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PubblicatoOttaviana Marinelli Modificato 8 anni fa
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“Cambiamenti Climatici: le prospettive ed il contributo dello sviluppo rurale.” P. AMMMASSARI, A. FRATTARELLI e L. M. MORELLI - MiPAAF Convegno nazionale “Il sequestro del carbonio organico nei suoli agrari”, Portici 15 giugno 2009
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Cambiamenti climatici e sviluppo rurale - Portici, 15 giugno 2009 Indice 1.Dal sostegno al pagamento di un servizio ambientale. 2.Rilievi della Corte dei Conti Europea. 3.Il contributo della Condizionalità e dei PSR al contrasto dei CC (Cambiamenti Climatici). 4.Le nuove sfide ed i cambiamenti climatici 2
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Cambiamenti climatici e sviluppo rurale - Portici, 15 giugno 2009 Indice 5.La nuova condizionalità e le future misure agro-ambientali. 6.Conclusioni. 3
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1.Dal sostegno al pagamento di un servizio ambientale (1) L’evoluzione nel tempo della Politica Agricola Comune, ha due estremi: la gestione comune dei mercati (OCM) ed il pagamento unico (disaccoppiamento = sostegno completamente svincolato dalla produzione). 4
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Politica Agricola Comune I pilastro Regolamento (CE) 73/2009 che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto agli agricoltori nell'ambito della politica agricola comune e abroga il regolamento (CE) n. 1782/2003 II pilastro Reg. (CE) n.74/2009 (che modifica il Reg. (CE) n. 1698/2005) Reg. (CE) n. 363/2009 (che modifica il Reg. (CE) n. 1974/2006 Decisione 2009/61/CE (a modifica OSC) Libro Bianco CE su adattamento ai CC (COM (2009) 147 finale)
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1.Dal sostegno al pagamento di un servizio ambientale (2) Il pagamento unico (I ° pilastro) è però subordinato ad un requisito: il rispetto della condizionalità. L’imprenditore agricolo riceve i pagamenti diretti se osserva le prescrizioni ambientali della condizionalità. Questo è un passaggio fondamentale! 6
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1.Dal sostegno al pagamento di un servizio ambientale (3) Il rispetto della condizionalità viene poi introdotto anche per i beneficiari dei pagamenti dello sviluppo rurale (D.M. 21 dicembre 2006 n. 12541). Sulla baseline della condizionalità si incardina il sistema dei pagamenti ambientali. 7
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I requisiti di Condizionalità “comuni” a entrambi i “pilastri” INTRODUZIONE Ambiente Natura 2000 (A1-A5); Sostanze pericolose (A2) Fanghi (A3); Nitrati (A4) Anagrafe (A6-A8bis); Fitofarmaci (B9); Pacchetto igiene (B11); Notifiche malattie (B10; B11;B12-B15) Sanità pubblica Benessere animali Vitelli (C16); Suini (C17); Allevamenti (C18) BCAANorme 1.1;2.1-2; 3.1; 4.1-4.4
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1.Dal sostegno al pagamento di un servizio ambientale (4) L’introduzione della condizionalità segna il passaggio fondamentale dall’erogazione del sostegno legato alla produzione al pagamento di un servizio ambientale che, però, si configura, per la condizionalità, ancora come limitazione delle esternalità negative. 9
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1.Dal sostegno al pagamento di un servizio ambientale (5) Con i pagamenti agro-ambientali, silvo- ambientali e per il benessere degli animali, corrisposti con i fondi dello sviluppo rurale, il passaggio alla remunerazione di servizi ambientali è completo poiché si comincia a pagare la produzione di esternalità positive. 10
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1.Dal sostegno al pagamento di un servizio ambientale (6) La prospettiva è quella di proseguire in questa direzione. Nella stessa direzione va anche il graduale drenaggio di risorse dal I ° al II ° pilastro. Il principio del “Chi inquina paga” (all’inverso: “Chi produce esternalità positive, viene remunerato”) non viene pienamente rispettato. 11
