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PubblicatoOnorato Giordani Modificato 8 anni fa
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L'ACCOGLIENZA a cura di Carla Villagrossi cos'è da[colligere] [co-] insieme [lègere] raccogliere cogliere, raccogliere
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Esempi - Applicazioni Ricevere: mi accolsero con molta amicizia; un mormorio accolse la proposta... Ospitare: ti accoglieremo in casa nostra... Approvare: la proposta fu accolta... Seguire, accettare: accogli i consigli di... Esaudire: accolse la mia preghiera Contenere: questo teatro può accogliere... Raccogliere, riunire: … deve accogliere tutte le parti del lavoro Stringersi a qualcuno: accogliamo insieme l'amico in questo momento...
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Dimensioni dell'accoglienza interpersonale organizzativa Obiettivi / funzioni funzione di informazione ricevimento – inserimento accesso all'auto-consultazione Struttura dell'accoglienza prima accoglienza modello organizzativo dell'accoglienza
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Processi e strumenti per l'accoglienza Informazione sui servizi Ricevimento Colloquio di ricevimento Visita della struttura Gestione della "presa in carico" Feedback dell'utente Auto-consultazione L'organizzazione dell'area di auto-consultazione
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Gestire Progettare Conoscere Affiancare Costruire opportunità Stimolare Creare autonomie Capacità per l'accoglienza
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Comunicare l'accoglienza “Facciamo accoglienza” - “orientiamo” Strumenti di identificazione di un servizio (marchio- stampe - materiali... ) Supporti e dispositivi comunicativi Gli ambienti dell'accoglienza Comunicare l'accoglienza
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Accoglienza è apertura Ciò che viene fatto entrare – che viene accolto - ricevuto - in una casa, in un gruppo, in una struttura, in sé stessi. Accogliere vuol dire mettersi in gioco, esprime una sfumatura ulteriore rispetto al buon costume dell'ospitalità. Chi accoglie si dedica all'altro e rende partecipe l'altro di qualcosa di proprio.
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Applicazioni L’accoglienza è intesa come attenzione alle condizioni di arrivo: - si traduce in azioni concrete che facilitano l’approccio ad una realtà nuova - sono la promozione di interventi di accompagnamento e supporto nelle prime fasi di un inserimento. L'accoglienza si pratica poco e se parla meno
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Cultura dell'accoglienza Il nostro Paese dovrebbe avere una vocazione dell'accoglienza unica al mondo, siamo stati la culla della civiltà e della cultura da sempre. La capacità di ospitare spesso non è adeguata. A volte noi italiani, forti del nostro retroterra di storia e civiltà e delle nostre bellezze naturali, tralasciamo di curare nel dettaglio l’accoglienza, con il risultati poco vantaggiosi.
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Prospettiva educativa Favorisce e permette di: maturare coscienza di sé, della propria identità personale e culturale di acquisire e produrre conoscenze stabilire relazioni, comunicare, agire e interagire comprendere bisogni e situazioni diverse accettare, rispettare, valorizzare le differenze e le diversità assumere ruoli, compiti e responsabilità aprirsi all'altro, collaborare e di operare per il bene comune; di testimoniare disponibilità e solidarietà.
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Applicazioni Fare accoglienza corrisponde ad un’autentica vocazione (particolare sensibilità). E’ una capacità che appaga e lascia nell’ospite un segno che perdura nel tempo E' un luogo che non può essere improvvisato o lasciato al caso.
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E' determinante per lo sviluppo del settore di riferimento. Il “quadro di accoglienza” di un servizio, una struttura, assume un’importanza strategica perché rappresenta il principale strumento di promozione a disposizione degli operatori elemento determinante per il ritorno
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Valore aggiunto/ punto di forza Il quadro di accoglienza comprende tutto quanto concorre a mettere a proprio agio il soggetto Aiuta a vivere più compiutamente l’esperienza e “fa venire voglia di tornare” E' “ambasciatore” presso gli amici e conoscenti dei valori e dei pregi della destinazione La sensibilizzazione all'accoglienza riveste un’importanza fondamentale per valorizzare la struttura di riferimento
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