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L’andamento del mercato del lavoro dipendente in provincia di Parma nel terzo trimestre 2010 Rapporto congiunturale Dati al 30 settembre 2010 Parma, 3.

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1 L’andamento del mercato del lavoro dipendente in provincia di Parma nel terzo trimestre 2010 Rapporto congiunturale Dati al 30 settembre 2010 Parma, 3 febbraio 2011 Provincia di Parma – Sala “ Savani ” Piazzale della Pace 1 – Parma presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli

2 Premessa metodologica

3 La risorsa statistica principale è il data warehouse costruito sugli archivi S ILER dei Centri per l’impiego  G.E. Franc ……………..programmazione S QL per l’estrazione del data warehouse  M. Pellinghelli ………...programmazione S QL per la bonifica e la standardizzazione del data warehouse, tabulazione e documentazione statistica  P.G. Ghirardini ………...analisi edestagionalizzazione T RAMO /S EATS delle serie storiche  P.G. Ghirardini ………...analisi e destagionalizzazione T RAMO /S EATS delle serie storiche 45.746 lavoratori che vengono avviati al lavoro 9.780 unità locali di imprese e istituzioni che avviano al lavoro 78.091 avviamenti al lavoro dipendente e 70.054 cessazioni data warehouse delle comunicazioni obbligatorie S ARE-CO (gennaio-settembre 2010)

4 L’analisi e la destagionalizzazione delle serie storiche utilizza il modello T RAMO /S EATS – D EMETRA © 2.2  modello avanzato utilizzato da Istat, Eurostat, Bankitalia e Bce  destagionalizzazione basata sul modello probabilistico A RIMA identificato e stimato per la serie  correzione della serie da effetti di calendario (giorni lavorativi, festività nazionali, Pasqua, anni bisestili) e da valori anomali (outlier additivi, cambiamenti temporanei o di livello)  diagnostica su modelli e qualità della destagionalizzazione  previsioni  T RAMO..... Time Series Regression with A RIMA Noise, Missing observations and Outliers  S EATS....... Signal Extraction in A RIMA Times Series  A RIMA...... AutoRegressive Integrated Moving Average

5 Il contesto macroeconomico nazionale e regionale

6 Italia

7 Il Pil crescerà un po’ più del previsto nel 2010 (+1,1%) e al terzo trimestre 2010 la crescita acquisita è +1,0% variazione congiunturale % IV trimestre 2009–0,1 I trimestre 2010+0,4 II trimestre 2010+0,5 III trimestre 2010+0,3

8 La produzione industriale risale ancora in modo lento dal punto di minimo (80,3) toccato nel marzo 2009 variazione congiunturale % ottobre 2010–0,1 novembre 2010+1,1

9 L’unica componente macroeconomica della domanda che cresce realmente in Italia è quella estera (+2,8%) Variazioni congiunturali % IV trimestre 2009 I trimestre 2010 II trimestre 2010 III trimestre 2010 Prodotto interno lordo–0,1+0,4+0,5+0,3 Importazioni di beni e servizi+3,0+3,3–0,1+4,7 Consumi finali nazionali+0,0 +0,1+0,2 Spesa delle famiglie residenti+0,0+0,2+0,0+0,3 Spesa della P.A. e delle I.S.P.–0,2–0,5+0,4–0,2 Investimenti fissi lordi+0,7+1,3+2,0+0,9 Esportazioni di beni e servizi–0,2+3,4+2,4+2,8 Fonte: Istat (Conti economici trimestrali)

10 Dagli inizi del 2008 la crisi ha distrutto 664 mila posti di lavoro in Italia (variazione fra dati destagionalizzati) variazione congiunturale % IV trimestre 2009–0,3 I trimestre 2010–0,1 II trimestre 2010–0,1 III trimestre 2010–0,2

11 Dal terzo trimestre 2009 il numero dei disoccupati in Italia è tornato sulla soglia dei 2 milioni di unità variazione congiunturale % IV trimestre 2009+3,3 I trimestre 2010+1,3 II trimestre 2010+0,2 III trimestre 2010–1,7

12 L’insufficiente progresso tecnico e la scarsa dotazione di capitale per unità di lavoro frenano la produttività tasso di crescita medio nel triennio 2007-2009 % produttività del lavoro–2,7 contributo di: – capitale per ora lavorata+0,8 – produttività totale dei fattori (PTF)–3,4

13 Emilia-Romagna

14 Scenario 2010 per l’Emilia-Romagna: il Pil (+1,5%) crescerà un poco di più della media italiana (+1,1%) Variazioni %201020112012 Prodotto interno lordo+1,5+1,0+1,4 Importazioni di beni e servizi dall’estero–2,7+4,7+5,1 Domanda interna+0,7+0,9+1,2 Spesa delle famiglie residenti+0,8+0,9+1,0 Spesa della P.A. e delle I.S.P.–0,5–0,4+0,1 Investimenti fissi lordi+1,9+2,1+2,8 Esportazioni di beni e servizi verso l’estero+6,4+5,2+5,6 Fonte: Unioncamere Emilia-Romagna – Prometeia (novembre 2010)

