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Bilancio della regione Lazio 2006 e 2007: incidenza della spesa sanitaria su quella corrente Bilancio della regione Lazio 2006 e 2007: incidenza.

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Presentazione sul tema: "Bilancio della regione Lazio 2006 e 2007: incidenza della spesa sanitaria su quella corrente Bilancio della regione Lazio 2006 e 2007: incidenza."— Transcript della presentazione:

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5 Bilancio della regione Lazio 2006 e 2007: incidenza della spesa sanitaria su quella corrente Bilancio della regione Lazio 2006 e 2007: incidenza della spesa sanitaria su quella corrente (fonte: DPFER 2007-2010) Anno 2006Anno 2007 70% 27% 30% 73% sanitàsanità sanitàsanità altro

6 Ripartizione della spesa sanitaria, nel Lazio e in Italia, suddivisa per territorio e ospedale. Ripartizione della spesa sanitaria, nel Lazio e in Italia, suddivisa per territorio e ospedale. (Fonte ASP Lazio) Elevata spesa ospedaliera. La spesa sanitaria è distribuita in modo opposto rispetto all'andamento nazionale: si spende di più per l'ospedale e di meno per il territorio. Nella prevenzione la spesa è di circa il 2,98% rispetto al 4,32% nazionale.

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8 Presenza del pubblico e del privato accreditato nella sanità del Lazio Presenza del pubblico e del privato accreditato nella sanità del Lazio ( Fonte ASP Lazio ) Gli ospedali, le case di cura, i centri diagnostici, i laboratori analisi, i poliambulatori, sono le organizza- zioni produttrici fondamentali del sistema sanitario. Forte presenza del privato. Nel SSR del Lazio si registra una delle più alte concentrazioni d'Italia del "privato accreditato"

9 Presenza del pubblico e del privato negli acuti, nella riabilitazione e lungodegenza nel SSR del Lazio Presenza del pubblico e del privato negli acuti, nella riabilitazione e lungodegenza nel SSR del Lazio (Fonte ASP Lazio) Elevata presenza del privato nella Riabilitazione. Ciò è dovuto essenzialmente al fatto che nella riabilitazione e l.go deg. minori sono i costi di esercizio e di investimento rispetto alle attività di acuzie, e quindi maggiore è il guadagno. Nel 2007 il costo nel pubblico è stato di 50 ml. e di 335 nel privato.

10 Presenza degli ospedali nel Lazio suddivisi per tipologia amministrativa e tipo di attività svolta. Meno Pubblico. Nel Lazio sono presenti 144 strutture che erogano prestazioni sanitarie in acuzie, riabilitazione e lungodegenza. (Fonte ASP Lazio)

11 Presenza degli ospedali nella città di Roma suddivisi per tipologia amministrativa e tipo di attività svolta. Presenza degli ospedali nella città di Roma suddivisi per tipologia amministrativa e tipo di attività svolta. (Fonte ASP Lazio) Diminuisce il pubblico (-10%) e il privato accreditato (-16%). Aumentano i Classificati (+5%), i Policlinici (+15%) e gli IRCSS (+7%)

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13 Indice dei posti letto, media ogni 1.000 abitanti: Italia = 4,5 Lazio = 5,5 Nel Lazio l'indice del 5,5 corrisponde a 28.761 p.l. di cui 24.441 per acuti e 4.320 per riabilitazione e lg.o deg. m; l'indice del 4,5 corrisponde a 23.615 p.l. di cui 18.445 per acuti e 5.170 per riabilitazione e lg.o deg. m; i p.l. eccedenti sono 5.147 di cui 5.996 per acuti mentre sono mancanti 850 per riab. l.god.

14 Presenza del pubblico e del privato nell’erogazione dei servizi sanitari, negli acuti, nella riabilitazione lungodegenza, con i relativi posti letto L'eccesso di posti letto nel privato. (Fonte ASP Lazio) 1. Pur essendo il pubblico maggiormente presente negli acuti, in proporzione, ha meno posti letto del privato. 2. Nella Riabilitazione e l.go deg. Medica i posti letto del privato sono, in proporzione, di più rispetto alla % di presenza. Pubblico Privato Pubblico Privato presenzapresenza postilettopostiletto presenzapresenza postilettopostiletto ACUTIRIABILITA.

