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PubblicatoArtemisia Pisani Modificato 8 anni fa
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ALLENAMENTO, CONTROLLO, VERIFICA E TEST DI UNA SQUADRA PRIMAVERA Relatore Prof. Campolo Marco (Preparatore atletico professionista)
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Dalla letteratura….: l’allenamento deve rispettare alcuni principi che sono: Specificità Frequenza Progressività Continuità di somministrazione Individualizzazione “Allenamento Sportivo” Bellotti & Matteucci
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L’INSIEME DI QUESTI PRINCIPI E DELLA DINAMICA DEL RAPPORTO CARICO - RECUPERO DANNO ORIGINE ALL’ADATTAMENTO CHE RAPPRESENTA LO SCOPO PRINCIPALE DELL’ALLENAMENTO DANNO ORIGINE ALL’ADATTAMENTO CHE RAPPRESENTA LO SCOPO PRINCIPALE DELL’ALLENAMENTO
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LA MODULAZIONE DEL CARICO DAL PUNTO DI VISTA GRAFICO
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LA MODULAZIONE TEORICA DEL CARICO DI ALLENAMENTO
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RISPOSTA AD UNA CATTIVA MODULAZIONE
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ELENCO DI ESERCITAZIONI PER TIPOLOGIA
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Esempio di programmazione TEORICA settimanale
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Totale allenamento settimanale
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Controllo allenamento singolo atleta
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CONFRONTO TIPOLOGIE STAGIONI DIVERSE
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Tabella per registrare i dati degli allenamenti
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Grafico quantitativo allenamenti Primavera 10-11
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Ogni Staff dovrà registrare il lavoro effettuato in modo da avere la possibilità di controllare e confrontare i diversi carichi di allenamento durante l’anno e nelle stagioni successive.
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CONFRONTO FRA DIVERSE STAGIONI
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CONFRONTO TRA MESOCILCI
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CONFRONTO FRA DIVERSE STAGIONI
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CONTROLLO DELL’ALLENAMENTO CRITERIO QUANTITATIVO (Registrazione dei tempi di lavoro) CRITERIO QUANTITATIVO (Registrazione dei tempi di lavoro) CRITERIO QUALITATIVO (Monitorare gli allenamenti) CRITERIO QUALITATIVO (Monitorare gli allenamenti) CRITERIO “DELLA DENSITA’ “ (Controllo rapporto lavoro/recupero) CRITERIO “DELLA DENSITA’ “ (Controllo rapporto lavoro/recupero)
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CONTROLLO CARICO CARDIACO
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R.P.E.
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VERIFICARE L’EFFICACIA DI UNA ESERCITAZIONE DAL PUNTO DI VISTA ORGANICO VERIFICARE L’EFFICACIA DI UNA ESERCITAZIONE DAL PUNTO DI VISTA ORGANICO
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ESERCITAZIONE “DENTRO/FUORI “
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TABELLA PER CONTROLLO ESERCITAZIONE
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RIASSUNTO ESERCITAZIONI MONITORATE
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PER LE ESERCITAZIONI SPECIFICHE? Lo stesso criterio di controllo utilizzato per le esercitazioni con la palla Lo stesso criterio di controllo utilizzato per le esercitazioni con la palla
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Mezzi di Allenamento RISCALDAMENTO RISCALDAMENTO Riscaldamento generale Riscaldamento con Palla Riscaldamento Pre-Partita PFSca RESISTENZA PFSca RESISTENZA Ripetute 1000 m Corse continue con cambi di direzione Corse Intervallate 15”/15” Ripetute sui 100 m o 150 m con recupero a scalare (lavoro specifico per ruolo) PFSca FORZA PFSca FORZA Macchinari Isoinerziali e Isotonici Pesi liberi (manubri e bilancieri) Cambi di direzione PFSca REATTIVITA’ PFSca REATTIVITA’ Esercizi di psicocinetica (soprattutto visiva) Vari tipi di partenze Ostacolini e paletti con palla
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CONTROLLO PFSca (Resistenza)
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LA FATICA PERCEPITA PUÓ AIUTARE NELLA SOMMINISTRAZIONE DEI CARICHI ?
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R.P.E MEDIO PER SETTIMANA DI LAVORO
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GRAFICO CARICO ALLENAMENTO INDIVIDUALE Generalmente se il carico di allenamento è>2600 si considera alto, se invece risulta <2000 si considera basso Il carico della partita viene definito: -ALTO: > 700 a.u. -MEDIO-ALTO: 500-700 a.u. -MEDIO: 400-500 a.u. -MEDIO-BASSO: 300-400 a.u. -BASSO: <300 a.u. Marco Riggio, Humanperformance Lab, MAPEI Sport, Castellanza(Va)
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Attraverso una attività di allenamento di alta qualità Attraverso la diversificazione della programmazione e nello sviluppo dell’allenamento dei singoli atleti e nelle diverse fasce di età Come raggiungere gli obiettivi?
