La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

PRESENTAZIONE DEL WORKSHOP Perché siamo qui…? per vari motivi, tra cui 1. conoscerci tra persone che condividono una sensibilità o impegno nel campo dell’animazione.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "PRESENTAZIONE DEL WORKSHOP Perché siamo qui…? per vari motivi, tra cui 1. conoscerci tra persone che condividono una sensibilità o impegno nel campo dell’animazione."— Transcript della presentazione:

1 PRESENTAZIONE DEL WORKSHOP Perché siamo qui…? per vari motivi, tra cui 1. conoscerci tra persone che condividono una sensibilità o impegno nel campo dell’animazione familiare tra Salesiani Cooperatori o persone che gravitano intorno alla FS 2. Elaborare una modalità comune di approccio a questo campo d’impegno salesiano nell’Associazione e con apertura alla FS. GIOCO DELLA BOMBA

2 PRESENTAZIONE DEL WORKSHOP Tecnica di Conoscenza 1. Ogni coppia trova una coppia sconosciuta o con cui ha parlato poco… se qualcuno è da solo, incontra comunque una coppia. 2. Ognuno dice il proprio nome e il luogo di provenienza 3. Ognuno racconta qualche intervento della Famiglia Salesiana per il quale crede che la sua famiglia di origine sia diventata migliore… 4. Poi, s’incontrano due di questi piccoli gruppi e si scambiano il “perché” della propria presenza in questo Workshop. 5. Insieme, poi si condivide l’espressione più bella che si sia ascoltata.

3 Il senso del Workshop DESTINATARI 1. Salesiani Cooperatori con particolare sensibilità al servizio di animazione familiare 2. Coppie e famiglie, educatori, animatori, catechisti o altri operatori pastorali che gravitano nell’orbita del Movimento Salesiano. 3. Religiosi Salesiani e Figlie di Maria Ausiliatrice che lavorano con gruppi familiari o hanno il desiderio di entrare in questo settore.

4 WORKSHOP FAMIGLIE 22/24 OTTOBRE 2010 SALESIANI COOPERATORI Genzano (RM)

5 WORKSHOP FAMIGLIE 22/24 OTTOBRE 2010 ESSERE FAMIGLIA NELLA FAMIGLIA SALESIANA SALESIANI COOPERATORI Genzano (RM)

6 Il senso del Workshop OBIETTIVI 1. Offrire un itinerario di ispirazione “salesiana” per il cammino della coppia e della famiglia. 2. Offrire una formazione di base comune per l’animazione familiare della Famiglia Salesiana in Italia. 3. Valorizzare il fatto di essere «famiglia» da parte di ogni singolo membro della Famiglia Salesiana. 4. Stimolare l’avvio di un lavoro sinergico per la famiglia, tra i vari rami della Famiglia Salesiana, a partire dall’esperienza di questo Workshop.

7 Il senso del Workshop FAMIGLIA SALESIANA E FAMIGLIA 1. Un rapporto da puntualizzare e costruire 2. La coscientizzazione salesiana del proprio rapporto con la famiglia 3. Molte esperienze locali, alcune nazionali 4. In Italia: sensibilizzazione, organizzazione, confronto, integrazione esigente, dispersione 5. Dichiarazioni ufficiali – difficoltà pratiche 6. Importanza dell’interscambio in questo Workshop

8 Il senso del Workshop OBIETTIVI 1. Offrire un itinerario di ispirazione “salesiana” per il cammino della coppia e della famiglia. 2. Offrire una formazione di base comune per l’animazione familiare della Famiglia Salesiana in Italia. 3. Valorizzare il fatto di essere «famiglia» da parte di ogni singolo membro della Famiglia Salesiana. 4. Stimolare l’avvio di un lavoro sinergico per la famiglia, tra i vari rami della Famiglia Salesiana, a partire dall’esperienza di questo Workshop.

