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PubblicatoNiccolina Piccinini Modificato 8 anni fa
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6. Gli Impieghi del Reddito 5. Il Prodotto Regionale 7. La Distribuzione del Reddito 1. Il Territorio 4. L’Impresa 3. Il Lavoro 2. La Società Sviluppo Lazio Servizio Studi Regione Lazio Assessorato al Bilancio
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1. IL TERRITORIO La produzione di rifiuti del Lazio, nel 2005, ha raggiunto i 3,2 milioni di tonn. (10,3% del tot. nazionale) con una quota per abitante pari a 617 kg (+3,4% sul 2004) valore molto al di sopra della media nazionale (539 kg). La produzione di energia elettrica del Lazio, nel periodo 2001-2005, è diminuita del -11,6% mentre i consumi sono aumentati del 12,1%. Nonostante l’impennata dei consumi ed una produzione ridotta, il Lazio nel 2005 presenta un bilancio energetico positivo (+138 GWh). Le buone performance del traffico aeroportuale confermano il forte sviluppo degli aeroporti di Fiumicino e Ciampino (+5,4% e 16,9% sul 2005) e rilevano le loro criticità strutturali. Nel 2005 l’offerta del Co.Tra.L. è stata di 2.579.569 corse e 81.088.777 vetture/km a fronte di 2.626.440 corse e 82.185.986 vetture/km programmate ad inizio anno, con una regolarità del servizio sull’intera rete pari al 99%.
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1. IL TERRITORIO Bilancio energetico del Lazio (Fonte: Terna - Anni 2001-2005)
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2. LA SOCIETA’ Al 2006, la Regione Lazio supera i 5 milioni e 300mila abitanti, (2,76 mln donne e 2,54 mln uomini). La provincia di Roma concentra circa il 72% della popolazione totale. Le famiglie al 2005 sono 2.144.859, le convivenze 4.144, il numero medio di componenti per famiglia è pari a 2,05. Rispetto alle tipologie familiari, nel 2005, il 56,2% è costituito da coppie coniugate con figli, il 14,6% da coppie coniugate senza figli, il 12,2 da persone sole, il 7,1% da madri sole (contro l’1,8% di padri soli). Nell’anno accademico 2005-2006 risultano iscritti negli atenei del Lazio più di 246mila studenti. Il 56,6% di questi proviene da “La Sapienza” che registra quasi 140mila iscritti totali, di cui il 60% è rappresentato da donne. Al 31/12/2005, risiedevano nel Lazio 250.000 cittadini stranieri (l’83% nella provincia di Roma). L’incidenza dei residenti stranieri nella regione (4,7%) è inferiore alla media delle regioni centrali e ancora più di quelle settentrionali.
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2. LA SOCIETA’ Piramide delle et à del Lazio nel 2006 (Fonte: Istat – 2007)
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3. IL LAVORO Il tasso di attività medio laziale registra nel 2006 un incremento rispetto al 2005. Con un valore del 64,2% si colloca al di sopra del dato medio nazionale (62,7%). Si rilevano, inoltre, forti disomogeneità di genere nella partecipazione al mercato del lavoro. (M: 75,9%; F: 53,1%). Nel periodo 2001-2006, l’occupazione regionale è cresciuta dell’8,3%, un dato sensibilmente superiore a quello medio nazionale (6,9%). Nel Lazio l’occupazione è così ripartita: lavora nel settore agricolo il 2,5% del totale degli occupati; nell’industria il 19,3%; nei servizi il 78,2%. A livello nazionale si osserva invece un peso relativo del 4,3%, 30,1% e del 65,6%, rispettivamente per l’occupazione nel settore agricolo, dell’industria e in quello dei servizi. L’occupazione nel Lazio si distingue pertanto per la forte terziarizzazione, la più elevata tra le regioni italiane. Il Lazio nel 2006 registra un tasso di disoccupazione del 7,5% contro il 6,8% registrato a livello nazionale. Le province di Frosinone (9,2%) e Latina (9,4%) si configurano come regioni tipicamente meridionali.
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3. IL LAVORO Dinamica dell ’ occupazione per regione (Fonte: Istat – Variazioni % 2001-2006)
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4. L’IMPRESA Il Lazio è la seconda regione italiana per numero di imprese registrate (567.093 su un totale nazionale pari a 6.125.514). L’espansione del sistema imprenditoriale regionale ha coinvolto il settore delle costruzioni (+1,4%) e quello dei servizi (+3,4%). Negativa, invece, è stata la tendenza del settore agricolo (-2,2%) e dell’industria in senso stretto (-1,5%). Viene confermata la consistente specializzazione del Lazio nelle attività terziarie, che pesano complessivamente il 61,9% sul totale regionale. Il Lazio risulta la regione con il tasso più elevato di utilizzazione lorda dei posti letto negli esercizi alberghieri nel 2005 (50,6%); si distingue, inoltre, per un numero di notti a clienti leggermente più basso di quello medio nazionale (3,02 contro 3,33): nel Lazio, dunque, c’è un forte ricambio delle persone che utilizzano le strutture alberghiere. L’imprenditoria extracomunitaria rappresenta la componente più dinamica del sistema produttivo regionale, in quanto i saldi totali delle imprese individuali risultano essere positivi solo grazie al contributo delle nuove imprese create dagli immigrati. (20.500 unità totali, circa il 9% del totale nazionale).
