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PubblicatoCorrado Martini Modificato 8 anni fa
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Milioni^Tasso 2000/05Tasso 2007 USA3020.9710.7 Giappone128*0.1650.0 U. Europea (2006)493 Germania820.084-0.1 Francia620.4080.6 Italia590.1310.7 Cina1.3210.6490.6 India1.169*1.5621.2 Popolazione: abitanti 2007 e tassi di aumento annuali % ^ fonte: FMI, *Stima del FMI Nostra elaborazione su dati ONU http://esa.un.org/unpp/index.asp?panel=1
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Fonte Outlook ott 2008 IMF
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Ratio of exports and imports of goods and commercial services to GDP, 2005 0-30 30-60 60-100 100 Non disponibile Fonte WTO, http://www.wto.org/english/res_e/statis_e/its2008_e/its08_world_maps_e.htm
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Exports of goods and commercial services per capita, 2005 0-250 250-1000 1000-5000 >5000 Non disponibile http://www.wto.org/english/res_e/statis_e/its2008_e/its08_world_maps_e.htm $ USA
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Sviluppo economico: il confronto India-Cina India: Politiche di sviluppo fondate sulla pianificazione economica dal 1949 al 1991 (età nerhuviana) Svolta per l’economia indiana nel 1991 per effetto del processo di liberalizzazione del sistema economico (governo Rao ) Forte crescita dell’economia indiana nell’ultimo decennio (miglioramento dei principali indicatori macroeconomici) Cina: Sistema economico cinese fondato sulla struttura socialista pianificata sino alla fine degli anni ’70 (morte di Mao) Graduale inizio del processo di riforme economiche liberali attuato alla fine degli anni ’70 (Deng Xiaoping) Cambio delle strategie di sviluppo verso un modello di produzione per l’esportazione e conseguente considerevole crescita dell’economica (ultimi 20 anni)
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2007 (% PIL) CinaIndia agricoltura 11.7 (2006) 17.8 Industria 48.1 (2006) 29.4 Manifatturiera 16.4 servizi 40.2 (2006) 52.8 2007 (Tassi di crescita) agricoltura 4.04.5 Industria 13.48.5 manifatturiera 8.8 servizi 12.210.8 Fonte: world bank (glance 2008)
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Occupati %Cina (stime 2006) India (2003) Agricoltura4360 Industria2512 servizi3228 Fonte: www.en.wikipedia.org
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Disoccupazione nelle aree popolazione urbana* urbane nel 2008 Cina 4.0% 40% India 6.8% 29% Cina Unemployment rate:4% officially in urban areas, but including migrants may be as high as 9%; substantial unemployment and underemployment in rural areas (2008 est.) *fonte: UNDP
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Cina Principali paesi/zone merci miliardi di $ 2007 esport % import % Asia359,931,7493,972,9 Giappone106,59,4123,518,2 Nord America313,127,659,38,7 EU (27)284,625,198,414,5 Medio Oriente41,93,76,51,0 Africa34,43,02,60,4 Totale Cina1134,3100,00677,5100,00 Fonte: WTO 2008
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Fonte: WTO
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Import + esport su PIL (2005-2007) Cina 71.3 India 44.7 Fonte WTO, http://stat.wto.org/CountryProfile/WSDBCountryPFView.aspx?Language=E&Country=C N,IN
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Opinione di Bini Smaghi, membro del Comitato esecutivo della BCE, da un discorso dell’aprile 2006. Benché datate, le considerazioni di B.S. rimangono molto interessanti La Cina registra un attivo della Bilancia corrente pari a oltre il 6 per cento del suo Prodotto lordo. Aggiungendovi il flusso degli investimenti diretti, si arriva a un attivo della bilancia di base pari a quasi il 10 per cento del Pil. La causa principale dell’avanzo della bilancia dei pagamenti cinese è la forte propensione al risparmio. In media la Cina ha un tasso di risparmio pari a oltre il 50 per cento del Prodotto lordo.
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La propensione al risparmio nasce innanzitutto dal processo di invecchiamento della popolazione, derivante dalla politica di controllo delle nascite. Inoltre, la transizione verso l’economia di mercato ha comportato lo smantellamento del tessuto sociale, che non è più in grado di fornire servizi primari come la sanità, l’educazione, il trattamento pensionistico. Questo induce i cittadini a un ulteriore risparmio, di natura precauzionale.
