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PubblicatoGiachetta Radaelli Modificato 10 anni fa
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Regione Marche Assessorato Artigianato-Industria IMPRESE IN RETE Insieme per il futuro Intervento del Vicepresidente della Regione Marche GIAN MARIO SPACCA Jesi, 23 ottobre 2004
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1.IL MODELLO MARCHIGIANO: LA VOCAZIONE PRODUTTIVA RegioniADDETTI ALLINDUSTRIA Tot addetti alle imprese e istituzioni % MARCHE VENETO PIEMONTE LOMBARDIA EMILIA-ROMAGNA ABRUZZO FRIULI VENEZIA GIULIA UMBRIA TOSCANA MOLISE BASILICATA PUGLIA VALLE DAOSTA TRENTINO ALTO ADIGE CAMPANIA SARDEGNA LIGURIA SICILIA CALABRIA LAZIO 43,5 43,2 39,4 39,2 39,1 38,7 36,9 36,2 36 34,5 34,3 31 30 29,7 26,3 24,4 23,5 20,8 19,6 19,3 ITALIA33,9 Fonte: Istat
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LA PICCOLA DIMENSIONE CRESCE…. Nelle Marche cresce la dimensione media delle imprese (n° addetti/imprese) Fonte: Istat
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….GENERA IMPRENDITORIALITÀ…. La crescita delle imprese marchigiane nel decennio 19912001Variazione Imprese Marche117.594133.926+ 13,9% Fonte: Istat
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….CREA OCCUPAZIONE…. Andamento delloccupazione del sistema produttivo Fonte: Istat
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….SVILUPPA EXPORT Andamento dellexport nel periodo 1993-2003 Fonte: Istat
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2.I FATTORI DEL CAMBIAMENTO La globalizzazione, che amplia su scala internazionale la catena del valore dei distretti locali (sistemi locali- globali) Il post-fordismo, che afferma la produzione flessibile (decentramento, outsourcing, just in time), il ridisegno della "fabbrica" al suo interno, nuovi legami con le reti esterne di fornitori e clienti/committenti. Le contaminazioni settoriali, con diversificazioni coerenti rispetto alle vocazioni distrettuali originarie
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LA FLESSIBILITA DEL MODELLO MARCHIGIANO Il cambiamento produce minacce e opportunità… … che il modello marchigiano sa cogliere: sviluppo di reti lunghe su scala internazionale; crescita di nuovi rapporti evoluti (reti e gruppi dimpresa) su base cooperativa tra imprese, fornitori e clienti; Passaggio da vocazioni produttive mono-settoriali a specializzazioni territoriali plurisettoriali.
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MARCHE RECORD IN ITALIA PER PERFORMANCE DI INTERNAZIONALIZZAZIONE RegioniIndice % performance 2000-2003 MARCHE SICILIA PUGLIA EMILIA-ROMAGNA TRENTINO VENETO BASILICATA PIEMONTE SARDEGNA FRIULI MOLISE VALLE DAOSTA LAZIO CALABRIA ABRUZZO CAMPANIA TOSCANA LOMBARDIA UMBRIA LIGURIA +49,1 +30,6 +10,9 + 7,2 + 4,8 + 4,2 - 0,9 - 1,1 - 1,3 - 1,4 - 3,0 - 4,4 - 5,1 - 5,2 - 5,4 - 5,9 - 7,6 - 13,5 - 29,9 ITALIA- 2,0 Fonte: IPI INDICE DI PERFORMANCE crescita ponderata di: export/Pil; fatturato da estero/Pil; imprese estere/imprese attive.
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MARCHE RECORD IN ITALIA PER CRESCITA DI FATTURATO DA ESTERO
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LA NASCITA DI RETI STELLARI TRA IMPRESE
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LA SOFISTICAZIONE DELLE SPECIALIZZAZIONI TERRITORIALI
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3.LA STRATEGIA REGIONALE PER LE RETI DIMPRESA Asse centrale della politica economica regionale… …forma organizzativa efficiente: sviluppare una presenza internazionale stabile e strutturata raggiungere scale adeguate nelle funzioni strategiche della catena del valore; favorire i nuovi rapporti di collaborazione programmata della produzione snella tra imprese; diffondere innovazioni e conoscenze (il fattore organizzativo- imprenditoriale) attraverso economie di interazione (learning by interacting); promuovere crescita e sviluppo "esterno delle PMI, quale strategie fattibile in alternativa alla crescita interna.
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ALCUNI PROGETTI PER LA RELAZIONALITA DIMPRESA Progetti di sistema per linternazionalizzazione; Legge 83/89 per i consorzi export; Società Regionale di Garanzia per laccesso al credito; Comitati di distretto per progetti locali su ricerca, innovazione e internazionalizzazione; Infrastrutture tecnologiche di servizi, per trasferimento di innovazione e qualità; Testo Unico, Azioni innovative, Docup OB. 2, per le aggregazioni dimpresa.
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UN SISTEMA NERVOSO DIGITALE NELLE MARCHE Riduzione dei costi della relazionalità (di transazione): condizione base per le politiche di networking del sistema produttivo. Come? Potenziando un autentico sistema nervoso digitale nel territorio regionale, rafforzandone la dotazione di infrastrutture tecnologiche e immateriali.
