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PubblicatoClaudia Molinari Modificato 8 anni fa
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Slides 14 2014 - 2015
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Modificazioni strutturali Le modificazioni strutturali possono essere più o meno profonde. Schematicamente si possono suddividere in 1)Trasformazioni per distorsione 2) Trasformazioni per ricostruzione - cambiamento dei n.c. - cambiamento del tipo di legame 3) Trasformazioni ordine-disordine
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Trasformazioni per distorsione Q Q Q classe trigonale trapezoedrica fase di bassa T T 575°C Q classe esagonale trapezoedrica fase di alta T T > 575°C Il Q a T ≤ 575°C si riorganizza in Q Energie di attivazione basse i poliedri di coordinazione possono variare leggermente la reciproca orientazione - Paramorfosi Q presente nelle rocce plutoniche, metamorfiche, sedimentarie
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Paramorfosi e pseudomorfosi La morfologia di un cristallo è in stretta relazione con la sua struttura Variazioni chimico-fisiche del sistema possono indurre modifiche della struttura Esistono casi in cui un cristallo non cambi la sua morfologia conservando quella legata alla struttura iniziale Questo fenomeno è detto Paramorfosi
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In genere si forma un aggregato di cristalli molto piccoli con la nuova struttura esempio Leucite (tetragonale Bassa T ) Leucite (cubica alta T) T di trasformazione 600°C Cambiamento di composizione chimica Pirite solfuro di ferro goethite idrossido di ferro Pseudomorfosi
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Habitus Quarzo
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Trasformazioni per distorsione Ni ↔Ni Ni struttura esagonale compatta Ni struttura cubica a facce centrate Le due modificazioni differiscono pochissimo: Energie di attivazione basse - Paramorfosi
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Rottura dei legami chimici e riorganizzazione delle unità strutturali. Il tetraedro non subisce variazioni. La struttura viene a trovarsi pressoché demolita prima di ricostruirsi con un assetto diverso. Trasformazioni lente, notevoli energie. Trasformazioni ricostruttive
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Tridimite o Cristobalite Q La trasformazione del reticolo della tridimite e della cristobalite in quello del Q e viceversa è molto lenta e richiede una notevole energia di attivazione Infatti, tridimite e cristobalite, formatesi a T alte e P relativamente basse, possono rinvenirsi in cavità di rocce vulcaniche acide molto antiche come fasi metastabili, perché non si sono trasformate in Q
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SiO 2 Stishovite 80-100 Q trigonale Q esagonale tridimite monoclina tridimite esagonale cristobalite tetragonale cristobalite cubica Coesite monoclina Stishovite tetragonale
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Fasi di alta pressione La coesite è stata rinvenuta come inclusione nei diamanti; nel piropo Mg 3 Al 2 [SiO 4 ] 3 (gruppo dei granati) in rocce metamorfiche di altissimo grado (es. Alpi occidentali); in uno xenolite (incluso estraneo alla roccia) originatosi nel mantello profondità 170-200 km (P 60-70 kbar)
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Trasformazioni ricostruttive TiO 2 : Rutilo Anatasio Brookite Presentano come poliedro di coordinazione l’ottaedro [TiO 6 ] -8 con configurazioni leggermente diverse e con concatenamenti diversi Rutilo: ottaedri regolari condivisione di 2 spigoli (sim. Tetragonale; più diffuso) Brookite: condivisione di 3 spigoli (sim rombica) Anatasio:condivisione di 4 spigoli (sim tetragonale)
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Poliedri di coordinazione TiO 2 a) regolare b) e c) deformati
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Anatasio
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Questo tipo di trasformazioni possono richiedere energie differenti, in alcuni casi sono così basse da assomigliare alle trasformazioni di tipo distorsivo Trasformazioni ricostruttive con variazione del numero di coordinazione
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Fe metallico Fe n.c. 8 Fe n.c. 12 deformazione dei legami metallici; sono richieste basse energie Trasformazioni ricostruttive con variazione del numero di coordinazione
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Grafico calcite-aragonite Calcite è il carbonato più comune CaCO 3 Trigonale Rombica Gusci di aragonite, perle, (metastabile) Ca +2 presenta due numeri di coordinazione : 6 nella calcite e 9 nell’aragonite Energie elevate
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Morfologie CaCO 3, MgCa(CO 3 ) 2 Calcite trigonale aragonite rombica Dolomite trigonale
