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Obiettivo del corso Promuovere una corretta attività fisica come strumento terapeutico e preventivo per gli anziani (e non solo).

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Presentazione sul tema: "Obiettivo del corso Promuovere una corretta attività fisica come strumento terapeutico e preventivo per gli anziani (e non solo)."— Transcript della presentazione:

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2 Obiettivo del corso Promuovere una corretta attività fisica come strumento terapeutico e preventivo per gli anziani (e non solo).

3 Il decalogo dell’attività fisica I.Diventa “dottore di te stesso” per la tua salute e il tuo benessere psico-fisico. II.No alla sedentarietà perché “la poltrona uccide”. III.Attività fisica = Superfarmaco per le patologie Killer IV.Come per le medicine, rispetta la prescrizione. V.Cambia il tuo stile di vita VI.Le motivazioni per il cambiamento VII.“Quale” esercizio fisico VIII.“Quanto” esercizio fisico: la “dose” IX.“Come” eseguire gli esercizi fisici X.Controllo dell’attività e dei risultati

4 I. Dottore di te stesso Spie rosse Riconoscere disturbi da cambiamento ambientale Struttura muscolo-scheletrica da Stazione eretta Oltre 1.000.000 di anni Colonna vertebrale - Lombalgie Articolazioni Spalla

5 II. No alla sedentarietà La poltrona uccide Conseguenze della sedentarietà Aumento patologie “non infettive” Aumento disabilità Riduzione qualità della vita Sarcopenia e demineralizzazione ossea Sindrome metabolica Artrosi

6 III. Attività fisica: superfarmaco Riduzione rischi di infarto Riduzione rischi di ictus cerebrale Effetto antitrombotico Miglioramento profilo lipidico Miglioramento metabolismo glucidico Effetto psicologico Effetto osteogenico Effetto antineoplastico

7 IV. Prescritta come una medicina Non solo “raccomandata” Giusta dose Qualità, frequenza e intensità In funzione di età e stato di salute In funzione delle aspettative Valutazione dei fattori di rischio Valutazione del sovrappeso Infiammazione Valutazione funzionale: –Escursione articolare –Forza muscolare –Controllo dimensionale Armonia dimensionale del corpo umano

8 V. Cambiamento Nelle abitudini quotidiane: –camminare ogni volta che se ne presenta l’opportunità –Fare le scale –Il cane –Nella postura –Nelle attività quotidiane Fare esercizi fisici sistematici (gruppi organizzati, gruppi cammino)

9 Rimuovere di ostacoli (alibi) –Di ambiante (Città, periferia, campagna) –Famigliari –Di salute Incentivi –Perdere peso –Riconoscimenti vari (targhe, medaglie, attestati) Scoprire angoli di natura Facciamo gruppo Autonomia personale VI. Motivazione

10 VII. Quale Tipologie principali –Esercizi aerobici (endurance training) –Esercizi di resistenza (resistance training) –Esercizi di Stretching (allungamento muscolare) –Esercizi di coordinamento Capacità di esercizio in funzione dell’età (statistiche Maratona di New York) I grandi vecchi del passato –Stradivari, Michelangelo e Verdi Tai Chi: –presentazione e dimostrazione

11 VIII. Quanta: la “dose” 150 minuti di attività fisica moderata alla settimana 90 minuti di attività fisica intensa Cosa significa moderata o intensa MET - Metabolic EquivalenT Esempi di tabelle –Attività Sportive –Attività lavorative –Attività domestiche

12 IX. Come: Esercizi aerobici –Intensità –Progressione –Correttezza del movimento –Abbigliamento –Alimentazione Esercizi di rinforzo –Zona lombare e arti inferiori –Zona Cervicale –Spalla

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14 Il collo: struttura anatomica Ossa: 7 Vertebre “cervicali” articolate in modo da permettere grande mobilità alla testa in tutte le direzioni: flesso estensione in direzione assiale e trasversale, e rotazione.

15 Il collo: struttura anatomica Muscoli: Un complesso muscolare in cui ai muscoli vertebrali si aggiungono i muscoli di sostegno e mobilizzazione della testa

16 Il collo: struttura anatomica Nervi: Dalle vertebre cervicali escono le radici nervose che trasmettono movimento e sensibilità agli arti superiori, dalla spalla fino alla punta delle dita.

17 Il collo: struttura anatomica Vasi sanguigni: Dalle vertebre cervicali escono le radici nervose che trasmettono movimento e sensibilità agli arti superiori, dalla spalla fino alla punta delle dita.

18 Cervicalgia Anomala stimolazione delle numerose strutture anatomiche critiche (muscoli, legamenti, periostio, fasce, faccette articolari, radici nervose spinali) Trauma o deformità di una struttura anatomica (frattura, protrusione, erniazione del nucleo polposo, artrosi posteriore, contratture) Cause del dolore

19 Cervicalgia Cause scatenanti più comuni Lesioni muscolo-legamentose determinate da sollecitazioni anomale (colpo di frusta) Squilibri neuromuscolari e articolari da posture scorrette Processi degenerativi (legati all’età, ma non solo) nei dischi intervertebrali e nelle faccette articolari.