15 L’indagine Unioncamere registra una ripresa della produzione industriale in Emilia-Romagna Saldo rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (% aumento – % diminuzione)% I trimestre 2010–7,5 II trimestre 201022,8 III trimestre 201027,3

16 Dagli inizi del 2008 si sono persi 49 mila occupati in Emilia-Romagna (variazione fra dati destagionalizzati) variazione congiunturale % IV trimestre 2009–0,5 I trimestre 2010–0,3 II trimestre 2010–0,1 III trimestre 2010–0,2

17 Nella regione diminuisce la disoccupazione nel terzo trimestre 2010 ma i disoccupati sono ancora 97 mila variazione congiunturale % IV trimestre 2009+8,4 I trimestre 2010–0,2 II trimestre 2010+0,9 III trimestre 2010–6,2

18 Provincia di Parma

19 In provincia di Parma la crescita dell’export supera ancora quella registrata nel complesso della regione variazione tendenziale % Provincia di Parma Emilia- Romagna I trimestre 2010+23,0+3,8 II trimestre 2010+23,3+19,0 III trimestre 2010+27,6+20,8

20 Meccanica strumentale, alimentare e chimica farmaceutica guidano l’export in provincia di Parma

21 L’indagine Unioncamere registra una maggiore ripresa della produzione industriale in provincia di Parma Saldo rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente (% aumento – % diminuzione)% I trimestre 2010–10,1 II trimestre 20106,1 III trimestre 201035,0

22 L’Istat stima 3.000 occupati alle dipendenze in meno fra il 2008 e il 2009 come impatto locale della crisi

23 La domanda di lavoro dipendente per settore di attività economica La recente evoluzione della domanda di lavoro dipendente espressa dalle unità locali delle imprese e delle istituzioni residenti in provincia di Parma

24 Nel complesso dell’economia gli avviamenti al lavoro hanno continuato a crescere nel terzo trimestre 2010 III trimestre 2010% variazione tendenziale+21,4 variazione congiunturale variazione congiunturale precedentemente prevista +4,1 +1,8

25 La crescita degli avviamenti al lavoro nelle attività manifatturiere conosce una battuta di arresto (prevista) III trimestre 2010% variazione tendenziale+10,3 variazione congiunturale variazione congiunturale precedentemente prevista –1,4 –1,2

26 Dall’inizio della ripresa sono stati ricuperati 1.582 posti di lavoro alle dipendenze nel totale economia

27 776 nuovi posti di lavoro alle dipendenze creati nel terzo trimestre 2010 in prevalenza nei servizi

28  la graduale ripresa dell’export e della produzione industriale non si è tradotta ancora in un recupero dei posti di lavoro perduti nelle attività manifatturiere, pressate dall’esigenza di reintegrare lavoratori cassaintegrati e di ripristinare migliori condizioni di produttività, anche se i settori più interessati dalla ripresa stanno aumentando vivacemente le assunzioni  l’esigenza di massima flessibilità produttiva e organizzativa fa crescere l’occupazione nei trasporti e nel magazzinaggio (logistica), nei servizi alle imprese e nel lavoro interinale  cresce l’occupazione per commercio, alberghi e ristoranti  è in stallo l’area del Pubblico impiego e del Welfare  al momento cresce unicamente il lavoro flessibile  non si rileva un’intensificazione dei fenomeni discriminatori Caratteristiche emergenti del processo di job-creation nel terzo trimestre 2010: una nuova transizione?

29 L’export nella meccanica strumentale torna ai livelli anteriori alla crisi e rimette in moto le assunzioni III trimestre 2010% variazione tendenziale+47,7 variazione congiunturale+10,4

30 La domanda di lavoro nella meccanica generale cresce fortemente traendo vantaggio da sinergie di filiera III trimestre 2010% variazione tendenziale+90,3 variazione congiunturale+14,2

31 L’industria alimentare meno investita dalla crisi attua un graduale downsizing per recuperare in produttività III trimestre 2010% variazione tendenziale– 4,3 variazione congiunturale–1,5

32 Una simile strategia viene attuata dalle grandi imprese farmaceutiche e dalle altre imprese del settore chimico III trimestre 2010% variazione tendenziale–19,0 variazione congiunturale+4,8

33 La logistica diviene un «sistema interfunzionale» che produce un travaso di addetti dall’industria ai servizi III trimestre 2010% variazione tendenziale+23,2 variazione congiunturale+17,9

