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PubblicatoViola Magnani Modificato 8 anni fa
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IL MONDO DIVISO
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LE CONSEGUENZE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE Liquidazione del nazifascismo e trionfo delle democrazie Crisi delle potenze europee (Germania, Francia, Inghilterra) Due superpotenze: USA e URSS
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LE CONSEGUENZE DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE La “lezione” della guerra: l’entità del massacro, i crimini nazisti e il genocidio degli ebrei, la bomba atomica Desiderio di cambiamento, bisogno di rifondare su basi più stabili le relazioni internazionali
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GESTIRE LA PACE 1945-46 processo ai nazisti nella città di Norimberga: 12 condanne a morte per delitti contro l’umanità, altre condanne al carcere 1946-48 processo di Tokyo contro i dirigenti giapponesi Crimini contro la pace, crimini di guerra, crimini contro l’umanità
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Processo di Norimberga
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Processo di Tokyo
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GESTIRE LA PACE Creazione di una organizzazione internazionale per regolamentare i rapporti internazionali: ONU, conferenza di San Francisco aprile-giugno 45 “salvare le generazioni future dal flagello della guerra” impiegare “strumenti internazionali per promuovere il progresso economico e sociale di tutti i popoli”
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ONU 51 stati fondatori Assemblea generale degli Stati membri Segretario generale Consiglio di Sicurezza: 15 membri, 5 permanenti (USA, URSS,Gran Bretagna, Francia, Cina) dotati di diritto di veto L’Italia vi aderisce nel 1955
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ONU Consiglio Economico e Sociale Corte internazionale di giustizia Embrione di governo sovranazionale, specchio del carattere conflittuale della comunità internazionale Limiti
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Il Palazzo di Vetro a New York
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LA FINE DELLA GRANDE ALLEANZA Contrasti tra le potenze vincitrici Pax americana, pax sovietica Il disegno di Roosvelt: cooperazione tra Occidente e URSS Ipotesi di un nuovo ordine europeo in cui anche l’URSS avrebbe avuto un ruolo importante
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LA FINE DELLA GRANDE ALLEANZA Aprile 45, avvento di Truman e irrigidimento nei confronti dei sovietici Già a Potsdam contrasti sul futuro della Germania sconfitta e sull’assetto dell’Europa Orientale
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LA FINE DELLA GRANDE ALLEANZA Disegno staliniano di assoggettamento nell’Est Europa di quegli stati già occupati dall’Armata Rossa URSS impone al potere i partiti comunisti locali, con l’appoggio dell’esercito sovietico Ungheria, Romania, Cecoslovacchia, Bulgaria, Polonia
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La “cortina di ferro” “Da Settino sul Baltico a Trieste sull’Adriatico, una cortina di ferro è calata sul continente. Dietro questa linea si trovano tutte le capitali degli antichi stati dell’Europa centrale e orientale. Varsavia, Berlino, Praga,Vienna, Budapest, Belgrado, Bucarest e Sofia, tutte queste città e i popoli intorno ad esse si trovano nella zona d’influenza sovietica, e tutte sono soggette in una forma o nell’altra non solo all’influenza sovietica ma ad un elevatissimo e crescente grado di controllo da parte di Mosca”. (Churchill, marzo 1946)
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Conferenza di Parigi, luglio- ottobre 46 Ultimo atto della cooperazione postbellica tra URSS e potenze occidentali Conclusi solo i trattati di pace con Italia, Romania, Ungheria, Bulgaria, Finlandia
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Pace di Parigi 46 Ratificati nonostante l’assenza di un accordo generale i nuovi confini tra URSS, Polonia e Germania URSS incamera le ex repubbliche baltiche, parte della Polonia dell’Est e Prussia orientale Polonia si ingrandisce a ovest fino all’Oder e al Neisse
