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Antonio Lentini Comitato Permanente per i Sistemi Statistici del Cisis Napoli, 11 dicembre 2008 ICAR come piattaforma trasversale di collaborazione nell’esperienza.

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1 Antonio Lentini Comitato Permanente per i Sistemi Statistici del Cisis Napoli, 11 dicembre 2008 ICAR come piattaforma trasversale di collaborazione nell’esperienza statistica

2 Articolazione dell’intervento 1.Il contesto: la diffusione dei sistemi informativi generali e di settore e i precedenti nel campo dell’impiego a fini statistici di dati amministrativi 2.Il progetto Icar: uno strumento di frontiera anche per l’attività statistica 3.Una prima applicazione - Il Task AP7: la situazione di partenza e i risultati attesi 4.I potenziali sviluppi: alcuni esempi tratti dagli altri AP e dalla prossima tornata censuaria 5.Le prospettive: cosa fare e come farlo

3 Il contesto: la diffusione dei sistemi informativi generali e di settore  Le ormai sempre più rapide trasformazioni del contesto socio-economico impongono alle amministrazioni pubbliche di assumere decisioni molto velocemente. A tal fine, è essenziale poter disporre in tempo reale di tutte le informazioni necessarie.  Per questa regione, nell’ultimo ventennio le amministrazioni hanno sviluppato, grazie alle nuove potenzialità offerte dalle tecnologie informatiche, sistemi informativi generali e di settore, che consentono di gestire quantità sempre maggiori di informazioni in modo sempre più tempestivo.  Per l’attività statistica, lo sfruttamento del patrimonio informativo dei sistemi ad oggi disponibili presso le amministrazioni operanti a tutti i livelli di governo rappresenta uno degli strumenti più promettenti per migliorare la qualità delle statistiche correnti e di arricchirle di nuovi contenuti.

4 Il contesto: i precedenti (1/2) In Italia i primi esempi di impiego di fonti amministrative per scopi statistici risalgono agli inizi degli anni ’90. I risultati ad oggi ottenuti dimostrano che le banche dati e i sistemi informativi di tipo amministrativo possono già fornire in via continuativa numerose informazioni utilizzabili a fini statistici. I vantaggi possono essere così riassunti: 1.riduzione della molestia statistica che grava sui rispondenti; 2.aumento dell’offerta informativa, soprattutto per i piccoli domini (i dati amministrativi coprono l’intero universo di riferimento); 3.riduzione dei costi; 4.abbattimento dei tempi della produzione statistica.

5 Il contesto: i precedenti (2/2) Valga un esempio per tutti: La creazione, da parte dell’Istat, del primo registro statistico-economico, l’Archivio statistico delle imprese attive (Asia), realizzato attraverso l’integrazione di cinque grandi archivi amministrativi nazionali, di alcuni archivi settoriali minori e delle informazioni raccolte nelle indagini statistiche sulle imprese condotte dall’Istat, consente oggi di disporre in modo continuativo di gran parte delle informazioni in precedenza raccolte su base decennale attraverso il Censimento dell’industria e dei servizi, con un enorme risparmio di risorse e un forte abbattimento del fastidio statistico sulle imprese.

6 Il progetto Icar  L’interoperabilità dei sistemi informativi delle amministrazioni rappresenta uno strumento di frontiera per l’uso a fini statistici di dati di origine amministrativa. Essa infatti consente di ricondurre ad unità anche informazioni prodotte da sistemi che, storicamente, si sono sviluppati indipendentemente l’uno dall’altro, e che risultano quindi eterogenei dal punto di vista dell’ambiente operativo, dei sistemi di gestione, della struttura.  Il progetto Icar ha previsto un intervento diretto a sperimentare forme di cooperazione applicativa per la realizzazione di un sistema federato dei sistemi informativi statistici regionali. Il Task AP7 prevede la definizione di un’architettura di cooperazione per l’integrazione di flussi di dati provenienti da domini regionali diversi rispetto al tema della gestione del personale.

7 Attualmente, i dati sulla consistenza del personale in servizio presso le amministrazioni pubbliche e delle relative spese sono oggetto di rilevazione annuale da parte dell’Rgs. La rilevazione, prevista nell’ambito del PSN, viene effettuata mediante compilazione on line del modello da parte delle singole amministrazioni con dati “a consuntivo”, riferiti all’esercizio finanziario immediatamente precedente a quello di rilevazione, mediante il sistema informativo SICO (SIstema COnoscitivo del personale dipendente dalle amministrazioni pubbliche). Il Task AP7: la situazione di partenza (1/2)

8  Le Regioni hanno già implementato propri sistemi informativi sul personale per rispondere a una pluralità di esigenze conoscitive di carattere interno (gestione delle risorse umane, pianificazione e controllo della spesa, controllo di gestione eccetera).  Tuttavia, la possibilità, per le singole amministrazioni, di acquisire informazioni di carattere statistico sugli altri enti, al fine di posizionarsi rispetto ai propri segmenti di riferimento attraverso la realizzazione di analisi di carattere comparativo, è legata al rilascio delle informazioni da parte dell’Rgs, che ad oggi avviene con circa due anni di ritardo rispetto ai fenomeni rilevati. Lo stesso scarto temporale vincola la soddisfazione delle esigenze conoscitive dei soggetti deputati alla formulazione di proposte e decisioni relative alla gestione delle risorse e al contenimento della spesa nei diversi comparti del sistema amministrativo. Il Task AP7: la situazione di partenza (2/2)