9 Il senso del Workshop INDICAZIONI ECCLESIALI 1. Familiaris Consortio 2. La dimensione familiare della pastorale 3. La pastorale familiare 4. Il Direttorio di Pastorale Familiare (CEI)

10 COSA SONO LA FAMIGLIA, LA PASTORALE FAMILIARE PER I SALESIANI COOPERATORI? –UN IMPEGNO APOSTOLICO PROPRIO (collaborazione con la creazione di Dio-educazione) –UN’ATTIVITÀ TIPICA: l’animazione di gruppi e movimenti giovanili e familiari –CAMPO DI ATTIVITÀ autonomo, associativo, legato al territorio. Vedi PVA… Vedi PVA… SALESIANI COOPERATORI E FAMIGLIA

11 Art. 8. Impegno apostolico §3. Promuovono e difendono il valore della famiglia come nucleo fondamentale della società e della Chiesa e s’impegnano a costruirla come “Chiesa domestica”. I Cooperatori sposati vivono nel matrimonio la loro missione di coniugi e genitori: “cooperatori dell’amore di Dio creatore”, “primi e principali educatori dei figli”, secondo la pedagogia della bontà propria del Sistema Preventivo. SALESIANI COOPERATORI - PVA

12 Art. 11. Attività tipiche I Salesiani Cooperatori sono aperti a molte forme di apostolato. Tra queste privilegiano, oltre al proprio lavoro e alla propria professionalità: - la catechesi e la formazione cristiana; - l’animazione di gruppi e movimenti giovanili e familiari; - la collaborazione in Centri educativi e scolastici; - il servizio sociale tra i poveri; - l’impegno nella comunicazione sociale; - la cooperazione nella pastorale vocazionale; - il lavoro missionario; - la collaborazione al dialogo ecumenico e interreligioso; - l’impegno di carità nel servizio socio-politico; - lo sviluppo dell’Associazione. SALESIANI COOPERATORI - PVA

13 Art. 12. Modalità e strutture in cui operare §3. I Salesiani Cooperatori, inoltre, possono realizzare il loro impegno apostolico in opere autonomamente gestite dall’Associazione e mediante iniziative rispondenti alle urgenze del territorio. SALESIANI COOPERATORI - PVA

14 «Nell’attuale rischio di vuoto educativo, c’è bisogno di un recupero della responsabilità formativa della famiglia. «Nell’attuale rischio di vuoto educativo, c’è bisogno di un recupero della responsabilità formativa della famiglia. È bello che, come Cooperatori, sentiate il desiderio di ritradurre il Sistema Preventivo per la famiglia e di arricchire con esso tutta la pastorale familiare. È bello che, come Cooperatori, sentiate il desiderio di ritradurre il Sistema Preventivo per la famiglia e di arricchire con esso tutta la pastorale familiare. La pedagogia dell’amore dimostrato, può ispirare e fondare il difficile compito educativo dei genitori.» La pedagogia dell’amore dimostrato, può ispirare e fondare il difficile compito educativo dei genitori.» 24.04.1996 Rettor Maggiore Don Juan Vecchi

15 «Voi Cd’O avete anticipato la strenna 2006 già da tempo! Io sono convinto che se don Bosco vivesse oggi, inizierebbe ad applicare il sistema preventivo nella famiglia. Lui ha creato l’oratorio per dare una famiglia ai ragazzi che non ne avevano. Perciò, il contenuto di questa Strenna dovrà essere, d’ora in poi, parte del nostro patrimonio spirituale… Sentendovi, oggi, pensavo che siamo chiamati a fare molto per questa società disumanizzata e disumanizzante. Su questo compito dobbiamo impiegare le nostre forze migliori. A volte pensiamo che stiamo arando sul mare, e che quello che facciamo sia solo una piccola una goccia nel mare, ma se a questo oceano manca la mia goccia, sarà un oceano privo di questa goccia…» 15.01.2006 Rettor Maggiore D. Pascual Chávez

16 «Per noi, Famiglia salesiana, vivere in famiglia non è semplicemente una scelta pastorale strategica, ma è una modalità per realizzare il nostro carisma e un obiettivo da privilegiare nella nostra missione apostolica. Noi Famiglia Salesiana viviamo lo spirito di famiglia: –come missione prioritaria, condividiamo con le famiglie, che ci affidano i figli, il compito di educarli ed evangelizzarli; –come opzione metodologica educativa, lavoriamo ricreando nei nostri ambienti lo spirito di famiglia. Applicazioni pastorali e pedagogiche –Garantire uno speciale impegno per educare all’amore –Accompagnare e sostenere i genitori nelle loro responsabilità educative –Promuovere e qualificare lo stile salesiano di famiglia» STRENNA 2006: Assicurare una speciale attenzione alla famiglia

