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PubblicatoTommasa Miele Modificato 8 anni fa
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I risultati scientifici di un progetto didattico Comunicare Fisica 2010 Frascati, 13 aprile 2010 Vincenzo Roca Università di Napoli Federico II e INFN, sezione di Napoli 218 Po 214 Po 210 Pb 214 Pb 214 Bi 226 Ra 222 Rn
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e rappresenta la sintesi di alcune attività che nel dal 2003 l‘INFN ha promosso nell’ambito dei programmi della CSN V con lo scopo di: diffondere tra i giovani un’informazione corretta nell’ambito della radioattività avvicinarli al mondo della scienza e della ricerca ENVIRAD - SPLASH Il progetto è
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Il metodo scelto è stato quello della sperimentazione diretta e, per quanto possibile, l’inserimento degli stessi studenti in veri programmi di ricerca e, comunque, chiedendo loro un impegno “lungo”, anche di anni
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partecipazione delle scuole ad un progetto biennale che prevede di: La proposta di Envirad ( originale e comunque seguita in Campania anche nella fase successiva ) misurare la concentrazione di radon nelle scuole e in altri ambienti chiusi (case e luoghi di lavoro) per produrre dati utili da un punto di vista sanitario monitorare il gas nel suolo per produrre dati utili ad altre discipline (per esempio la vulcanologia e la sismologia) organizzando una rete di misura imperniata sulle scuole
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Schema dell’attività articolata su due anni da settembre del primo a maggio del secondo Set-Feb: introduzione e formazione (elementi di radioattività e problematiche relative al radon) misure di concentrazioni di radon short term motivazione e progettazione di una campagna annuale Mar-Giu: posizionamento dei rivelatori (SSNTD approfondimento delle tecniche sperimentali Set-Mar: ritiro rivelatori I semestre e inizio esposizione II semestre trattamento e lettura dei primi rivelatori analisi dei primi dati ritiro rivelatori II semestre, loro trattamento e lettura analisi finale ed interpretazione dei dati Maggiocomunicazione dei risultati
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(Campania)
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Il fatto di aver trattato i rivelatori in maniera “professionale” e secondo protocolli e metodi certificati scientificamente ha consentito di ottenere risultati validi scientificamente (che, per la Campania, sono i primo sull’esposizione al radon nelle scuole) non ha limitato il profitto che gli studenti hanno ricavato da questo tipo di attività, perché essi : hanno partecipato direttamente al progetto e alla discussione dei risultati della campagna hanno avuto modo di svolgere molto lavoro sperimentale sia con tecniche diverse (carboni attivi, elettreti, tecniche attive) che con SSNTD
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Concentrazione di radon in ambienti scolastici della Campania
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Bq m -3 Valori medi per edificio distribuiti per comune
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Si può utilizzare la stessa metodologia per realizzare la mappa del radon per l’intero territorio regionale ?
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Oltre ai dati sulle scuole abbiamo: concentrazioni in edifici pubblici misurate dagli stessi studenti concentrazioni nelle abitazioni degli studenti, la cui misura stiamo incoraggiando i dati della campagna nazionale sull’esposizione al radon nelle abitazioni Ma questi non sono sufficienti, ed occorre incrementarli…
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oppure … organizzandosi individuando delle scuole “nodo” disposte in posizione strategiche, che possano organizzare il lavoro di altre scuole (come abbiamo fatto noi finora) perché svolgano il monitoraggio sul territorio). Per questo sarà indispensabile una collaborazione con gli enti locali e con la Sovrintendenza Scolastica Regionale, che nel passato c’è già stata e che non sarà impossibile finalizzare ad un obiettivo tutto sommato comune) aspettando che le scuole entrino nel progetto per aiutarci a produrre nuovi dati, sperando che lo facciano quelle di zone per ora non coperte, ma ci vorrebbe molto tempo… E questo si potrà fare
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conclusioni Per avvicinare gli studenti al metodo scientifico il modo migliore consiste nel praticarlo Lo si può praticare nella sostanza, organizzando per gli studenti varie attività, meglio se intorno a problematiche interessanti e che loro vedano vicine A questo fine la radioattività offre un numero enorme di spunti L’inserimento degli studenti in attività di ricerca “vere” offre un importante valore aggiunto a queste attività, che è la gratificazione per il raggiungimento di risultati concreti Questo connubio tra attività formativa e di ricerca asseconda e rafforza la prima e aiuta la seconda In alcuni casi (come questo) aiuta a creare un link virtuoso tra mondo della scuola, mondo della ricerca ed enti locali
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GRAZIE
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