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ATTENZIONE SELETTIVA ATTENZIONE DIVISA VIGILANZA
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TEMPI DI REAZIONE Stimolo Risposta Tempo Stimolo Risposta STADIO 1
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DONDERS Detezione stimolo Programmazione risposta Stimolo Risposta
Stimolo A Stimolo B Detezione stimolo Riconoscimento stimolo Selezione risposta Programmazione risposta Risposta A Risposta B Stimolo A Stimolo B Detezione stimolo Riconoscimento stimolo Programmazione risposta Risposta A No risposta
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ASSUNZIONE DI ELABORAZIONE SERIALE
DONDERS ASSUNZIONE DI ELABORAZIONE SERIALE ASSUNZIONE DI ADDITIVITA’
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METODO DEI FATTORI ADDITIVI
STERNBERG (1969) METODO DEI FATTORI ADDITIVI
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FILTRO DI BROADBENT REGISTRO SENSORIALE SISTEMA P, SISTEMA S
(SPERLING, 1960) SISTEMA P, SISTEMA S (Broadbent, 1958)
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FILTRO DI BROADBENT IL FILTRO DI BROADBENT (1958) Prove a favore
Codifica semantica S1 ID2 S2 FILTRO ATTENTIVO Paradigma dell’ascolto dicotico S3 S4 A B PROCESSI PREATTENTIVI PROCESSI ATTENTIVI Elaborazione parallela delle caratteristiche fisiche degli stimoli Elaborazione seriale delle caratteristiche semantiche degli stimoli
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SELEZIONE PRECOCE/TARDIVA
Deutsch and Deutsch Broadbent Treisman precoce tardiva
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1) Flanker Compatibility Effect (Eriksen, 1974)
SELEZIONE TARDIVA Evidenze a favore: 1) Flanker Compatibility Effect (Eriksen, 1974) 2) Priming Negativo
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Flanker Compatibility Effect (Eriksen, 1974)
SELEZIONE TARDIVA Flanker Compatibility Effect (Eriksen, 1974) TR Compatibili OOHOO Incompatibili KKHKK
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SELEZIONE TARDIVA Priming Negativo
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SELEZIONE TARDIVA Priming Negativo TR 2^ stimolo unprimed
2^ stimolo primed
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Ciò che varia è la relazione tra target e distrattori
Ricerca Visiva Il soggetto osserva un display nel quale sono presenti stimoli distrattori e uno stimolo target (oppure no) Deve decidere, premendo un tasto il più velocemente possibile, se nel display è presente lo stimolo target Ciò che varia è la relazione tra target e distrattori
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Singola caratteristica n. di stimoli distrattori
Ricerca Visiva Congiunzione di caratteristiche TR Singola caratteristica (Effetto pop-out) n. di stimoli distrattori
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Feature-integration Theory
Processi preattentivi Identità dell’oggetto Le caratteristiche sono codificate automaticamente, e in parallelo. Colore Orientamento grandezza … Stimolo
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Feature-integration Theory
Processi attentivi Identità dell’oggetto L’attenzione combina le caratteristiche presenti in una data posizione spaziale per formare un singolo oggetto Colore Orientamento Grandezza … Stimolo
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Feature-integration Theory
Processi preattentivi Identità dell’oggetto Le caratteristiche sono codificate automaticamente, e in parallelo. Ma quali sono? Sono indipendenti? Colore Orientamento grandezza … Stimolo
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Feature-integration Theory
Processi preattentivi Le caratteristiche sono definite in funzione dell’effetto pop-out (curvatura, inclinazione, colore, forma, movimento) Congiunzioni illusorie Le caratteristiche sono codificate automaticamente, e in parallelo. Ma quali sono? Sono indipendenti?