17 Suscitare gruppi, movimenti e associazioni di coppie e di famiglie che possano aiutare a vivere la propria vocazione matrimoniale e ad assumere le proprie responsabilità educative. Nella Famiglia Salesiana esistono i gruppi ‘Famiglie Don Bosco’, ‘Hogares Don Bosco’, promossi ed animati dai Cooperatori Salesiani; ma esistono anche parecchie altre associazioni familiari... Appoggiare i genitori attraverso la creazione di associazioni di genitori, scuole di genitori... Coinvolgere le famiglie nel cammino di educazione e di evangelizzazione che proponiamo e animiamo tra i giovani Incoraggiare, preparare e accompagnare i nostri laici perché promuovano e difendano nella società i diritti della famiglia STRENNA 2006: Assicurare una speciale attenzione alla famiglia

18 Il Santo Padre al XXVI Capitolo Generale dei Salesiani La predilezione e l’impegno a favore dei giovani, che sono caratteristica del carisma di Don Bosco, devono tradursi in un pari impegno per il coinvolgimento e la formazione delle famiglie. La vostra pastorale giovanile quindi deve aprirsi decisamente alla pastorale familiare. Curare le famiglie non è sottrarre forze al lavoro per i giovani, anzi è renderlo più duraturo e più efficace. La Chiesa ha urgente bisogno di persone di fede solida e profonda, di preparazione culturale aggiornata, di genuina sensibilità umana e di forte senso pastorale … di persone consacrate, che dedichino la loro vita a stare su queste frontiere.

19 La PASTORALE FAMILIARE - CEI Consiste nell'impegno di tutte le componenti della comunità ecclesiale nell'aiutare la coppia e la famiglia a scoprire e a vivere la sua vocazione e missione (Direttorio di Pastorale Familiare 100) - Una vita più santa e più intensa. - La maturazione umana e di fede. - Un maggiore inserimento nella vita ecclesiale e sociale. Concetto - Finalità

20 1. GRUPPI FAMILIARI –Per la crescita della coppia e della famiglia, si propongono varie INIZIATIVE. –In particolare, siano promossi, riconosciuti e valorizzati i GRUPPI FAMILIARI come AMBITO per riconoscere il dono del matrimonio/famigliaAMBITO per riconoscere il dono del matrimonio/famiglia LUOGO DI CRESCITA nella fede-spiritualità coniugaleLUOGO DI CRESCITA nella fede-spiritualità coniugale APERTURA alla vita parrocchiale e comunitariaAPERTURA alla vita parrocchiale e comunitaria APERTURA a tutte le famiglie di tutte le fasce socialiAPERTURA a tutte le famiglie di tutte le fasce sociali IMPEGNO pastorale nella Chiesa e nella società civileIMPEGNO pastorale nella Chiesa e nella società civile DPF - 126

21 Natura ed esigenze specifiche –I GRUPPI FAMILIARI non sono frutto di mere esigenze psicologiche o sociologiche, ma di motivazioni di natura ecclesiale e cristologica –È loro scopo fondamentale, la presa di coscienza del dono e del compito propri del matrimonio cristiano. –Costituiscono una risposta alla chiamata del Signore –Introducono uno stile fraterno di rapporti personali rivelando la dimensione familiare della Chiesa –ESIGENZE SPECIFICHE GUIDA RESPONSABILE di coppie animatrici preparateGUIDA RESPONSABILE di coppie animatrici preparate CONFRONTO con i presbiteri.CONFRONTO con i presbiteri. DPF 127

22 Caratteristiche dei gruppi familiari Il DPF chiede stimolare la diffusione e l'incremento dei GF presso tutte le fasce sociali e culturali caratterizzati da: –un clima di fede, di preghiera e di ascolto della Parola, –uno scambio di esperienze di vita cristiana, –la formazione dottrinale e spirituale, –l’aggiornamento sulle dottrine e sui metodi pedagogici, –la comunione e il servizio nella comunità parrocchiale –Il servizio nella società nella condivisione e solidarietà. –una specifica modalità di catechesi degli adulti. DPF 128

23 Condivisione dell’esperienza di animazione familiare Presentazione dell’esperienza vissuta al servizio dell’animazione della coppia e della famiglia in powerpoint o video della durata di 5’. Alla luce di queste presentazioni, ognuno si segna in una apposita scheda, ciò che ritiene siano i punti di forza (che sorgono dall’insieme), i bisogni che identifichiamo a livello formativo, i principali punti di convergenza che presentano le varie esperienze.

