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PubblicatoFederica Scotti Modificato 8 anni fa
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1 1.La Nota disciplina le sole indicazioni riguardanti le dislipidemie vengono suddivise in quattro classi: l’ipercolesterolemia poligenica, le dislipidemie familiari, le iperlipemie in pazienti con insufficienza renale cronica e le iperlipemie indotte da farmaci non corrette dalla sola dieta 2.L’impiego degli omega 3 nel post-infarto è a carico del SSN senza essere assoggettato alla Nota AIFA 13; di conseguenza, per questa indicazione, la Nota non deve essere riportata in ricetta 3.Le statine vengono suddivise in statine di I e di II livello, in funzione del target da raggiungere 4.Le Carte di Rischio del Progetto Cuore dell'ISS per la determinazione del rischio cardiovascolare globale in prevenzione primaria sono state sostituite con i criteri delle Linee Guida della AHA/ACC e dell'ESC/EASD che stratificano il rischio cardiovascolare individuale in base alla presenza di alcune patologie e/o di fattori di rischio 5.Il target per la terapia non è più il Colesterolo totale ma solo quello LDL 6.Il set di fattori di rischio viene ampliato (si aggiunge la familiarità per cardiopatia ischemica precoce in un familiare di I grado) e la valutazione del rischio è “sommatoria” (almeno 2 fattori di rischio) e non più probabilistica (rischio globale > 20% a 10 anni) PRINCIPALI DIFFERENZE RISPETTO ALLA PRECEDENTE NOTA AIFA 13
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2 In base a: 1.presenza di patologie e/o 2.presenza di fattori di rischio STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO SECONDO LE LINEE GUIDA AHA/ACC E ESC/EASD età abitudine al fumo pressione arteriosa sistolica > 135 e diastolica > 85 o trattamento antipertensivo in atto HDL < di 40 mg/dl nei maschi e < di 50 mg/dl nelle femmine storia familiare di cardiopatia ischemica precoce in un familiare di I grado (prima dei 55 anni nei maschi e prima dei 65 anni nelle femmine) malattia coronarica, arteriopatia periferica, aneurisma dell’aorta addominale, disturbo cerebrovascolare, diabete mellito
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3 LIVELLI DI RISCHIO
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4 IPERCOLESTEROLEMIA POLIGENICA * Nei pazienti intolleranti alla dose ottimale di statina per il conseguimento del target terapeutico è rimborsato il trattamento aggiuntivo con ezetimibe
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5 DISLIPIDEMIE FAMILIARI
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6 IPERLIPIDEMIE IN PAZIENTI CON INSUFFICIENZA RENALE CRONICA Nel caso di insuccesso di dieta e cambiamento di abitudini di vita: IPERLIPIDEMIE INDOTTE DA FARMACI NON CORRETTE DALLA SOLA DIETA
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7 TIPI DI DISLIPIDEMIA LIVELLO LIPIDI SEGNI CLINICI Ipercolesterolemia pura Ipercolesterolemia poligenica comune Ipercolesterolemia poligenica comune CT 6,5-9,0 (250-350) Forma molto comune; In genere asintomatico fino a comparsa di malattia; Xantomi ass enti. Ipercolesterolemia familiare Forma eterozigote CT 7-13 (275-500) Forma con prevalenza 1/500 circa. Elevato rischio di cardiopatia ischemica in età media; xantomi presenti nell’adulto Forma omozigote CT >13 (>500) Forma con prevalenza 1/1.000.000 Malattie vascolari e xantomi e nell’infanzia Ipertrigliceridemia pura Ipertrigliceridemia familiare Ipertrigliceridemia familiare TG (2.8-5.5) (250-750) Forma con prevalenza 1/1000 circa. Possibile rischio aumentato di vasculopatie; rischio di pancreatite. Deficit familiare di lipoprotein-lipasi o di apo CII Deficit familiare di lipoprotein-lipasi TG (>5.5) (>750) Forma con prevalenza 1-2/1.000.000 circa o di apo CII Possibile associazione con pancreatite ed epatosplenomegalia. Ipertrigliceridemia + Ipercolesterolemia Iperlipemia familiare combinata Iperlipemia familiare combinata TG (2.8-5.5) (250-750) CT 6,5-13,0 (250-500) Molto comune con prevalenza 1/100 circa. Rischio elevato di cardiopatia ischemica; la forma familiare può manifestarsi anche con aumento isolato di TG o di LDL-CT Forma con prevalenza di 1/1000. Possibile rischio aumentato di vasculopatie; rischio di pancreatite. Forma con prevalenza 1-2/1.000.000 circa; Possibile associazione con pancreatite ed epatosplenomegalia. PRINCIPALI DISLIPIDEMIE PRIMITIVE
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