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Dinamiche relazionali nell’interazione con l’altro immigrato Elena Garcea Università degli Studi di Cassino Monfalcone, 9 ottobre 2003.

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1 Dinamiche relazionali nell’interazione con l’altro immigrato Elena Garcea Università degli Studi di Cassino egarcea@libero.it Monfalcone, 9 ottobre 2003

2 Dinamiche relazionali nell’interazione con l’altro immigrato OBIETTIVI Offrire occasioni di approfondimento e strumenti utili per favorire l’orientamento e la prima accoglienza delle persone immigrate nei contesti formativi e socialiOffrire occasioni di approfondimento e strumenti utili per favorire l’orientamento e la prima accoglienza delle persone immigrate nei contesti formativi e sociali Creare un momento di confronto tra operatori che agiscono nello stesso contestoCreare un momento di confronto tra operatori che agiscono nello stesso contesto Favorire l’azione di rete tra i vari soggetti coinvoltiFavorire l’azione di rete tra i vari soggetti coinvolti

3 Dinamiche relazionali nell’interazione con l’ALTRO immigrato IO ≠ ALTRO NOI≠ LORO = ALTRI

4 Dinamiche relazionali nell’interazione con l’ALTRO immigrato NOI: Sfera o cerchio che si distingue e si separa dagli altri mediante l’ostilità. LACERAZIONE inevitabile… Non divide il “noi”, lo costituisce, inserendosi all’ESTERNO del “noi”, tra “noi” e gli “altri”. F. Remotti

5 Dinamiche relazionali nell’interazione con l’ALTRO immigrato OUT-GROUP Lo straniero è indispensabile nella misura in cui definisce negativamente la configurazione del “noi”.  ETNOCENTRISMO W. G. Sumner

6 Dinamiche relazionali nell’interazione con l’ALTRO immigrato STADI ETNOCENTRICI Negazione Difesa Minimizzazione STADI ETNORELATIVI Accettazione Adattamento Integrazione

7 Dinamiche relazionali nell’interazione con l’ALTRO immigrato Parlare con gli altri, sposarsi con gli altri, guerreggiare con gli altri sono attività che comportano sempre una qualche alterazione del noi… Una modificazione del “noi” che consiste nell’acquisizione di un qualche “altro”, nella incorporazione di un suo frammento o aspetto in “noi”. F. Remotti

8 In un altro paese… - significa moltiplicare : significa addizionare + significa dividere x significa sottrarre 8 – 2 = 12 + 4 = 4 x 3 = 6 : 2 = 9 + 3 = 7 x 4 = 4 – 2 = 8 + 4 = 12 x 2 = 20 + 10 = 9 + 1 = 5 – 6 = 2 x 1 = 10 + 5 = 12 – 2 = 6 – 6 = 8 – 5 = 6 : 6 = 17 x 2 = 14 – 7 =

9 In un altro paese… - significa moltiplicare : significa addizionare + significa dividere x significa sottrarre 8 – 2 = 16 12 + 4 = 3 4 x 3 = 1 6 : 2 = 8 9 + 3 = 3 7 x 4 = 3 4 – 2 = 8 8 + 4 = 2 12 x 2 = 10 20 + 10 = 2 9 + 1 = 9 5 – 6 = 30 2 x 1 = 1 10 + 5 = 2 12 – 2 = 24 6 – 6 = 36 8 – 5 = 40 6 : 6 = 12 17 x 2 = 15 14 – 7 = 98

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11 Dinamiche relazionali nell’interazione con l’altro immigrato Esperienze di studio o lavoro all’estero? Lingue straniere Cambio di residenza

12 Paesidiprovenienza

13 Problemi principali Organizzazione corsi di formazioneOrganizzazione corsi di formazione Colloqui di informazione-orientamentoColloqui di informazione-orientamento Scelte scolasticheScelte scolastiche Ricerca occupazionaleRicerca occupazionale LinguaLingua Integrazione culturaleIntegrazione culturale Relazione e ruoloRelazione e ruolo Riconoscimento delle figure professionaliRiconoscimento delle figure professionali Capire i bisogniCapire i bisogni

