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Psicologia della Religione Istituto Niccolo Stenone – Pisa a.A 2014-2015 Laura Capantini.

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Presentazione sul tema: "Psicologia della Religione Istituto Niccolo Stenone – Pisa a.A 2014-2015 Laura Capantini."— Transcript della presentazione:

1 Psicologia della Religione Istituto Niccolo Stenone – Pisa a.A 2014-2015 Laura Capantini

2 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Teoria dell’attaccamento e psicologia della religione – John Bowlby L’interesse primario è per lo sviluppo Emotivo. La sua teoria è una sintesi critica tra i risultati della ricerca psicologica e biologica moderna e alcune questioni psicoanalitiche sullo sviluppo

3 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Modello teorico introdotto da Bowlby, ed ha un carattere interdisciplinare Si basa su contributi provenienti da: etologia, teoria evoluzionistica darwiniana psicoanalisi metodo osservativo La teoria dell’attaccamento

4 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Storicamente si delineano tre principali fasi nello sviluppo delle teorie dell’attaccamento: 1. teorizzazione di Bowby (1969) sul concetto di “sistema comportamentale di attaccamento”; 2. la ricerca delle differenze nelle risposte di attaccamento dei bambini valutate con la Strange Situation (Ainsworth); 3. la terza fase centrata sulla ricerca delle differenze individuali nell’organizzazione dell’attaccamento (“passaggio al livello della rappresentazione”, Main& Fonagy). Sviluppo della teoria

5 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini  Nel 1950L’Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS) si rivolse a Bowlby, conosciuto per i suoi interessi e per gli articoli pubblicati,per affidargli la direzione di una ricerca su bambini che avevano perso la propria famiglia. Il rapporto, redatto nel 1951con il titolo “Maternal Care and Mental Health”, era imperniato su due concetti: quello dell’insufficienza di cure materne e quello di mancanza di cure materne Cure materne e salute mentale

6 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini L’articolo per l’OMS aveva le sue fondamenta sulla privazione e la carenza totale di cure materne: Bowlby dimostra che, se un bambino vive questo tipo di esperienza, la sua crescita fisica, cognitiva ed emotiva, rimane segnata anche nell’età adulta; uno sviluppo appropriato dell’Io si verifica solo se i legami relazionali si caratterizzano con soddisfacimento, stabilità e durevolezza, poiché lo sviluppo dell'Io è funzionalmente legato alla natura delle prime relazioni significative del bambino. Cure materne e salute mentale

7 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Due sono le innovazioni principali introdotte dalla ricerca di Bowlby:  L’uso dell’osservazione diretta del comportamento di bambini  Il passaggio dalla teoria freudiana al bisogno di sicurezza: “nel bambino piccolo la fame dell’amore e della presenza materna non è meno grande della fame di cibo” Novità della teoria dell’attaccamento

8 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Per Freud, infatti, il bambino crea un legame con la madre, perché questa risponde al sui bisogno di nutrimento. Se tale desiderio non venisse soddisfatto, allora, subentrerebbe lo stato angoscioso nel bambino; al contrario, nutrendolo, si ridurrebbe la tensione del bambino. Attaccamento come frutto di un istinto derivato dalla nutrizione e non come un legame psicologico a sé stante. Il piccolo si attacca alla madre perché lo nutre (S. Freud). Critiche alla psicanalisi

9 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Bowlby sostiene che l’attaccamento ha una sua radice evoluzionistica. Due sono i concetti teorici presi in prestito dall’etologia: quello di "imprinting" o di "bisogno di calore" elaborato da Harlow (1958) Influenza Etologica

10 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Influenza Etologica Bowlby rifacendosi agli esperimenti di Harlow sulle scimmie rhesus, critica la posizione psicoanalitica e comportamentista del legame alla madre come “interessato” o come motivazione secondaria

11 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Contributi tratti dall’etologia:  Il fatto che anche molti piccoli che già subito dopo la nascita sono in grado di nutrirsi da sé seguono le loro madri.  Bowlby osservando il comportamento delle piccole oche notò in loro dei segni d’angoscia quando venivano separate dalla madre  Studi sulle scimmie antrofomorfe diretti da Harry Harlow che hanno messo in evidenza la tendenza a cercare il contatto con un oggetto morbido piuttosto che con quello che fornisce il cibo. Influenza Etologica

12 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Funzione evolutiva La funzione evolutiva sembra essere la protezione del bambino dai predatori. I legami emotivamente sicuri hanno un valore fondamentale per la sopravvivenza e per il successo riproduttivo