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Pace di Parigi Italia: perde tutte le colonie; cede alla Grecia il Dodecaneso; alla Francia Briga e Tenda; alla Yugoslavia parte della Venezia- Giulia, Istria, Fiume, Zara; Trieste territorio libero ma di fatto diviso tra Inghilterra e Yugoslavia (torna all’Italia nel 54) Spostamento dei confini: triste esodo di popolazioni
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Pace di Parigi Potenze vincitrici non riescono di fatto ad accordarsi per risolvere le questioni con Germania, Austria, Giappone Conflitti, applicazione principio delle zone di influenza, timore per una ripresa del nazionalismo germanico
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Germania 4 zone alla fine della guerra: americana, britannica, francese: integrazione all’inizio del 47, piano Marshall, moneta unica (marco tedesco) sovietica Berlino, nella zona d’occupazione sovietica: quadripartita
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IL NUOVO ORDINE ECONOMICO Dissesto economico Europa post bellica Due esigenze; soccorrere le popolazioni colpite, avviare la ricostruzione economica Gli aiuti americani: prima fase 45-46 (beneficia anche l’URSS), 47-48 Piano Marshall (respinto dall’URSS e dai suoi satelliti) Aiuti accompagnati da vincoli
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IL NUOVO ORDINE ECONOMICO Gli accordi di Bretton Woods (luglio 44) creano: il Fondo Monetario Internazionale (riserve valutarie mondiali a disposizione degli Stati) la Banca Mondiale (per prestiti agli Stati) Primato moneta americana, sistema liberoscambista
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LA GUERRA FREDDA Agosto 46 contrasto tra URSS e Turchia (appoggiata dagli USA) per i Dardanelli Truman invia la flotta nell’Egeo in nome del “containement” dell’espansionismo sovietico “Dottrina Truman” marzo 47: approvazione aiuti militari a Grecia e Turchia
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DOTTRINA TRUMAN “per sostenere i popoli liberi nella resistenza all’asservimento da parte di minoranze armate o pressioni straniere”
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La risposta di Stalin Settembre 47, costituzione di un Ufficio di Informazione dei partiti comunisti (Cominform) Riedizione della Terza Internazionale sciolta nel 43 Guerra fredda: irriducibile ostilità tra i due blocchi contrapposti di stati
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IL PROBLEMA TEDESCO Di fronte alla rinascita di un forte stato tedesco: giugno 48 blocco di Berlino da parte dei russi ma … ponte aereo fino a maggio 49 23 maggio 49 nella parte “occidentale” Repubblica Federale di Germania, di tipo democratico parlamentare (Bonn) 7 ottobre 49 Repubblica Democratica di Germania, di obbedienza sovietica (Pankow)
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Le alleanze militari Sanzione militare del nuovo assetto: –Aprile 1949 Patto Atlantico (USA, Canada, Gran Bretagna, Francia, Benelux, Danimarca, Islanda, Italia, Portogallo e Norvegia) –Con un dispositivo militare integrato formato dai contingenti degli stati membri, la NATO –Nel 51 Grecia e Turchia, nel 55 Germania Federale
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Le alleanze militari –Nel 1955, dopo il consolidamento dei regimi dell’est, nasce il Patto di Varsavia (URSS, Cecoslovacchia, Bulgaria, Ungheria, Polonia, Romania e Albania)
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IL CASO TITO
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LA RIVOLUZIONE IN CINA Punto di svolta fondamentale nel confronto tra mondo socialista e mondo capitalistico I rivoluzione 1911, fine dell’Impero Guerra civile II rivoluzione 1949, 1 ottobre nasce la Repubblica Popolare Cinese, non riconosciuta dagli USA Febbraio 50 stipula con URSS trattato di amicizia e mutua assistenza (fino al 60)
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GUERRA DI COREA (1950-53) Dopo la fine dell’occupazione giapponese la Corea viene divisa lungo il 38° parallelo secondo la logica del bipolarismo. Nel 1950 il governo comunista del Nord tenta la riunificazione con l’appoggio della Cina comunista del 1949. Gli USA intervengono sotto la bandiera dell’ONU: nel 1953 si ristabilisce lo status quo.