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4. L’IMPRESA Var.% 2001-2006 Imprese attive per settore (Fonte: Infocamere)
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5. IL PRODOTTO REGIONALE L’economia regionale del Lazio, nel periodo 2001-2006, è cresciuta, su base reale, del 6,8%, un dato più che doppio rispetto alla crescita registrata a livello nazionale (3,3%). Il dato previsto per il 2006 segnala una crescita del prodotto regionale di circa un punto percentuale (+1,9%, il dato nazionale). Al 2006, si registra un livello di prodotto per occupato (Produttività media del lavoro) di solo l’1,6% più alto rispetto a quello registrato nel 2001 (-0,4% a livello nazionale). Questa evoluzione può essere ricondotta alle recenti modificazioni del quadro normativo-istituzionale del mercato del lavoro, che hanno indotto aumenti nell’occupazione in condizioni di crescita economica nulla o molto contenuta. Per il periodo 2007-11, si prevede una crescita molto sostenuta del livello del prodotto, con performance annuali prossime al 3%. Il maggior contributo alla crescita del valore aggiunto lordo proviene dal settore terziario: al suo interno, appare dominante, nei primi anni del periodo 2001-2006, il contributo del comparto dell’intermediazione, seguito da quello delle altre attività di servizio e da quello commerciale.
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5. IL PRODOTTO REGIONALE Evoluzione storica e prevista del PIL nel Lazio. (Fonte: nostre elaborazioni - Anni 1980-2011)
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6. GLI IMPIEGHI DEL REDDITO REGIONALE Tra il 2001 e il 2006, i consumi finali interni sono cresciuti nel Lazio del 21,1%, un valore superiore a quello medio nazionale (+19,3%). Nell’ultimo anno (2005- 2006), l’incremento previsto per il Lazio è pari al 3,2% (+3,5% in Italia). Le spese delle famiglie rappresentano circa i tre quarti dei consumi finali interni: nel Lazio, tra il 2001 e il 2005, la crescita dell’aggregato è stata pari al 14,2%, il dato più consistente tra tutte le regioni italiane. Tra il 2001 e il 2006, nel Lazio gli investimenti fissi lordi hanno evidenziato una crescita del 25,2%, un valore nettamente superiore a quello medio nazionale (+20,3%): in particolare, le stime per l’anno 2006 indicano un incremento degli investimenti nel Lazio pari al 7,0% contro il 2,5% dell’Italia nel suo insieme. La spesa delle AA.PP è stata la componente più dinamica all’interno degli impieghi regionali: in particolare, tra il 2001 e il 2006, nel Lazio, l’incremento di tale aggregato è stato pari al 29,5%. Nel 2006, le esportazioni sono cresciute del 9% rispetto al 2005, mentre le importazioni hanno evidenziato un incremento ancora più elevato (+12%).
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6. GLI IMPIEGHI DEL REDDITO REGIONALE Spesa farmaceutica netta in % della spesa sanitaria regionale (Fonte: Aifa - Anno 2005)
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7. LA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO REGIONALE Tra il 2001 e il 2006, la crescita nominale dei Redditi da Lavoro Dipendente nel Lazio è stata pari al 22,1%, contro il 21,6% registrato a livello nazionale. Nel Lazio i Margini Operativi Lordi hanno riportato, nel periodo 2001-2006, una crescita del 21%, un dato ben al di sopra della media nazionale (15,2%). Dal dicembre del 2005 al marzo 2007, la BCE ha rialzato il Tasso Ufficiale di Riferimento (TUR), portandolo dal 2% al 3,75%. Nello stesso periodo, nel Lazio, i tassi d’interesse attivi a breve praticati dalle banche sono passati dal 6,4% al 7,3%, in linea con l’evoluzione nazionale. Tra il 2001 e il 2006, la variazione del livello generale dei prezzi nel Lazio è stata pari al 14%, sostanzialmente in linea con quella riscontrata a livello nazionale (13,4%). Nel 2006, l’inflazione si dovrebbe essere attestata al 2,0%, in linea col dato nazionale (2,1%). La retribuzione lorda media del Lazio è ampiamente superiore alla media nazionale ed è inferiore unicamente a quella della Lombardia. Tuttavia, la distribuzione delle retribuzioni lorde dei lavoratori residenti nel Lazio è ampiamente la più diseguale nel panorama regionale italiano.
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7. LA DISTRIBUZIONE DEL REDDITO REGIONALE Indice di Gini delle retribuzioni da lavoro dipendente nel settore privato (Fonte: Inps – Anno 2002)
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