La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

FINALITA’ PRIORITARIA che la SOCIETA’attribuisce alla SCUOLA come ISTITUZIONE Formazione di cittadini e cittadine in possesso di SAPERI e di IDENTITÀ ben.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "FINALITA’ PRIORITARIA che la SOCIETA’attribuisce alla SCUOLA come ISTITUZIONE Formazione di cittadini e cittadine in possesso di SAPERI e di IDENTITÀ ben."— Transcript della presentazione:

1 FINALITA’ PRIORITARIA che la SOCIETA’attribuisce alla SCUOLA come ISTITUZIONE Formazione di cittadini e cittadine in possesso di SAPERI e di IDENTITÀ ben strutturate in grado di: ►interagire positivamente nel contesto sociale adottando comportamenti adeguati alla CONVIVENZA CIVILE nel rispetto del VALORE DELL’ALTRO, delle DIFFERENZE e della INTEGRAZIONE INTERCULTURALE ►contribuire allo sviluppo politico, economico, sociale e culturale del contesto di appartenenza

2 EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’ e PROGETTO ANTIBULLISMO elementi fondanti per il SUCCESSO FORMATIVO delle allieve e degli allievi Trasversalità del PROGETTO ANTIBULLISMO per costruire i saperi DISCIPLINARI e AFFETTIVO-VALORIALI le “diverse” EDUCAZIONI alla legalità, come rispetto dei principi democratici di base per la convivenza civile e la cittadinanza attiva alla salute, come rispetto e valore della cura di sé e degli altri, sia sul piano fisico che socio-affettivo ed emozionale alle differenze, come rispetto, accoglienza delle diversità e parzialità dei diversi punti di vista di interpretazione del reale all’interculturalità, come sviluppo dei principi di integrazione e solidarietà e della capacità di decentramento del proprio punto di vista culturale, elemento fondante il valore della pace

3 Perché l’urgenza di attivare nell’Istituto un progetto anti bullismo e quale il nesso tra “bullismo” ed “educazioni ”? La riduzione del bullismo crea un clima scolastico favorevole all’apprendimento e costituisce il terreno sociale per l’educazione alla legalità. ALCUNI DATI Da un sondaggio ISTAT sulla dispersione scolastica emerge che la prima causa del rifiuto alla frequenza scolastica è l’essere attore – passivo o attivo- di episodi ripetuti di bullismo Il bullismo è un comportamento relazionale caratterizzato da violenza e sopraffazione che nasce e si manifesta prevalentemente in ambito scolastico I bulli persistenti sono a rischio di comportamenti antisociali e devianti, come l’abuso di sostanze, di alcool e droghe e gli studi sottolineano che circa il 45% degli ex bulli entro il 24° anno di età, sono stati condannati in tribunale per almeno tre crimini. Le vittime dei bulli rischiano quadri patologici con sintomatologie depressive anche gravi che negli anni possono portare a lesioni gravi e persino al suicidio Nelle scuole è in crescita il fenomeno delle “bulle”. I i ragazzi raccontano: ''Il bullismo peggiore è quello femminile: bisogna soffrire e accettarlo'' CONSEGUENZE In un contesto educativo la presenza di dinamiche relazionali intra- e interpersonali impostate sul bullismo incide negativamente su: la costruzione nei giovani di identità sociali equilibrate e fondate sul rispetto di sé e dell’altro, sul rispetto dei principi democratici di base per la convivenza civile la costruzione nei giovani di identità personali fondate sulla equilibrata interazione tra la sfera cognitiva, sfera socio-affettiva e sfera valoriale la costruzione dell’autostima e della fiducia in sé e nelle istituzioni la motivazione alla frequenza scolastica il diritto di tutte le studentesse e gli studenti, al di là delle diversità personali, religiose, di razza, di genere, ecc., a stare bene a scuola

4 Progetto antibullismo attivato nell’Istituto e adozione del motto “Questa scuola è intollerante verso qualsiasi forma di bullismo” GLI INPUT Il percorso è iniziato nel 2003 nell’ambito dell’azione di sistema di formazione docenti sui due progetti PON misura 3.2 sulla dispersione scolastica: “ Sorridere per vivere “ e “ Docenti e discenti insieme per crescere” LE FASI DEL PERCORSO  PROBLEMATIZZAZIONE da parte dell’esperto psicologo clinico sulle cause di “dispersione scolastica” e ipotesi di possibile incidenza di episodi di bullismo sul disagio delle allieve e degli allievi  SENSIBILIZZAZIONE dei docenti e implementazione di un percorso di ricerca- azione  COSTRUZIONE e USO di strumenti di osservazione per insegnanti e genitori per rilevare indicatori di disagio da bullismo  STRATEGIE per rimuovere o prevenire il fenomeno  ATTIVAZIONE di una task force antibullismo di docenti e di un gruppo di supporto tra pari (peer consulting) verso le “vittime” uscite allo scoperto

5 IMPATTI DEGLI INTERVENTI SUL POF Il problema delle dinamiche relazionali nel contesto classe sono oggetto di osservazione e di progettazione di interventi a livello di C.d:C. in fase di programmazione educativa di inizio d’anno scolastico La formazione docenti sulle dinamiche relazionali e sulle strategie antibullismo è una delle tematiche costantemente presente - dal 2003 ad oggi - nel piano di aggiornamento e formazione del personale scolastico Progettazione di interventi curricolari ed extracurricolari mirati alla costruzione al sostegno delle competenze prosociali, delle life skills e delle competenze relazionali di ascolto, empatia, solidarietà e valorizzazione delle differenze SULLE ALLIEVE E GLI ALLIEVI Numerosi casi di successo e di recupero di allieve e allievi alla frequenza scolastica, dopo la denuncia di casi di bullismo nei gruppi classe: T.M, Q.G., S.G., C.A., C.G., R.L., C.A., S.M., S.J., S.G., le iniziali di alcuni allievi e allievi che oggi frequentano con regolarità la classe seconda, terza o quarta nel nostro Istituto e che nel primo o secondo anno di scuola superiore avevano “manifestato” disagio e rifiuto della scuola per episodi di bullismo

6 PUNTI DI DEBOLEZZA La sensibilità e la preparazione dei docenti sul fenomeno del bullismo è ancora diffusa a macchia di leopardo probabilmente a causa di un inconscio rifiuto da parte degli adulti ad accettare la possibile esistenza nell’animo dell’adolescente (specialmente se di sesso femminile) del sentimento della violenza e della malvagità. Anche non molto diffusa è la propensione tra i docenti ad includere tra le competenze professionali anche competenze “relazionali e di gestione delle dinamiche di gruppo”, competenze spesso percepite come “altro” rispetto a quelle che si ritiene siano richieste dal ruolo di docente

7 La task force Daniela Conte Florinda Fracella Francisca Camero Sabina Cannoletta Elisabetta Leonetti Alessandra Galizia Silvana De Donno Annamaria Perrone Piera Mele Annamaria Tornese Patrizia Riva Francesca Mosca Antonio Scordari Giulia Montesano Bruna Morena


Scaricare ppt "FINALITA’ PRIORITARIA che la SOCIETA’attribuisce alla SCUOLA come ISTITUZIONE Formazione di cittadini e cittadine in possesso di SAPERI e di IDENTITÀ ben."

Presentazioni simili


Annunci Google