13 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini L’attaccamento come predisposizione biologica La relazione che unisce madre e bambino è determinata geneticamente ed è basata su una motivazione primaria al contatto sociale Bisogno di contatto e di conforto muovono primariamente il piccolo verso una figura di attaccamento privilegiata La ricerca della vicinanza rappresenta la manifestazione più esplicita dell’attaccamento

14 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Quindi esiste un sistema comportamentale, indipendente da quelli del sesso e dell’alimentazione, rivolto al mantenimento della vicinanza che è all’origine dei legami affettivi e delle intense emozioni che accompagnano le loro vicissitudini. La capacità di stringere legami emotivi intimi con altri è considerata una delle caratteristiche principali di un funzionamento efficace della personalità e della salute mentale. L’attaccamento come sistema indipendente

15 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini "L'uomo e' un animale sociale" affermava Aristotele e come tale puo' stringere, allentare, a volte spezzare legami. Ma della società, degli altri, degli amici non possiamo fare a meno, anche se a volte ci culliamo nell'illusione di poterlo fare. L’attaccamento come base della socialità

16 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini “ Si ritiene essenziale per la salute mentale che l'infante e il bambino sperimentino un rapporto caldo, intimo, ininterrotto con la madre (o con un sostituto materno permanente) nel quale entrambi possano trovare soddisfazione e godimento ”. “ Nel bambino piccolo la fame dell ’ amore e della presenza materna non è meno grande della fame di cibo ” Fame di relazione

17 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini La teoria dell ’ attaccamento Attaccamento: un legame emotivo duraturo con un certo individuo. L ’ attaccamento è :  selettivo verso persone specifiche  è persistente e non transitorio  implica la ricerca di vicinanza fisica con la figura di attaccamento  fornisce benessere e sicurezza  produce ansia da separazione quando la vicinanza non è possibile

18 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Quando possiamo affermare che esiste un legame di attaccamento? 1.Ricerca di vicinanza alla figura preferita 2.L’effetto base sicura 3.Protesta per la separazione Resistenza dei legami d’attaccamento

19 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Base sicura È il ruolo svolto dalla persona a cui il bambino si rivolge nel momento in cui e angosciato o impaurito per ricevere protezione. La madre (e la relazione con lei) fornisce una base sicura dalla quale il bambino può allontanarsi per esplorare il mondo e farvi ritorno

20 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini L’esperienza di base sicura madre/bambino è costruita come: 1.insieme di comportamenti del bambino attivati da una minaccia; 2. una risposta della madre a questi comportamenti; 3. uno stato di calma e rilassamento se si ottiene la vicinanza ed il conforto con la madre; agitazione, ansia angoscia aumentate se non si ottiene la vicinanza. Base sicura

21 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Le risposte della madre che consentono la costruzione di un attaccamento sicuro includono: la sensibilità e la sollecitudine, la coerenza, l’attendibilità, sintonizzazione, capacità di assorbire proteste. Inoltre la madre deve essere capace di vedere il bambino come un essere autonomo e sensibile con sentimenti e stati d’animo e progetti suoi propri Qualit à delle risposte materne

22 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini 0-3 mesi: –Il bambino si orienta verso qualunque persona e produce i segnali di cui e’ dotato quali il pianto, il sorriso, le vocalizzazioni allo scopo di indurre l’avvicinamento, la prossimità e il contatto di qualunque essere umano, senza distinzione; –Si tratta di comportamenti che hanno la funzione biologica di assicurare benessere, sicurezza e protezione poiché rappresentano dei richiami che soddisfano il bisogno di cure e di vicinanza; –Successivamente, il bambino comincia a riconoscere non solo sulla base di indizi olfattivi, ma anche visivamente, le persone che si occupano di lui. Fasi di sviluppo dell ’ attaccamento

23 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini 3-8 mesi: Persiste un atteggiamento amichevole verso tutte le persone Il bambino comincia a distinguere coloro che si prendono cura di lui da tutti gli altri (capacità di discriminazione) –il bambino appare sempre più in grado di discriminare tra figure familiari e persone sconosciute; –comincia a orientarsi verso le figure familiari e, in particolare, verso quella che si prende cura di lui. L’orientamento e la produzione di segnali verso una o più persone discriminate è sempre più evidente (reazioni differenziate nei confronti di una o più figure preferenziali) –Il bambino sorride più frequentemente e più specificamente alla vista della madre piuttosto che a quella di altre persone oppure cessa di piangere solo quando viene preso in braccio dalla madre e non da un’altra persona Fasi di sviluppo dell ’ attaccamento

