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PubblicatoGeronima Calabrese Modificato 8 anni fa
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Ogni computer, ogni tablet, ogni smartphone … è collegato con un altro, internet si può definire un filo che collega tutto il mondo! … e tutti noi!
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I Social Network Ormai moltissime persone, di ogni età, dai più giovani agli adulti sono iscritti ad un social network, tra i più famosi: Facebook, Twitter, Ask, Instagram. Esistono anche applicazioni in grado di chattare in tempo reale tipo Viber, Skype; ci sono altre applicazioni di messaggistica, Whatsapp, Telegram. Per noi ragazzi e ragazze è un mondo pieno di opportunità di relazioni e conoscenza … … ma bisogna sapere che al tempo stesso ci sono dei possibili pericoli, come chattare con sconosciuti.
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PEER EDUCATION Io sono un peer educator e un peer educator si occupa proprio di questo: è un ragazzo alla pari che grazie all’aiuto di una persona consapevole può far comprendere ai suoi coetanei il bello e il brutto della Rete. Ci sono dei pericoli che i ragazzi possono correre se LASCIATI SOLI DAVANTI UN COMPUTER, se non sanno a chi rivolgersi per chiedere aiuto, se non sanno a cosa occorre stare attenti.
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Quando siamo in rete sembra che il tempo si blocchi e internet ci rapisce nel suo mondo. Internet è come un muro dove ognuno si può nascondere
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Bullismo e cyberbullismo Il bullismo è una reiterata prepotenza (o prevaricazione) da parte di qualcuno più forte ai danni di qualcuno più debole. Le prepotenze possono essere di tipo fisico, verbale, sociale - cioè finalizzate all'esclusione dai gruppi di amici - elettronico, ecc. Tutte le manifestazioni comportamentali e socio relazionali che hanno queste caratteristiche, se compiute da bambini o ragazzi, vanno considerate forme di bullismo. Nonostante siano ormai alcuni anni che anche in Italia si parli di questo fenomeno, capita ancora di leggere dichiarazioni in cui, di fronte a situazioni che condensano tutte le caratteristiche del bullismo, si afferma trattarsi di semplici manifestazioni legate alla crescita. Per contro, altrettanto spesso alcuni trattano il bullismo come fosse una specie di sottocategoria di reato, per cui vedono nell’intervento delle forze dell’ordine la sola attività utile per combatterlo.
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Espressione dei diritti sul web La libertà di espressione è un principio alla base della DEMOCRAZIA. Resta però il problema dei limiti della libertà di espressione. Soprattutto ai tempi di internet. C’è un dibattito in corso in Italia sulla rete, sul modo di utilizzarla da parte dei navigatori e sul modo di considerarla da parte dei magistrati. Punto dolente, i commenti degli utenti. Per molto tempo si è pensato fosse l’anonimato a incentivare flame, insulti o azioni di trolling. Ma se di dà un’occhiata alla piega che certe discussioni prendono su Facebook, dove la maggior parte degli utenti è perfettamente riconoscibile con tanto di nome e cognome, si è portati a pensare che la tendenza a postare commenti negativi rientri nelle dinamiche (a)sociali on line. D’altronde l’anonimato sul web è relativo, visto che ci si firma con un nick e si è rintracciabili tramite indirizzo IP o email. Senza contare che i troll sono sempre solerti e si attivano per il gusto di farlo, per questioni ideali e in rari casi persino per professione. È ormai noto come i commenti negativi possano fare da influencer, dirottando la discussione e condizionando l’opinione dei lettori sulle questioni trattate e su chi ne scrive. I troll sono sempre solerti e si attivano per il gusto di farlo, per questioni ideali
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Sicurezza e protezione online: http://www.microsoft.com/italy/sicurionline Esistono molti siti che mostrano come tutelarsi, come ad esempio questo scritto qui sopra.
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Secondo me, internet potrebbe diventare migliore se potessimo tutti, anche i bambini, navigare in tranquillità, anche i bambini, senza esser rintracciati da persone con brutti scopi!
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Grazie! PASQUALE SURACI
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