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PubblicatoMatteo Tonelli Modificato 8 anni fa
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Il linguaggio – parte prima A cura di Eleonora Bilotta
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Evoluzione degli Ominidi
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Johanson e Leakey
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Teoria della radiazione di Homo
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Teoria dell’evoluzione parallela di Homo
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Comparazione fra i crani dei primati
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Comparazione del piede dei Primati
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Comparazione della mano dei Primati
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Visione stereoscopica
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Visione dei colori
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Sviluppo arcate dentarie in Homo
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Comparazione dell’apparato fonatorio umano e dei Primati
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Sviluppo del dimorfismo sessuale
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Cura della prole
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Sito sul protolinguaggio http://www.geocities.com/Athens/Forum/2803/Proto Language-Monosyllables.htm#FHA
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Le caratteristiche del linguaggio Il genere Homo possiede, la capacità di esprimere pensieri attraverso una forma di comunicazione verbale formalizzata che è il linguaggio. Il comportamento verbale è quella attività che viene messa in atto ogni qual volta i muscoli che controllano la laringe, e diverse parti della bocca, sono usati per produrre locuzioni che sono strutturate e regolate da un sistema di comunicazione detto “lingua”.
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Funzioni principali del linguaggio Le due principali funzioni del linguaggio sono: –permettere ai parlanti di comunicare tra di loro (comunicazione inter-individuale, trasmissione di informazioni, pensieri e sentimenti da una persona all'altra, controllo del reciproco comportamento); –facilitare agli individui pensieri ed azioni (comunicazione intra-individuale, una volta che un individuo ha imparato una piccola parte delle risposte linguistiche accettate in una data comunità, le usa per “pensare” e per guidare e controllare il proprio comportamento).
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La comunità linguistica La “comunità linguistica” è l’insieme dei parlanti di una determinata lingua, in grado di comunicare gli uni con gli altri perché hanno appreso, nel corso del tempo, a rispondere alle reciproche locuzioni in modo coerente. Esiste una differenza concettuale tra linguaggio e lingua. –Il linguaggio si riferisce alla capacità in generale di produrre atti linguistici, e sottolinea tutti gli aspetti soggettivi, psicologici, individuali del comportamento linguistico. –Il concetto di lingua si riferisce, invece, alle regole fonologiche e grammaticali, ai significati comuni stabiliti dalla consuetudine d'uso di particolari forme verbali e costruzioni che condizionano la realizzazione degli atti linguistici; la lingua sottolinea l’aspetto oggettivo, normativo, collettivo del comportamento verbale di una comunità.
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Interrelazioni fra comportamento verbale e non verbale Può essere considerata lingua qualsiasi sistema che regoli un insieme di risposte di cui siano capaci gli essere umani e/o non umani. Infatti il comportamento verbale è associato ad un comportamento espressivo, non verbale, che in Homo si struttura in parallelo sostenendo e facendo da contrappunto gestuale alle interazioni linguistiche o seguendo strade comunicative proprie alterando, modificando e addirittura sostituendosi al comportamento linguistico vero e proprio.
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La comunicazione scritta (Continua) La scrittura è un sistema di comunicazione che ha un rapporto di dipendenza dal linguaggio parlato, in quanto filogeneticamente è nata dopo che l’uomo aveva imparato a parlare. Ma bisogna attendere il 3200 A.C., col sorgere delle prime città-stato nella Mesopotamia, perché, nella storia dell'uomo, compaiano documenti scritti per imposte, tributi e inventari. La prima forma di scrittura, detta cuneiforme, si serviva di uno stilo acuminato, per incidere simboli (o icone) nell'argilla fresca.
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La comunicazione scritta Ricca di un vocabolario di oltre duemila segni, questa scrittura era usata non solo per la contabilità, ma anche per prescrizioni mediche, racconti epici e scritti religiosi. Dopo la scrittura cuneiforme, che è la più antica finora conosciuta, nacquero, indipendentemente in varie parti del mondo, altri sistemi di rappresentazione del mondo esterno attraverso simboli astratti, ma con una caratteristica comune: –quella di servire ad una élite dominante per produrre documenti con i quali legittimare il potere acquisito.
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Gli ideogrammi (Continua) In Egitto, per esempio, alcune iscrizioni rappresentano un capo che riceve tributi dal popolo, e antichi documenti cinesi rappresentano e testimoniano la costruzione di straordinari monumenti pubblici in onore dei capi. Nell'America Latina, le iscrizioni Maya commemoravano le cerimonie stagionali e le conquiste dei re. Tuttavia, anche se gli antichi sistemi di scrittura furono sviluppati dalle classi dominanti per loro uso esclusivo, col tempo, anche le fasce meno istruite di popolazione finirono per appropriarsene. All’inizio disegnando solo il sole, i buoi o la pioggia.
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Manufatto del tempo del protolinguaggio
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Ideogrammi giapponesi
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Gli ideogrammi Successivamente il vocabolario divenne più complesso e accessibile agli scribi, figure che si guadagnavano da vivere scrivendo. A poco a poco i simboli, le icone si trasformarono in ideogrammi (processo di semplificazione dell’immagine visiva, che mantiene solo alcuni tratti distintivi che identificano il referente oggettuale del mondo esterno a cui l’ideogramma si riferisce), ovvero rappresentazioni di idee associate a oggetti. Il sole, per esempio, con estensione del campo semantico dell'ideogramma, finì per rappresentare anche il calore o la luce. Questo sistema semplificò sia la scrittura che la lettura, rendendo allo stesso tempo possibile comunicare idee astratte.
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Nascita dell’alfabeto Fu verso il 1500 A.C. che comparve il primo vero alfabeto, un sistema di scrittura basato unicamente sulla fonetica, che fornì un mezzo relativamente semplice per trascrivere la lingua parlata. Inoltre consentiva di acquisire la padronanza dei simboli, una trentina al massimo, in poco tempo. Ma c'era un problema: nei primi vocabolari mancavano completamente le vocali. Per esempio la parola “dbt” poteva significare debito o dubito o debutto. Le vocali furono introdotte dai Greci attorno al 740 A.C., permettendo potenzialmente a tutti di trascrivere discorsi, dibattiti, pensieri personali, idee, e così via.
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La lingua come sistema di comunicazione (Continua) La costituzione di un tale sistema che dà agli esseri umani la possibilità di comunicare ha due aspetti principali: –è un sistema fisico e biologico in cui ha luogo la comunicazione; –è un sistema di segni in base al quale sono formulati i messaggi. Se si esamina il primo punto, si può mettere in evidenza l’enorme complessità dei collegamenti lungo i quali possono scorrere i messaggi.
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Figure di Veneri di Homo Sapiens sapiens
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Il bisonte di Lascaux
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