20 Cervicalgia Sintomi: Alla testa Al collo Alle spalle Alle braccia Ai gomiti Dolore, che può localizzarsi : Formicolii : Rigidità articolare

21 Cervicalgia: Il caso RMN in data: 25/082014 Motivo indagine: diffusi dolori agli arti Avanzate alterazioni degenerative artrosiche uncovertebrali determinano il tratto compreso fra C3 e C6 ove condizionano netta riduzione d’ampiezza dei forami di coniugazione, in assenza di effetti compressivi di rilievo sugli spazi sub aracnoidei anteriori. A C6-C7 ernia discale sottolegamentosa paramediana destra determina lieve impronta sul profilo corrispondente del midollo spinale

22 Cervicalgia: Esercizi Criteri fondamentali Mobilizzazione articolare Rinforzo dei muscoli del collo Stretching

23 Cervicalgia: Esercizi Mobilizzazione articolare Flesso estensione Rotazione Inclinazione Scorrimento orizzontale Movimenti combinati

24 Cervicalgia: Esercizi Rinforzo muscoli del collo Laterali Posteriori Anteriori Ripetizioni mantenendo la pressione per 5-6 secondi

25 Cervicalgia: Esercizi Stretching muscoli del collo Laterali Posteriori Postero-laterali 1-2 Ripetizioni mantenendo la trazione per 15-20 secondi

26 Cervicalgia: trattamenti “Pompage” cervicale Leggere trazioni e rilasci per favorire la circolazione nelle articolazioni vertebrali (effetto spugna)

27 Cervicalgia: trattamenti Massaggi decontratturanti Per individuare e sciogliere le contratture

28 Cervicalgia: Il collare Quando usarlo? Solo nei primi giorni dopo il trauma

29 La spalla dolorosa

30 Capsulite adesiva (frozen shoulder) Impingment, o sindrome da conflitto subacromiale Lesione della cuffia dei rotatori Borsite Ipotesi Diagnostiche (Da conferenza SOS Spalla – Niguarda) Sono la causa del dolore e delle limitazioni funzionali; ma quale è la causa delle varie patologie? Gli esperti di SOS spalla non ne hanno fatto cenno.

31 Ma… l’ipotesi più probabile è che tutte le patologie siano la conseguenza lo squilibrio dei vari muscoli della cuffia dei rotatori, con le conseguenti sollecitazioni meccaniche dei vari tessuti che provocano l’infiammazione e le successiva lesioni La Spalla: le condizioni di squilibrio

32 Spalla dolorosa – Il caso (1) Il referto della risonanza, datato 5/10/2005 Quesito diagnostico: periartrite scapolo- omerale destra. Marcata riduzione dello spazio subacromiale con importante disomogeneità strutturale del tendine sovraspinato, che appare pertanto tendinosico ad alto grado, con presenza di molteplici aree di disomogeneità, ma in assenza di alterazioni di tipo fissurativo o a tutto spessore a carico del tendine. Piccole alterazioni della superficie della testa omerale da conflitto,

33 Spalla dolorosa – Il caso (2) Il referto della risonanza, datato 5/10/2005 Modesto versamento a livello della borsa subacromion-deltoidea. Modesta alterazione tendinosica a carico del tendine sottoscapolare. Regolare il tendine infraspinato e il TCLB (Tendine Capo Lungo Bicipite).Versamento lungo il recesso bicipitale. Nella norma i cercini glenoidei e la parte ossea della glena, con i limiti della presenza di artefatti da movimento del paziente. Modesta osteoartrosi a carico dell’articolazione acromion-claveare. Il quadro è compatibile con conflitto subacromiale cronico.

34 Dolore alla spalla: Esercizi Criteri fondamentali Mobilizzazione articolare della scapola e dell’articolazione scapolo- omerale in tutti i piani di movimento Rinforzo dei muscoli della cuffia dei rotatori Stretching spalle

35 Dolore alla spalla: Esercizi Mobilizzazione della scapola Mobilizzazione delle articolazioni delle scapole e delle clavicole sul piano frontale Mobilizzazione delle articolazioni delle scapole e delle clavicole sul piano orizzontale Rotazione delle spalle nei due sensi

36 Dolore alla spalla: Esercizi Mobilizzazione dell’articolazione scapolo omerale Esercizi pendolari Rotazione dei gomiti con mano sulle spalle Spingere la mano su una parete

37 Dolore alla spalla: Esercizi Esercizi di rinforzo Esercizi con i bastoni –Sdraiati –Seduti

38 Dolore alla spalla: Esercizi Esercizi di rinforzo Esercizi con gli elastici –Estensione –Rotazione interna –Flessione –Rotazione esterna –Adduzione –Abduzione

39 Dolore alla spalla: Esercizi Esercizi di stretching Pompage spalla

40 X. Controlla attività e risultati 1.Autocontrollo dell’intensità e della quantità di esercizio, e dei risultati espressi in termini di miglioramento dello stato generale di salute e di benessere. 2.La persona deve direttamente e personalmente monitorare e controllare gli esercizi nel corso dell’esecuzione, in termini di livello di intensità dell’esercizio rispetto a quanto programmato, e in termini di quantità (tempo, numero, distanza, ecc)

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