24 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini 8 mesi – 2 anni: –Il bambino impara a camminare e amplia notevolmente il proprio repertorio comportamentale; –Prendere l’iniziativa del contatto fisico e mantiene un contatto preferenziale con la figura di attaccamento, mentre le altre persone familiari diventano figure di attaccamento secondarie; –In questa fase si manifestano l’ansia da separazione e la paura dell’estraneo che indicano il timore di essere lasciato solo e segnalano capacità del bambino di riconoscere e di preferire la propria figura di attaccamento; –I comportamenti si organizzano intorno ad una figura specifica e si struttura il legame di attaccamento vero e proprio, orientato e preferenziale. L’obiettivo in questa fase è: mantenersi “abbastanza vicino” alla madre, usarla come base sicura per le esplorazioni quando la minaccia ambientale è al minimo ed esibire proteste per la separazione o segnali di pericolo quando è necessario. Fasi di sviluppo dell ’ attaccamento

25 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini 2 anni in poi: –Si sviluppa un senso di sicurezza interna; –Il modello relazionale costruito nei primi due anni viene interiorizzato in un Modello Operativo Interno –Si stabilisce un rapporto reciproco, non più unidirezionale, fra il bambino e la madre; –Il bambino ora può cominciare a pensare ai genitori come persone separate, con propri scopi e progetti, ed escogitare modi di influenzarli; –Dopo i 3 anni la maggior parte dei bambini diventa sempre più capace di sentirsi sicuro in ambiente estraneo e con figure di attaccamento secondarie. Fasi di sviluppo dell ’ attaccamento

26 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Sebbene la figura che offre sicurezza venga indicata prevalentemente nella persona della madre, studi successivi hanno mostrato capacità di sensibilità e sintonia nei padri tali da renderli interscambiabili con la madre, pur con le dovute differenze: –La madre ha maggiori possibilità di fungere da “guscio” all’attività del bambino; –Il padre agisce più intensamente e per periodi più brevi, nei quali è possibile rintracciare l’inizio del gioco organizzato. Madre/Padre

27 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Attaccamenti multipli Il bambino, oltre che con la madre e il padre, è in grado di costruire legami di attaccamento anche con altre figure adulte che si occupano di lui (la nonna, la tata), purché non siano troppo numerose Quando ci sono troppe figure che ruotano e cambiano intorno al bambino, la costruzione del legame di attaccamento diventa più difficile

28 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini  Si tratta di un classico esempio di osservazione controllata in laboratorio ideata da Mary Ainsworth e coll. (1978). Questa tecnica standardizzata permette di valutare l ’ equilibrio tra l ’ attaccamento del bambino alla madre e la sua capacit à di esplorare l ’ ambiente in modo autonomo.  La procedura si svolge in una stanza da gioco all ’ interno del laboratorio e prevede una sequenza di 8 episodi in cui il bambino - di et à compresa tra i 12 e i 18 mesi- sperimenta alcune separazioni e successive riunificazioni con la madre. La strange-situation

29 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini  Sulla base dei dati rilevati tramite l ’ osservazione è possibile classificare lo stile di attaccamento del bambino come sicuro o insicuro, utilizzando i seguenti indicatori: a) ansia da separazione: il disagio pi ù o meno grave espresso dal bambino quando la figura di attaccamento si allontana; b) esplorazione: la capacit à di entrare in contatto con l ’ ambiente e con i giocattoli; c) la paura dell ’ estraneo: la reazione alla persona sconosciuta quando la madre è presente o assente; d) il ricongiungimento alla madre: la accoglie, la respinge, la evita. Indicatori dell ’ attaccamento

30 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini  La Ainsowrth raggruppa le risposte del bambino in tre distinti patterns di attaccamento: sicuro, insicuro-evitante, insicuro-ambivalente, in seguito definiti come patterns di attaccamento “ organizzato ” (Main, 1990; 2005)  Successivamente aggiunta una quarta tipologia: “ insicuro- disorganizzato/disorientato (or D) (Main, & Solomon, 1990), derivata dalla scoperta che anche i genitori potevano diventare sorgente di paura per il bambino Stili di attaccamento

31 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini IN GENERALE:  Il bambino con attaccamento sicuro manifesta un comportamento di base sicura:  appare autonomo nell ’ esplorazione dell ’ ambiente in presenza dell ’ adulto  in grado di segnalare i propri bisogno e di consolarsi  Ha interiorizzato un solido sentimento di fiducia nei confronti della presenza e disponibilit à del genitore  Ha un ’ incidenza del 40-45% della popolazione Attaccamento sicuro