15 Distribuzione dei posti letto a Roma e nel Lazio rispetto all’indice nazionale del 4,5 per ogni 1.000 abitanti Solo a Roma città e nella provincia, per la sola parte relativa a Pomezia Castelli, si ha un indice di p.l. superiore a quello nazionale. Nelle restanti province del Lazio l’indice è inferiore a quello nazionale. Roma (Asl A,B,C,D,E) Pomezia C. (Asl RmH) Civitavecchia (Asl RmF) LatinaRoma prov. (Asl RmG) FrosinoneViterbo Rieti 7,4 4,5 + 2,9 5,8 3,9 + 1,3 3,1 - 1,4 - 2,8 - 0,6 - 0,5 - 1,3 1,7 4 3,2 3,9

16 Municipio IX 130.520 ab. media 0,9 Acuti 0,3 Ra + Rsa 0,6 Municipio IX 130.520 ab. media 0,9 Acuti 0,3 Ra + Rsa 0,6 Municipio VIII 208.582 ab. Media 1,0 Acuti 1,0 Municipio VIII 208.582 ab. Media 1,0 Acuti 1,0 Municipio X 180.938 ab. media 2,7 Acuti 1,8 Rsa + Ra 0,9 Municipio X 180.938 ab. media 2,7 Acuti 1,8 Rsa + Ra 0,9 Municipio XIII 208.067 ab. Media 3,2 Acuti 1,2 Ra + Rsa 2,0 Municipio XIII 208.067 ab. Media 3,2 Acuti 1,2 Ra + Rsa 2,0 Municipio XVI 143.518 ab. Media 14 Acuti 13 Ra + Rsa 1 Municipio XVI 143.518 ab. Media 14 Acuti 13 Ra + Rsa 1 Municipio XI 138.566 ab. media 6,3 Acuti 3,2 Rsa + Ra 3,1 Municipio XI 138.566 ab. media 6,3 Acuti 3,2 Rsa + Ra 3,1 Municipio XII 168.705 ab. media 5,6 Acuti 5,6 Municipio XII 168.705 ab. media 5,6 Acuti 5,6 Municipio XV 152.059 ab. Media 5,6 Acuti 1,9 Ra + Rsa 3,7 Municipio XV 152.059 ab. Media 5,6 Acuti 1,9 Ra + Rsa 3,7 Indice dei posti letto nei municipi di Roma rispetto alla media del 7,4 per ogni 1.000 abitanti

17 Distribuzione dei posti letto, tra pubblico e privato a Roma e nelle province del Lazio Roma (Asl Rm A,B,C, D,E) Pomezia Castelli (Asl RmH) Civitavecchia (Asl RmF) Roma prov. (Asl RmG) Latina Frosinone Viterbo Rieti La presenza maggiore dei p.l. nel privato accreditato è a Roma con il 63%. Mentre nel resto delle province, eccezion fatta per quella di Rieti dove è assente, si attesta su una media del 32,2%.

18 Presenza dei presidi ospedalieri sulla base del numero dei posti letto, a Roma e nelle province del Lazio Roma (Asl Rm A,B,C, D,E) Pomezia Castelli (Asl RmH) Roma prov. (Asl RmG) Civitavecchia (Asl RmF) Latina Frosinone Viterbo Rieti Gli ospedali con oltre 1.000 p.l. sono presenti solo a Roma. Gli ospedali con meno di 100 p.l sono presenti su tutto il territorio regionale. Nella Asl di Rieti quelli con meno di 100 p.l. costituiscono i 2/3.

19 Ospedali con meno di 100 posti letto, suddivisi per tipologia amministrativa e tipo di attività Gli ospedali con meno di 100 p.l sono 52, pari al 36% dell’intera rete ospedaliera, e con circa 3.200 i posti letto.

