Gli incontri interregionali di farmacovigilanza e prospettive Gli incontri interregionali di farmacovigilanza e prospettive di assetto organizzativo Ugo.

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1 Gli incontri interregionali di farmacovigilanza e prospettive Gli incontri interregionali di farmacovigilanza e prospettive di assetto organizzativo Ugo Moretti Università di Verona Centro Regionale Veneto sulla Farmacovigilanza

2 La segnalazione spontanea in Italia - 1 Circolare ministeriale del 16 gennaio 1965, con cui si invitavano i medici ospedalieri a segnalare con tempestività al Ministero della Sanità qualsiasi effetto tossico, grave o meno, che si fosse manifestato in corso di trattamento con farmaci, specialmente se di recente introduzione in commercio. La risposta da parte degli operatori sanitari fu molto scarsa Circolare ministeriale del 16 gennaio 1965, con cui si invitavano i medici ospedalieri a segnalare con tempestività al Ministero della Sanità qualsiasi effetto tossico, grave o meno, che si fosse manifestato in corso di trattamento con farmaci, specialmente se di recente introduzione in commercio. La risposta da parte degli operatori sanitari fu molto scarsa Successivi decreti e circolari Ministeriali (DM 20.3.80; DM 28.7.84; DL 30.10.87), fino alla legge n°531 del dicembre 1987 (poi modificata da successivi decreti) che rendeva obbligatoria (per il medico) la segnalazione spontanea nel nostro paese. Successivi decreti e circolari Ministeriali (DM 20.3.80; DM 28.7.84; DL 30.10.87), fino alla legge n°531 del dicembre 1987 (poi modificata da successivi decreti) che rendeva obbligatoria (per il medico) la segnalazione spontanea nel nostro paese.

3 La segnalazione spontanea in Italia -2 Il 18 febbraio 1997 venne introdotta una nuova legge (DL 2/97 n°44), attuazione della direttiva 93/39 della CEE, che ribadiva l’obbligo per i medici di segnalare ogni presunta reazione avversa e lo estendeva anche ai farmacisti relativamente ai medicinali SOP (senza obbligo di prescrizione) e OTC (prodotti da banco). Il 18 febbraio 1997 venne introdotta una nuova legge (DL 2/97 n°44), attuazione della direttiva 93/39 della CEE, che ribadiva l’obbligo per i medici di segnalare ogni presunta reazione avversa e lo estendeva anche ai farmacisti relativamente ai medicinali SOP (senza obbligo di prescrizione) e OTC (prodotti da banco). Alla fine del 2001, anche in seguito al grosso impatto sull’opinione pubblica dato dal “caso Lipobay”, il Ministero ha creato ed attivato la rete telematica nazionale di farmacovigilanza (RNF), già prevista dal decreto del febbraio 1997 ma non ancora attuata. Alla fine del 2001, anche in seguito al grosso impatto sull’opinione pubblica dato dal “caso Lipobay”, il Ministero ha creato ed attivato la rete telematica nazionale di farmacovigilanza (RNF), già prevista dal decreto del febbraio 1997 ma non ancora attuata.

4 La segnalazione spontanea in Italia - 3 Una nuova legge è stata emanata nell’aprile 2003 (Decreto Legislativo n. 95 dell’8 aprile 2003), recepimento della Direttiva Comunitaria 2000/38 Una nuova legge è stata emanata nell’aprile 2003 (Decreto Legislativo n. 95 dell’8 aprile 2003), recepimento della Direttiva Comunitaria 2000/38 La legge è stata ribadita (nel senso che è rimasta immodificata) con il Decreto Legislativo 24 aprile 2006 n. 219, attuazione della direttiva 2001/83/CE e della direttiva 2003/94/CE (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 142 del 21 giugno 2006), che quindi è la legge attualmente in vigore La legge è stata ribadita (nel senso che è rimasta immodificata) con il Decreto Legislativo 24 aprile 2006 n. 219, attuazione della direttiva 2001/83/CE e della direttiva 2003/94/CE (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 142 del 21 giugno 2006), che quindi è la legge attualmente in vigore

