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PubblicatoDino Casali Modificato 8 anni fa
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PROF.SENAREGA Dall’Educazione Fisica alle Scienze Motorie
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Concetto Educazione Fisica Educazione sportiva: per essere educativa deve assumere un carattere aperto, partecipazione di tutti, non deve essere emarginante, mezzo di sviluppo delle maggior numero possibile di capacità degli alunni Attività ludico-ricreativa: interpretata come condotta motoria facilitatrice di apprendimenti e come opportunità di espressione personale, ma anche come mezzo di «evasione» per scaricare ansia, stress e per stimolare la socializzazione
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Concetto Educazione Fisica Esercizio ginnico: mezzo per rispondere alle esigenze di salute e igieniche, suo scopo è costruire, colmare lacune e conservare nel tempo, in modo misurato, il capitale di efficienza fisica Educazione motoria: funzione di stimolo per una migliore conoscenza, scoperta e percezione del proprio corpo e delle sue possibilità
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Concetto Educazione Fisica nel tempo Anni ’70 concezione più ambientalista, gli alunni dovevano raggiungere una serie di conoscenze con un livello di acquisizione stabilito a priori. L’osservazione dell’apprendimento è basata sulla quantificazione dei risultati. Anni ‘80 (Piaget e Bruner) educazione un processo più individualizzato; obiettivi, contenuti, metodi più incentrati sugli alunni. Obiettivi generali, specifici, operativi a cui si integrano quelli di Bloom obiettivi intellettivo-conoscitivi, seguiti da quelli affettivo- emozionali e in ultimo quelli psicomotori, meno importanti. Sport extrascolastico ritenuto perdita di tempo.
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Concetto Educazione Fisica nel tempo Anni ‘90 il soggetto viene considerato in funzione di una serie di potenzialità e attitudini individuali diverse che vanno stimolate e trasformate in capacità. Queste attitudini non sono dominio di una sola area, viene rivalutata Educazione Fisica e Sportiva che ha un’alta valenza transdisciplinare. «Si costruisce insieme». L’agire sociale più importante del passato. Si impara a costruire non a essere costruiti
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Autori di riferimento anni ‘90 Vygotskij L. concetto «zona sviluppo prossimale» per cui con una metodologia adatta e rispettando le caratteristiche individuali a tutti è permesso di apprendere Edgard M. «educazione alla complessità» attraverso l’insegnamento si deve offrire la possibilità di creare competenze trasferibili nella complessità della realtà sociale.
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Autori di riferimento anni ‘90 Novak J. «mappe concettuali» si apprendono meglio i concetti se si possono collegare tra loro attraverso mappe concettuali Gardner H. «intelligenze multiple» intelligenza corporeo-cinestesica, spaziale, interpersonale, intrapersonale, quindi valorizzazione Educazione Fisica come elemento che coinvolge l’individuo globalmente
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Educazione Fisica e Scienze Motorie Programmi precedenti - Educazione Fisica 1° e 2° grado: sequenziali, settoriali con obiettivi generali, specifici, operativi Situazione attuale - Educazione Fisica 1° grado con discipline e ambiti disciplinari, traguardi delle competenze, obiettivi di apprendimento - Scienze Motorie 2° grado con aree, assi, ambiti, competenze, obiettivi specifici di apprendimento
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Educazione Fisica 1° grado Scienze Motorie 2° grado IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’COMUNICATIVO-ESPRESSIVA LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY SALUTE BENESSERE PREVENZIONE E SICUREZZA
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Compiti moderno docente Educazione Fisica/Scienze Motorie E’ chiamato a individuare percorsi e strategie attuative che, da un lato devono percepire le innovazioni delle scienze di riferimento e dall’altro devono essere programmati con un’attenta competenza professionale
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