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IL DIGITAL DIVIDE TRA LE REGIONI Spesa in IT per occupato (2003) RegioniSpesa (euro) Lazio (1°)1479 Lombardia (2°)1284 Marche581 Calabria (19°)445 Sardegna (20°)372 Italia880 Fonte: elab. Assiform/Netconsulting su dati Istat
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LA DIFFUSIONE DELLE ICT…. … innova il core-business; … genera occupazione di qualità; … riduce ruolo economie di scala; … agevola le reti di impresa; … incrementa la produttività; … sviluppa funzioni aziendali a valore aggiunto (information intensive); … promuove diversificazioni delleconomia
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LA SOCIETA DELLINFORMAZIONE REGIONALE I progetti regionali: e-government, per la pubblica amministrazione elettronica (semplificazione, protocollo informatico, firma digitale, ecc.); new economy, per lo sviluppo di B2B e B2C; risorse umane, per evitare digital divide nella popolazione; infrastrutture tecnologiche, per il supporto delle politiche di networking (rete telematica, fibre ottiche, banda larga, ecc.).
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Esempio operativo: Progetto Marche-way Progetto infrastrutturale di banda larga (con tecnologia wireless) finanziato con i fondi dellAccordo di Programma Quadro per la Società dellInformazione nella Regione Marche (tra Regione Marche, Ministro per le Innovazioni e le Tecnologie (MIT) e Ministero dellEconomia e Finanze (MEF) Accresce lo sviluppo e la diffusione della banda larga nelle aree regionali collinari e montuose (aree ad ob. 2 e phasing out) Attraverso una rete radio a microonde (con frequenze libere) dedicate e concesse dal Ministero delle Comunicazioni, per la trasmissione di servizi innovativi Attraverso limplementazione di sottoreti con linee ADSL Cosè? Cosa fa? Come? LINFRASTRUTTURA TECNOLOGICA DEL TERRITORIO PER LA CONNETTIVITÀ
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idoneità a trasmettere ogni tipo di segnale (telefonia, dati, videoconferenza) ad altissima affidabilità e sicurezza del collegamento su tutto il territorio Riservatezza delle informazioni trasmesse (trasmissioni codificate e di difficile intercettazione del segnale) Alta velocità di comunicazione Riduzione dei costi idi trasmissione bit/secondo Riduzione dei costi in rete di esercizio/anno Benefici Regione Marche, Province, Comuni, Ospedali, Asur (zone territoriali) Chi?
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Cosè? Cosa fa? LE-GOVERNMENT PER LE IMPRESE Esempio operativo: Progetto Sportello Unico del Territorio (SUT) Progetto di servizi alle imprese realizzato in parte con i fondi proveniente dal 1° avviso nazionali per la selezione di progetti di eGovernment (MIT) Eroga alle imprese servizi telematici, informativi e interattivi, di Sportello Unico alle Attività Produttive e di Marketing finalizzato allo sviluppo economico e produttivo del territorio marchigiano Come? attraverso la realizzazione di portali web comprensoriali attraverso la condivisione di strumenti e standard tecnici e metodologici
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Chi? Enti Partecipanti: Consorzi industriali (Piceno Consind e Cosif) Enti Locali (Comuni, Province, Comunità montane, ASUR zona territoriale 8 -Civitanova Marche e 9 - Macerata) Partner: CNA, ZIPA diminuzione degli accessi di cittadini e imprese agli uffici comunali maggiore qualità ed omogeneità delle pratiche presentate miglioramento della qualità dei servizi; diminuzione dei tempi medi di presentazione e di rilascio delle pratiche; totale trasparenza delle informazioni e delliter delle pratiche; razionalizzazione delle risorse economiche ed umane; promozione dello sviluppo economico del territorio. Benefici
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potente strumento di promozione del territorio strumento che facilita lattrazione di insediamenti ed investimenti produttivi strumento veloce in grado di condurre a strategie di politica economica ed industriale accurate visione del territorio più dettagliata, ampia e capillare circuiti virtuosi di competitività, che migliorano la disponibilità quantitativa e qualitativa delle informazioni pubblicate SUT è
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Cosè? Cosa fa? NEW ECONOMY Esempio operativo Progetto Market place regionale Strumento di razionalizzazione dei processi di acquisto di beni e servizi; progetto finanziato con i fondi dellAccordo di Programma Quadro per la Società dellInformazione nella Regione Marche (tra Regione Marche, Ministro per le Innovazioni e le Tecnologie (MIT) e Ministero dellEconomia e Finanze (MEF) Crea uno spazio di intermediazione digitale per acquirenti e fornitori capace di generare benefici competitivi allargati e nuove opportunità di sviluppo del mercato per la piccola e media impresa regionale.
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Chi? Come? Attraverso lattivazione di funzionalità di base della piattaforma di intermediazione digitale (ordine di acquisto-acquisto diretto da catalogo elettronico) Fase 1: Prima sperimentazione su un campione ristretto di aziende sanitarie Fase 2: Estensione di servizi e diversificazione di utenti Fase 1: Regione Marche, Asur (zone territoriali) Fase 2: tutta la PA locale e territoriale, PMI Creare una vetrina virtuale per le PMI operanti sul territorio regionale favorendone laumento di visibilità, la crescita commerciale e linnalzamento del livello competitivo Generare opportunità di razionalizzazione della spesa attraverso un ricorso più dinamico del mercato di fornitura Ottenere economie di scale mediante processi di aggregazione della domanda Incrementare lefficienza nei processi di gestione dei fornitori Benefici
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