5 La segnalazione spontanea in Italia - 4 La legge finanziaria del 2007 ha previsto la costituzione presso AIFA di un fondo pari a 25 milioni di euro per attività di farmacovigilanza attiva. Il 18 ottobre 2007, su proposta del Ministero della Salute, è stato approvato l’Accordo Stato-Regioni e Province autonome in cui sono state emanate le linee di indirizzo per l’utilizzo di tale fondo. La legge finanziaria del 2007 ha previsto la costituzione presso AIFA di un fondo pari a 25 milioni di euro per attività di farmacovigilanza attiva. Il 18 ottobre 2007, su proposta del Ministero della Salute, è stato approvato l’Accordo Stato-Regioni e Province autonome in cui sono state emanate le linee di indirizzo per l’utilizzo di tale fondo. Le linee di indirizzo includono: - lo sviluppo e il potenziamento dei Centri Regionali di Farmacovigilanza - il monitoraggio attivo delle nuove campagne vaccinali - il monitoraggio delle ADR in ospedale - l’attuazione di programmi volti a ridurre il rischio da farmaci in ospedale e sul territorio Le linee di indirizzo includono: - lo sviluppo e il potenziamento dei Centri Regionali di Farmacovigilanza - il monitoraggio attivo delle nuove campagne vaccinali - il monitoraggio delle ADR in ospedale - l’attuazione di programmi volti a ridurre il rischio da farmaci in ospedale e sul territorio

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7 Andamento negli anni delle segnalazioni in Italia Numero segnalazioni +40% +20%

8 Nr segnalazioni suddivise per regione nell’anno 2008 GOLD STANDARD OMS Dati al 30 ottobre 2009

9 Confronto regioni al 30 ottobre anni 2008-2009 650 vs 672 schede di ADR

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11 Medici Farmacisti Infermieri Altri operatori ASL/IRCSS/Aziende Osp. Rete Nazionale Farmacovigilanza AIFA – Agenzia Italiana del Farmaco EMEA Eudravigilance OMS UMC Centro Regionale (ove presente) Scheda cartacea Web based network Centro Regionale Industria Farmaceutica tempestivamente Schema organizzativo della segnalazione spontanea in Italia come previsto dai DL 2003 e 2006 Regione

12 I Responsabili Locali di Farmacovigilanza La farmacovigilanza è solo uno dei numerosi loro incarichi La farmacovigilanza è solo uno dei numerosi loro incarichi Quasi 400 in Italia Quasi 400 in Italia Difficoltà nella fase di formazione e di coordinamento Difficoltà nella fase di formazione e di coordinamento Carenza di personale e di strutture Carenza di personale e di strutture Facilità nel contattare direttamente il segnalatore Facilità nel contattare direttamente il segnalatore Ruolo chiave nelle attività formative e informative sulla farmacovigilanza nel proprio territorio Ruolo chiave nelle attività formative e informative sulla farmacovigilanza nel proprio territorio

13 Tipologia Utente N°% A.S.L. 21357,3% Aziende Ospedaliere 11731,5% I.R.C.C.S. 4211,3% Totale372100% Responsabili di Farmacovigilanza registrati nella RNF

14 Nel periodo compreso tra il 2004 e il 2008 da parte di alcuni RespFV non è stata mai inserita nessuna segnalazione nella RNF. In particolare nei 5 anni considerati l’8% (29) dei RespFV non ha inserito nessuna segnalazione e nel 2008 questa percentuale corrisponde al 17,5% (65).

15 Anno 2008 REGIONE RespFV registrati nella RNF N° RespFV con zero segnalazioni N° RespFV con segnalazioni tra 1 e 12 N° RespFV con più di 12 segnalazioni ABRUZZO6006 BASILICATA6123 CALABRIA154110 CAMPANIA254138 E ROMAGNA181116 FRIULI V. GIULIA1200 LAZIO2761110 LIGURIA12246 LOMBARDIA6671940 MARCHE17377 MOLISE4220 P.A. BOLZANO4112 P.A. TRENTO1001 PIEMONTE44151613 PUGLIA23878 SARDEGNA12363 SICILIA3381213 TOSCANA1600 UMBRIA6006 VALLE D'AOSTA1001 VENETO2400 TOTALE37265112195 %100%17%30%52%

16 Il 50% delle segnalazioni inserite nella RNF nell’anno 2008 proviene da 35 strutture.

17 Attività nella segnalazione spontanea Formazione sulla segnalazione Formazione sulla segnalazione Raccolta, inserimento nel database e codifica delle segnalazioni Raccolta, inserimento nel database e codifica delle segnalazioni Analisi periodica dei dati raccolti (ricerca dei “segnali”) Analisi periodica dei dati raccolti (ricerca dei “segnali”) Diffusione dei segnali e informazione di ritorno Diffusione dei segnali e informazione di ritorno

