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PubblicatoGiorgina Alfano Modificato 8 anni fa
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IL KAKI DI NAGASAKI
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Semi di pace Il 9 agosto 1945 Nagasaki, in Giappone, veniva bombardata con ordigni atomici. Sembrava che qualsiasi creatura vivente fosse morta, invece, sotto le macerie, sono sopravvissuti alcuni alberi e, tra questi, un albero di cachi.
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Semi di pace Questo albero si era molto indebolito, ma è ritornato in buona salute dopo essere stato curato da un medico di alberi del posto, il botanico Masayuki Ebinuma; questo medico di alberi trovò che la forza di questa pianta non era altro che un potente messaggio di pace da divulgare in tutto il mondo in modo da ricordare a tutti l’inutilità di qualsiasi guerra e, dal frutto cresciuto dell’albero di cachi faticosamente sopravvissuto alla bomba atomica caduta su Nagasaki, prelevò alcuni semi, e nel 1994 riuscì così a far nascere nuove “pianticelle di cachi della seconda generazione”.
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Semi di pace Poi cominciò ad affidare le pianticelle ai bambini che visitavano il museo del bombardamento atomico, chiedendo loro di farle crescere perché diventassero simboli di pace.
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Semi di pace Il progetto prevede: la designazione dei “genitori adottivi” delle pianticelle della seconda generazione di un albero di cachi sopravvissuto al bombardamento atomico di Nagasaki nel 1945 e fatto rinascere da Masayuki Ebinuma
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Il Kaki a Gussago Ormai molte scuole di varie Regioni hanno aderito al progetto e coltivano un albero di cachi, che con la sua longevità tramanderà un messaggio di un futuro senza più guerre alle generazioni future, anche le scuole primarie di Gussago hanno adottato un alberello.
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Il Kaki a San Rocco 21 marzo 2009 a san Rocco viene piantato il Kaki affidato agli alunni delle scuole di Gussago
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18 maggio 2011 Il Dottor Masayuki Ebinuma torna a Gussago a controllare lo stato di salute del Kaki
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18 maggio 2011 A Casaglio incontra gli alunni delle classi terze che, due anni prima, avevano assistito alla piantumazione.
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18 maggio 2011 Anche la Dirigente e le insegnanti partecipano all’incontro, ma il Dottor Ebinuma parla giapponese, tradotto in inglese dal suo interprete. Per fortuna la scuola è ricca di risorse interne e la Dirigente invita l’applicata di segreteria Cettina a tradurre dall’inglese in italiano !
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18 maggio 2011 Le insegnanti spiegano che gli alunni, attraverso la formula “Rinuncio alla merendina” hanno raccolto fondi per aiutare la popolazione giapponese colpita dal recente terremoto.
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18 maggio 2011 La Dirigente, con la collaborazione degli alunni di terza, dedica una bandiera della pace come ricordo della giornata e della collaborazione al progetto.
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18 maggio 2011 Il messaggio di pace attraverserà i continenti!
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18 maggio 2011 Il “Dottore degli alberi” accetta con gioia e lascia un suo biglietto da visita come ricordo.
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18 maggio 2011
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SEMI DI PACE Le pianticelle di cachi sono divenute oggi il simbolo del superamento delle barriere dello spazio e del tempo, nonché della rinascita della vita e della speranza. Rappresentano l’anello di congiunzione fra le diverse generazioni e le diverse culture, un segnale forte di unione e di pace fra i popoli. Gli alberi nati dai semi del vecchio cachi di Nagasaki ricordano che la pace ha bisogno di radici profonde e di convinzioni altrettanto profonde, in un mondo che solo in apparenza è pacifico, ma nella realtà nasconde centinaia di guerre. L’albero di cachi è ora un simbolo di pace e un invito ad immaginare un futuro senza guerre.
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