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PubblicatoEvelina Arianna Giovannini Modificato 8 anni fa
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Tempo e linguaggio Lezioni 7-9
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Lezione 7 2272/16
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L'argomentazione in breve (M1)ciascun evento ha tutte e tre le A-proprietà ‘passato’, ‘presente’ e ‘futuro’. (M2)Le A-proprietà ‘passato’, ‘presente’ e ‘futuro’ sono incompatibili. (M3)Gli assunti (M1) ed (M2) sono incompatibili. Quindi, (M4)il tempo è irreale
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Dettagli (Ma)il tempo è reale (ipotesi per reductio ad absurdum) (Mb)il cambiamento tensionale è essenziale per la realtà del tempo (assunzione) Queste tesi conducono a (M1)ciascun evento ha tutte e tre le A-proprietà ‘passato’, ‘presente’ e ‘futuro’. Ma (M1) porta ad una contraddizione ((M2)-(M3)), ergo, negazione dell'ipotesi (Ma): (M4) il tempo è irreale
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L'ovvia obiezione Non è corretto affermare – (M1) ciascun evento ha tutte e tre le A-proprietà ‘passato’, ‘presente’ e ‘futuro’. Bisogna semmai affermare, dato un certo evento e, – (M1a) e è t presente, sarà passato, è stato futuro. Ma come dobbiamo intendere questa affermazione? McTaggart esplora due alternative e conclude che la prima porta ad un circolo vizioso e la seconda ad un regresso all’infinito altrettanto vizioso.
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Alternativa 1 e dapprima ha la proprietà ‘futuro’, poi ‘presente’ e poi ancora ‘passato’: l’esser futuro di e precede il suo esser presente e ciò a sua volta precede il suo esser passato. Però, nel dire questo, presupponiamo la B-serie (la B-relazione ‘precede’) e questo secondo McTaggart è scorretto, perché la B-serie si definisce ricorrendo alla A-serie
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Alternativa 2 interpretare (M1a) rispetto ad una serie temporale di momenti ai quali ascriviamo le proprietà ‘passato’, ‘presente’ e ‘futuro’: – (M1b) e è presente nel momento presente t 1, passato in un momento futuro t 2 e futuro in un momento passato t 0. Ma anche ai momenti vogliamo attribuire tutte le A-proprietà in quanto sono futuri prima di essere presenti per poi diventare passati. Dilemma: O torniamo alla prima alternativa asserendo che l’esser passato di un momento t segue il suo esser presente, il che a sua volta segue il suo esser futuro, dando così illecitamente per scontate le B-relazioni, oppure...
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Alternativa 2 (cont.) oppure ci appelliamo a una nuova serie temporale, con momenti che potremmo chiamare di «secondo livello», il che ci porta ad un’ulteriore serie temporale con momenti di «terzo livello» e così via all’infinito: – t 1 è presente in un momento presente s 1 di secondo livello, sebbene sia passato in un momento futuro s 2 di secondo livello e futuro in un momento passato s 0 di secondo livello; s 1 è presente in un momento di terzo livello r 1, ecc. Il regresso è vizioso, perché ad ogni nuovo stadio (nel quale ci imbarchiamo non potendo dare per scontate le B-relazioni, per es., t1 precede t2) ricompaiono le A-proprietà e quindi l’esigenza di riscattare il loro uso coerente.
