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XV Corso Universitario Multidisciplinare di Educazione ai Diritti 22 marzo - 17 maggio 2013 – Dipartimento di Economia - Genova Genova incontra l'Africa:

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1 XV Corso Universitario Multidisciplinare di Educazione ai Diritti 22 marzo - 17 maggio 2013 – Dipartimento di Economia - Genova Genova incontra l'Africa: Le molte vie della cooperazione internazionale attraverso l’Arte, la Cultura e l’Economia 1Marina Tripaldi, Aprile 2013

2 Ambiente e Agricoltura in Africa: Sicurezza alimentare e trasformazione del settore agricolo nell’Africa Occidentale 5 Aprile 2013 Dottoressa Marina Tripaldi, Coordinatrice del Progetto “Empower Women in Agriculture”(EWA) ONG Femmes Africa Solidarité 2Marina Tripaldi, Aprile 2013

3 Contesto La trasformazione del settore agricolo in Africa è necessaria e determinante per il raggiungimento di una rapida e sostenibile crescita economica del continente. Lo sviluppo socio-economico in Africa è infatti legato principalmente al settore agricolo. Perchè? 3Marina Tripaldi, Aprile 2013

4 Il settore Agricolo in Africa Coinvolge il 60-80% della popolazione attiva nel mondo occupazionale; Produce il 15-20% dei prodotti esportati all’estero; Contribuisce alla creazione del 30-40 % del Prodotto Interno Lordo/Paese; La maggior parte delle famiglie africane vive in zone rurali e produce prodotti agricoli per l’autoconsumo; 4Marina Tripaldi, Aprile 2013

5 La crescita demografica L’Africa è un continente mediamente poco popolato ma caratterizzato da una forte crescita demografica (2,08% annuo); Maggioranza popolazione: donne e bambini; La mortalità infantile riduce il numero medio di figli/famiglia (6 figli/famiglia); Il tasso d’incremento demografico resta superiore all’aumento del PIL; La conseguenza è il peggioramento delle condizioni medie di vita della popolazione; 5Marina Tripaldi, Aprile 2013

6 La Sicurezza Alimentare Il World Food Summit ha affermato che : “Food and nutrition security exists when all people at all times have physical, social and economic access to sufficient and safe food that meets their dietary needs and food preferences for an active, healthy life, coupled with a sanitary environment, adequate health services and care” (FAO 2011; World Food Summit Plan of Action, 1996). 6Marina Tripaldi, Aprile 2013

7 La Sicurezza Alimentare Uno dei principali Obiettivi di Sviluppo del Millennio (MDG) delle Nazioni Unite riguarda la Sicurezza Alimentare. Tale obiettivo, vale a dire la riduzione del numero di persone denutrite da circa 850 milioni nel 2000 a 420 milioni nel 2015, è lontano dall’essere raggiunto: secondo dati FAO, nel 2010, 900 milioni di persone erano ancora malnutrite e l’aumento dei prezzi agricoli del 2011 ha incrementato tale cifra di altri 44 milioni di persone 7Marina Tripaldi, Aprile 2013

8 La Sicurezza Alimentare Sulla basa di questo concetto multidimensionale di Sicurezza Alimentare e come testimoniato da alcune importanti iniziative internazionali (Rio+20, la Conferenza di giugno 2012 delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile identifica la “Food and Nutrition Security” come una delle sette aree prioritarie) si evince un forte legame e strette interconnessioni tra Food Security e le dimensioni dello Sviluppo Sostenibile (modello ESA: Economia, Società ed Ambiente). Marina Tripaldi, Aprile 20138

9 La Sicurezza Alimentare e lo Sviluppo Sostenibile Il sito della conferenza delle Nazione Unite in vista di Rio+20 riporta la seguente definizione di Sviluppo Sostenibile: “Sustainable development meets the needs of the present without compromising the ability of future generations to meet their own needs. Seen as the guiding principle for long-term global development, sustainable development consists of three pillars: economic development, social development and environmental protection”. Marina Tripaldi, Aprile 20139

