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PubblicatoAlfonso Cappelletti Modificato 8 anni fa
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Introduzione alle geometrie a-euclidee e non-euclidee Ancora una riflessione sui concetti operativi
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Cosa si intende per geometria Il significato è quello dell’etimologia della parola: gê (gheo) = “terra”, métron = “ misura”. La geometria è una teoria metrica delle superfici e, più in generale, studia le relazioni tra gli oggetti che possono essere manipolati dall’uomo senza distruggerli.
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Fino a Kant si è ritenuto che il modo di organizzare la nostra esperienza geometrica fosse codificato nella mente secondo le regole esposte negli elementi di Eulide (IV sec. a.C.)
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Gli elementi di Euclide Presentano: definizioni ( ), postulati ( ), nozioni comuni ( ), dimostrazioni. Si fondano sull’esperienza data dalla manipolazione umana.
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… ad esclusione del quinto postulato: Date due rette ed una terza retta (trasversale) che le intersechi entrambe, se in uno dei due semipiani individuati dalla trasversale la somma degli angoli coniugati interni è minore di due retti, allora le due rette, prolungate indefinitamente in quel semipiano, si incontreranno.t
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Il quinto postulato ci chiede di accettare un infinito in atto che non può essere verificato con i disegni: chi ci garantisce che, prolungandole all’infinito, le due rette si incontrino? t Non certo l’esperienza!
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Nel corso della storia Diversi geometri cercarono di dimostrare il V postulato partendo dai precedenti. L’ultimo fu Girolamo Saccheri (Sanremo 1667 – Milano 1733) con l’opera “Euclides ab omni naevo vindicatus” (1733)
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E le geometrie a- e non- euclidee? Una geometria a-euclidea è una teoria geometrica che nelle sue deduzioni non utilizza il V postulato. Una geometria non-euclidea è una teoria geometrica che utilizza al posto del V postulato di Euclide una proposizione che, con le stesse premesse, chiede (postula) di accettare conseguenze diverse (in contraddizione con) da quelle di Euclide.
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??? e il contributo di Saccheri ? Egli ha commesso degli “errori”. Per capirli vediamo di presentare alcune proposizioni equivalenti al V postulato: La somma degli angoli interni di un triangolo è un angolo piatto. Esiste un'unica parallela condotta da un punto dato ad una retta data. L’insieme dei punti equidistanti da una retta è una retta (parallela alla data) … (segue il postulato del birettangolo di Saccheri)
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Postulato del birettangolo di Saccheri: “dato un quadrilatero avente due lati congruenti congiunti perpendicolarmente dal terzo lato, allora anche gli altri due angoli sono retti” DC AB
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La dimostrazione per assurdo di Saccheri: Saccheri analizza la figura del bi rettangolo ed individua le altre due conseguenze possibili riguardanti gli altri due angoli (congruenti): DC (O) ipotesi dell’angolo ottuso (A) ipotesi dell’angolo acuto AB
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Osservazione sul concetto di “linea retta” di Euclide 4 a : “linea retta è una linea che giace ugualmente rispetto ai suoi punti”. 1° postulato: “Dati due punti distinti possiamo tracciare una linea retta” facendo scorrere la matita lungo una corda ben tesa tra essi (tale linea viene ora chiamata geodetica); Al posto di una corda, si potrebbe usare un raggio luminoso che partendo da uno dei due punti illumini l’altro (o anche un qualunque oggetto affidabile nel congiungere “dirittamente” i due punti).
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La contraddizione trovata da Saccheri sviluppando l’ipotesi O) deriva dal pensare infinita la linea retta così come richiesto da Euclide nel 2° postulato: “che sia possibile prolungare indefinitamente una linea retta finita (segmento) da ambo le parti”. In realtà esistono linee “diritte”, cioè geodetiche, che, pur essendo illimitate, sono finite: utilizzando una corda tesa tra due punti della superficie di una sfera ci si accorge infatti che non è possibile prolungare indefinitamente la geodetica da essa individuata. La geometria sulla sfera fa a meno del secondo postulato rinunciando anche all’unicità della geodetica passante per due punti distinti (a meno di considerare coincidenti i punti diametralmente opposti).
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La contraddizione trovata da Saccheri sviluppando l’ipotesi A) è in realtà una conseguenza che egli ritiene ripugnante per la mente umana: che per un punto P non appartenente ad una retta r si possano tracciare infinite rette ad essa parallele. ci sono 2 P iperparallele o parallele asintoticher
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La classificazione di Felix Klein La geometria non-euclidea che si sviluppa dall’ipotesi O) è detta ellittica; quella sferica è un caso particolare in cui la curvatura dello spazio è costante e positiva; La geometria non-euclidea che si sviluppa dall’ipotesi A) è detta iperbolica; quella pseudosferica è un caso particolare in cui la curvatura dello spazio è costante e negativa. La geometria euclidea è detta parabolica; quella del piano è un caso particolare in cui la curvatura dello spazio è nulla. Altri esempi: tutti quelle superfici che, mediante opportuni tagli finiti possono essere sviluppate su un piano (cilindro infinito, toro, nastro di Möebius?)
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La pseudosfera
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L’esempio della geometria sulla sfera (noi siamo esseri di sphereland)
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