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PubblicatoAngela Poletti Modificato 8 anni fa
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Fernando Ayala Ambasciatore del Cile in Italia
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1.America Latina e Caraibi 2.Processi Attuali d’Integrazione 3.Storia dell’Integrazione Regionale 4.Mercosur 5.Alleanza del Pacifico 6.Convergenza regionale 7.Cile- Regionalismo Aperto
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America Latina e Caraibi
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33 Paesi. (UE 28) 20.446.909 chilometri quadrati. (UE 4.376.780 ) 570 milioni di abitanti. (UE 504) Pil pro capite US$ 12.000. (UE 32.000) Primo produttore di alimenti al mondo. Terzo produttore di energia elettrica. Grandi riserve idriche e forestali.
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Rappresentano la terza maggiore economia a livello mondiale. Nel 2012 il PIL regionale ha superato la media a livello mondiale. Possiede la quinta parte delle riserve mondiali di petrolio. Le sue ampie risorse di ricchezze naturali la rendono un ambiente con la maggior biodiversitá del pianeta. Ospita quasi la metá dei boschi tropicali del mondo ed il 23% delle aree forestali. Possiede il 40% del totale delle risorse idriche rinnovabili del pianeta e piú del 30% dell’acqua dolce. Sono usciti dalla povertá nell’ultimo decennio. 12 dei 38 Paesi che hanno raggiunto gli obiettivi nella lotta contro la fame sono in America Latina e Caraibi. L’80% d’inserimento scolastico nella scuola elementare. Il 91% della popolazione con piú di 15 anni é alfabetizzata Una comunitá di 33 Paesi e 600 milioni di abitanti
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Che cos’è l’integrazione? “ un processo continuo di avvicinamento e apprendimento, con probabilità di crisi, che possono rinforzare o indebolire questo processo. Fintanto che esista il desiderio di integrazione, si continuerà a progredire.” “Il fatto che un alunno no abbia superato un corso, non significa che non abbia appreso nulla…….” Manfred Mols
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Processi Attuali d’Integrazione Mercosur Alba Unasur Caricom Sica Aladi Celac Can Alleanza del Pacifico
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Storia dell’integrazione regionale 1826 Prima Conferenza Iberoamericana convocata da Bolivar 1889 Seconda Conferenza convocata dagli USA. Si è riunita ogni 5 anni per discutere di integrazione territoriale e doganale. 1947 Patto di Rio, creazione del Trattato Interamericano di Assistenza Reciproca. Modello antisovietico. 1948 Creazione dell’Organizzazione degli Stati Americani, OEA. Cooperazione politica più che integrazione.
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Storia dell’ integrazione regionale 1951 Nasce il Sistema d’Integrazione Centroamericano, SICA, ancora esistente. 1960 Si fonda ALALC per procedere verso l’integrazione commerciale e dei mercati. Non ottiene grandi risultati. 1961 Gli Stati Uniti creano l’ Alleanza per il Progresso per appoggiare l’America Latina nello sviluppo economico. 1969 Nasce il Patto Andino tra Bolivia, Cile, Colombia, Ecuador e Perú per cercare di avanzare più rapidamente nei mercati affini. Il Cile si ritira nel 1976. Progressi limitati 1980 Dopo il fallimento dell’ ALALC, nasce ALADI per promuovere l’integrazione tra mercati sulla base di un modello di accordi bilaterali.
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Storia dell’integrazione regionale Nel 1986 nasce il Gruppo di Rio come meccanismo di concertazione politica regionale senza la partecipazione degli Stati Uniti 1991 Si crea ufficialmente il MERCOSUR tra Brasile, Argentina, Paraguay e Uruguay. Nel 2012 si integra il Venezuela come socio a pieno titolo. Ha un dazio esterno comune. La complessità economica del Brasile e dell’Argentina, oltre all'ingresso del Venezuela, ha ostacolato la sua crescita come blocco. Nel 1994 nasce l’ALCA promossa dagli Stati Uniti per creare una zona di libero commercio dall’Alaska alla Terra del Fuoco.
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Storia dell’integrazione regionale Nel 2004, su iniziativa di Hugo Chávez, nasce ALBA, Alternativa Bolivariana per l’América Latina e i Caraibi. Venezuela, Bolivia, Cuba, Dominica, Ecuador, Granada, Nicaragua, Saint Kittes and Nevis, Santa Lucia, San Vicente y las Granadinas, Surinam. Nel 2004 nasce la Comunità Sudamericana delle Nazioni (CSN). Da ALBA nasce nel 2005 Petrocaribe, come alleanza di cooperazione economica (e politica) del Venezuela con 17 Paesi del Centroamerica e Caraibi.
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Storia dell’integrazione regionale Per dare seguito al Grupo di Rio, si crea nel 2010 la Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibi, CELAC. Nel 2011 si costituisce l’Unione Sudamericana delle Nazioni, UNASUR, con la partecipazione dei 12 paesi del subcontinente, che ha sostituito la CSN. Ha sede Permanente a Quito. Nello stesso anno nasce l’Alleanza del Pacifico tra Messico, Colombia, Perú e Cile.