24 ASSOCIAZIONI / MOVIMENTI Sono un DONO dello Spirito, per la spiritualità- formazione-apostolato Sono un DONO dello Spirito, per la spiritualità- formazione-apostolato È LORO COMPITO È LORO COMPITO: –favorire una condotta di vita ispirata al Vangelo –formare le coscienze secondo i valori cristiani –stimolare la carità vicendevole e verso gli altri –formare famiglie sorgente di luce per le altre. DPF 129

25 Integrazione con la Chiesa ASSOCIAZIONI, GRUPPI E MOVIMENTI DEVONO: –impegnarsi nell'integrazione con la comunità ecclesiale –lasciarsi interpellare e provocare –offrire la propria collaborazione nelle iniziative di pastorale familiare –mettere a servizio la loro ricchezza –contribuire all'edificazione della comunità parrocchiale. DPF 130

26 Festa della Famiglia Festa della Famiglia –Da celebrare ogni anno (Festa della Sacra Famiglia) –Il Vescovo potrebbe segnalare un’altra data Celebrazione degli anniversari Celebrazione degli anniversari –Occasione per rinnovare gli impegni matrimoniali –Celebrazione della fedeltà coniugale INIZIATIVE FESTIVE DPF 131-132

27 4. INIZIATIVE IN AMBITO SOCIALE E POLITICO Promozione sociale e politica della famiglia Promozione sociale e politica della famiglia –sensibilizzare e influire sempre all’interno e all’esterno delle istituzioni ecclesiali... Amare la famiglia a livello macro sociale Amare la famiglia a livello macro sociale –Partecipazione politica delle famiglie cristiane –Intervento in diversi organismi: legislativi, economici, assitenziali, sanitari, previdenziali... DPF 133

28 Panorama dei modelli di animazione pastorale familiare MODELLO KERIGMATICO –essenziale –teologico-dottrinale –centrato sulla Parola - veritativo –oggettivo –verticale –deduttivo

29 Panorama dei modelli di animazione pastorale familiare MODELLO ANTROPOLOGICO –esistenziale –ricerca di senso –orizzontale –psicologista –sociologico

30 Panorama dei modelli di animazione pastorale familiare MODELLO ERMENEUTICO –dialogo tra la vita e la fede –integrato: animazione- evangelizzazione –laboratorio di rielaborazione del vissuto

31 Panorama dei modelli di animazione pastorale (familiare) MODELLO DI ANIMAZIONE –Integra il metodo ermeneutico caratterizzandosi come… Preventivo, educativo (salesiano) Capace di dare Vita all’esperienza familiare –Sceglie in modo mirato alcuni elementi di modelli esistenti –Parte da un’elaborazione carismatica nell’approccio alla famiglia.

32 RIFLETTIAMO SULLE ESPERIENZE DI PASTORALE FAMILIARE + Prima risonanza + Chiarimenti + Approfondimenti

33 6’ PUNTI DI FORZA 6’ BISOGNI 6’ PUNTI DI CONVERGENZA POI, RISPONDERE… Come integrare il positivo e i migliori punti di convergenza, per rispondere ai bisogni guardando in prospettiva di futuro?

34 Itinerario salesiano di accompagnamento della coppia e della famiglia Crescono la coppia e la famiglia Cresce anche il gruppo famiglie L’evoluzione comporta nuovi atteggiamenti e competenze nella famiglia e negli animatori…

35 BISOGNI DI CRESCITA O FORMATIVI La crescita crea per la coppia e la famiglia sfide nuove… I successivi passaggi della vita di coppia / famiglia, esigono cambiamenti, modifiche, superamenti… I segni della crescita diventano anche compiti «evolutivi» per la coppia /famiglia nelle sue DIVERSE FASI. Questi compiti si possono individuare in ALCUNE DIMENSIONI COSTANTI… quali?