10 La Sicurezza Alimentare e lo Sviluppo Sostenibile Le connessioni tra Sviluppo Sostenibile e Sicurezza Alimentare riguardano l’utilizzo e la gestione delle risorse naturali, in particolare la gestione delle risorse idriche, l’individuazione di nuovi approcci di sviluppo (approccio territoriale, diversificazione dell’economia, etc), ruolo delle istituzioni locali e della società per perseguire un modello di sviluppo sostenibile che possa avere effetti positivi anche nei confronti della Food Secuirty. Marina Tripaldi, Aprile 201310

11 La Sicurezza Alimentare in Africa Occidentale Fame e conflitti sono strettamente correlati, e in Africa Occidentale la situazione d'insicurezza alimentare è frutto di calamità sia naturali che umane. Il conflitto non è l'unica causa di crisi alimentare: povertà, disastri naturali e discriminazioni sono altri fattori altrettanto importanti. I costi economici che ne derivano sono causa di costi anche sociali, cioè una riduzione del capitale umano, fisico e sociale. 11Marina Tripaldi, Aprile 2013

12 La Sicurezza Alimentare in Africa Occidentale Perchè si possa parlare di sicurezza alimentare, è necessario che vi siano tre condizioni: 1)DISPONIBILITÀ 2)ACCESSO 3) STABILITÀ 12Marina Tripaldi, Aprile 2013

13 La Sicurezza Alimentare in Africa Occidentale 1. DISPONIBILITÀ: Tra il 1961 e il 2000, ben 38 Paesi dell'Africa Occidentale hanno vissuto un conflitto, e durante questo periodo hanno registrato una produzione agricola inferiore del 10% rispetto alla norma; la disponibilità della quantità di calorie/giorno diminuisce. La maggior parte dei Paesi dell'Africa Occidentale hanno delle esportazioni che si basano essenzialmente su un unico prodotto: il Senegal con le noccioline (75% delle esportazioni totali), il Benin e il Burkina Faso col cotone (36% e 35%), la Costa d'Avorio e il Ghana con i semi di cacao (23% e 21%). 13Marina Tripaldi, Aprile 2013

14 La Sicurezza Alimentare in Africa Occidentale 2) ACCESSO: In Africa Occidentale la percentuale della popolazione denutrita è in diminuzione, ma se si esaminano i singoli Paesi vi sono numerosi contrasti. Vi è una maggiore denutrizione in quei Paesi che hanno sofferto a lungo un conflitto, come Liberia e Sierra Leone, mentre nello stesso periodo Ghana, Nigeria, Burkina Faso, Mauritania e Mali hanno registrato una diminuzione in %. Marina Tripaldi, Aprile 201314

15 La Sicurezza Alimentare in Africa Occidentale Stranamente, il Senegal ha registrato un aumento dell'insicurezza alimentare pur non essendo una zona d'intenso conflitto. 3) STABILITÀ: gli effetti dei conflitti sull'agricoltura dipendono dalla natura del conflitto stesso. Se esso è limitato ad una specifica zona, le perdite agricole saranno in un certo qual modo limitate, anche se la zona interessata conoscerà un declino economico notevole. Marina Tripaldi, Aprile 201315

16 La Sicurezza Alimentare in Africa Occidentale Secondo la FAO, l’aumento della produzione agricola è la chiave per la diminuzione della denutrizione. Tale produzione ha un impatto assolutamente positivo nell’economia rurale, in particolare se i protagonisti sono i piccoli produttori, che stimolano il consumo di prodotti altenativi al commercio internazionale. Marina Tripaldi, Aprile 201316

17 Rigenerazione e salvaguardia delle risorse naturali e valorizzazione dei prodotti locali nel comune di Diouloulou (Regione di Ziguinchor – Senegal) Giugno 2006 – Dicembre 2008 17Marina Tripaldi, Aprile 2013