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2.Rilievi della Corte dei Conti Europea (1). La Corte dei Conti ha mosso diversi appunti, fra i quali: -gli effetti della condizionalità rispetto agli obiettivi di questo dispositivo politico possono essere difficilmente misurati; -la sua limitata efficacia. Di diverso avviso è la CE (un valutatore esterno ha dimostrato il contrario). 12
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2.Rilievi della Corte dei Conti Europea (2). Ad un’osservazione oggettiva, è difficile valutare il contributo di certe prescrizioni agli obiettivi della condizionalità. Circa l’efficacia, è innegabile, a prescindere dalle paternità delle colpe, che ci siano difetti. Comunque, la condizionalità ha certamente contribuito a migliorare il rispetto delle norme ambientali. 13
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3.Il contributo della condizionalità e dei PSR al contrasto dei CC (3). La condizionalità ed i PSR contribuiscono con diverse prescrizioni/azioni al contrasto (mitigazione) dei CC. Segue una rassegna dei dispositivi finalizzati a favorire l’immagazzinamento di Carbonio sia nel suolo che nella parte epigea. L‘attenzione è puntata sul suolo e si segnala, laddove presente, l’effetto positivo rispetto alla s. o. e/o alla stato strutturale. 14
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3.Il contributo della condizionalità e dei PSR al contrasto dei CC (4). Gli indicatori da quantificare nell’ambito del contrasto ai CC sono: Indicatori di Baseline collegati agli obiettivi (*)24 Cambiamenti climatici: produzione di energia rinnovabile da bio-masse agricole e forestali 25 Cambiamenti climatici: SAU adibiti alla produzione di energia rinnovabile 26 Cambiamenti climatici / qualità dell’aria: emissioni agricole di gas 19
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3.Il contributo della condizionalità e dei PSR al contrasto dei CC (5). Indicatori di Baseline collegati al contesto 12 Evoluzione della superficie forestale 13 Stato di salute dell’ecosistema forestale Indicatori di risultato 6 Superficie soggetta ad una gestione efficace del territorio che ha contribuito con successo ad attenuare i cambiamenti climatici Indicatori di impatto 7 Contributo all’attenuazione dei cambiamenti climatici 20
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4. Le nuove sfide ed i CC (1). A seguito dell’HC e delle modifiche introdotte dal Reg. (CE) n. 74/2009, PSN e PSR devono essere rafforzati nella strategia in accordo alle seguenti nuove sfide: 1.I cambiamenti climatici e il rispetto del protocollo di Kyoto; 2.Le energie rinnovabili; 3.La gestione delle risorse idriche; 4.Il declino della biodiversità; 5.L’innovazione; 6.L’atterraggio morbido dall’uscita dalle quote latte; 7.La diffusione della banda larga. 21
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4. Le nuove sfide ed i CC (2). ADATTAMENTO - E’ opportuno delineare anche una strategia di adattamento ai CC, cioè un insieme di azioni che, stimando l’entità dei cambiamenti climatici che non si sono potuti evitare o mitigare con l’attuazione delle misure già in vigore, consentano di favorire gli adattamenti e ridurre i danni al settore primario. (gestione razionale delle risorse idriche, costituzione di opportune tecniche di gestione agricola, nuove varietà meno sensibili alle alte temperature invernali, e alla modifica dell’epoca di semina e delle tecniche colturali. i 22
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4. Le nuove sfide ed i CC (3). Il settore agricolo sarà chiamato ad intensificare lo sforzo di MITIGAZIONE tramite riduzione delle emissioni (dal 2012 le attività agricole saranno computabili ai fini del protocollo di Kyoto); Ridefinire l’ampio spettro di misure per potenziarne l’efficacia, enfatizzando anche la capacità che hanno i suoli di stoccare la CO ₂ (uso sostenibile dei suoli) 23
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4. Le nuove sfide ed i CC (4). La rinegoziazione del protocollo di Kyoto necessita di un’attendibile quantificazione degli indicatori sui CC, operazione rispetto alla quale emergono: a.mancanza del dato di alcuni indicatori di impatto; b.alcuni indicatori risultano essere incoerenti con quelli indicati nel QCMV, ad esempio esistono differenze: b.1. nell’unità di misura; b.2. nel misurare l’obiettivo da raggiungere per l'intero periodo di programmazione; 24