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GUERRA FREDDA Convenzionalmente si fa giungere fino al 53, anno della morte di Stalin Ma le difficoltà nel dialogo proseguono ben oltre Nel 1956 il successore Kruscev, denuncia i crimini dello stalinismo, ma la logica di Yalta permane.
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GUERRA FREDDA E DECOLONIZZAZIONE Processo accelerato dal II conflitto mondiale Le 2 superpotenze premono per scalzare gli europei da Asia e Africa e liquidare il vecchio ordine eurocentrico Egemonia americana soprattutto economica, sovietica soprattutto politico-militare
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EMANCIPAZIONE DELL’ASIA Indipendenza di India e Pakistan 1947 Indonesia 49, Filippine 46 Vietnam 1954, anche Laos e Cambogia Medio Oriente: finiscono i”mandati” di Francia e Inghilterra in Libano, Transgiordania, Siria.
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IL PROBLEMA MEDIO ORIENTE Nel 1947 l’ONU approva la spartizione della Palestina (mandato inglese dal 1919) in due stati: Ebraico e Palestinese. Ferma ostilità dei palestinesi e dei paesi arabi Gli ebrei rispondono proclamando nel maggio 48 lo stato di Israele carta
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IL PROBLEMA MEDIO ORIENTE Alla partenza degli Inglesi gli Arabi reagiscono aprendo il conflitto contro lo stato di Israele (1948-49): -sconfitta delle forze arabe e consolidamento dello Stato di Israele -Gerusalemme spartita in due parti -gli altri territori sono spartiti tra Egitto, Siria e Giordania
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Successivi conflitti arabo- israeliani Crisi di Suez del 56 Guerra dei 6 giorni (giugno 1967) –A seguito di minacce Israele attacca l’Egitto di Nasser e i suoi alleati Siria e Giordania. –Israele occupa Sinai, Cisgiordania e Golan. Guerra del Kippur (ottobre 1973) –Egitto (Sadat) e Siria attaccano Israele. –Israele arresta l’offensiva e controattacca. –Nel 1979 accordi di Pace: restituzione del Sinai all’Egitto che riconosce Israele. carta
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EMANCIPAZIONE DELL’AFRICA Libia: dopo occupazione militare britannica e francese nel 1951 è indipendente Marocco e Tunisia indipendenti nel 1956 Algeria: dal 54 guerra contro i francesi, 62 indipendenza
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AMERICA LATINA Egemonia USA e politica panamericana Instabilità politica in Argentina (regime di Peron dal 46) e in Brasile Altri regimi militari in Venezuela,Colombia, Paraguay, Bolivia A Cuba rivoluzione di Fidel Castro gennaio 59, che rompe con gli USA e si volge in seguito all’URSS (svolta socialista)
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CRISI DI CUBA (1962) Il presidente USA J.F.Kennedy (1960-63) invia mercenari per rovesciare il regime di Castro (Baia dei Porci 1961). L’URSS installa a Cuba missili in grado di colpire il territorio degli USA. Kennedy risponde con il blocco navale e la minaccia di guerra. I missili sono ritirati.