36 LA LUNA DI MIELE 1.COMUNICAZIONE 2.COMUNIONE 3.GENERATIVITÀ- EDUCAZIONE 4.ECONOMIA 5.RELAZIONE CON I PARENTI 6.VITA NELLA COMUNITÀ 7.FILOSOFIA DI VITA 8.FEDE E RELIGIOSITÀ 1

37 INSIEMEDIVERSIFECONDI fino a 3 anni 1.COMUNICAZIONE 2.COMUNIONE 3.GENERATIVITÀ-EDUCAZIONE 4.ECONOMIA 5.RELAZIONE CON I PARENTI 6.VITA NELLA COMUNITÀ 7.FILOSOFIA DI VITA 8.FEDE E RELIGIOSITÀ 2

38 ALLA RICERCA DELL’AUTONOMIA Fino a 6 anni 1.COMUNICAZIONE 2.COMUNIONE 3.GENERATIVITÀ-EDUCAZIONE 4.ECONOMIA 5.RELAZIONE CON I PARENTI 6.VITA NELLA COMUNITÀ 7.FILOSOFIA DI VITA 8.FEDE E RELIGIOSITÀ 3

39 ANDIAMO A SCUOLA! Fino a 12 anni 1.COMUNICAZIONE 2.COMUNIONE 3.GENERATIVITÀ-EDUCAZIONE 4.ECONOMIA 5.RELAZIONE CON I PARENTI 6.VITA NELLA COMUNITÀ 7.FILOSOFIA DI VITA 8.FEDE E RELIGIOSITÀ 4

40 CON FIGLI PREADOLESCENTI 1.COMUNICAZIONE 2.COMUNIONE 3.GENERATIVITÀ-EDUCAZIONE 4.ECONOMIA 5.RELAZIONE CON I PARENTI 6.VITA NELLA COMUNITÀ 7.FILOSOFIA DI VITA 8.FEDE E RELIGIOSITÀ 5

41 CON FIGLI ADOLESCENTI 1.COMUNICAZIONE 2.COMUNIONE 3.GENERATIVITÀ-EDUCAZIONE 4.ECONOMIA 5.RELAZIONE CON I PARENTI 6.VITA NELLA COMUNITÀ 7.FILOSOFIA DI VITA 8.FEDE E RELIGIOSITÀ 6

42 FAMIGLIA TRAMPOLINO DEI GIOVANI 1.COMUNICAZIONE 2.COMUNIONE 3.GENERATIVITÀ-EDUCAZIONE 4.ECONOMIA 5.RELAZIONE CON I PARENTI 6.VITA NELLA COMUNITÀ 7.FILOSOFIA DI VITA 8.FEDE E RELIGIOSITÀ 7

43 GLI ANNI MATURI: SOSTEGNO E SAGGEZZA 8 1.COMUNICAZIONE 2.COMUNIONE 3.GENERATIVITÀ-EDUCAZIONE 4.ECONOMIA 5.RELAZIONE CON I PARENTI 6.VITA NELLA COMUNITÀ 7.FILOSOFIA DI VITA 8.FEDE E RELIGIOSITÀ

44 Itinerario del gruppo di animazione 5° INSERIMENTO 4° MISSIONE 3° PROGETTO 2° APPARTENENZA 1° NASCITA Il gruppo di animazione familiare è veicolo di valori e atteggiamenti; favorisce la costituzione di un’identità familiare, consente la revisione di comportamenti e opzioni. CINQUEFASI

45 Ognuno porta le proprie motivazioni Stato d’incertezza e ansia relazioni esterne e formali NECESSITÀ DEGLI ALTRI necessità d’appartenenza necessità d’appartenenza necessità religiosa necessità religiosa necessità di affermare le qualità personali necessità di affermare le qualità personali necessità di difesa necessità di difesa aiutare a riconoscere il valore della famiglia (dono e compito)aiutare a riconoscere il valore della famiglia (dono e compito) facilitare una visione positiva della propria esperienza familiarefacilitare una visione positiva della propria esperienza familiare 1° NASCITA CARATTERISTICHE VISSUTO ESSENZIALE COMPITO DELL’ANIMATORE Dalla dispersione all’aggregazione