34 La tendenza all’«esternalizzazione» dell’industria avvantaggia l’intera gamma dei servizi alle imprese III trimestre 2010% variazione tendenziale+14,8 variazione congiunturale–2,8

35 L’incertezza della ripresa favorisce il ricorso al lavoro interinale e, in generale, al lavoro a tempo determinato III trimestre 2010% variazione tendenziale+71,1 variazione congiunturale+15,2

36 La ripresa della domanda di lavoro nel commercio rappresenta anche un fattore di equilibrio sociale III trimestre 2010% variazione tendenziale+16,5 variazione congiunturale+0,0

37 Ancora elevata la crescita della domanda di lavoro dipendente per alberghi, ristoranti e pubblici esercizi III trimestre 2010% variazione tendenziale+30,3 variazione congiunturale+9,3

38 Le caratteristiche socio-demografiche del processo di job creation La recente evoluzione della domanda di lavoro dipendente per sesso, età e cittadinanza dei lavoratori e per tipologia contrattuale dei rapporti di lavoro

39 Parma nel 2009 registrava ancora la metà dei livelli di disoccupazione totale, femminile e giovanile italiana

40 Nel terzo trimestre 2010 sono stati creati 497 posti di lavoro per i giovani e 330 posti di lavoro per le donne

41 La domanda di lavoro maschile, maggiormente colpita dalla crisi, tende oggi a recuperare il terreno perduto

42 La forte domanda di manodopera nella logistica e nei servizi traina la componente occupazionale straniera

43 Vi sono incoraggianti segnali di recupero degli ingressi sul segmento giovanile del mercato …

44 … ma l’unica tipologia contrattuale in crescita, attualmente, è ancora quella a tempo determinato

45 Il quadro degli indicatori di disequilibrio

46 dal labour hoarding  tentativo di «risparmiare» le risorse umane più qualificate o su cui le imprese hanno più investito in formazione  forte ricorso agli ammortiz- zatori sociali (in Italia con la Cassa integrazione guadagni, con lo Chômage technique in Francia e il Kurzarbeitergeld in Germania) volto a pagare le ore «non lavorate» degli occupati alle dipendenze  inevitabile abbassamento della produttività del lavoro La complessa transizione al «dopo-crisi» registra, anche per Parma, un passaggio … al job shedding  azioni di riequilibrio del rapporto fra l’output e l’input di lavoro dilatatosi su livelli diseconomici durante la crisi  mancata o parziale sostituzione del turnover del personale  prepensionamenti e dimissioni «volontarie» incentivate  mobilità individuale e collettiva per ristrutturazione industriale o per cessazione dell’attività  maggiore ricorso all’outsourcing, al lavoro temporaneo, a catene di subfornitura, a spin-off e simili

47 Il quadro locale degli indicatori di disequilibrio rileva sia crisi industriali che si risolvono sia ristrutturazioni Indicatori di disequilibrio I trimestre 2010 II trimestre 2010 III trimestre 2010 Cassa integrazione guadagni ordinaria (ore concesse) 480.084538.568257.999 Cassa integrazione guadagni straordinaria (ore concesse) * 302.216515.493422.598 Cassa integrazione guadagni totale782.3001.054.061680.597 Iscrizioni nelle liste di mobilità (iscritti di flusso) 626410459 Dipendenti indicati come esuberi nelle comunicazioni di mobilità ** 326173340 * comprensive delle ore autorizzate «in deroga» ** art. 4 e 24, Legge 233/91

48 321.834 ore di Cig nelle attività manifatturiere nel terzo trimestre 2010: non meno di 610 i lavoratori coinvolti

49  l’economia e il mercato del lavoro della provincia di Parma, in questo scenario di graduale recupero dalla crisi, paiono avvantaggiarsi dei significativi differenziali di competitività e di coesione preesistenti alla recessione  in provincia di Parma, dall’inizio della ripresa locale, sono stati recuperati circa 1.600 posti di lavoro alle dipendenze  il target «primario» delle politiche locali del lavoro resta ancora focalizzato sugli esiti delle crisi industriali esistenti e su possibili colpi di coda della crisi, sebbene si registri il parziale reintegro dei lavoratori posti in cassa integrazione  i segnali incoraggianti di ripresa della domanda di lavoro, per i giovani e i neo-occupati, avvengono comunque nel segno della massima flessibilità lavorativa e organizzativa, ove pesa l’incertezza del contesto macroeconomico generale Alcune osservazioni conclusive

50 L’andamento del mercato del lavoro dipendente in provincia di Parma nel terzo trimestre 2010 Rapporto congiunturale Dati al 30 settembre 2010 Parma, 3 febbraio 2011 Provincia di Parma – Sala “ Savani ” Piazzale della Pace 1 – Parma presentazione a cura di Pier Giacomo Ghirardini Monica Pellinghelli


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