32 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini IN GENERALE:  Il genitore non rappresenta una base sicura ed il bambino tende a non fare riferimento a lui. Il bilanciamento tra esplorazione dell ’ ambiente e attaccamento nei confronti del genitore è in favore della prima. Sono enfatizzati gli aspetti di:  Indipendenza  Autonomia  Autosufficienza affettiva  Tende a inibire le manifestazioni dei propri bisogni psicologici di conforto e protezione  Ha un ’ incidenza del 20-25% della popolazione Attaccamento insicuro evitante

33 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini IN GENERALE:  Il genitore non rappresenta una base sicura ed il bambino non sembra riuscire a consolarsi con la sua presenza. Il bilanciamento tra esplorazione dell ’ ambiente e attaccamento nei confronti del genitore è in favore della seconda Il bambino appare:  dipendente e centrati sul genitore  con pochi aspetti di autonomia  tende a mettere in atto forti manifestazioni di attaccamento caratterizzate da sentimenti di rabbia o passivit à  Ha un ’ incidenza del 15% della popolazione Attaccamento insicuro ambivalente

34 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini  Questi bambini sono caratterizzati dalla mancanza di una strategia organizzata di attaccamento CARATTERISTICHE:  contradditoriet à dei piani comportamentali (disorganizzazione)  perdita di orientamento nell ’ ambiente circostante (disorientamento)  Appaiono incapaci di orientare il comportamento e l ’ affettivit à anche perch é accompagnati da atteggiamenti visibilmente impauriti e rigidi (livello corporeo ed espressione del viso) Attaccamento insicuro disorganizzato

35 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini L’individuo che ha un attaccamento sicuro mostra fiducia nella disponibilità, nella comprensione e nell’aiuto della figura di attaccamento, di solito un genitore, nelle situazioni di difficoltà o paura; questo schema viene proposto da un genitore facilmente disponibile, attento e reattivo ai segnali del bambino, empatico e amoroso quando il bambino cerca conforto o coccole. L’attaccamento di tipo insicuro-ambivalente è tipico di quegli individui che non hanno la certezza che il genitore sia pronto ad aiutarli o contenerli in caso di bisogno; questa incertezza spinge il bambino, e successivamente l’adulto, a essere sempre incline a provare una forte angoscia di separazione, è ansioso, non spinto all’esplorazione gioiosa, sempre impaurito. In questo schema il conflitto è evidente e il genitore è incostante nel dare aiuto e vicinanza al bambino oppure è troppo esigete e minaccia di abbandono il figlio ogni volta che questo non rispetta le sue aspettative. Stili di attaccamento

36 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Si ha un attaccamento di tipo insicuro-evitante in tutti quegli individui che hanno capito che ogni volta che si dimostrano bisognosi di aiuto o vicinanza, vengono seccamente e nettamente rifiutati e allontanati. Questi soggetti imparano presto a inibire i loro sentimenti, di paura e amore, a diventare precocemente autosufficienti a livello emotivo e rischiano di diventare personalità di tipo falso Sé (Winnicott, 1960) o di tipo narcisista; i casi più gravi sono risultato di genitori costantemente e fortemente rifiutanti nei confronti dei bambini, che li allontanavano ogni qual volta essi avevano bisogno. Il soggetto con attaccamento di tipo disorganizzato non costituisce un modello perfettamente distinguibile ma che rappresenta piuttosto l’assenza di un modello definito o la versione disorganizzata dei uno o più degli altri schemi, dove aspetti evitanti e fortemente angosciosi si mischiano. Rimangono paralizzati e hanno comportamenti confusi Stili di attaccamento

37 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini MadreBambino Stile d’attaccamento Comportamento di accudimento Risposte in presenza/assenza della madre Risposte alla riunione con la madre SICURO (B)Sensibile e responsiva ai segnali e alle richieste del bambino. Supportiva in episodi di stress. (Atteggiamento libero - Free) Esplora l’ambiente attivamente. In assenza della madre può dare segnali di sconforto e piangere. Si avvicina alla madre e la saluta. Se ha sofferto durante la separazione si lascia calmare e riprende a giocare. INSICURO ANSIOSO AMBIVALENTE (C) Imprevedibile nelle risposte; comportamento molto affettivo o rifiutante scollegato dalle esigenze del bambino. (Atteggiamento preoccupato – Enmeshed) Si mantiene in stretto contatto fisico. In assenza della madre mostra segni intensi di sconforto e non esplora l’ambiente. Si avvicina alla madre per farsi consolare, ma la allontana e la rifiuta quando lei è disposta al contatto. Mostra segni di rabbia e non si lascia calmare. INSICURO ANSIOSO EVITANTE (A) Rifiuta il contatto fisico anche in situazioni di stress del bambino. (Atteggiamento distaccato – Dismissing) Indifferente alla presenza o assenza della madre e anche alla separazione. Non si avvicina alla madre, non la cerca o si allontana attivamente da lei. INSICURO DISORGANIZZA TO (D) Abusa, maltratta, spaventa il bambino. (Atteggiamento irrisolto - Unresolved) Cautela e paura. Esplora in assenza della mare. Richiesta di conforto all’estraneo. Evitamento e resistenza al contatto. Si aggrappa e si dispera.

