistica per Creazione di un centro regionale di modellistica per l’inquinamento atmosferico (supporto per le scelte operative) Rapporti sulla qualità dell’aria, campagne informative, Rapporti sulla qualità dell’aria, campagne informative, seminari, workshop, spazi web; Completamento dei progetti PATOS (Particolato Atmosferico Completamento dei progetti PATOS (Particolato Atmosferico in TOScana) e MODIVASET (convenzione con in TOScana) e MODIVASET (convenzione con CNR-Ibimet per studi meteodiffusionali).

14 PRRM 14 Uno sguardo al futuro Nel 2010, grazie agli effetti della misure attivate a livello europeo, nazionale, regionale e locale si avranno: - 20% di Ossido di Azoto - 15% di PM 10 Risultato: aria più pulita

15 PRRM 15 Migliorare la qualità dell’aria: le risorse Tra il 2007 e il 2010 la Regione destina alla qualità dell’aria in totale 107 milioni di euro: 24 milioni con il PRRM 24 milioni con il PRRM 83 milioni attraverso interventi nei settori dei trasporti e dell’energia 83 milioni attraverso interventi nei settori dei trasporti e dell’energia


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