46 L’amicizia diventa più stretta Cresce la fiducia e l’apertura Il gruppo si fa più esigente CONFRONTO RECIPROCO Norme o regoleNorme o regole Implicite / espliciteImplicite / esplicite Animatore (i vari ruoli)Animatore (i vari ruoli) formale / informale formale / informale Gestire la pressione del gruppo sui singoli in forma positiva/educativaGestire la pressione del gruppo sui singoli in forma positiva/educativa Tre atteggiamenti: dipendenza, controdipendenza, passivitàTre atteggiamenti: dipendenza, controdipendenza, passività Coltivare i doni di ogni coppia e il rapporto con DioColtivare i doni di ogni coppia e il rapporto con Dio CARATTERISTICHE VISSUTO ESSENZIALE COMPITO DELL’ANIMATORE 2° APPARTENENZA 1° NASCITA Dall’aggregazioneall’appartenenza

47 Coesione fra i membri (formazione) Lo sguardo rivolto all’esterno (analisi) Nasce un progetto / autonomia-guida COESIONE-COERENZA COESIONE nell’unità di pensiero, e dei valoriCOESIONE nell’unità di pensiero, e dei valori Si traduce in una rete di relazioni interneSi traduce in una rete di relazioni interne COERENZA in motivazioni, ideali e finalità.COERENZA in motivazioni, ideali e finalità. Consolidamento del Gruppo, gratificazioneConsolidamento del Gruppo, gratificazione Realizzare insieme una lettura critica della realtàRealizzare insieme una lettura critica della realtà Spingere le famiglie e i singoli alla conversioneSpingere le famiglie e i singoli alla conversione Osmosi tra valori e membri, tra G e Animatore, tra G e comunità Osmosi tra valori e membri, tra G e Animatore, tra G e comunità CARATTERISTICHE VISSUTO ESSENZIALE COMPITO DELL’ANIMATORE 3º PROGETTO 2° APPARTENENZA 1° NASCITA Dall’ appartenenza al progetto

48 Momento critico; la coesione diminuisce Il gruppo diventa una soluzione provvisoria Impegno secondo la propria chiamata INDIPENDENZA MOTIVATA Il Gruppo diventa cammino di maturazioneIl Gruppo diventa cammino di maturazione Il gruppo offre una strada concreta…Il gruppo offre una strada concreta… La persona/coppia assume un compitoLa persona/coppia assume un compito Iniziare all’azione secondo un progetto di vita familiareIniziare all’azione secondo un progetto di vita familiare Maturazione vocazionale del soggetto e della coppiaMaturazione vocazionale del soggetto e della coppia CARATTERISTICHE VISSUTO ESSENZIALE COMPITO DELL’ANIMATORE 4º MISSIONE 3º PROGETTO 2° APPARTENENZA 1° NASCITA Dal progetto all’azione

49 Uscita progressiva da sé Pasqua del G; protagonismo sociale/eccl. Il G diventa più punto di riferimento… SCELTE IN COERENZA CON IL CAMMINO La vita scorre tra il G e la società/ChiesaLa vita scorre tra il G e la società/Chiesa La coppia/persona matura per l’impegnoLa coppia/persona matura per l’impegno Il G diventa mediazione per il mondo esternoIl G diventa mediazione per il mondo esterno Momento cruciale riguardo ai valoriMomento cruciale riguardo ai valori Accompagnare le “partenze”; discernimento spiritualeAccompagnare le “partenze”; discernimento spirituale Aiutare i singoli a vivere nella solidarietà e nell’amoreAiutare i singoli a vivere nella solidarietà e nell’amore Aiutare nella fedeltà ai valori come maestro saggio e liberanteAiutare nella fedeltà ai valori come maestro saggio e liberante CARATTERISTICHE VISSUTO ESSENZIALE COMPITO DELL’ANIMATORE 5º ESODO 4º MISSIONE 3º PROGETTO 2° APPARTENENZA 1° NASCITA Dall’iniziazioneall’inserimentosocio-ecclesiale

50 LAVORO DI GRUPPO * Importanza e validità della proposta di un itinerario * Confronto con la propria esperienza: elementi che potrebbero arricchire o gettare nuova luce a ciò che viviamo a livello locale * Alla luce di queste riflessioni, quale il nostro contributo per una proposta di pastorale familiare salesiana?


Scaricare ppt "PRESENTAZIONE DEL WORKSHOP Perché siamo qui…? per vari motivi, tra cui 1. conoscerci tra persone che condividono una sensibilità o impegno nel campo dell’animazione."

Presentazioni simili


Annunci Google