38 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Le prime relazioni di attaccamento diventano, dopo i due anni, un modello interiorizzato che influenzerà tutte le relazioni successive La prima relazione di attaccamento viene precocemente elaborata e diventa una rappresentazioni mentali che perdurano nel tempo e orientano il comportamento, e nelle quali la figura di attaccamento, il Sé e la relazione di attaccamento sono intrecciati. Bowlby per designare queste rapppresentazioni interne working models = tradotto come modelli operativi. Modelli Operativi Interni

39 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Caratteristiche dei moi Sono rappresentazioni mentali che comprendono sia le componenti emozionali che quelle cognitive e ci dicono come dovrebbero funzionare i legami della nostra vita Una volta formati sono al di fuori della coscienza, ovvero non ne siamo consapevoli Il loro sviluppo è modellato dalle esperienze di ricerca della vicinanza vissute dal bambino, in particolare di come l’adulto di riferimento ha risposto al suo bisogno di vicinanza nei primi due anni di vita.

40 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini  Forniscono regole che guidano il comportamento ed i sentimenti dell’individuo in relazione a persone significative nel corso della sua vita.  Mettono in grado di prevedere ed interpretare il comportamento degli altri e dunque pianificare il proprio comportamento. Modelli operativi interni

41 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Il legame di attaccamento nella nostra vita Nei giovani e negli adulti (Ainsworth,1990) il sistema comportamentale di attaccamento ha la funzione di verificare la “disponibilità” della figura di attaccamento piuttosto che la sua “vicinanza” fisica.

42 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini  I MOI degli individui i cui tentativi di ricerca di vicinanza sono stati frequentemente accettati differiscono da quelli dei soggetti rifiutati, bloccati o accettati solo talvolta  Un bambino con attaccamento sicuro ha immagazzinato un “modello operativo interno” di una persona che si prende cura di lui, armoniosa, affidabile  Un bambino con attaccamento insicuro potrà vedere il mondo come un posto pericoloso nel quale le persone devono essere trattate con precauzione Il legame di attaccamento nella nostra vita

43 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini I modelli mentali dell ’ attaccamento Gli individui evitanti (A) formano un modello mentale del sé come di persona non degna di affetto e che deve far conto solo su se stessa. Il modello della figura di attaccamento e degli altri mostra assenza in caso di necessità, ostilità e rigidità.

44 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini Gli individui ambivalenti (C) costruiscono un’immagine di se stessi come di persone intermittentemente amabile, vulnerabile, non in grado di affrontare da sola le difficoltà. Il modelle della figura di attaccamento e della realtà esterna come imprevedibile, minacciosa e subdolamente ostile, alla quale chiedere aiuto ma dalla quale doversi difendere. Gli individui disorganizzati (D) hanno modelli del sé e degli altri multipli e incoerenti in cui ciascuno è minaccioso e pauroso e contemporaneamente impotente e vulnerabile. I modelli mentali dell ’ attaccamento

45 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini formazione del concetto di sé e degli altri  I MOI tendono ad essere stabili dopo il secondo anno di vita e influiscono sulla formazione del concetto di sé (degno/indegno) e degli altri (disponibili/ostili). venti significativi (positivi o negativi)  Tuttavia ancora essere influenzati da esperienze successive ed eventi significativi (positivi o negativi) Stabilit à dei MOI

46 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini … Questo potenziale continuo di cambiamento indica che in nessuna età della vita una persona è invulnerabile di fronte alle possibili avversità e anche che in nessuna età della vita una persona è impermeabile a un’influenza favorevole. E’ questo persistente potenziale di cambiamento che dà l’opportunità di fare una terapia efficace. (Bowlby, 1989).

47 Teoria dell’attaccamento Laura Capantini I MOI nella vita adulta Relazioni significative della vita adulta: –La vita di coppia –La genitorialità –Le dinamiche familiari e sistemiche –La religiosità –… ogni dimensione pregnante e strutturante della vita relazionale adulta


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