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21 Alcuni dei costi nelle Aziende Ospedaliere riferiti all’anno 2004. Alcuni dei costi nelle Aziende Ospedaliere riferiti all’anno 2004. (Fonte: Libro verde sulla spesa pubblica) Aziende Ospedaliere del Lazio Costo medio per posto letto Lazio 278.115 Italia 200.076 Costo medio per giornata di degenza Lazio 801 Degenza media (giorni) Lazio 9,15 Italia 674 Italia 7,23 Nelle 4 A. O. del Lazio i costi di gestione sono superiori alla media nazionale

22 Giornate di ricovero nelle strutture del Lazio. Degenza media Degenza media Giornate di ricovero nelle strutture del Lazio. Degenza media Degenza media Acuti Lazio 7,6 Italia 6,9 Lazio 7 Italia 5,5 Lazio 47 Italia 25,8 Italia 26,9 Lazio 42 Lungodegenza PubblichePrivate Lazio 25 Italia 27 Lazio 62 Italia 37,4 Degenza media pre-operatoria Lazio 2,85 Italia 2 PubblichePrivate Riabilitazione PubblichePrivate (Fonte: Libro verde sulla spesa pubblica)

23 Alcuni dati sulla specialistica. Alcuni dati sulla specialistica. (Fonte: Libro Verde sulla spesa pubblica. Commissione di Indagine sul SSN del Senato) 1) Prestazioni diagnostiche e ambulatoriali erogate nel 2006 nel Lazio Privato convenzionato e accreditato 55% Pubblico 45% 3) N./analisi eseguite mediamente da ciascun laboratorio pubblico e privato Lazio 141.000 Italia 201.093 4) Numero medio di abitanti gravitanti su ogni laboratorio Lazio 41.541 Italia 44.495 Forte presenza del privato. Bassa produttività Privato = 68% con 17 macchine Pubblico = 32% con 32 macchine 2) Esami di TAC e RMN effettuati nel 2005 nel Lazio

24 ……. ancora sulla specialistica. ……. ancora sulla specialistica. 6) Spesa pro capite in accertamenti diagnostici in Italia Lazio 101 € Lombardia 59 € Emilia 29 € Umbria 14 € 5) Analisi annue per abitante Lazio 13,1 Italia 14,7 Si fanno meno analisi ma la spesa pro capite è più alta Lazio 29% 7) Accertamenti specialistici a pagamento Italia 21%

25 Andamento della spesa farmaceutica in Italia e nel Lazio nell’anno 2006 rispetto al 2005. La spesa nel Lazio, pur seguendo lo stesso andamento di quella nazionale, ha di media un + 3,4%. Ciò vuol dire che il problema è strutturale. Nel 2005 la spesa, sul totale del fondo sanitario regionale, è stata del 17,6%, nel 2006 è stata del 16%, nel 2007 del 14%. Ci sono margini per ulteriori miglioramenti.

26 ….. ancora sulla spesa farmaceutica ….. ancora sulla spesa farmaceutica Spesa farmaceutica pro capite Lazio 19 Italia 15,5 N. Confezioni a carico del SSN consumate Spesa farmaceutica Lazio 307 € Italia 232 €

27 Difficoltà nel controllo della spesa Difficoltà nel controllo della spesa Dall’anno 2004 un deficit annuo di oltre 1.600 milioni Debito accumulato al 31.12.2005 9.900 milioni di euro Variazione della spesa sanitaria pubblica corrente nel 2001 – 2005 (Fonte ISTAT 2006) Lazio + 23,67% Italia + 12,44% beni e servizi + 100,18% spesa farmace utica +3,12%* *la spesa farmaceutica convenzionata aumentava mentre in tutte le altre regioni diminuiva.

28 Le principali criticità del Sistema Sanitario del Lazio sono strutturali Elevata spesa ospedaliera. Meno territorio e meno prevenzione Elevata presenza del privato accreditato, classificato e convenzionato Elevato numero di strutture ospedaliere e di posti letto Elevati costi di produzione nelle strutture ospedaliere, giornate di degenza superiori alla media nazionale Costi elevati nella specialistica ed una bassa produttività La spesa farmaceutica ancora superiore alla media nazionale Difficoltà nel controllo della spesa

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30 La manovra economica Il Piano di Rientro “Una cura da cavallo” 1 2 3

31 Riconduzione del numero dei posti letto agli standard nazionali Riassetto organizzativo dell’attività assistenziale con effetti sul governo della dinamica dei costi. Riorganizzazione delle attività territoriali, integrazione socio- sanitaria Politica del farmaco Contenimento dei costi di produzione Riduzione del costo del personale Le macro aree di intervento del Piano di Rientro

