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PubblicatoLuigina Olivieri Modificato 8 anni fa
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Parma, 3 Luglio 2008 Sala Consiglio Provinciale presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli
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le banche dati OML e il Data Warehouse 2007: una «base informativa» locale sempre più vasta equipe: Pier Giacomo Ghirardini (coordinamento e analisi dei dati) Monica Pellinghelli (data management e documentazione statistica) Marco Ventura (progettazione e produzione data warehouse) Luigi Martinelli (controllo e bonifica informatica archivio Siler) lavoratori62.443 imprese16.053 rapporti di lavoro 111.844 OML Data Warehouse
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2007: un anno da primato per l’occupazione a Parma un «caso di studio» di microcrescita locale: il difficile «sentiero di fuga» dai rischi di macrodeclino nazionale
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2007: tredicesimo anno di ininterrotta crescita occupazionale in Italia (+1,0% +234mila occupati)
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2007: in Emilia-Romagna un ritmo di crescita occupazionale più veloce (+1,8% +36mila occupati)
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2007: Parma prima per tasso di occupazione (72,4%) province italiane per tasso di occupazione nel 2007 – prime dieci province e ultime dieci province in graduatoria (popolazione di 15-64 anni) fonte: Istat (indagine continua 2007)
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occupati/popolazione totale di 15-64 anni
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occupate/popolazione femminile di 15-64 anni
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occupati/popolazione anziana di 55-64 anni il dato per il 2007 non è ancora disponibile ma è previsto in aumento
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2007: la disoccupazione a Parma è al minimo storico (5mila disoccupati, solo il 2,3% delle forze di lavoro) tasso (%) di disoccupazione (indagini Istat trimestrali 1993-2003 e continue 2004- 2007 )
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2007: lo stock degli occupati stimato dall’Istat segna per Parma un nuovo record (200mila unità)
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2007: un record anche nei flussi delle assunzioni nette di dipendenti (saldo avviamenti-cessazioni = 9.758)
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la «rivoluzione» demografica preme sul mercato del lavoro l’immigrazione ha invertito il declino dell’offerta di lavoro ma si rischia la «deriva» labour-intensive del sistema
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nel 2007 i residenti stranieri rappresentano l’11,2% della popolazione in età lavorativa
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dal 2003 l’immigrazione ha invertito la tendenza secolare di declino della popolazione giovanile
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nella recente creazione dei posti di lavoro alle dipendenze 1 posto su 2 è ricoperto da immigrati
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nei servizi sanitari, sociali, familiari e personali si concentra ormai 1 nuovo posto di lavoro su 3
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prosegue sì in Italia la ormai più che decennale crescita dell’occupazione ma la produttività del lavoro ristagna … totale economia
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… soprattutto nel «cuore» industriale del «sistema Paese» lontano dalle nuove tecnologie e non motivato a investire industria in senso stretto
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un’Italia con bassi salari ed elevato squilibrio distributivo disuguaglianza nella distribuzione del reddito familiare in alcuni paesi (rapporto fra 90° e 10° percentile) fonte: Shmitt e Zipperer 2006
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nella ripresa 2006-2007 maturano i frutti della crescita «endogena» buona congiuntura, export buono ma i risultati si ottengono con un nuovo mix tecnologia-ICT-capitale umano
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nel 2007 si chiude per l’Italia una fase di ripresa trascinata dalla grande «fabbrica del mondo» crescita (%) del prodotto interno lordo (fonte: FMI e Istat)
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2007: Parma quinta per Pil pro capite (€ 333.334,5) province italiane per Pil pro capite nel 2007 – prime dieci province e ultime dieci province in graduatoria (numeri indici, Italia=100) fonte: Istituto Guglielmo Tagliacarne
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nel 2007 continua la notevole performance dell’export del made in Parma (+10,6% in valore) numeri indici (1991=100) delle esportazioni in valore (fonte: Istat-Coeweb)
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2006-2007: i settori dell’export parmense fonte: Istat-Coeweb
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si è allentata decisamente la «morsa» delle crisi industriali: verso la riorganizzazione produttiva monitoraggio comunicazioni di mobilità (art. 4 e 24, legge 223/91)
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gli attuali meccanismi della «microcrescita» la ripresa delle esportazioni nel biennio 2006-2007 non è solo «congiunturale» ma è anche il risultato di una trasformazione «strutturale» delle caratteristiche del nostro sistema produttivo diversamente da quanto spiegato e previsto dal «paradigma del declino», la ripresa riguarda infatti sia attività tradizionali del made in Italy che attività tecnologicamente «più avanzate» vi è forte correlazione fra la crescita dell’export nelle imprese e a) la capacità delle imprese di sostenere costi «irrecuperabili» (sunk costs) legati alla acquisizione di informazioni sui mercati esteri e alla organizzazione delle vendite/distribuzione all’estero; b) la propensione all’innovazione, la disponibilità di un elevato «capitale umano», l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), il ricorso alla formazione continua il processo di «microcrescita» non è purtroppo esente da costi sociali in termini di ristrutturazione produttiva e occupazionale
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la ripresa prosegue nel 2007 e per l’industria i posti di lavoro non sono più «a crescita zero» LEGENDA (sezione di attività economica – Ateco 2002) A Agricoltura, caccia e silvicoltura B Pesca, piscicoltura e servizi connessi C Estrazione di minerali D Attività manifatturiere E Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua F Costruzioni nel manifatturiero, dopo un 2006 di stagnazione e il vistoso calo nel 2005, tornano a crescere i posti di lavoro alle dipendenze in significativa crescita l’occupazione dipendente nelle costruzioni