18 I Centri Regionali di Farmacovigilanza Inseriti nella legge del maggio 2003 Inseriti nella legge del maggio 2003 Solo alcune Regioni li hanno costituiti (Veneto Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Sicilia, Basilicata, Campania) Solo alcune Regioni li hanno costituiti (Veneto Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Sicilia, Basilicata, Campania) Hanno un ruolo attivo nella RNF dal giugno 2007 Hanno un ruolo attivo nella RNF dal giugno 2007 Funzioni dei Centri Regionali di FV: Funzioni dei Centri Regionali di FV: supportano ai Responsabili delle ASL nell’inserimento e codifica dei dati e su problemi tecnici relativi alla RNF supportano ai Responsabili delle ASL nell’inserimento e codifica dei dati e su problemi tecnici relativi alla RNF Su richiesta del Responsabile delle ASL possono inserire le segnalazioni in rete Su richiesta del Responsabile delle ASL possono inserire le segnalazioni in rete Fanno il causality assessment delle segnalazioni Fanno il causality assessment delle segnalazioni Collaborano con l’AIFA nella periodica analisi dei dati Collaborano con l’AIFA nella periodica analisi dei dati

19 I Centri Regionali di Farmacovigilanza Istituiti dalle Regioni ma approvati e abilitati dall’AIFA Istituiti dalle Regioni ma approvati e abilitati dall’AIFA Finanziati dalle Regioni Finanziati dalle Regioni Svolgono sia attività di coordinamento organizzativo/scientifico della farmacovigilanza regionale (in collaborazione con la Regione e con i Responsabili Locali di FV) che attività legate alla gestione delle segnalazioni spontanee nella Rete nazionale di FV e alla analisi dei dati raccolti (validazione e controllo della codifica, analisi del causality assessment, ricerca dei segnali) Svolgono sia attività di coordinamento organizzativo/scientifico della farmacovigilanza regionale (in collaborazione con la Regione e con i Responsabili Locali di FV) che attività legate alla gestione delle segnalazioni spontanee nella Rete nazionale di FV e alla analisi dei dati raccolti (validazione e controllo della codifica, analisi del causality assessment, ricerca dei segnali)

20 Proposte per il futuro Incentivazione alla creazione di Centri Regionali di FV in altre regioni Incentivazione alla creazione di Centri Regionali di FV in altre regioni Finalizzare parte dei fondi AIFA alle attività dei Centri Regionali Finalizzare parte dei fondi AIFA alle attività dei Centri Regionali Maggiore chiarezza nella definizione dei compiti dei Centri Regionali a livello regionale e nazionale Maggiore chiarezza nella definizione dei compiti dei Centri Regionali a livello regionale e nazionale Documentazione delle attività svolte dai Centri Regionali nell’analisi/gestione dei dati della segnalazione spontanea: - causality assessment - ricerca dei segnali Documentazione delle attività svolte dai Centri Regionali nell’analisi/gestione dei dati della segnalazione spontanea: - causality assessment - ricerca dei segnali Maggiore coordinamento dei Centri Regionali esistenti da parte dell’AIFA Maggiore coordinamento dei Centri Regionali esistenti da parte dell’AIFA

21 Analisi dei segnali Inserimento dei dati nella RNF e loro validazione Inserimento dei dati nella RNF e loro validazione Download dei dati per l’elaborazione Download dei dati per l’elaborazione Analisi statistica dei segnali (PRR) Analisi statistica dei segnali (PRR) Primo screening delle coppie farmaco evento segnalate nel periodo in esame con selezione di potenziali segnali (gruppo di lavoro) Primo screening delle coppie farmaco evento segnalate nel periodo in esame con selezione di potenziali segnali (gruppo di lavoro) Valutazione “collegiale” dei segnali selezionati per un ulteriore approfondimento e decisione sulla loro diffusione Valutazione “collegiale” dei segnali selezionati per un ulteriore approfondimento e decisione sulla loro diffusione Informazione di ritorno (bollettini, siti web, ecc) Informazione di ritorno (bollettini, siti web, ecc)

22 Se vuoi andare veloce viaggia da solo, ma se vuoi andare lontano viaggia in compagnia (Proverbio africano)