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4. Le nuove sfide ed i CC (5). b.3. nella non corrispondenza tra il dato fornito per l'intero periodo di programmazione e la somma dei relativi indicatori previsti per le singole misure; b.4. nell’utilizzo dello stesso dato per i diversi indicatori specifici o per le diverse misure. Emerge chiaramente il problema dell’incertezza delle fonti dei dati, le metodologie adottate non omogenee tra loro. Ne consegue che è necessario trovare una metodologia comune, condivisa e di poter utilizzare dati certi. 25
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5.La nuova condizionalità e le future misure agro-ambientali (1) Con l’Health Check, alla condizionalità vengono attribuiti anche altri obiettivi. L’obiettivo di “protezione e gestione delle risorse idriche”. L’aggiornamento del “livello minimo di mantenimento”. La nuova condizionalità e le future misure agro-ambientali/eliminazione di alcune norme. 26
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5.La nuova condizionalità e le future misure agro-ambientali (2) Oggi non trattiamo l’aggiornamento già intervenuto a proposito dell’obiettivo “Mantenimento dell’habitat” (Mantenimento degli oliveti e dei vigneti in buone condizioni vegetative), recepito dal D.M. n. 302 del 29 dicembre 2008. 27
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5.La nuova condizionalità e le future misure agro-ambientali (3) Si tratteranno gli aspetti di condizionalità riportati nel Reg. CE 73/2009, di recente approvato in Consiglio: stabilisce norme comuni per i regimi di sostegno diretto, istituisce taluni regimi di sostegno, modifica i regolamenti (CE) n. 1290/2005, (CE) n. 247/2006, (CE) n. 378/2007 e abroga il regolamento (CE) n. 1782/2003. 28
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5.La nuova condizionalità e le future misure agro-ambientali (4) Rafforzamento degli impegni legati al mantenimento degli elementi caratteristici del paesaggio che impone l’obbligo del mantenimento anche di siepi, stagni, fossi, alberi in filari, in gruppo o isolati, ed i margini dei campi, ecc. Entrerà in vigore dal 1 gennaio 2010 29
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5.La nuova condizionalità e le future misure agro-ambientali (5) Rispetto delle procedure di autorizzazione per l'utilizzo delle acque ai fini di irrigazione. Vigente dal 1° Gennaio 2010. Introduzione di fasce tampone lungo i corsi d'acqua. Entrerà in vigore nel 2012. 30
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5.La nuova condizionalità e le future misure agro-ambientali (6) Semplificazione a carico di standard non rilevanti o non dipendenti dalla responsabilità dell'agricoltore (p.e. alcuni adempimenti Natura 2000 relativi alla caccia) 31
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5.La nuova condizionalità e le future misure agro-ambientali (7) Infine, si è deciso anche che le riduzioni dei pagamenti da applicarsi in caso di non conformità ai requisiti previsti, per importi inferiori a 100 euro non saranno comminate. 32
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5.La nuova condizionalità e le future misure agro-ambientali (8) Sulla base di questa nuova baseline dovrà essere “costruito l’edificio” delle nuove misure agro-ambientali. Esse attualmente, remunerano le perdite di reddito ed i maggiori costi, mentre, se si valutassero le numerose esternalità positive, sarebbe giustificata, agli occhi dell’opinione pubblica, una remunerazione dei servizi ambientali più vicina al loro valore. 33
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7.Conclusioni (1) Ci sono importanti connessioni tra il progetto FISR-MESCOSAGR e la politica di sviluppo rurale, soprattutto a proposito della quantificazione degli indicatori. In particolare, a proposito dell’esecuzione in campo del bilancio di emissione dei gas serra CO 2 e N 2 O e dello sviluppo del modello previsionale del bilancio del carbonio nei suoli agrari. 34
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Grazie per l’attenzione!! a.frattarelli@politicheagricole.gov.it www.reterurale.it
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