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Feature-integration Theory
Congiunzioni illusorie Stimolo = A S X Risposta = A S X
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Feature-integration Theory
Processi attentivi Object file Rappresentazione temporanea costituita dalle caratteristiche attive in una posizione spaziale L’attenzione combina le caratteristiche presenti in una data posizione spaziale per formare un singolo oggetto. Object file
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ATTENZIONE DIVISA
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CAPACITA’ DI ESEGUIRE DUE O PIU’ COMPITI CONTEMPORANEAMENTE
ATTENZIONE DIVISA CAPACITA’ DI ESEGUIRE DUE O PIU’ COMPITI CONTEMPORANEAMENTE Ad esempio: Leggere e ascoltare musica Guidare e parlare al cellulare Prendere appunti e ascoltare la lezione
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ATTENZIONE DIVISA A volte la prestazione in condizioni di doppio compito peggiora rispetto alla condizione di compito singolo A = guidare B = parlare al cellulare Solo A Solo B Sia A che B
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ATTENZIONE DIVISA A volte però la prestazione in condizioni di doppio compito non peggiora rispetto alla condizione di compito singolo A = guidare B = parlare al cellulare Solo A Solo B Sia A che B
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ATTENZIONE DIVISA O anche nella condizione di doppio compito peggiora solo la prestazione a uno dei due compiti, rispetto alla condizione di compito singolo A = guidare B = parlare al cellulare Solo A Solo B Sia A che B
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ATTENZIONE DIVISA Problema: Come si concilia la capacità di svolgere due compiti contemporaneamente con l’attenzione selettiva?
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FILTRO DI BROADBENT
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Possibilità 1: time sharing
ATTENZIONE DIVISA Possibilità 1: time sharing Compito A Compito B Compito A Compito B Compito A Compito B tempo
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Possibilità 1: time sharing
ATTENZIONE DIVISA Possibilità 1: time sharing Compito A Compito B Compito A Compito B Compito A Compito B tempo Ma questo modello non spiega gli effetti di interferenza tra i compiti
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Possibilità 2: attenzione come capacità
ATTENZIONE DIVISA Possibilità 2: attenzione come capacità (Kahneman, 1973) L’attenzione è la capacità di allocare risorse cognitive ai diversi compiti in esecuzione
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Modello di Kahneman
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Modello di Kahneman
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ATTENZIONE DIVISA La caratteristica del modello di Kahneman è di prevedere l’esista di un unico pool di risorse cognitive. Gli effetti di interferenza tra compiti si presentano in funzione delle richieste dei compiti
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ATTENZIONE DIVISA 100 A = 30 B = 50 Nessuna interferenza 20 100 A = 80
-30
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Attenzione come capacità
ATTENZIONE DIVISA Attenzione come capacità (Kahneman, 1973) L’attenzione è limitata (ma il limite è variabile) La quantità di sforzo dipende dalle richieste del compito L’attenzione è divisibile, ma a carichi elevati tende a diventare unitaria L’attenzione è selettiva e controllabile.
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CARICO DI LAVORO MENTALE
ATTENZIONE DIVISA CARICO DI LAVORO MENTALE
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CARICO DI LAVORO MENTALE
Misure soggettive Misure fisiologiche Misure comportamentali
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CARICO DI LAVORO MENTALE
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La scala Cooper-Harper.
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CARICO DI LAVORO MENTALE
NASA Task Load Index (NASA-TLX) DIMENSIONE DESCRIZIONE RICHIESTE MENTALI Quanta attività mentale e percettiva era richiesta (ad esempio, pensare, decidere, calcolare, ricordare, guardare, cercare, ecc.)? Il compito era facile o impegnativo, semplice o complesso, esigente o tollerante? RICHIESTE FISICHE Quanta attività fisica era richiesta (ad esempio, spingere, tirare, girare, controllare, attivare, ecc.)? Il compito era facile o impegnativo, lento o veloce, fiacco o pesante, riposante o laborioso? LIVELLO DI FRUSTRAZIONE Quanto insicuro, scoraggiato, irritato, stressato e disturbato rispetto a sicuro, gratificato, contento, rilassato e compiaciuto ti sei sentito durante il compito?
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CARICO DI LAVORO MENTALE
NASA Task Load Index (NASA-TLX) RICHIESTE TEMPORALI Quanta pressione temporale hai sentito a causa della velocità con la quale gli elementi del compito si presentavano? Il ritmo era lento e tranquillo o rapido e frenetico? PRESTAZIONE Quanto ritieni di aver avuto successo nel raggiungere gli obiettivi del compito stabiliti dallo sperimentatore (o da te stesso)? Quanto ti sei sentito soddisfatto della tua prestazione nel raggiungere questi obiettivi? SFORZO Quanto duramente hai dovuto lavorare (mentalmente e fisicamente) per raggiungere il tuo livello di prestazione?