18 APAD: l’Associazione degli Agricoltori et Apicoltori della circorscrizione di Diouloulou L’associazione è nata en 1987 sotto forma di GIE (Gruppo di interesse Economico) con l’obiettivo principale di migliorare la produzione della frutta e i suoi sbocchi commerciali sul mercato. Settori d’intervento: Arboricolture fruttifera, Apicoltura, Transformazione della fruitta, orticoltura, commercializzazione di prodotti freschi e trasformati, Salvaguardia dell’Ambiente, Formazione, Trasporti. 18Marina Tripaldi, Aprile 2013

19 COSPE : Cooperazione allo Sviluppo dei Paesi Emergenti Il Cospe è una ONG Italiana, associazione senza scopo di lucro, creata a Firenze nel 1983 e insediata nel 1987 in Senegal. I settori d’intervento: DIRITTI DELLE DONNE PROTEZIONE DELL’AMBIENTE DIRITTI DELLE DONNE SVILUPPO RURALE DIRITTI ALL’EDUCAZIONE PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLE ORGANIZZAZIONI ALLA “BASE” 19Marina Tripaldi, Aprile 2013

20 La zone de Diouloulou et la Casamance La Circoscrizione di Diouloulou è situata nel Dipartimento di Bignona (Zarese – Fond Italie/Cilss) Clima sub-guinano: lunga stagione secca Vegetazione densa in certe zone e sporadica in altre (30% del territorio è foresta) L’agricoltura è il principale settore d’attività del mondo rurale. La povertà in Casamance è la conseguenza di un processo storico condizionato dai seguenti fattori: La riduzione della pluviometria La crisi della Casamançaise (1982) Il disinteresse dello Stato. 20 Marina Tripaldi, Aprile 2013

21 Con la crisi della Casamançaise, la foresta è diventata oggetto di sfruttamento ambientale indiscriminato (foreste disboscate da clandestini, produzione di carbone). Diverse specie vegetali sono in via d’ estinzione poichè nessuna azione di rimboischimento è stata intrapresa; Il servizio forestale è ostacolato nel controllo delle foreste a causa dell’insicurezza della zona (conflitto); L’apicoltura si basa su metodi tradizionali, che prevedono l’utilizzo del fuoco nella fase di raccolta, possibile causa di incendi; Il degrado dell’ecosistema della mangrovia; Il settore agricolo (inteso come produzione alimentare, fruitticoltura e orticoltura) è in difficoltà: aumento della salinazione del territorio; difficoltà ad accedere alle risorse primarie (inputs); mancanza di conoscenze tecniche; varietà inadatte al ciclo pluviometrico attuale. Esodo dei giovani dalle campagne eet accesso alla terra limitato per le donne; IL CONTESTO DEL PROGETTO 21Marina Tripaldi, Aprile 2013

22 L’OBIETTIVO GENERALE del PROGETTO: Contribuire alla lotta contro la desertificazione e preservare l’ambiente della Regione di Ziguinchor migliorando la gestione delle risorse naturali e valorizzando la produzione agricola esistente. (STRATEGIA DI RIDUZIONE DELLA POVERTA E DI SOSTEGNO ALLA SICUREZZA ALIMENTARE).  GLI OBIETTIVI SPECIFICI E LO SVOLGIMENTO DEL PROGETTO: 22Marina Tripaldi, Aprile 2013

23 Contribuire alla rigenerazione delle risorse naturali nelle cinque zone colpita dal degrado forestale nella circoscrizione di Diouloulou; I RISULTATI ATTESI E REALIZZATI: OBIETTIVO SPECIFICO 1 Il recupero della foresta Creazione di 6 vivai di specie forestali autoctone. 6 vivai, 16.000 piante prodotte (fruits da raccolto); 70.000 semi di mangrovia piantati 23Marina Tripaldi, Aprile 2013