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la profonda riorganizzazione ancora in atto penalizza i dati occupazionali nell’alimentare LEGENDA (sottosezioni manifatturiere – Ateco 2002) DA alimentari, bevande e tabacco DB tessili e abbigliamento DC conciarie, prodotti in cuoio e pelle DD legno e prodotti in legno DE pasta-carta, carta, cartone, stampa ed editoria DF coke, raffinerie di petrolio, trattamento dei combustibili nucleari DG prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali un calo di occupati nelle industrie alimentari, in recupero di produttività sostanziale stabilità delle manifatture tradizionali buona performance della chimica farmaceutica
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segnali molto positivi di ripresa occupazionale nella impiantistica alimentare e nella meccanica LEGENDA (sottosezioni manifatturiere – Ateco 2002) DH articoli in gomma e materie plastiche DI prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (vetro) DJ metallo e prodotti in metallo DK macchine e apparecchi meccanici DL apparecchi e macchine elettriche, elettroniche ed ottiche DM mezzi di trasporto DN altre produzioni manifatturiere la meccanica strumentale inverte un ciclo negativo anche per l’occupazione la «luna di miele» nella metalmeccanica allargata caratterizza la ripresa nelle regioni «più forti»
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la crescita occupazionale nel terziario si esprime in modo marcato sia nelle componenti private … LEGENDA (sezione di attività economica – Ateco 2002) G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa H Alberghi e ristoranti I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni J Attività finanziarie K Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese in forte crescita i servizi alle imprese e finanziari il commercio, gli alberghi e ristoranti rispondono con elevata elasticità al processo di job-creation logistica: crescita minore dopo un 2006 da «boom»
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… sia nella domanda espressa dal sistema dei servizi pubblici, sociali, familiari e personali LEGENDA (sezione di attività economica – Ateco 2002) L Amministrazione pubblica M Istruzione N Sanità e assistenza sociale O Altri servizi pubblici, sociali e personali P Attività svolte da famiglie e convivenze Q Organizzazioni ed organismi extraterritoriali cresce l’occupazione nei servizi per l’infanzia e nell’istruzione, sull’onda lunga dell’immigrazione rimane centrale il trend occupazionale nei servizi pubblici, sociosanitari, familiari e personali colf e badanti: un esercito
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un mercato del lavoro locale «più inclusivo» e nordeuropeo l’impatto dell’attuale fase di crescita nella qualità e stabilità della nuova occupazione viene amplificato dagli effetti delle politiche attive locali
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crescono finalmente i posti di lavoro anche nelle professioni tecniche, specialistiche e dirigenziali LEGENDA (grandi gruppi professionali – Istat 2001) 1° Legislatori, dirigenti e imprenditori 2° Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione 3° Professioni tecniche 4° Impiegati 5° Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi 6° Artigiani, operai specializzati e agricoltori 7° Conduttori di impianti e operai semiqualificati addetti a macchinari fissi e mobili 8° Professioni non qualificate almeno 2mila fra i nuovi posti di lavoro creati nel 2007 fanno riferimento a professioni che richiedono oggi una laurea per essere proficuamente esercitate
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una distribuzione degli avviamenti al lavoro ove si riducono stereotipi e discriminazioni di genere avviamenti al lavoro nel 2007 (M + F = 100)
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alcuni dei posti più qualificati creati nel 2007 …
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… alcuni dei posti più qualificati creati nel 2007
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dal 2001 il lavoro a tempo determinato è al 70% delle assunzioni (ma è il 7,4% nello stock degli occupati) incidenza (%) dei contratti a tempo determinato sul totale avviamenti al lavoro tempo determinato
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dal 2005 il lavoro a tempo parziale è al 20% delle assunzioni (ma è il 9,8% nello stock degli occupati) incidenza (%) dei contratti a tempo parziale sul totale avviamenti al lavoro tempo parziale
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nel 2007 sono stati creati 3mila posti di lavoro a tempo indeterminato e pieno (lavoro standard) LEGENDA (sezione di attività economica – Ateco 2002) A Agricoltura, caccia e silvicoltura B Pesca, piscicoltura e servizi connessi C Estrazione di minerali D Attività manifatturiere E Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas e acqua F Costruzioni G Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa H Alberghi e ristoranti I Trasporti, magazzinaggio e comunicazioni J Attività finanziarie K Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese L Amministrazione pubblica M Istruzione N Sanità e assistenza sociale O Altri servizi pubblici, sociali e personali P Attività svolte da famiglie e convivenze Q Organizzazioni ed organismi extraterritoriali
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spunti conclusivi un 2007 «da primato» per l’occupazione in provincia di Parma aldilà della «congiuntura» favorevole ciò è il risultato di una trasformazione «strutturale» delle caratteristiche del nostro sistema produttivo, in una direzione più «virtuosa» di recupero della competitività intrapresa nei recenti anni e che si riflette anche nella «qualità» di una parte significativa delle assunzioni diminuisce in generale il peso dei «differenziali» di genere il mercato del lavoro ha poi una elasticità di risposta alla ripresa e «moltiplicatori» interni la cui azione è resa possibile da una grande disponibilità di offerta di lavoro, dove la componente straniera e la componente femminile la fanno da protagonisti il problema è che questa «microcrescita» locale deve fare i conti con un «macrodeclino» nazionale che nel mercato del lavoro si traduce in una «deriva sociale» della produttività, dei salari e dei consumi … un problema di notevole impatto per la Food Valley
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Parma, 3 Luglio 2008 Sala Consiglio Provinciale presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli
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