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CARICO DI LAVORO MENTALE
NASA Task Load Index (NASA-TLX)
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CARICO DI LAVORO MENTALE (Misure fisiologiche)
EEG ERP ECG EOG
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CARICO DI LAVORO MENTALE (Elettroencefalogramma EEG)
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CARICO DI LAVORO MENTALE (Analisi spettrale dell’EEG)
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CARICO DI LAVORO MENTALE (Elettroencefalogramma EEG)
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CARICO DI LAVORO MENTALE (Potenziali correlati ad eventi ERP)
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CARICO DI LAVORO MENTALE (Elettrocardiogramma ECG)
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CARICO DI LAVORO MENTALE (Elettrocardiogramma ECG)
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CARICO DI LAVORO MENTALE (Variabilità della frequenza cardiaca)
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CARICO DI LAVORO MENTALE
(Spettro della variabilità della frequenza cardiaca)
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CARICO DI LAVORO MENTALE
PARADIGMA DEL DOPPIO COMPITO sono eseguiti simultaneamente 2 compiti COMPITO PRIMARIO (guida) COMPITO SECONDARIO (detezione) Manipolazione tra le condizioni sperimentali dei parametri Non varia tra le condizioni sperimentali
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sono eseguiti simultaneamente 2 compiti
CARICO DI LAVORO MENTALE PARADIGMA DEL DOPPIO COMPITO sono eseguiti simultaneamente 2 compiti
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Attenzione come capacità Problemi: Insensibilità alle difficoltà
ATTENZIONE DIVISA Attenzione come capacità Problemi: Insensibilità alle difficoltà Condivisione perfetta Effetto di alterazione strutturale Indipendenza tra difficoltà e struttura Questi risultati non sono spiegabili dal modello di Kahneman
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Modello delle risorse multiple (Wickens, 1980)
ATTENZIONE DIVISA Modello delle risorse multiple (Wickens, 1980) Stages Codes Responses Modalities Spatial Verbal Visual Auditory Manual Vocal ENCODING CENTRAL PROCESSING RESPONDING
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Modello delle risorse multiple
ATTENZIONE DIVISA Modello delle risorse multiple Wickens, C.D. and Holland, J.G. (2000).
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STROOP (1935) VERDE ROSSO BLU VERDE BLU VERDE ROSSO ROSSO VERDE BLU VERDE ROSSO ROSSO BLU ROSSO VERDE
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STROOP (1935)
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ELABORAZIONE CONTROLLATA E AUTOMATICA
PROCESSI CONTROLLATI PROCESSI AUTOMATICI - Avvengono in modo volontario e pianificato - Richiedono risorse cognitive (elaborazione seriale), attenzione - Avvengo in modo consapevole - Avvengono involontariamente e senza intenzionalità - Non richiedono risorse cognitive (elaborazione parallela) - Avvengo senza consapevolezza
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ELABORAZIONE CONTROLLATA E AUTOMATICA
processamento automatico: rapido e fluido non richiede risorse attentive non coinvolge la memoria a breve termine è inconsapevole e difficile da modificare processamento controllato: è lento richede molte risorse attentive è soggetto ai limiti di capacità della MBT è consapevole e non consente di fare altro nello stesso tempo permette il massimo grado di flessibilità al comportamento necessario per l’apprendimento e per modificare processi automatici
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Sistema Attenzionale Supervisore (SAS) Norman & Shallice (1986)
La selezione competitiva (contention scheduling): ciascuna operazione elementare (schema) ha un livello di attivazione che dipende dai segnali attivanti (input). Quando raggiunge una soglia, l’operazione è selezionata ed eseguita, a meno che non venga inibita da una diversa operazione con cui è in competizione la selezione è automatica Il Sistema attenzionale supervisore (SAS): è un sistema di controllo che ha accesso alla rappresentazione del mondo esterno e delle intenzioni dell’individuo agisce intervendo sul processo di selezione competitiva, dando attivazione aggiuntiva ad una operazione o inibendo una operazione lesioni ai lobi frontali dimostrano il funzionamento della selezione competitiva in assenza di SAS (danneggiato): sintomi di distraibilità e di perseverazione
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contention scheduling
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