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Teoria A vs. Teoria B (M1) ciascun evento ha tutte e tre le A-proprietà ‘passato’, ‘presente’ e ‘futuro’. (M1a) e è t presente, sarà passato, è stato futuro Più che convincere i filosofi dell’irrealtà del tempo, l’argomento di McTaggart li ha divisi tra difensori della teoria A (detta anche tensionale o dinamica) e difensori della teoria B (detta anche atensionale o statica) I primi tipicamente negano (M1), perché pensano di poter ricorrere ai tempi verbali per affermare il tensionalismo ontologico senza che ciò richieda ulteriori analisi; e quindi sostengono che al posto di (M1) si possa accettare tranquillamente (M1a). I secondi non ammettono l’esistenza di A-proprietà oggettive e quindi anch’essi negano (M1). Rinnegando le A-proprietà, non possono ammettere il cambiamento tensionale
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Lezione 8 23/2/16
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Teoria A
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La teoria A (in musica) "Vola il tempo lo sai che vola e va, forse non ce ne accorgiamo,... (Fabrizio De André, Valzer per un amore)
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Il presentismo (sempre in musica) "... più ancora del tempo che se va, siamo noi che ce ne andiamo"
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La teoria A Esiste una presentezza oggettiva. Accetta il tensionalismo ontologico ed è quindi spesso chiamata tensionalista. Accetta il cambiamento tensionale, ossia si può dire che effettivamente “il tempo scorre”: è talvolta detta anche teoria dinamica. Esempio: qualsiasi evento simultaneo al taglio del traguardo di Mennea nella finale dei 200 metri alle Olimpiadi del 1980 è oggettivamente passato, mentre qualsiasi evento simultaneo con il mio scrivere queste parole è oggettivamente presente, sebbene destinato a perdere questa caratteristica e a divenire anch’esso passato
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La principale motivazione (PMC)Principio Metodologico del Credito iniziale. (A) Una teoria più in linea con il senso comune e il linguaggio ordinario gode di un credito iniziale che la rende preferibile ad altre che se ne discostano maggiormente, (B) almeno fino a quando alla luce dell’analisi filosofica e dell’indagine scientifica la teoria non si riveli inadeguata e una teoria alternativa sia in grado di sostituirla W. Sellars (1962): immagine scientifica vs. immagine manifesta P. Strawson (1959): metafisica prescrittiva vs. descrittiva C. S. Peirce ("Issues in Pragmatism", 1905): Critical Commonsensism G.E. Moore (1952): «A defense of common sense» Rev. Thomas Reid (1710-1796): common-sense realism
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Se applichiamo la parte (A) di questo principio metodologico alla filosofia del tempo, appare ragionevole in particolare attribuire ai tempi verbali un ruolo ontologico, dal momento che il loro uso è così pervasivo. In altri termini, sembra preferibile pensare che essi non siano un fenomeno grammaticale di superficie, al quale potremmo in linea di principio rinunciare nel descrivere com’è effettivamente la realtà che ci circonda. Al contrario, va sostenuto che essi, nel permetterci di esprimere proposizioni tensionali, ci segnalano l’esistenza di eventi effettivi tensionali e quindi, si potrebbe dire, il carattere tensionale della realtà. Questo è in linea con il tensionalismo semantico e ontologico accettato dalla teoria A. La teoria A riceve quindi la sua principale motivazione dal suo rapporto privilegiato con il senso comune. Tuttavia, non tutte le versioni della teoria A sono ugualmente soddisfacenti da questo punto di vista, o quanto meno possono essere più soddisfacenti per certi versi e meno per altri.
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L'eternalismo di tipo A Sia il passato che il futuro esistono tanto quanto il presente uno stesso evento effettivo può avere A-proprietà diverse in tempi diversi (cambiamento tensionale): la A-proprietà {presente} passa incessantemente da certi eventi ad altri, da quelli che sono attualmente presenti ad altri che sono ancora futuri (cambiamento tensionale). Corrispettivamente, i primi acquisiscono la A-proprietà {passato} e questi ultimi perdono la A-proprietà {futuro}. Più precisamente, possiamo parlare di eventi che sono passati o futuri in gradi diversi in tempi diversi Divenire assoluto: c'è un nascere e morire solo per A-fatti come l'esser futuro del primo sbarco sulla luna Cambiamento aletico
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Lezione 9 24/2/16
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Due metafore per l'eternalismo di tipo A Moving spotlight The river of time L'eternalismo di tipo A è Discusso e respinto da McTaggart Difeso di recente da Quentin Smith
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Il Passatismo Esistono sia il passato che il presente, non il futuro (se non in senso potenziale) Cambiamento tensionale quanto meno per il passaggio dal presente al passato e per i gradi di passatezza Divenire assoluto: c'è per il venire all'essere, ma non c'è un cessare di esistere? Il passatismo con futuro vuoto (detto anche teoria del blocco crescente; in inglese growing block theory) è stato difesa da Broad (1923) e viene spesso attribuita anche a Tooley (1997) Il passatismo con futuro ramificato è stato proposto da McCall (1994). Ammette eventi futuri potenziali in alternativa tra loro. Questi non sono paragonabili ad eventi virtuali. Per es. esiste l'evento virtuale (proposizione) [la terra raddoppia il suo diametro nel 2014], ma non vi è tale evento potenziale (perché fisicamente impossibile)
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Il Presentismo Esiste solo il presente. In particolare, esistono solo eventi effettivi presenti Divenire assoluto Cambiamento qualitativo Cambiamento aletico Cambiamento tensionale: non ci sono eventi effettivi futuri e passati che cambiano A-proprietà nel tempo
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