9 Il Task AP7: risultati attesi Con il Task AP7 le Regioni partecipanti stanno sperimentando soluzioni di interoperabilità fra i singoli sistemi di gestione del personale, che consentiranno:  nel breve periodo, di realizzare uno scambio di dati tra le Regioni in tempo reale, attraverso l’alimentazione di una Banca Dati sul personale regionale costantemente aggiornata;  in prospettiva, di semplificare e velocizzare le procedure di trasmissione dei dati ai fini della rilevazione del Conto annuale. Inoltre, questa prima sperimentazione potrà fornire la base per interventi analoghi nel futuro.

10 Potenziali sviluppi: alcuni esempi (1/3) Le potenzialità insite in questi sviluppi risultano evidenti anche osservando i contenuti degli altri Task del progetto Icar e immaginandone le possibili ricadute statistiche. Per citare solo alcuni esempi:  Il Task AP6, “Osservatorio Interregionale sulla rete distributiva dei Carburanti”, ha ad obiettivo la messa in comune di informazioni sugli impianti di distribuzione, quali quelle relative ai dati anagrafici degli impianti, dei titolari e dei gestori e ai dati sull’erogato, attualmente oggetto di rilevazioni ad hoc realizzate presso gli operatori del settore da parte del Ministero per lo sviluppo economico e dell’Istat. (segue…)

11 Potenziali sviluppi: alcuni esempi (2/3) (…segue)  Il Task AP1, “Cooperazioni e Compensazioni Sanitarie Interregionali”, prevede l’attivazione di servizi per la cooperazione applicativa delle anagrafi sanitarie, che contengono tutta una serie di informazioni oggi rilevate attraverso apposite indagini (ad esempio, l’indagine sulle dimissioni dagli istituti di cura e l’indagine multiscopo, per la parte relativa al ricorso ai servizi sanitari). Come intuibile, inoltre, dal punto di vista statistico potrebbe rappresentare un cambiamento di portata epocale lo sfruttamento delle informazioni che formano l’oggetto dei Task AP2, “Cooperazione tra sistemi di Anagrafe”, e AP4, “Lavoro e Servizi per l’Impiego”.

12 Potenziali sviluppi: alcuni esempi (3/3) Un’applicazione immediata: la prossima tornata censuaria La prossima tornata censuaria rappresenta un terreno ottimale per una sperimentazione delle potenzialità della cooperazione applicativa in campo statistico, in quanto:  la gestione cooperativa delle informazioni geografiche può offrire un contributo essenziale alla preparazione delle operazioni;  l’integrazione tra basi dati censuarie può accelerare la fase realizzativa.

13 Le prospettive: cosa fare (1/2) In conclusione, lo sfruttamento anche a fini statistici delle esperienze di interoperabilità, può consentire, in prospettiva, alle amministrazioni regionali:  di condividere informazioni, aggiornate in tempo reale, di supporto alla formulazione e valutazione delle politiche e tali da favorire la realizzazione di analisi di benchmarking nell’ambito dei diversi settori di intervento;  di offrire una banca dati uniforme e condivisa di ausilio all’attività istruttoria e decisionale della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome;  di mettere a disposizione di tutti i soggetti interessati una fonte informativa completa sui fenomeni di interesse regionale; (segue…)

14 Le prospettive: cosa fare (2/2) (…segue)  di costruire indicatori confrontabili, affidabili e trasparenti sulle performance amministrative, in modo da impiantare un sistema di supporto alle funzioni di programmazione, monitoraggio e valutazione degli interventi pubblici utile a orientare le attività delle amministrazioni. Il valore aggiunto è, in sintesi, la possibilità di contribuire alla razionalizzazione dei flussi informativi interregionali, in modo da migliorare le funzioni di supporto ai processi decisionali dei relativi utilizzatori ai vari livelli di governo.

15 Le prospettive: come farlo (1/2) Per raggiungere questo risultato è necessario che la componente statistica interagisca con quella informatica fin dalle fasi di progettazione degli interventi di interoperabilità e di cooperazione applicativa, al fine di: 1.identificare eventuali flussi informativi di particolare interesse a fini statistici; 2.definire una struttura di metadati che consenta la predisposizione delle informazioni per un utilizzo statistico; 3.contribuire a una definizione degli accordi di servizio coerente con i risultati delle attività di cui ai due punti precedenti.

16 Le prospettive: come farlo (2/2) Il Cisis è il luogo più idoneo per sviluppare questo tipo di interazione, in quanto:  rappresenta una sede di confronto stabile tra le tre competenze di natura “trasversale” (informatica, geografica e statistica) legate allo sviluppo dei sistemi informativi;  dispone già di uno strumento (Banca dati Cisis-Cinsedo), in via di trasformazione e adattamento grazie alle attività previste nell’ambito dell’AP7, per recepire i flussi derivanti dalla cooperazione applicativa.


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