32 Il Piano di Rientro, dopo il 1° anno di attuazione Gli obiettivi economici sono stati raggiunti parzialmente 478 milioni rispetto ai 788 Gli obiettivi economici sono stati raggiunti parzialmente 478 milioni rispetto ai 788 Sono mancate le azioni di sistema e la programmazione: il controllo dei costi di produzione nelle aziende la riorganizzazione/riconversione della rete ospedaliera la riorganizzazione delle attività territoriali nella riduzione/riconversione dei posti letto, molti dei quali inattivi, non sono stati disattivati reparti, ma solo delle “sforbiciate” Sono mancate le azioni di sistema e la programmazione: il controllo dei costi di produzione nelle aziende la riorganizzazione/riconversione della rete ospedaliera la riorganizzazione delle attività territoriali nella riduzione/riconversione dei posti letto, molti dei quali inattivi, non sono stati disattivati reparti, ma solo delle “sforbiciate” Il deficit 2007 dovrebbe attestarsi intorno a 1.100 milioni, così coperti 737 (circa) di maggiori entrate ( aumenti IRPEF +0,5 e IRAP +1 ) 310 con fondi di bilancio 2008 Il deficit 2007 dovrebbe attestarsi intorno a 1.100 milioni, così coperti 737 (circa) di maggiori entrate ( aumenti IRPEF +0,5 e IRAP +1 ) 310 con fondi di bilancio 2008

33 I risparmi ottenuti hanno riguardato il controllo – parziale - della spesa farmaceutica il blocco del turn-over per il personale (solo nel pubblico) I tetti di spesa ai privati accreditati ( i cui ricorsi al Tar ne hanno sensibilmente ridotto l’impatto ) I risparmi ottenuti hanno riguardato il controllo – parziale - della spesa farmaceutica il blocco del turn-over per il personale (solo nel pubblico) I tetti di spesa ai privati accreditati ( i cui ricorsi al Tar ne hanno sensibilmente ridotto l’impatto ) Difficoltà neI mantenere i Livelli Essenziali di Assistenza Aumentati i disagi per i cittadini le liste di attesa non diminuiscono sono aumentate, ai limiti della sopportabilità, le ore di attesa ai pronto soccorso sono aumentate le attese per i ricoveri gli operatori sono costretti a turni massacranti per mantenere i servizi essenziali Difficoltà neI mantenere i Livelli Essenziali di Assistenza Aumentati i disagi per i cittadini le liste di attesa non diminuiscono sono aumentate, ai limiti della sopportabilità, le ore di attesa ai pronto soccorso sono aumentate le attese per i ricoveri gli operatori sono costretti a turni massacranti per mantenere i servizi essenziali

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35 Le ipotesi di approfondimento della CGIL nel quadro della piattaforma unitaria Le ipotesi di approfondimento della CGIL nel quadro della piattaforma unitaria 1)IL NUOVO PIANO SANITARIO REGIONALE è lo strumento di programmazione per la riorganizzazione del sistema, sulla base dei nuovi bisogni, con al centro il territorio e la persona, per soddisfare il ciclo di prevenzione – cura - riabilitazione 1)IL NUOVO PIANO SANITARIO REGIONALE è lo strumento di programmazione per la riorganizzazione del sistema, sulla base dei nuovi bisogni, con al centro il territorio e la persona, per soddisfare il ciclo di prevenzione – cura - riabilitazione 2) SPOSTARE IL PIANO DI RIENTRO DA 3 5 ANNI Il contenimento della spesa per il 2008 è previsto in 613 milioni (310 del 2007 + 303 del 2008) I risparmi dovranno essere il frutto di AZIONI STRUTTURALI, la cui messa a regime ha bisogno di tempi più lunghi, alcune voci vanno rimodulate.