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TEST DI VALUTAZIONE TEST DA CAMPO TEST DA CAMPO TEST DI LABORATORIO TEST DI LABORATORIO TEST EMATICI TEST EMATICI
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TEST DA CAMPO Test Antropometrici (altezza, peso e percentuale massa grassa) Test di Conconi Test di Bosco (CMJ e CMJL) Test di accelerazione su 20 metri Test di Capanna (RSA: 20+20 metri rec. 20 sec.)
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PERCHE’ E’ IMPORTANTE ESEGUIRE SEMPRE GLI STESSI TEST?
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TEST BIOMECCANICI
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In questa proposta vengono presi in considerazione solo gli aspetti di organizzazione dell’allenamento. Gli aspetti prettamente tecnici sono a carico del RESPONSABILE TECNICO CONSIDERAZIONI E CONSIGLI GENERALI PER CONTRIBUIRE AD UNA MIGLIORE RAZIONALIZZAZIONE DELL’ATTIVITÁ DI UNA SQUADRA R. Sassi (2008)
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Tutte le squadre del S.G. effettueranno gli stessi test fisici, che è auspicabile (anche se difficile) siano uguali a quelli della 1a Squadra, e dovranno essere effettuati più volte nella stagione sportiva.
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UN MODELLO DI SELEZIONE PER IL CALCIO GIOVANILE: IL PROGETTO CALCIO GIOVANILE DI GHENT R Vaeyens, R M Malina, M Janssens, B Van Renterghem, J Bourgois, J Vrijens, R M Philippaerts R Vaeyens, R M Malina, M Janssens, B Van Renterghem, J Bourgois, J Vrijens, R M Philippaerts analisi descriminanti mostrano che la velocità di corsa e le prove tecniche analisi descriminanti mostrano che la velocità di corsa e le prove tecniche sono le caratteristiche più importanti dei giocatori U13 e U14; sono le caratteristiche più importanti dei giocatori U13 e U14; mentre la resistenza cardiorespiratoria é stata la più importante nei giocatori mentre la resistenza cardiorespiratoria é stata la più importante nei giocatori U15 e U16; U15 e U16; i risultati indicano che le caratteristiche descriminanti cambiano con i livelli competitivi d’età. i risultati indicano che le caratteristiche descriminanti cambiano con i livelli competitivi d’età.
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A Programmazione annuale: aspetto tecnico tattico. La parte fisica deve essere inserita nella pianificazione tattica B. Determinare quali sono gli obiettivi prioritari per l’anno o per il periodo Come distribuirli durante l’anno ? C. Fissare degli obiettivi (non molti per es. 5) … e ripeterli nel tempo D. Importanza della scelta dei contenuti deve essere personalizzata con obiettivi raggiungibili in funzione della squadra che si allena E. Pianificazione dei contenuti per tappe F. Contenuti degli allenamenti suddivisi a gruppi per l’attacco … G. Quali contenuti si insegnano in funzione dell’età ? H. Direzione metodologica: della tecnica e della tattica * primo allenare la fase di attacco rispetto a quello di difesa # dal generale allo specifico in sistema e posto * Variabilità degli esercizi però con un minimo di costanza I. Esempio Gruppo di attacco: apprendere e finalizzare - 2 c 1 / 4 c 2 / Attacco sulla fascia / Ecc. Gruppo di difesa: - ripiego / basculazione PROGRAMMAZIONE TEORICA DELL’ALLENAMENTO R. Sassi 2009
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Allenamenti sempre preparati e scritti Attrezzature preparate Organizzazione giocatori infortunati Organizzazione allenamento dei portieri
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Importanza della reidratazione Importanza del recupero post partita Importanza dell’alimentazione Organizzazione della giornata per il giocatore Studio (organizzazione) Allenamento Tempo libero ALTRI ASPETTI
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CONSIDERAZIONI PERSONALI Il miglioramento del “calciatore” dipende da diversi fattori tutti importanti ma di “peso” diverso. Ritengo debba essere fatta una scala d’importanza dei diversi fattori. Personalmente penso che l’Educatore-Istruttore-Allenatore sia il maggior responsabile della crescita del giovane.
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campolomarco@alice.it
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