24 Rimboschimento di 30 ettari (19.000 piante) 70.000 mangrovie, 8.797 piante forestali, 5.276 rigenerazioni naturali; riforestazione 50 ettari di terra; Gli incendi della foresta dovuti alla raccolta tradizionale del miele si sono ridotti 300 arnie funzionali e migliorate da installare 30 apicultori formati 300 arnie installate 58 apicoltori formati 24Marina Tripaldi, Aprile 2013

25 Popolazione della Circoscrizione di Diouloulou sensibilizzata Sessioni di sensibilizzazione sulla gestione delle risorse naturali Produzione del materiale d’informazione 1.250 persone coinvolte negli spettacoli di sensibilizzazione teatrali; circa 15.000 persone sensibilizzate attraverso i pannelli installati 25Marina Tripaldi, Aprile 2013

26 Aumentare le risorse economiche dei piccoli produttori e delle donne della Circoscrizione di Diouloulou attraverso le attività generatrici di reddito (AGR). I RISULTATI ATTESI E REALIZZATI: OBIETTIVO SPECIFICO 2 Avvio di AGR per la valorizzazione dei prodotti locali Creazione di una unità di trasformazione di frutta e formazione del personale Unità creata (centro costruito, macchine e materiale da lavoro acquistati); 43 persone formate 26Marina Tripaldi, Aprile 2013

27 Un unità di condizionamento del miele creata 8 persone impiegate nell’unità di condizionamento del miele L’unità di condizionamento del miele è stata creata nel 2006 12 persone impiegate nella raccolta e nella trasformazione del miele Creazione di 5 perimetri orticoli (200 donne impiegate nell’orticoltura) 142 Donne lavorano assiduamente nei 5 perimetri orticoli 27Marina Tripaldi, Aprile 2013

28 28Marina Tripaldi, Aprile 2013

29 29Marina Tripaldi, Aprile 2013

30 30 Marina Tripaldi, Aprile 2013

31 GLI EFFETTI DELLA LOTTA CONTRO LA DESERTIFICAZIONE Creazione del Comitato di Vigilanza al fine di lottare contro lo sfruttamento clandestino del legno; Creazione dei comitati di villaggio dedicati al rimboschimento, alla costruzione di dighe anti- sale, protezione della foresta; Coinvolgimento delle comunità rurali; Riduzione della deforestazione; Incendi forestali diminuiti; 31Marina Tripaldi, Aprile 2013

32 GLI EFFETTI DELLE ATTIVITA GENERATRICI DI REDDITO (AGR) Produzione e consumo di prodotti locali Creazione d’impiego Tecniche d’apicoltura moderna Produzione di reddito Coinvolgimento delle donne Orticoltura:  Miglioramento della dieta alimentare (nutrizione)  Vendita sul mercato dei prodotti agricoli 32Marina Tripaldi, Aprile 2013

33 Cosa è stato fatto dopo? Il progetto si è concluso nel dicembre 2008… 33Marina Tripaldi, Aprile 2013

34 INIZIATIVA COMPONENTE FOOD L’Intervento Senegal fa parte dell’iniziativa “Fondazioni4Africa” realizzata congiuntamente con la Compagnia San Paolo, Fondazione Cariparma, Fondazione Cariplo et Monte dei Paschi di Siena. Obiettivo Generale: Migliorare le condizioni economiche e sociali della popolazione che vive nelle aree urbane e peri-urbane in Senegal. L’obiettivo specifico del progetto è la valorizzazione dei prodotti e delle risorse locali come risorsa di reddito, in particolare per i gruppi sociali vulnerabili. Le filiere coinvolte sono : Marina Tripaldi, Aprile 201334 Filiera frutta : Sostenera l’associazione APAD per favorire una produzione di qualità e la commercializzazione di frutta fresca e trasformata, a livello locale, nazionale e internazionale Filiera allevamento: Supporto tecnico e istituzionale di ADENA, ADID et FBAJ, nella zona del Ferlo, per la promozione del mercato locale e della filiera carne e del latte.. Filiera pesca : Sostenere la FENAGIE Pêche e in particolare le donne impiegate nella trasformazione del pesce, per migliorare la qualità del prodotto e le capacità di sbocco sul mercato.