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IL “TERZO MONDO” Paesi di nuova indipendenza: non allineamento ai grandi blocchi militari e ideologici Aprile 55 conferenza afroasiatica di Bandung (Indonesia): 29 stati, inclusa la Cina
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VERSO LA COESISTENZA 52 morte di Truman, 53 morte di Stalin Acuta tensione: rivolta degli operai di Berlino est giugno 53 e sanguinosa repressione sovietica Entrambe le superpotenze hanno la bomba H Equilibrio del terrore
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DESTALINIZZAZIONE E CRISI DEL BLOCCO SOVIETICO Nikita Kruscev nel 57 è segretario del PCUS e primo ministro Aperture in politica interna ed estera Demolizione figura di Stalin e denuncia dei suoi crimini (febbr 56): effetti traumatizzanti PC europei imbarazzati
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DESTALINIZZAZIONE E CRISI DEL BLOCCO SOVIETICO Europa dell’Est: illusione che possa finire egemonia dell’URSS -Polonia agitazioni di operai e cattolici, giugno 56 grande sciopero di Poznan, ottobre polacco, ascesa di Gomulka -Ungheria 56 agitazioni e proteste di studenti e intellettuali, insurrezione in ottobre, consigli operai, ascesa di Imre Nagy, intervento sovietico
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Ungheria 56
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DESTALINIZZAZIONE E CRISI DEL BLOCCO SOVIETICO 64 Kruscev viene estromesso da tutte le cariche Breznev (1964-1982) Dissidenza rumena con Ceausescu Cecoslovacchia: 68 Dubcek, processo di rinnovamento, “primavera di Praga”, liberalizzazione, intervento sovietico, occupazione del paese
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Breznev e Ceausescu
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Jan Palach Studente di filosofia, per protestare contro la repressione sovietica si cosparse di benzina e si appicco il fuoco nella Piazza San Venceslao a Praga il 16 gennaio 1969
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DESTALINIZZAZIONE E CRISI DEL BLOCCO SOVIETICO Germania dell’Est: nel 1961 inizia la costruzione del muro di Berlino, per impedire fughe dalla parte est della città Polonia: nuovo disagio dicembre 70, insurrezione degli operai di Danzica e Stettino, allontanamento di Gomulka, viene imposto dai sovietici Gierek
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Guerra del Vietnam Al ritiro dei francesi (1956) in Vietnam si formano due stati: il Nord filosovietico e il Sud sostenuto dagli USA. Kennedy aumenta l’impegno USA contro i guerriglieri comunisti Vietcong che operano nel Sud Johnson ricorre alla leva obbligatoria e dà il via ai pesanti bombardamenti del Nord (1964). carta
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Dallas, 22 novembre 1963
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Guerra del Vietnam 65-68 mezzo milione di soldati USA inviati in Vietnam Ostacoli: guerriglia dei Vietcong nella giungla, ostilità dell’opinione pubblica americana e non Il presidente Nixon (1968-74) decide il disimpegno: gli accordi del 1973 consentono il ritiro USA e la riunificazione sotto il governo del Nord.
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Richard Nixon
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I movimenti del Sessantotto Movimenti giovanili studenteschi attraversarono tutti gli stati occidentali sul finire degli anni 60 In discussione è la struttura stessa delle società Contestazione delle istituzioni, della scuola, delle Chiese, dei sindacati, dei partiti
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La svolta degli anni ’80 Alla fine degli anni ’80 emersero le contraddizioni interne ai regimi comunisti dell’Europa orientale: –fallimento dell’economia collettivistica che determinava tenore di vita assai inferiore agli standard occidentali. –fallimento politico delle “repubbliche popolari” prive di consenso e in grado di reggersi solo grazie alla repressione militare.
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Il 1989 Detonatore della svolta è la politica del leader dell’URSS Gorbacev (1985- 91). Glasnost, perestrojka
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Il 1989 Allentatosi il controllo sovietico, nel corso dell’89 Ungheria, Cecoslovacchia, Romania e Bulgaria si danno istituzioni democratiche. L’apertura della frontiere della DDR e di Berlino è la premessa della riunificazione della Germania (1990).
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Il crollo del muro, 9/11/89
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La fine del bipolarismo Dopo il fallimento di un colpo di stato conservatore (91) la reazione dei riformisti porta allo scioglimento del PCUS e alla fine dell’URSS (1991). La nuova repubblica federativa Russa (CSI), non è in grado di raccogliere l’eredità della superpotenza sovietica. Il mondo è “monopolare”?
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