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Esercitazione 4 Argomenti:

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Presentazione sul tema: "Esercitazione 4 Argomenti:"— Transcript della presentazione:

1 Esercitazione 4 Argomenti:
13-15 Maggio 2014 Argomenti: Struttura secondaria del fusto salvia officinalis Pinus pinea (pino) Tilia (tiglio) Struttura secondaria della radice Opuntia (Fico d’india) Vicia faba (fava) Struttura fiorale Ranunculus Bellis perennis (margherita) FOTO DI: Fattorini L. E Veloccia A., 2014 (unpublished)

2 Nelle piante dotate di eustele (Gimnosperme e la maggior parte delle Angiosperme dicotiledoni) l’attività di due meristemi secondari consente il passaggio alla struttura secondaria del fusto: CAMBIO CRIBRO-VASCOLARE CAMBIO SUBERO-FELLODERMICO ( o FELLOGENO) FLOEMA SECONDARIO (est) XILEMA SECONDARIO (int) SUGHERO (est) FELLODERMA (int)

3 UN VERO ACCRESCIMENTO SECONDARIO È PRESENTE IN TUTTE LE GIMNOSPERME ED IN MOLTE DICOTILEDONI, È INVECE ASSENTE NELLE MONOCOTILEDONI E NELLE FELCI. periderma

4 Cambio cribro-vascolare subero-fellodermico Il fellogeno produce verso l’interno strati di cellule parenchimatiche (felloderma) e verso l’esterno strati di sughero (=tessuto tegumentale secondario) Ogni anno un nuovo fellogeno sostituisce quello precedente (a differenza del cambio cribro-vascolare)

5 Transizione alla struttura secondaria nel FUSTO DI SALVIA
cambio cribro-vascolare

6 Struttura primaria del fusto tipo “Tilia”
struttura primaria del caule delle specie arboree

7 STRUTTURA SECONDARIA DEL FUSTO
Legno eteroxilo Fusto di Tiglio La struttura del legno delle angiosperme è molto varia. presenza di diversi tipi cellulari: - Trachee - Tracheidi - Fibre - cellule parenchimatiche Nel floema secondario non si osservano andamenti stagionali come per lo xilema. Il floema secondario è attivo per meno di un anno. Solo lo strato più interno è attivo nella conduzione.

8 STRUTTURA SECONDARIA DEL FUSTO
Legno eteroxilo Fusto di Tiglio COSTITUITO DA: periderma (sughero + fellogeno + felloderma) floema secondario con il parenchima di dilatazione (i raggi parenchimatici aumentano di larghezza verso l’esterno) il legno secondario di tipo eteroxilo, cioè costituito di trachee e tracheidi, di fibre sclerenchimatiche e cellule parenchimatiche parenchima midollare al centro

9 STRUTTURA SECONDARIA DEL FUSTO
Legno omoxilo Fusto di Pinus sp. Con fibrotracheidi I colori non corrispondono a quelli ottenuti con Rosso Carminio-Verde Iodio

10 STRUTTURA SECONDARIA DEL FUSTO
Legno omoxilo COSTITUITO DA: fibrotracheidi (sostegno meccanico e conduzione) raggi midollari uniseriati ‘legno primaverile’ (legno precoce) costituito da fibrotracheidi con lume dei vasi maggiore e parete meno spesse e ‘legno estivo’ (tardivo) costituito di fibrotracheidi con lume minore e parete più spessa: ciò consente di distinguere, anche in un legno omoxilo, le cerchie annuali

11 LA RADICE IN STRUTTURA SECONDARIA
Xilema I Floema I Floema I Nelle Gimnosperme e nelle Angiosperme Dicotiledoni l'accrescimento diametrale della radice avviene ad opera di un meristema secondario, il cambio cribro-vascolare (in verde) che forma nuovo legno verso l’interno e nuovo libro verso l’esterno. Inizialmente il cambio si forma da cellule parenchimatiche fra lo xilema primario e il floema primario e poi anche da cellule del periciclo prospicienti i poli protoxilematici assumendo un andamento sinusoidale. M P 1.        corteccia; 2.        endoderma; 3.        periciclo; 4.        arche xilematiche (xilema primario); 5.        floema secondario 6.        legno secondario 7.        cambio; 8.        arca floematica (floema primario); P Protoxilema esarco M Metaxilema endarco

12 LA RADICE IN STRUTTURA SECONDARIA
Nella radice il primo fellogeno si origina gen. dal periciclo (più in profondità che nel fusto)

13 LA RADICE IN STRUTTURA SECONDARIA
COSTITUITO DA: - periderma - floema secondario - cambio cribro- vascolare - legno secondario eteroxilo (tipico delle Dicotiledoni) La porzione di cambio cribro-vascolare che deriva dal periciclo origina spesso ampi raggi parenchimatici (secondari): questi raggi sono allineati con i poli protoxilematici dello xilema I (al centro della sezione) (NB: ciò non accade nel fusto!!!) La corteccia primaria (con l’endodermide) viene distrutta con l’accrescimento secondario (il fellogeno origina dal periciclo che prolifera) La struttura istologica del legno e del libro è uguale a quella del fusto; generalmente però il legno della radice contiene meno fibre e più vasi e le cerchie annuali sono meno marcate.

14 LA RADICE IN STRUTTURA SECONDARIA
Opuntia Vicia faba raggio midollare Cambio c-v parenchima di dilatazione libro secondario raggio midollare

15 Colorazione si raccomanda di utilizzare poche gocce di colorante
Effettuare tutte le sezioni Porre le sezioni in acqua di Javel (ipoclorito di sodio diluito 1:8) Calcolare 10 min dall’ultima sezione Lavaggio in acqua Mettere in acido acetico diluito (aacqua acidulata) per 7-8 min Mettere nel colorante Carminio Verde-iodio esattamente per 3 min Montaggio su vetrino con acqua e osservazione si raccomanda di utilizzare poche gocce di colorante Rosa/rosso -pareti cellulosiche (es, del floema, del collenchima e del parenchima) Verde - pareti lignificate (es, tracheidi e trachee dello xilema) Azzurro /verde - fibre sclerenchimatiche, sclereidi Arancione - sughero e cellule suberificate

16 IL FIORE

17 STRUTTURA FIORALE Ranunculus sp. fiore ermafrodita o perfetto
(calice) Ranunculus sp. fiore ermafrodita o perfetto Fiore: germoglio con foglie modificate (antofilli) ad accrescimento definito: sepali, petali, stami, carpelli (pistillo).

18 STRUTTURA FIORALE

19 Infiorescenza a capolino
STRUTTURA FIORALE Infiorescenza a capolino E' una tipologia di infiorescenza, tipica della famiglia Asteraceae. fiori tubulosi: bisessuali a simmetria radiale corolla a 5 petali fusi fiori del disco fiori ligulati: spesso femminili o sterili Irregolari corolla di 3 o 5 petali uniti lateralmente in una ‘ligula’ fiori del raggio gineceo bicarpellare, ovario infero Calice trasformato in peli (pappo) oppure completamente ridotto Stami con filamenti liberi, antere riunite in un tubo

20 Infiorescenza a capolino
STRUTTURA FIORALE Infiorescenza a capolino


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