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PubblicatoFiora Locatelli Modificato 8 anni fa
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Equilibrismi Scuola dell’infanzia Santa Rosa Anno scolastico 2011-2012 Sez.Blu
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Il laboratorio scientifico Uomo di scienza non è solo lo scienziato chiuso nel suo laboratorio, ma ciascuno di noi quando si interroga su qualcosa e vuole trovare la risposta al proprio “perché”. Il laboratorio scientifico non è solo un luogo fisico, ma è anche un luogo del pensiero dove il bambino sperimenta ed è parte attiva delle proprie scoperte “scientifiche”, parte attiva di un percorso che nel caso degli “equilibrismi” lo porterà a sviluppare una idea coerente di equilibrio, di forza, di peso, di dimensioni, di baricentro … Il sasso, tema principale della progettazione didattica della scuola per questo anno scolastico, sarà il pretesto per iniziare a giocare …
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Primo incontro: Gioco libero con i sassi. I bambini spontaneamente creano disegni o composizioni; all’inizio per lo più solo sul piano orizzontale, solo pochi bambini durante questo gioco “alzano” le strutture e sono per lo più mucchi di sassi senza una dichiarata progettualità.
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Secondo incontro. Durante il gioco due bambini rappresentano casualmente, e in maniera sostanzialmente differente, lo stesso soggetto: il vulcano. “C’è una grande differenza tra questi due vulcani. Qual’è?” “Un vulcano è coricato mentre l’altro è alzato.” (Lorenzo) Inizia con questa piccola scoperta un nuovo gioco: la costruzione di strutture “che stanno in piedi”.
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Terzo incontro. Attraverso il gioco di costruzione di strutture che stanno in piedi, i bambini fanno esperienza del concetto di equilibrio. Grazie al gioco, alla ricerca, alla condivisione di scoperte e pensieri, i bambini formuleranno spontaneamente ipotesi di forza, peso, baricentro verificando teorie spontanee che costruiranno il loro nuovo sapere. “ Il sasso grande sta sotto e quelli più piccoli sopra perché quello grande è più resistente (Allegra) è più pesante (Riccardo) e più largo e fa una base più solida (Francesco M.) e quelli piccoli sono più leggeri e stanno su, se no quello grosso li schiaccia e li fa cadere tutti (Marco Paolo).” “Quando devi costruire qualcosa devi cercare di farlo stare in equilibrio” (Lorenzo P.)
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“Il grande se sta sopra al piccolo, scivola giù” (Samuele) “I sassi piatti stanno fermi quelli rotondi rotolano” (Greta) “Io ci sono riuscito a fare stare in equilibrio un sasso rotondo, ho fatto piano, piano e ci sono riuscito la seconda volta” (Marco Paolo) “ Io l’ho fatto stare in piedi perché ho usato i sassi piatti” (Giulia) “ I sassi piatti sono quelli che stanno più in equilibrio” (Riccardo) Il gioco delle costruzioni che stanno in piedi piace molto ai bambini per cui viene riproposto per altri tre incontri nel laboratorio.
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“Devi fare piano piano e trovare quando si stabilizzano” (Allegra) “Puoi mettere tanti grossi sotto, e poi se fai piano piano li puoi mettere sopra, però più piccoli” (Francesco G.) “Equilibrio è una parola lunga!” (Tommaso) “Se una torre non sta bella dritta cade” (Riccardo) “Non dobbiamo mettere i sassi a caso perché se no cade” (Francesco G.) “I sassi devono trovare proprio il suo punto giusto” (Allegra) “ E poi non devi fare in fretta devi fare con calma” (Francesco G.)