36 3)ELIMINARE il BLOCCO del TURN-OVER e STABILIZZARE il PERSONALE PRECARIO Il blocco del 2007 ha determinato una riduzione di circa 2.000 operatori. La deroga del 33% prevista per il 2008 è insufficiente. Questo è il quadro, del personale sanitario nel Lazio che emerge dal rapporto 2005 del Ministero della salute: nel rapporto dipendenti del SSN/popolazione il Lazio è al 21° posto con 1/106, sono circa 51.000 gli operatori (comparto + medici) delle ASL e A.O., gli infermieri sono circa il 40% mentre i medici sono il 19% la spesa è del 28% rispetto alla media nazionale del 34%, senza i circa 5.000 precari il sistema crollerebbe Nel privato accredito, convenzionato e classificato lavorano circa 15.000 operatori. 3)ELIMINARE il BLOCCO del TURN-OVER e STABILIZZARE il PERSONALE PRECARIO Il blocco del 2007 ha determinato una riduzione di circa 2.000 operatori. La deroga del 33% prevista per il 2008 è insufficiente. Questo è il quadro, del personale sanitario nel Lazio che emerge dal rapporto 2005 del Ministero della salute: nel rapporto dipendenti del SSN/popolazione il Lazio è al 21° posto con 1/106, sono circa 51.000 gli operatori (comparto + medici) delle ASL e A.O., gli infermieri sono circa il 40% mentre i medici sono il 19% la spesa è del 28% rispetto alla media nazionale del 34%, senza i circa 5.000 precari il sistema crollerebbe Nel privato accredito, convenzionato e classificato lavorano circa 15.000 operatori.

37 4) LA RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA E IL RIEQUILIBRIO DELLA SPESA TRA PUBBLICO E PRIVATO Sono due le azioni di sistema fondamentali: Riduzione e riconversione dei posti letti (RSA) Riorganizzazione del livello dell’assistenza territoriale attraverso i Distretti sanitari, le Case della salute, i Presidi Territoriali di Prossimità, Queste azioni per avere conseguenze strutturali, debbono: essere avviate contestualmente per mantenere gli attuali livelli essenziali di assistenza; essere inserite un un quadro generale di programmazione di riorganizzazione dei servizi sull’intero territorio regionale, i cui criteri siano il frutto di un accordo con le parti sociali; prevedere il coinvolgimento degli organismi elettivi, delle parti sociali, culturali e produttive dei territori interessati dai processi di riorganizzazione. La delibera di G.R. per la riorganizzazione dei i presidi con meno di 100 p.l. affronta solo il 30 % del pubblico, lasciando inalterato il 63% del privato accreditato. 4) LA RIORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA E IL RIEQUILIBRIO DELLA SPESA TRA PUBBLICO E PRIVATO Sono due le azioni di sistema fondamentali: Riduzione e riconversione dei posti letti (RSA) Riorganizzazione del livello dell’assistenza territoriale attraverso i Distretti sanitari, le Case della salute, i Presidi Territoriali di Prossimità, Queste azioni per avere conseguenze strutturali, debbono: essere avviate contestualmente per mantenere gli attuali livelli essenziali di assistenza; essere inserite un un quadro generale di programmazione di riorganizzazione dei servizi sull’intero territorio regionale, i cui criteri siano il frutto di un accordo con le parti sociali; prevedere il coinvolgimento degli organismi elettivi, delle parti sociali, culturali e produttive dei territori interessati dai processi di riorganizzazione. La delibera di G.R. per la riorganizzazione dei i presidi con meno di 100 p.l. affronta solo il 30 % del pubblico, lasciando inalterato il 63% del privato accreditato.

38 5) SPOSTARE LE CURE DALL’OSPEDALE AL TERRITORIO I servizi territoriali debbono costituire: il luogo delle cure primarie e dell’integrazione socio sanitaria il filtro per l’accesso ai P.S. e agli ospedali lo sviluppo ed il potenziamento dell’assistenza domiciliare L’inversione della spesa sanitaria (+ territorio – ospedale) proposto nella delibera di G.R. per il riparto alle ASL nel 2008 rischia di essere solo un “buon proposito”. Per la sua concreta realizzazione occorre che ogni singola ASL destini risorse economiche al Territorio e alla Prevenzione attraverso l’assegnazione di budget di spesa ai Distretti territoriali 5) SPOSTARE LE CURE DALL’OSPEDALE AL TERRITORIO I servizi territoriali debbono costituire: il luogo delle cure primarie e dell’integrazione socio sanitaria il filtro per l’accesso ai P.S. e agli ospedali lo sviluppo ed il potenziamento dell’assistenza domiciliare L’inversione della spesa sanitaria (+ territorio – ospedale) proposto nella delibera di G.R. per il riparto alle ASL nel 2008 rischia di essere solo un “buon proposito”. Per la sua concreta realizzazione occorre che ogni singola ASL destini risorse economiche al Territorio e alla Prevenzione attraverso l’assegnazione di budget di spesa ai Distretti territoriali