14 INTERVISTA

15 Difficoltà principali

16 Lingue straniere Sforzo mnemonicoSforzo mnemonico Adeguamento ad una realtà diversaAdeguamento ad una realtà diversa Percezione di una logica diversaPercezione di una logica diversa Blocchi culturaliBlocchi culturali

17 Lingue straniere Inibizioni psicologicheInibizioni psicologiche Resistenze cognitive personaliResistenze cognitive personali Imprecisioni espressiveImprecisioni espressive

18 Lingue straniere Disarmonia tra il proprio pensiero e il linguaggio stranieroDisarmonia tra il proprio pensiero e il linguaggio straniero Disarmonia tra il pensiero degli altri e il proprio linguaggioDisarmonia tra il pensiero degli altri e il proprio linguaggio AmbiguitàAmbiguità

19 Comportamento non verbale Silent languageSilent language Immediatezza espressivaImmediatezza espressiva Espressione culturaleEspressione culturale Apprendimento prevalentemente inconscioApprendimento prevalentemente inconscio Azioni inconsapevoli e involontarieAzioni inconsapevoli e involontarie

20 Comportamento non verbale Ritmo della conversazioneRitmo della conversazione Indicazioni direzionali e indicazionaliIndicazioni direzionali e indicazionali Sostituto della parolaSostituto della parola Conferma e rafforza il linguaggio verbaleConferma e rafforza il linguaggio verbale –….. Contraddice il linguaggio verbaleContraddice il linguaggio verbale

21 Comportamento non verbale Consapevolezza dell’emittenteConsapevolezza dell’emittente –….. Inconsapevolezza dell’emittenteInconsapevolezza dell’emittente Intenzione comunicativa dell’emittenteIntenzione comunicativa dell’emittente –….. Nessuna intenzione comunicativa dell’emittenteNessuna intenzione comunicativa dell’emittente

22 Comportamento non verbale Differenze di significato tra emittente e destinatarioDifferenze di significato tra emittente e destinatario ContinuitàContinuità ObbligatorietàObbligatorietà

23 Tipo di occupazione

24 Sesso

25 Età

26 26 Geert Hofstede: le dimensioni di una cultura La distanza gerarchicaLa distanza gerarchica Il controllo dell’incertezzaIl controllo dell’incertezza Individualismo vs. CollettivismoIndividualismo vs. Collettivismo Mascolinità vs. FemminilitàMascolinità vs. Femminilità Il dinamismo confucianoIl dinamismo confuciano

27 La distanza gerarchica è la percezione del grado di disparità di potere tra chi lo detiene e chi vi è sottomesso.

28 Il controllo dell’incertezza evidenzia il grado di tolleranza che una società può accettare di fronte all’incertezza causata da fatti esterni. Se la tolleranza è debole, il controllo è forte e viceversa.

29 Individualismo vs. Collettivismo mette in evidenza i rapporti che ogni individuo intrattiene con gli altri membri della collettività.

30 Mascolinità vs. Femminilità osserva la divisione dei compiti e dei ruoli, e quindi i comportamenti, che vengono assegnati agli uomini e alle donne.

31 Il dinamismo confuciano si riferisce al modo di concepire e di gestire il tempo da parte degli individui di una società.

32 Mediazione RiconoscereMediareComunicare

33 Frasi di mediazione Il punto più importante è…Il punto più importante è… Questo può essere il tuo punto di vista, ma quello che ci chiedono le autorità è…Questo può essere il tuo punto di vista, ma quello che ci chiedono le autorità è… Non dimentichiamoci che…Non dimentichiamoci che… La questione riguarda…La questione riguarda…

34 Frasi di mediazione RICONOSCERE - - MEDIARE - - COMUNICARE Sì… ma la cosa più importante… è… No, non è così… ora te lo spiego, … Questo non lo so… quello che so è che… Così è come era prima… adesso…


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