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Ruolo degli altri costituenti chimici entro l’ambiente di formazione di un cristallo Si tratta di costituenti estranei alla composizione chimica ideale del minerale considerato Esempio CaCO 3 Se a T e P ambiente nella soluzione sono presenti quantità anche piccole di Ba o Sr anzicché cristallizzare CaCO 3 (calcite) + BaCO 3 + SrCO 3 precipita aragonite nella cui struttura possono entrare ioni a largo raggio ionico (Ca, Sr, Ba)CO 3
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Grafico: cianite andalusite sillimanite Al 2 SiO 5 Cianite triclina Andalusite rombica Sillimanite rombica
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Grafico: cianite andalusite sillimanite Al 2 SiO 5 Gli ioni Al in questi silicati occupano due diversi siti. nella cianite hanno entrambi coordinazione 6 [Al] 6 [Al] 6 nella andalusite hanno una duplice coordinazione [Al] 5 [Al] 6 nella sillimanite hanno una duplice coordinazione [Al] 4 [Al] 6 Esempio La cianite all’aumentare della P si trasforma in sillimanite e viceversa L’andalusite all’aumentare della T si trasforma in cianite
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Trasformazioni ricostruttive con cambiamento del tipo di legame chimico Variazioni strutturali profonde richiedono a) energie molto elevate b) tempi di trasformazione molto lunghi Fasi del Carbonio C Diamante: legami covalenti sp 3 sistema cubico Grafite: legami covalenti sp 3 e forze di Van der Waals sistema esagonale Altre fasi: grafite I, grafite II, chaoite Fasi dello Stagno Sn Stagno bianco legami metallici Stagno grigio legami covalenti
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Diamante Grafite 3.36 A
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Grafico C Diamante ha un campo di stabilità molto ampio nelle regioni ad alta P e si estende alle alte T sino a valori massimi di 4000°C e 150 kbar Grafite è stabile in un ampio intervallo di T ma a P relativamente basse.
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Diamante Grafite La struttura del diamante è molto più compatta di quella della grafite. La reazione di trasformazione polimorfa diamante grafite è ricostruttiva con cambiamento di legami. Richiede una gran quantità di energia. Velocità di conversione del diamante in grafite in condizioni ordinarie è infinitamente lenta e non può essere misurata, ciò spiega perché il diamante stabile solo a P elevatissime possa conservarsi indefinitamente anche a P ambiente
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Polimorfismo ordine disordine Sono trasformazioni implicanti il passaggio da una fase più ordinata ad una fase meno ordinata. Si verifica quando 2 differenti ioni disposti in origine ordinatamente su posizioni non equivalenti vanno a distribuirsi statisticamente
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Polimorfismo ordine disordine SanidinoMicroclino
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Sanidino
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K[AlSi 3 O 8 ] a) ortoclasio monoclino b) sanidino monoclino c) microclino triclino Morfologia del K-feldspato
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Polimorfismo ordine disordine Distribuzione di Al nei siti tetraedrici P 1 e P 2 - nel sanidino (monoclino) la distribuzione di Al in P 1 e P 2 è statistica - nell’ortoclasio (monoclino) la distribuzione di Al in P 1 è del 30%, in P 2 è del 20% - nel microclino (triclino) la distribuzione di Al in P 1o P 2o P 1m P 2m a 525°C è la seguente 25 % in P 1o 10% in P 2o 55 % in P 1m 10% P 2m
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Transizione ordine-disordine Riscaldando il microclino si ha la scomparsa della simmetria triclina con la ridistribuzione statistica degli ioni Al +3 La T minima in cui avviene la ridistribuzione è 525°C detta temperatura di transizione ordine- disordine microclino sanidino La trasformazione sanidino microclino richiede invece energie elevatissime
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POLITIPISMO Possiamo definirlo un caso particolare di polimorfismo in cui fasi cristalline con una struttura a strati possono presentare diverse modificazioni dette politipi che differiscono fra loro solo per il modo in cui sono sovrapposti gli strati. Es fillosilicati, grafite. Metalli: esagonale compatta e cubica a facce centrate possono al limite considerarsi dei politipi
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Leucite Leucite K[AlSi 2 O 6 ] La leucite è un tectosilicato ed è un feldspatoide che cristallizza da fusi ricchi in K e sottosaturi in silice La leucite presenta simmetria bipiramidale tetragonale e cristallizza a bassa T La leucite presenta simmetria esacisottaedrica e cristallizza a T > 600°C Spesso si ha il fenomeno della paramorfosi
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