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“Se metti un sasso in discesa devi trovare il punto giusto così dopo sta in piedi” (Marco Paolo) “Il peso non deve essere tutto da un lato o dall’altro lato, deve essere proprio in mezzo” (Allegra) “Prima metti tutti i sassi grandi e poi quelli piccoli” (Beatrice) “Se metti un sasso rotondo e poi un altro sasso rotondo non sta in piedi, devi mettere un sasso piatto su quello rotondo e quello rotondo appoggiarlo a un buco di un altro sasso che lo fa stare fermo” (Lorenzo P.) “Quello rotondo non può stare in equilibrio perché … è molto rotondo!” (Riccardo)
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Durante il gioco un bambino costruisce spontaneamente un ponte, dopo averlo fatto notare ai compagni, molti altri bambini provano a costruire strutture a ponte. “E’ difficile fare stare in equilibrio il ponte perché se togli un pezzo cade tutto” (Lorenzo M.) “Per fare il ponte le torri devono essere alte uguali e avvicinarle di più” (Samuele) “Per fare stare in equilibrio il ponte devo prendere un sasso che sta alla giusta misura alle due torri” (Marco Paolo)
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Settimo incontro. La bilancia. “Guarda Luci, ho fatto una bilancia perché se tolgo questo … cade” (Lorenzo P.) La proposta è quella di costruire una bilancia con materiali vari (sassi, legni e parallelepipedi di plastica) e trovare l’equilibrio. Il gioco si evolve spontaneamente in molteplici direzioni, rivelando abilità e competenze a volte inimmaginabili.
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“Luci, ma tu ti chiedi come fa a stare in equilibrio questo sasso con tutti questi?... Perchè questo mi sembra più leggero e questi più pesanti, ma quando lo metto giù sta in equilibrio e se lo tolgo cade … ma non so perché … però di qui la tavoletta sporge di più … provo a spostarlo … non cade, ma se quello lo metto sul bordo cade …”
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Sta su!!! Sta su!!!!
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L’ equilibrio dei sassi disegnato. (Tecnica mista: tratto pen e pennello intriso d’acqua)
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“Quando una cosa sta in piedi è equilibrio” (Lorenzo M.) “E’ quando lo metti il peso uguale e sta in equilibrio” (Tommaso) “Equilibrio è quando qualcosa sta in piedi e non cade” (Lorenzo P.) “E’ quando una cosa non è dello stesso peso però riesci a farla stare in piedi” (Maria Vittoria) “Devi cercare la posizione giusta perché se è quella sbagliata cade” (Edoardo) “E’ il punto che si stabilizza” (Allegra) “Quando una cosa sta in equilibrio è perché riesce a stare in piedi” (Virginia) “Devi trovare la posizione giusta se sta in piedi c’è l’equilibrio, se non sta in piedi non c’è l’equilibrio” (Lorenzo M.) “E’ dove trovi il centro di un sasso da mettere” (Alessandro) “E’ al centro dove devi mettere il sasso per farlo stare in equilibrio e non farlo cadere” (Samuele) “L’equilibrio è quello del peso … è come una bilancia, perché se metti più sassi da una parte e solo un sasso dall’altra va più il peso dove ci sono più sassi, allora per fare stare l’equilibrio bisogna mettere il sasso dello stesso peso” (Filippo) Equilibrio. Stabilità, stato di un corpo che sta ritto per giusto contrappeso. (Vocabolario della lingua italiana)
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“Equilibrio è se stai su un piede solo e non tocchi niente … stai in equilibrio” (Samuele) Equilibrismi con il corpo. Signore e Signori ecco a voi il CIRCO!!!
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E poi … quanti “Francesco” ci vogliono per restare in equilibrio con Samuele? Un Cristian per un Edoardo ….. e due “Gian Carlo” per una Giulia.
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Equilibrismi in terra e in cielo … i Mobiles di Alexander Calder.
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Equilibrio della forma: la ricerca della simmetria.
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A. Calder
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L’ attività concreta del laboratorio deve essere interpretata come contesto in cui l’azione stimola il pensiero, come strumento per la riflessione, come terreno di esercizio per porsi problemi e cercare soluzioni. E a loro volta i problemi e le soluzioni, pur nascendo dall’operatività, devono indurre alla generalizzazione e all’astrazione, devono travalicare “il qui e ora” per andare a costituire quel bagaglio di competenze che può consentire nuove acquisizioni. Scuola dell’infanzia Santa Rosa Anno scolastico 2011- 2012 Sezione Blu Laboratorio scientifico: Equilibrismi
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