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Infine, l’arretratezza del sistema finanziario e la politica dei bassi tassi d’interesse non consente di canalizzare il risparmio verso investimenti interni produttivi. Il sistema bancario cinese è fortemente appesantito dalle quantità di prestiti inesigibili.
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L’altro fattore che influisce sull’attivo della bilancia dei pagamenti è l’incentivazione delle esportazioni, attuata attraverso una politica di fissazione del cambio su un livello molto competitivo (anche se, dallo sganciamento yuan/$ nel 2005 lo yuan si è rivalutato di quasi il 7%, salito al 20% alla fine del 2008, nostra nota). Di recente la Cina è diventata il terzo esportatore (oggi il secondo nostra nota) e importatore mondiale, superando il Giappone. La scelta di far trainare la crescita economica dalle esportazioni, secondo un modello simile a quello seguito in passato dai paesi europei, in particolare dalla Germania nell’ultimo dopoguerra, nasce da considerazioni di carattere economico e politico.
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La prima è che il settore esposto alla concorrenza internazionale è quello dove più facilmente si possono attirare investimenti esteri e trarre benefici dai trasferimenti di tecnologia, in virtù degli ovvi vantaggi comparati della manodopera cinese. Questi finanziamenti vengono erogati dall’estero, nonostante l’eccesso di risparmio cinese. Questo è dovuto all’arretratezza del sistema finanziario cinese, che non consente di selezionare in modo adeguato gli investimenti produttivi.
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Dic.08 Importazionimigliaia di euro valori % A-B Prodotti dell’agricoltura e della pesca14.8750,86 C Minerali energetici e non energetici7.3190,42 D Prodotti trasformati e manufatti1.714.36998,64 DB Prodotti dell'industria tessile e dell'abbigliamento350.84620,19 DJ Metalli e prodotti in metallo173.3969,98 DK Macchine ed apparecchi meccanici188.29510,83 DL Apparecchi elettrici e di precisione426.58124,54 Altri1.459 0,18 TOTALE1.738.022 100,00
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Esportazioni Dic.08migliaia di euro A-B Prodotti dell’agricoltura e della pesca 1.1550,21 C Minerali energetici e non energetici 2.8430,51 D Prodotti trasformati e manufatti 558.10499,25 DB Prodotti dell'industria tessile e dell'abbigliamento 34.9856,22 DG Prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali 32.2875,74 DJ Metalli e prodotti in metallo 35.6616,34 DK Macchine ed apparecchi meccanici 289.17551,42 DL Apparecchi elettrici e di precisione 76.32913,57 DM Mezzi di trasporto 22.6874,03 DN Altri prodotti dell'industria manifatturiera (compresi i mobili) 21.9973,91 Altri prodotti n.c.a. 2450,04 TOTALE 562.347 100,00
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India la percentuale di poveri sulla popolazione totale è scesa dal 55 per cento del 1973-74 al 26 per cento al cambio di secolo, il progresso è stato significativo solo in tre stati -- Punjab occidentale (dal 28 per cento al 6 per cento), Haryana settentrionale (dal 35 per cento al 9 per cento) e Kerala (dal 60 per cento al 13 per cento
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2005CinaIndia Indice di sviluppo umano0.7770.619 Aspettativa di vita alla nascita 72.563.7 % di alfabetizzazione90.961.0 % di scolarizzazione69.163.8 Pil procapite(PPP) $675,73,452
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da D. Varaprasad Sekhar “Science and Technology Cooperation between India and China
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Fonte The Journal of Environment Development
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Fonti: Rampini Federico “L'impero di Cindia”, Mondadori 2006 Rampini Federico “La speranza indiana”, Mondadori 2007 Rob Gifford “Cina” (2007), Neri Pozza 2008 Oriani R. e Staglianò R. “I cinesi non muoiono mai”, chiarelettere 2008 Casti L. e Portanova M. “Chi ha paura dei cinesi?”, BUR 2008 http://esa.un.org/unpp/index.asp?panel=1 World bank Glance 2008 IMF Outlook ott 2008 http://www.wto.org http://www.greenreport.it/contenuti/leggi.php?id_cont=17515
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http://xoomer.alice.it/setedaza
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