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DALL’ACCORDO DI PARTENARIATO AL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020: IL COMMUNITY-LED LOCAL DEVELOPMENT (CLLD) di Francesco Mantino Tavolo tecnico.

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1 DALL’ACCORDO DI PARTENARIATO AL PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2014-2020: IL COMMUNITY-LED LOCAL DEVELOPMENT (CLLD) di Francesco Mantino Tavolo tecnico. Le strategie di sviluppo locale Leader nella programmazione 2014-20 Lamezia Terme 13 marzo 2014

2 1.Le principali sfide da affrontare con il CLLD; 2.Obiettivi e priorità; 3.Territori in cui si applica; 4.Fondi coinvolti nel finanziamento; 5.Meccanismi di coordinamento; 6.Ruolo dei GAL; 7.Azioni di supporto necessarie a tutti i livelli. Quali elementi devono entrare nell’Accordo di partenariato per il CLLD ?

3  Fattibilità dell’approccio pluri-fondo;  Le priorità tematiche di intervento ;  I territori interessati  Rapporto tra CLLD e altri interventi  Requisiti finanziari per la strategia  Criteri di selezione dei GAL e PdA Il punti di maggiore discussione

4  Assenza di obbligatorietà ;  Diffuse difficoltà a livello di autorità di gestione:  comprensione di uno strumento nuovo;  consolidata separazione tra Fondi Strutturali e FEASR  Forte domanda dalle aree di crisi industriale  Tema in secondo piano nella preparazione dei programmi  Implicazioni estremamente negative sull’impostazione delle strategie  Viene meno una delle maggiori novità della riforma  Maggiore attenzione negli altri paesi UE Fattibilità dell’approccio pluri-fondo

5 Elenco dei temi catalizzatori 1.Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali, manifatturieri e produzioni ittiche); 2.Sviluppo della filiera dell’ energia rinnovabile (produzione e risparmio energia); 3.Turismo sostenibile; 4.Cura e tutela del paesaggio, dell’uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale) 5.Valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio; 6.Accesso ai servizi pubblici essenziali; 7.Inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali; 8.Legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale ; 9.Riqualificazione urbana con la creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità; 10.Diversificazione economica e sociale connessa ai mutamenti nel settore della pesca

6  temi ampi, non restrittivi  logica di concentrazione su temi e non su misure  selezione dei temi da parte dei GAL (fino a max 3)  attenzione a quei temi emergenti dal territorio e a temi nuovi posti dalla strategia UE 2020 (es. inclusione sociale)  Conoscere in anticipo le strategie dei GAL Le priorità di intervento nel PSR

7  quali territori: nuova territorializzazione 2014- 2020 delle aree rurali  concentrazione territoriale nelle aree rurali con problemi di sviluppo (montagna) e in quelle intermedie  in aree B e A utilizzare altri strumenti  opzione accorpamento GAL in territori più vasti I territori interessati

8  CLLD e misure FEASR ordinarie  CLLD e misure FESR e FSE  CLLD e progetti per la filiera  CLLD e progetti pilota nelle aree interne Relazioni tra CLLD e altri strumenti

9  limiti minimi e massimi di dotazione per GAL (tra 4 e 12 milioni di euro)  tetto massimo di GAL nel PSR (obbligatorio)  una qualche forma/riserva di premialità per i GAL con maggiore capacità di realizzazione e qualità della strategia Requisiti finanziari per la strategia

10  Qualità del Piano (focalizzazione tematica; integrazione tra temi, innovazione, ecc.);  Caratteristiche del partenariato e del GAL. Attenzione a:  Competenza ed esperienza della struttura tecnica, in particolare della direzione tecnica  Meccanismi di attuazione del Piano di Azione. Attenzione a:  Conflitti di interesse  Metodi per integrare i temi e le azioni  Ponderazione dei punteggi: peso maggiore a caratteristiche del partenariato e GAL e ai meccanismi di attuazione Criteri di selezione di GAL e PdA

11  Grazie per l’attenzione ! mantino@inea.it


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