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PubblicatoGiorgio Vigano Modificato 8 anni fa
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DIO OTTIENE LE SUE PIU’ GRANDI VITTORIE DA APPARENTI SCONFITTE Presentazione originale di Tommyswindow riproduzione autorizzata
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La vita nasce nella lotta. Per venire al mondo un bambino deve lasciare la sicurezza e la comodità del ventre materno e compiere un viaggio difficile e pericoloso. Prima di potersi librare in volo l’aquila deve lottare per uscire dall’uovo. Prima di poterci deliziare con i suoi colori e con la sua grazia una farfalla deve evadere dal bozzolo.
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Perché Dio permette le sofferenze? Perché Dio permette le sofferenze? Ci sono molte ragioni, ma possiamo riassumerle in una parola: benefici. Egli vede i benefici. Le prove e le battaglie rinforzano e plasmano il nostro carattere. Ci rendono persone migliori e cristiani migliori.
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Se mai ti dovesse sembrare che le prove, le difficoltà e le battaglie siano più gravose di quanto tu possa sopportare; se proprio non ce la fai più, ricorda che il Signore è più grande dei tuoi problemi. Affidali a Lui! DAVID BRANDT BERG
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Quando attraversiamo dei momenti difficili, è molto utile mettere i nostri problemi nella giusta prospettiva, considerando ciò che anche altri hanno dovuto passare. Noi ci aspettiamo che Dio ponga fine ai nostri problemi immediatamente, ma Egli sa che per qualche motivo è meglio farlo in un secondo tempo. I tempi di Dio sono perfetti. Abbi fiducia in Lui!
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Tieni il viso rivolto verso il sole e non vedrai le ombre. HELEN KELLER (sorda e cieca tutta la sua vita) Riflettiamo sulle nostre benedizioni presenti (ogni persona ne ha tante); non sulle nostre sventure passate (ogni persona ne ha qualcuna). CHARLES DICKENS Quando mi affligge la malattia, dovrei piuttosto chiedermi: “Mi sta migliorando?” e non: “Sto migliorando?” WILLIAM SHAKESPEARE
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“Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica!” “Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica!” Hellen Keller nacque sorda e cieca, eppure imparò a scrivere e perfino a parlare ed ha incoraggiato e ispirato centinaia di migliaia di persone, sia “invalide”, sia “sane”. “Io ringrazio Dio per i miei handicap”, disse, “perchè per mezzo di essi ho trovato me stessa, il mio lavoro e il mio Dio”. Alla nascita pesava meno di due chili, a quattro anni ebbe la polmonite, la poliomielite e la scarlattina. Cominciò a camminare a 11 anni. Eppure era convinta di poter fare qualcosa di straordinario e ci riuscì. A 20 anni fu l’unica atleta, fra uomini e donne, a vincere tre medaglie d’oro ai Giochi Olimpici di Roma nel 1960. Wilma Rudolph divenne “la donna più veloce del mondo”. Aveva creduto di potercela fare. Filippesi 4,13
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A causa di un incidente automobilistico, un ragazzo spagnolo di 18 anni fu costretto ad abbandonare una promettente carriera come portiere nella squadra del Real Madrid. Dovette così passare quasi due anni su una sedia a rotelle. Mentre era in ospedale un’infermiera gli regalò una chitarra e lui cominciò a coltivare un interesse per la musica. Qualche anno più tardi vinse un concorso con la sua canzone “La vida sigue igual” (La vita va avanti). Questo successo lo portò al suo primo contratto di registrazione e aprì una nuova carriera per Julio Iglesias. John Milton era cieco quando scrisse il poema epico inglese più famoso, Il Paradiso perduto. Cieca era anche Fanny Crosby che scrisse più di seimila inni. Beethoven era sordo quando scrisse alcune delle sue più grandi sinfonie. “Tutto coopera al bene!” “Tutto coopera al bene!” Romani 8,28
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Non dobbiamo scappare dai problemi, o rannicchiarci impauriti quando incombono. Dovremmo invece chiedere a Dio di farceli superare con le ali della preghiera. Molte cose che a noi sembrano delle maledizioni sono in realtà doni di Dio confezionati in modo strano.
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Se Dio sta lavorando nella tua vita per trarne fuori una qualità speciale, il procedimento potrebbe durare a lungo. Un pezzo di carbone non può trasformarsi in diamante nel corso di una notte e lo stesso vale anche per la nostra vita.
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Quando pensi di essere arrivato all’estremo devi resistere ancora un po’. Spesso, la pazienza è la chiave che apre la porta alle benedizioni di Dio e a volte dobbiamo accontentarci di aspettare la sua risposta.
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I momenti difficili ci rendono più profondi. Ci fanno staccare dalla dimensione superficiale della routine giornaliera e dalla corsa pazza che è la vita moderna per entrare nel regno dello spirito. Quando poi vediamo all’opera la potenza di Dio che ci aiuta nei momenti difficili, acquistiamo la fede e la speranza che Egli si prenderà cura di noi, qualsiasi siano le tempeste che possiamo ancora incontrare sul nostro cammino. “L’afflizione produce perseveranza, la perseveranza esperienza e l’esperienza speranza.” Romani 5,3-4
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Nulla accade per caso ai figli di Dio; tutto fa parte di un grande disegno d’amore. I dolori, le disfatte, le avversità, le correzioni sono il tocco del Grande Scultore. “La nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre più grande, smisurato peso eterno di gloria, poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne. Se abbiamo costanza, regneremo con Lui” ( 2 Corinzi 4,17-18; Timoteo 2,12)
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C’è Qualcuno che vede e comprende esattamente quello che stai passando. Ti vuole più bene di quanto possa mai capire in questa vita, e vuole aiutarti a vivere una vita piena, felice e produttiva che a sua volta tocchi e arricchisca quella di molti altri. Se non l’hai già fatto, puoi chiedergli di entrare nel tuo cuore con la seguente preghiera: “Caro Gesù, desidero i doni di vita eterna, amore, e significato che Tu mi offri. Ti apro ora la mia vita e il mio cuore, e riconosco in Te il mio salvatore. Perdona tutti gli sbagli che ho fatto, aiutami a ricominciare daccapo, e a conoscere Te e il tuo amore. Amen”.
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