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PubblicatoAurora Mura Modificato 8 anni fa
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di origine polacca, già arcivescovo di Cracovia, nominato cardinale il 26 giugno 1967 da Paolo VI, viene eletto Papa il 16 ottobre 1978, col nome di GIOVANNI PAOLO II.
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Appena eletto, affacciatosi alla loggia di Piazza San Pietro - la sera del lunedì 16 ottobre 1978 - il neo eletto Papa improvvisa un breve discorso in italiano. Quindi pronuncia una frase destinata a rimanere nel tempo: "Se mi sbaglio mi corriggerete". Dalla piazza sale una grande ovazione, questo papa inizia già subito ad essere simpatico. Solare il suo sorriso.
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Non abbiate paura della vostra giovinezza e di quei profondi desideri che provate di felicità, di verità, di bellezza e di durevole amore. Messaggio per la XVIII giornata mondiale della pace
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Non abbiate paura e non stancatevi mai di ricercare le risposte vere alle domande che vi stanno di fronte. Cristo, la verità vi farà liberi. Messaggio per la XVIII giornata mondiale della pace
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Non abbiate paura di proclamare, in ogni circostanza il Vangelo della Croce. Non abbiate paura di andare controcorrente! Omelia - 4 aprile 2004
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Non abbiate paura di aspirare alla santità! Del secolo che volge al suo termine e del nuovo millennio fate un’era di uomini santi! Omelia - 16 giugno 1999
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Non abbiate paura, perché Gesù è con voi! Non abbiate paura di perdervi: più donerete e più ritroverete voi stessi! Discorso ai giovani di Roma – 21 marzo 1997
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Non abbiate paura di Cristo! Fidatevi di Lui fino in fondo! Egli solo ha “parole di vita eterna”. Cristo non delude mai! Discorso ai giovani di Poznan – 3 giugno 1997
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Non abbiate paura di aprire le porte a Cristo! Si, spalancate le porte a Lui! Non abbiate paura! Discorso a Tor Vergata – 15 agosto 2000
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Non abbiate paura di dire “sì” a Gesù e di seguirlo come suoi discepoli. Allora i vostri cuori si riempiranno di gioia e voi diventerete una Beatitudine per il mondo. Ve lo auguro con tutto il mio cuore. Saluto ai giovani – 24 marzo 2000
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"Uno di voi mi chiede: «Secondo Lei, cosa significa, per noi giovani, amare?». Ho voluto confrontare queste domande con altre, più articolate, dove ho trovato il vostro turbamento per l’edonismo esasperato, la pornografia dilagante, la mentalità permissivistica" che portano fatalmente a "dimenticare valori più alti e indispensabili...". Ebbene, sono d'accordo con voi: amare autenticamente, da cristiani, significa oggi tante volte andare contro corrente, essere uomini schietti che dicono male al male e bene al bene e con coraggio scelgono contro la maniera comune di far equivalere amore a sesso, validità a successo, autenticità al look o apparenza. (...)
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Amare da cristiani è questo miracolo: fare perno su Dio attraverso la persona di Cristo e donarsi agli altri in atteggiamento di disponibilità, di accoglienza, di aiuto. Entro quest'area le vocazioni al matrimonio, come alla vita consacrata, saranno vocazioni all'amore. Amando sul serio, acquisterete l'intelligenza e la cultura dell'amore, la correttezza nel vedere le esigenze e la concretezza dei donarsi. Vi confesso con semplicità che provo vero turbamento per il futuro del mondo quando noto generazioni giovani incapaci di amare veramente o che riducono il loro donarsi allo scambio di gratificazione fra eguali, incapaci di vedere nella sessualità una chiamata, un invito ad un amore più alto e universale".
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