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La rivoluzione scientifica: teoria e pratica.. Cosa cambia nel rapporto tra teoria ed esperimento con la rivoluzione scientifica? Uno dei caratteri peculiari.

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Presentazione sul tema: "La rivoluzione scientifica: teoria e pratica.. Cosa cambia nel rapporto tra teoria ed esperimento con la rivoluzione scientifica? Uno dei caratteri peculiari."— Transcript della presentazione:

1 La rivoluzione scientifica: teoria e pratica.

2 Cosa cambia nel rapporto tra teoria ed esperimento con la rivoluzione scientifica? Uno dei caratteri peculiari della rivoluzione scientifica del Seicento è la saldatura tra scienza e tecnica che segnerà in seguito l’intero sviluppo della conoscenza scientifica occidentale. Sia Platone sia Aristotele avevano disprezzato l’arte meccanica e il lavoro manuale, e l’assimilazione dell’opposizione tra schiavi e liberi a quella tra tecnica e scienza - tra conoscenza rivolta alla pratica e all’uso e conoscenza rivolta alla contemplazione della verità - era andata consolidandosi nei secoli. Le sette arti liberali (del trivio: grammatica, retorica e dialettica; e del quadrivio: aritmetica, geometria, musica e astronomia) erano appunto proprie degli uomini liberi, mentre quelle meccaniche e manuali erano proprie dei non liberi o degli schiavi.

3 Le botteghe degli artisti- scienziati. Un primo significativo cambiamento si ha nell’Italia del XV secolo dall’incontro tra artisti e scienziati. L’artista riceveva all’epoca una formazione polivalente che iniziava nella bottega di un maestro dove apprendeva, prima di specializzarsi, non solo la pittura e la scultura, ma anche l’architettura e l’oreficeria. In una sola persona, spesso, si sovrapponevano all’artista propriamente detto, l’architetto, l’urbanista, l’esperto di fortificazioni e di balistica. Tra i nomi di questi versatili artisti-tecnici: Brunelleschi, Verrocchio, Mantegna, Leonardo da Vinci, Dürer. Disegni di Leonardo da Vinci.

4 Il De humani corporis fabrica (1543) di Vesalio. Nel 1543, quando Copernico presenta la sua nuova immagine dell’universo, Andrea Vesalio pubblica il primo grande trattato di anatomia dell’età moderna: il De humani corporis fabrica. La descrizione di Vesalio del corpo umano è meticolosa, sistematica e, lontana dalla fedeltà acritica ai libri e alle opinioni precostituite, fedele all’osservazione reale. Il simbolo di questa svolta è data dalle raffigurazioni del libro: non si tratta più degli approssimativi disegni dei testi medievali, ma di grandi tavole anatomiche di precisione ad opera di un allievo di Tiziano.

5 La rivoluzione scientifica: nuovi strumenti, nuovi modelli della realtà.

6 La rivoluzione scientifica. Con la Rivoluzione Scientifica, abbiamo la realizzazione di nuovi strumenti scientifici: il cannocchiale, il microscopio, ecc. I nuovi strumenti scientifici cambiano il modo di vedere la realtà, ispirando nuovi modelli del mondo e del vivente.

7 Nuovi strumenti e “cose mai viste”. Il cannocchiale (ca. 1608) Il microscopio (ca. 1610) Il barometro (Torricelli 1644)

8 Il sapere della Rivoluzione Scientifica Rivoluzione Scientifica: dal 1643 (opera di Copernico) al 1687 (Principi matematici di Newton). Caratteri del sapere della Rivoluzione Scientifica: Operativo Sperimentale Matematico Pubblico e collaborativo

9 Francesco Bacone Bacone vive e opera nella prima metà del ‘600. Tra le sue opere: Nuovo organo (sul metodo scientifico), Nuova Atlantide (racconto sul futuro della scienza e della tecnica).

10 Bacone: il profeta della tecnica. Bacone è considerato il profeta della scienza e della tecnica. La Nuova Atlantide è un’utopia; è il racconto di un’isola immaginaria dove si ha una situazione ideale: è un vero paradiso della scienza e della tecnica.

11 Sapere è potere. Per Bacone, sapere è potere: l’uomo può trasformare la natura soltanto se conosce le sue leggi. Potrà, ad esempio, scoprire le caratteristiche dell’infrangibilità e trasferirle al vetro. L’ideale di Bacone è un sapere di tipo operativo, in cui si uniscono scienza e tecnica, come quello degli artigiani del Rinascimento e dei nuovi scienziati del suo tempo.

12 La verità è figlia del tempo. Per Bacone, la verità è figlia del tempo e non dell’autorità. Nel Medioevo i dotti avevano come punti riferimento le auctoritas, modelli e fonte di verità, come gli scritti di Aristotele o Sant’Agostino. Bacone sostiene che il sapere non può rimanere nei limiti dei libri del passato, ma progredisce grazie allo sforzo comune di tutti gli uomini.

13 Il metodo di Bacone Il Seicento si pone il problema del metodo, cioè di trovare una procedura razionale ben definita secondo tappe precise replicabili da tutti. Il metodo di Bacone è induttivo, cioè ricava dalle esperienze dei casi particolari una legge universale.

14 La teoria degli idoli. Per applicare il metodo e accrescere il sapere, bisogna prima ripulire l’intelletto dai pregiudizi. La mente umana è come uno specchio che può riflettere la realtà ma dev’essere prima ripulito dalle incrostazioni (i pregiudizi).

15 Formiche, ragni e api Lo scienziato è come l’ape che rielabora il nettare dei fiori: coglie i dati sensibili e li rielabora con l’intelletto.

16 Galilei.

17 Sidereus nuncius Le macchie lunari

18 Le macchie solari.

19 Il Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo. Sagredo Simplicio Salviati


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