35 INIZIATIVA FILIERA FRUTTA L’attuale progetto finanziato dalla Fondazioni4Africa mira alla valorizzazione dei prodotti e delle risorse locali come fonte di reddito, in particolare per i gruppi sociali vulnerabili, attraverso quattro categorie di azioni: Marina Tripaldi, Aprile 201335 Organizzazione della filiera della frutta : (produzione, stoccaggio, conservazione, trasformazione e distribuzione): rafforzamento del sistema di raccolta e del condizionamento del mango destinato all’esportazione. Sostegno alla campagna di commercializzazio ne del mango: attraverso rafforzamento del sistema di trasporto del prodotto fresco destinato all’esportazione (mango, agrumi, anacardo). Formazione e aggiornamento professionale dei produttori: - sulle tecniche di raccolta, trasformazione e condizionamento del mango per l’esportazione; - sulla gestione dell’unità di trasformazione, sulle normative europee ed i criteri di certificazione dei prodotti; - sull’utilizzo di attrezzature informatiche. Collocazion e dei prodotti sul mercato a livello nazionale e internaziona le: Analisi, studi, certificazioni e promozione.

36 Marina Tripaldi, Aprile 201336

37 INIZIATIVA FILIERA FRUTTA Marina Tripaldi, Aprile 201337

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45 INIZIATIVA FILIERA FRUTTA L’Avanzamento delle attività inerenti il progetto : esportazione del mango in Italia (diretta), Francia, catene Carrefour in Europa (Sud-Nord); esportazione mango in Ghana, Marocco (Sud-Sud) ; aumento del fatturato del 181% nel periodo 2010 - 2011 campagna di raccolta del Mango aumentata del 120% nel 2010 - 2011 diversificazione delle AGR: attività innovative come la trasformazione della frutta (marmellate, sciroppi, frutta essiccata ecc), la mieleria, il servizio di affitto dei mezzi di trasporto, vendita di varietà di piante locali. Marina Tripaldi, Aprile 201345

46 INIZIATIVA FILIERA FRUTTA creazione di posti di lavoro (60 persone nell'unità di condizionamento, 300 nellla campagna di raccolta del Mango), know how nell'area. valorizzazione delle donne del territorio certificazione fair trade gestione di tutta la filiera miglioramento della qualità del Mango prodotto realizzazione del sistema di tracciabilità rafforzamento delle competenze in gestione al suo interno per un'organizzazione migliorata ed efficiente Marina Tripaldi, Aprile 201346

47 INIZIATIVA FILIERA FRUTTA APAD OGGI: APAD ha dal 2011 un bilancio positivo; Ha un portafoglio clienti fidelizzati stabile sul territorio locale; Gestisce contratti con i clienti FAIR TRAID fidelizzati sul mercato internazionale; Utilizza tecniche di agricoltura biologica; Forma i GIE locali sulle tecniche agricole moderne; APAD è una piccolo medio GIE autonomo e le sue attività sostenibili per la valorizzazione del territorio locale. Marina Tripaldi, Aprile 201347

48 INIZIATIVA FILIERA FRUTTA Per approfondire gli argomenti: Sicurezza alimentare e agricoltura: http://www.fao.org/wsfs/en/http://www.fao.org/wsfs/en/; www.ifad.org; www.wfp.org; www.food- security.net; www.foodsecurity.com; www.nepad.org; www.globalfoodsecurityforum.com www.ifad.orgwww.wfp.orgwww.food- security.netwww.foodsecurity.comwww.nepad.org www.globalfoodsecurityforum.com Nutrizione: www.oxfam.org; www.gain.orgwww.oxfam.org; www.gain.org ; Il COSPE e l’iniziativa Fondazioni4Africa: www.cospe.org http://www.fondazioni4africa.org Marina Tripaldi, Aprile 201348


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