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PubblicatoCristoforo Ferrero Modificato 8 anni fa
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La rivoluzione scientifica: teoria e pratica.
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Cosa cambia nel rapporto tra teoria ed esperimento con la rivoluzione scientifica? Uno dei caratteri peculiari della rivoluzione scientifica del Seicento è la saldatura tra scienza e tecnica che segnerà in seguito l’intero sviluppo della conoscenza scientifica occidentale. Sia Platone sia Aristotele avevano disprezzato l’arte meccanica e il lavoro manuale, e l’assimilazione dell’opposizione tra schiavi e liberi a quella tra tecnica e scienza - tra conoscenza rivolta alla pratica e all’uso e conoscenza rivolta alla contemplazione della verità - era andata consolidandosi nei secoli. Le sette arti liberali (del trivio: grammatica, retorica e dialettica; e del quadrivio: aritmetica, geometria, musica e astronomia) erano appunto proprie degli uomini liberi, mentre quelle meccaniche e manuali erano proprie dei non liberi o degli schiavi.
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Le botteghe degli artisti- scienziati. Un primo significativo cambiamento si ha nell’Italia del XV secolo dall’incontro tra artisti e scienziati. L’artista riceveva all’epoca una formazione polivalente che iniziava nella bottega di un maestro dove apprendeva, prima di specializzarsi, non solo la pittura e la scultura, ma anche l’architettura e l’oreficeria. In una sola persona, spesso, si sovrapponevano all’artista propriamente detto, l’architetto, l’urbanista, l’esperto di fortificazioni e di balistica. Tra i nomi di questi versatili artisti-tecnici: Brunelleschi, Verrocchio, Mantegna, Leonardo da Vinci, Dürer. Disegni di Leonardo da Vinci.
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Il De humani corporis fabrica (1543) di Vesalio. Nel 1543, quando Copernico presenta la sua nuova immagine dell’universo, Andrea Vesalio pubblica il primo grande trattato di anatomia dell’età moderna: il De humani corporis fabrica. La descrizione di Vesalio del corpo umano è meticolosa, sistematica e, lontana dalla fedeltà acritica ai libri e alle opinioni precostituite, fedele all’osservazione reale. Il simbolo di questa svolta è data dalle raffigurazioni del libro: non si tratta più degli approssimativi disegni dei testi medievali, ma di grandi tavole anatomiche di precisione ad opera di un allievo di Tiziano.
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La rivoluzione scientifica: nuovi strumenti, nuovi modelli della realtà.
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La rivoluzione scientifica. Con la Rivoluzione Scientifica, abbiamo la realizzazione di nuovi strumenti scientifici: il cannocchiale, il microscopio, ecc. I nuovi strumenti scientifici cambiano il modo di vedere la realtà, ispirando nuovi modelli del mondo e del vivente.
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Nuovi strumenti e “cose mai viste”. Il cannocchiale (ca. 1608) Il microscopio (ca. 1610) Il barometro (Torricelli 1644)
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Il sapere della Rivoluzione Scientifica Rivoluzione Scientifica: dal 1643 (opera di Copernico) al 1687 (Principi matematici di Newton). Caratteri del sapere della Rivoluzione Scientifica: Operativo Sperimentale Matematico Pubblico e collaborativo
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Francesco Bacone Bacone vive e opera nella prima metà del ‘600. Tra le sue opere: Nuovo organo (sul metodo scientifico), Nuova Atlantide (racconto sul futuro della scienza e della tecnica).
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Bacone: il profeta della tecnica. Bacone è considerato il profeta della scienza e della tecnica. La Nuova Atlantide è un’utopia; è il racconto di un’isola immaginaria dove si ha una situazione ideale: è un vero paradiso della scienza e della tecnica.
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Sapere è potere. Per Bacone, sapere è potere: l’uomo può trasformare la natura soltanto se conosce le sue leggi. Potrà, ad esempio, scoprire le caratteristiche dell’infrangibilità e trasferirle al vetro. L’ideale di Bacone è un sapere di tipo operativo, in cui si uniscono scienza e tecnica, come quello degli artigiani del Rinascimento e dei nuovi scienziati del suo tempo.
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La verità è figlia del tempo. Per Bacone, la verità è figlia del tempo e non dell’autorità. Nel Medioevo i dotti avevano come punti riferimento le auctoritas, modelli e fonte di verità, come gli scritti di Aristotele o Sant’Agostino. Bacone sostiene che il sapere non può rimanere nei limiti dei libri del passato, ma progredisce grazie allo sforzo comune di tutti gli uomini.
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Il metodo di Bacone Il Seicento si pone il problema del metodo, cioè di trovare una procedura razionale ben definita secondo tappe precise replicabili da tutti. Il metodo di Bacone è induttivo, cioè ricava dalle esperienze dei casi particolari una legge universale.
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La teoria degli idoli. Per applicare il metodo e accrescere il sapere, bisogna prima ripulire l’intelletto dai pregiudizi. La mente umana è come uno specchio che può riflettere la realtà ma dev’essere prima ripulito dalle incrostazioni (i pregiudizi).
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Formiche, ragni e api Lo scienziato è come l’ape che rielabora il nettare dei fiori: coglie i dati sensibili e li rielabora con l’intelletto.
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Galilei.
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Sidereus nuncius Le macchie lunari
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Le macchie solari.
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Il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. Sagredo Simplicio Salviati
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