39 6) IL VALORE DEL LAVORO e degli OPERATORI Sulla base di un progetto di riorganizzazione del sistema, i cui criteri siano il frutto di un percorso condiviso con i soggetti interessati, che garantisca alle persone i livelli essenziali di assistenza è possibile: agire sul governo della mobilità del personale pubblico avviare percorsi di utilizzo degli ammortizzatori sociali per il personale delle strutture private accreditate e convenzionate, ma solo in presenza di accertate necessità di un riordino per il governo regionale dell’offerta sanitaria in ogni caso non dovranno essere scaricati sul personale i costi della riorganizzazione 6) IL VALORE DEL LAVORO e degli OPERATORI Sulla base di un progetto di riorganizzazione del sistema, i cui criteri siano il frutto di un percorso condiviso con i soggetti interessati, che garantisca alle persone i livelli essenziali di assistenza è possibile: agire sul governo della mobilità del personale pubblico avviare percorsi di utilizzo degli ammortizzatori sociali per il personale delle strutture private accreditate e convenzionate, ma solo in presenza di accertate necessità di un riordino per il governo regionale dell’offerta sanitaria in ogni caso non dovranno essere scaricati sul personale i costi della riorganizzazione

40 7) Il CONTENIMENTO DEI COSTI DI PRODUZIONE Deve avvenire mediante: la riduzione delle strutture complesse e dei dipartimenti di almeno il 20% la riduzione di incarichi e consulenze, la reinternalizzazione dei servizi a gestione diretta, la centralizzazione degli acquisti l’emanazione di linee guida per gli indici di produttività, soprattutto nella diagnostica ad alta tecnologia, al fine di ridurre, a parità di condizioni, le differenze oggi esistenti Nell’ambito del contenimento dei costi, è insufficiente stabilire dei tetti e delle tariffe per i privati accreditati e convenzionati. Occorre innanzitutto: Individuare i reali fabbisogni di sanità Efficientare il sistema 7) Il CONTENIMENTO DEI COSTI DI PRODUZIONE Deve avvenire mediante: la riduzione delle strutture complesse e dei dipartimenti di almeno il 20% la riduzione di incarichi e consulenze, la reinternalizzazione dei servizi a gestione diretta, la centralizzazione degli acquisti l’emanazione di linee guida per gli indici di produttività, soprattutto nella diagnostica ad alta tecnologia, al fine di ridurre, a parità di condizioni, le differenze oggi esistenti Nell’ambito del contenimento dei costi, è insufficiente stabilire dei tetti e delle tariffe per i privati accreditati e convenzionati. Occorre innanzitutto: Individuare i reali fabbisogni di sanità Efficientare il sistema

41 9) LA POLITICA DEL FARMACO Vi sono ancora ampi margini per il contenimento della spesa farmaceutica Occorre innanzitutto intervenire sull’Appropriatezza prescrittiva dei farmaci: giusto farmaco per la giusta patologia e per il giusto periodo Utilizzo dell’equivalente laddove disponibile 9) LA POLITICA DEL FARMACO Vi sono ancora ampi margini per il contenimento della spesa farmaceutica Occorre innanzitutto intervenire sull’Appropriatezza prescrittiva dei farmaci: giusto farmaco per la giusta patologia e per il giusto periodo Utilizzo dell’equivalente laddove disponibile 8) UN RUOLO CENTRALE PER IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE Deve costituire il punto centrale, in un sistema di servizi a rete, tra l’ospedale e il territorio. Promuovere forme di associazione tra i M.M.G. più complesse, mantenendo il rapporto di fiducia con il cittadino Garantire la continuità assistenziale per almeno 12 ore al giorno 8) UN RUOLO CENTRALE PER IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE Deve costituire il punto centrale, in un sistema di servizi a rete, tra l’ospedale e il territorio. Promuovere forme di associazione tra i M.M.G. più complesse, mantenendo il rapporto di fiducia con il cittadino Garantire la continuità assistenziale per almeno 12 ore al giorno

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