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PubblicatoErnesto Vitali Modificato 8 anni fa
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IL VALORE DELLA DIAGNOSI PRECOCE NEL POLIABUSO DI ALCOL E DROGHE 9 Novembre 2012 dr.ssa Paola Sacchi
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“… Arrivavo sulla scena sempre troppo tardi… quando i giochi erano ormai già tutti fatti … e la maggior parte del danno era compiuta…” (McGorry, 2002)
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Teoria degli esordi Teoria degli esordi Diagnosi precoce Intervento tempestivo Guarigioni e/o miglioramento decorso (Falloon,1992;Laebel e al.,1992;Mc Glasham,1996;Mc Gorry,1998;Lieberman e Fenton,2000)
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Diagnosi Precoce: base della teoria Diagnosi Precoce: base della teoria Schizofrenia: esempio paradigmatico della difficoltà/importanza diagnosi precoce Età esordio: 18/25 anni Esordio: sintomatologia negativa (ritiro, apatia, anedonia, ecc.) Diagnosi differenziale con crisi evolutiva Dipendenza: simile difficoltà/importanza diagnosi precoce Età esordio: età in cui la maggior parte dei giovani prova sostanze Esordio:sintomo iniziale è uso sostanze Diagnosi differenziale con uso sperimentale/ricreativo
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Diagnosi Precoce: presupposti teorici Diagnosi Precoce: presupposti teorici 1.Mutamento culturale e di atteggiamento nei confronti della malattia 2.Cambiamento organizzativo dei servizi e della loro prassi di intervento 3.Implementazione assessment diagnostico specifico per valutazione del rischio
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DUI (Duration of Untreated Illness) DUI (Duration of Untreated Illness) Per malattie mentali e dipendenze: 7/8 anni ( letteratura anglosassone) Primi sintomiInizio cure c/o un servizio Diagnosi precoce Teoria degli esordi
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Perché diagnosi ritardata? L’attuale percezione della malattia da parte dei pazienti/familiari/operatori sanitari è caratterizzata da Prevailing Pessimism Silence Stigma Condizione PPSS
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DUI (Duration of Untreated Illness): la collusione tra le parti Ritardo paziente e familiari a rivolgersi ai Servizi Ritardo operatori sociosanitari a inviare a Servizi Specialistici Collusione Ritardo specialisti dei Servizi a prendere in carico
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Cause ritardo paziente/familiari Negazione/ banalizzazione/minimizzazione problema No malattia: problema risolvibile con forza di volontà Stigma/vergogna associato a tossico/alcoldipendenza Desiderio confinare problema all’interno reti già esistenti Scarse conoscenze caratteristiche dipendenze e loro trattamenti Mancanza possibilità guarigione/miglioramento Mancanza conoscenze risorse disponibili Mancanza fiducia nei Servizi, nei professionisti e nei trattamenti
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No malattia: problema risolvibile con forza di volontà Negazione/ banalizzazione/minimizzazione problema Stigma/vergogna associato a tossico/alcoldipendenza Scarse conoscenze caratteristiche dipendenze e loro trattamenti Mancanza possibilità guarigione/miglioramento Scarsa conoscenze risorse disponibili Mancanza fiducia nei Servizi, nei professionisti e nei trattamenti Convinzione che pazienti e familiari si sentano offesi dal suggerimento di rivolgersi a servizio specialistico Cause ritardo invio da parte operatori sociosanitari
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“Le fasi precoci della malattia costituiscono un periodo importante sia in relazione agli esiti della patologia e al destino futuro di ogni singola persona, sia sotto il profilo della ricerca” (Clarke e O’Callaghan 2003)
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Ritardo specialisti a prendere in carico: Ritardo specialisti a prendere in carico: gli errori metodologici
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Errore metodologico n°1 : Rinforzo stigma malattia La dipendenza: “un tunnel da cui non si esce” Il tossicodipendente: un soggetto che deve “toccare il fondo” per trovare la motivazione Una malattia cronica recidivante del cervello (OMS)
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Can addiction be treated successfully? Yes Addiction is a treatable, chronic disease that can be managed successfully (NIDA)
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Stereotipo pessimistico: Shifting in thinking pessimism to optimism Stigma : da una malattia “innominabile” alle testimonianze
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Errore metodologico n°2 : Rinforzo stigma intervento Un lavoro che nessuno vuole fare Il fascino di una “mission impossible” e il burn out I vantaggi inconfessabili di una malattia inguaribile
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Errore metodologico n°3 : Rinforzo stigma servizi “Non lo posso mandare al SerT” I SerT: “l’ultima spiaggia” La necessità di servizi non connotati
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Errore metodologico n°4 : Separazione tra prevenzione e clinica PrevenzioneClinica
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PREVENZIONE INDICATA: sintomi “sottosoglia” correlabili ad alto rischio Prevenzione selettiva Prevenzione universale Prevenzione (Mrazek e Haggerty,1994)
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Mrazek e Haggerty,1994
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Errore metodologico n°5 : i l ritardo dell’intervento,un danno iatrogeno “Aspettiamo … sono solo spinelli” “Ci rivedremo quando la situazione sarà più conclamata …” “Se ha le urine negative, non possiamo fare nulla…”
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“Go away and come back when it really is a serious problem” È il tipico esempio in cui si suol dire “chiudere la stalla dopo che i buoi sono fuggiti” (Edwards, Mc Gorry – 2002)
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“Troppo spesso si è chiesto ai pazienti e alle famiglie di raggiungere un’alta soglia di rischio/disturbo/deterioramento per avere accesso alle cure e di mostrare un insieme di ricadute e cronicità per giustificare il perdurare della cura.” (Edwards, McGorry 2002)
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Morbilità Processo guarigione più rapido Prognosi migliore Mantenimento abilità psicosociali Conservazione reti familiari e sociali Ospedalizzazione Comorbilità (patol. infettive, psichiatriche) Costi Vantaggi trattamento precoce
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Conseguenze ritardo trattamento Remissione più lenta e meno completa. Prognosi meno favorevole. Interferenze sviluppo psichico e sociale. Perdita reti familiari e sociali. Interruzione studi e attività lavorative. Interruzione cure parentali (per pazienti con figli). Condotte delinquenziali. Autostima e sicurezza. Comorbilità (Patologie infettive e psichiatriche). Ospedalizzazione Costi.
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Circolo vizioso Ritardo diagnosi e inizio cure Aggravamento Maggior difficoltà a guarire Aumento pessimismo che connota dipendenza
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Circolo virtuoso Diagnosi precoce Inizio tempestivo cure Minor difficoltà a guarire Aumento ottimismo possibilità risoluzione problema Miglioramento
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“Mi dispiace Steve, avrei voluto che facessimo meglio … dovevamo arrivare prima” (Siddharta Mukerejee, 2012)
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“… Arrivavo sulla scena sempre troppo tardi… quando i giochi ormai erano già tutti fatti” (McGorry, 2002)
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