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ALLEANZA DEL PACIFICO
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Mercosur 25 anni di vita Cifre di scambi commerciali poco incoraggianti Unione doganale imperfetta appesantita dalla mancanza di apertura Non si riesce a concludere accordi con altri blocchi Blocco più concentrato sulla congiuntura che sulla strategia per le differenze strutturali di ogni Paese
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Mercosur Da quando è stato firmato il Protocollo di Oruro nel 1994, che ha stabilito una zona libera da dazi tra i suoi membri, la percentuale del commercio di ogni paese verso il Mercosur è andata diminuendo.
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Alleanza del Pacifico 5 anni di vita. Mira ad una profonda integrazione dei servizi, dei capitali, degli investimenti e della circolazione delle persone. Economie di Mercato Aperto collegate da un’ampia rete di accordi commerciali con dazi minimi, orientata verso la regione Asia Pacifico. Maggiore scambio commerciale rispetto al MERCOSUR e pragmatismo nella conduzione politica.
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Alleanza del Pacífico L’Alleanza del Pacifico è l'ottava tra le maggiori economie e l'ottavo esportatore a livello mondiale. In America Latina e nei Caraibi, il blocco rappresenta il 38% del PIL, concentra il 50% del commercio totale e attira il 45% degli investimenti esteri diretti. I 4 Paesi hanno Accordi di Associazione con l’UE. Il Cile avrà la Presidenza dell’Alleanza del Pacifico a partire da luglio 2016.
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Mercosur e Alleanza del Pacifico
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AP & Mercosur Alianza del PacíficoMERCOSUR Popolazione214 MM250 MM EsportazioniUS$ 1.115.000 MMUS$ 674.000 MM Mercato InternoUS$ 12.708 MMUS$ 55.942 MM Prodotto Interno LordoUS$ 1,7 billonesUS$ 3,32 miliardi PIL pro capiteUS$ 13.000US$ 12.000
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Convergenze?
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Perché è necessaria una convergenza? Economia mondiale meno dinamica-Basso prezzo delle esportazioni- Protezione dei Mercati- Meno investimenti. Esigenza di negoziare in BLOCCO. Strategie comuni di fronte alle minacce internazionali. Energia- Acqua- Cambiamenti Climatici- Terrorismo- Epidemie.
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Convergenza La Convergenza regionale é importante per uno sviluppo armonioso dell’America Latina. Senza convergenza é piú complicato avanzare verso uno sviluppo integrale dei nostri Paesi. L’integrazione regionale é uno degli elementi per avere una reale influenza nel sempre piú complesso sistema internazionale. Abbiamo bisogno di una direzione univoca per le sfide future.
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Quali sono stati i Problemi? Negli anni 60 sono stati molti i tentativi d’integrazione regionale, c’era volontá politica ed una visione regionale. La “Guerra Fredda” ha portato l’America Latina ad una crisi totale della democrazia negli anni 70. Le dittature militari non si sono adoperate per cercare armonia e costruire convergenze.
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Problemi Le visioni si sono allontanate sempre di piú. Con il ritorno alla democrazia, la regione ha cercato vie diverse per riprendere l’integrazione, ma i ritmi, i sistemi economici diversi e molte volte i fattori ideologici, hanno fatto sì che il progresso sia stato rallentato. Il Commercio interregionale in America Latina e nei Caraibi raggiunge solo il 18% del totale. In Europa e in Asia rappresenta oltre il 60%.
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Sfide per la convergenza Dialogo Alleanza del Pacifico- MERCOSUR (Novembre 2014, Santiago) La regione dell’America Latina ha deciso di tracciare una mappa per l’avvicinamento delle diverse iniziative d’integrazione. Integrazione Fisica, Trasporti, Commercio interregionale Integrazione Energetica- Progetti congiunti Sostegno a Pmi di entrambi i blocchi e catene di valore Promozione turistica Lotta alla Corruzione - Organizzazioni Criminali
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Convergenza sulla diversità Infrastrutture Energia Trasporti Turismo Pmi Catene di valore Lotta alla corruzione
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“Una regione frammentata é una sconfitta per tutti, nessun processo d’integrazione si é costruito con Paesi con la stessa visione” Carlos Álvarez, Segretario Generale ALADI
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Economía PIL 2014 US$ 264 miliardi (FMI) PIL procapite (PPP, 2014) US$ 23.165 (FMI) 1° posto in America Latina Tasso d’ interesse (Politica Monetaria) 3,0% (Feb 2015) Tasso di disoccupazione 6,2% (Nov 2014-Gen 2015) Debito estero pubblico (2013) US$ 24,4 miliardi Esportazioni (2014) US$ 76,6 miliardi Importazioni (2014) US$ 72,3 miliardi L’ECONOMIA CILENA IN BREVE
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63,9% della popolazione mondiale 87,7% del PIL globale 93,75% dei mercati di esportazione del Cile 14 Trattati di Libero Commercio 3 Accordi di Associazione Economica 6 Accordi di Integrazione Economica 2 Accordi in corso di negoziazione 25 ACCORDI DI LIBERO COMMERCIO CON 64 ECONOMIE
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TPP
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Fuente: Economist Intelligence Unit Qualifiche sovrane del Cile Fitch Ratings A+ Standard & Poor’s AA- Moody’s Aa3 DBRS AA- Ranking generale di rischio 2014 (Economie selezionate) UN PAESE A BASSO RISCHIO
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Indice di Percezione della Corruzione 2015 (23° posto su 174 economie)
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Grazie @embajadachileit http://chile.gob.cl/italia/es/ Viale liegi 21 06 844091
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