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PubblicatoMattia Spinelli Modificato 8 anni fa
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LO STEMMA DI PONTE DI LEGNO In questi anni abbiamo svolto molte ricerche sul nostro ambiente e sul nostro paese. L’anno scorso ci siamo posti questo problema : perché il Comune di Ponte di Legno ha questo stemma? Prima di tutto abbiamo pensato che avesse dei simboli significativi per distinguersi dagli stemmi degli altri comuni. A cura degli alunni di classe V Anno scolastico 2008 - 2009
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Osservando lo stemma abbiamo riconosciuto la sua forma a scudo e ci siamo resi conto che l’unico elemento che per noi aveva senso era il ponte in legno posto in basso su uno sfondo dorato.
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Sul leone con le ali con un libro aperto sotto una zampa non riuscivamo a dare una minima spiegazione o a formulare delle ipotesi.
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Siamo riusciti a leggere cosa c’era scritto : “ Pax Tibi Marce Evangelista Meus” e l’unica parola che da soli siamo riusciti a comprendere è Evangelista, poi ci ha aiutato la maestra Renata che ci ha spiegato che la scritta è in latino e che la traduzione era: “ Pace a te Marco Evangelista mio”.
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La curiosità si è fatta sempre più grande: cosa c’entrava l’evangelista S. Marco con Ponte di Legno? Ed ancora : che relazione c’è tra il leone e S. Marco? La ricerca di informazioni ha interessato quindi Religione perché dovevamo saperne di più sull’evangelista S.Marco. Dalla ricerca è emerso che tutti 4 gli evangelisti hanno una rappresentazione attraverso disegni Luca: Bue Matteo: UomoMarco: Leone Giovanni: Aquila
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… ed ecco svelato il segreto … il simbolo di S.Marco è proprio un Leone alato.
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Il leone però non rappresenta né il carattere né il l’aspetto fisico della persona, ma il contenuto del suo Vangelo. Il leone è il re degli animali, è forte e potente. Nel Vangelo di S.Marco, Gesù viene identificato come RE nelle situazioni in cui Lui riesce a vincere il male. Inoltre il Suo Vangelo inizia con la voce di San Giovanni Battista, che nel deserto, si alza a tal punto da sembrare il ruggito di un leone, per annunciare agli uomini la venuta di Cristo. MARCO 1, 1-13 Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. Come è scritto nel profeta Isaia: Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te, egli ti preparerà la strada. Voce di uno che grida nel deserto: preparate la strada del Signore, raddrizzate i suoi sentieri, si presentò Giovanni a battezzare nel deserto, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
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Questo non ci bastava perciò abbiamo cercato informazioni sulla storia della Vallecamonica e di Ponte di Legno: Dal 1454 al 1796 la Vallecamonica è dominata dalla Serenissima Repubblica Veneta il cui patrono è San Marco e il simbolo il leone alato. E’ stato proprio sotto la dominazione della Serenissima che il leone di San Marco compare sullo stemma di Ponte di Legno con il libro aperto sotto la zampa. Vallecamonica Domini della Serenissima
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Abbiamo scoperto inoltre che per il popolo di Venezia anche il libro diventava un simbolo: di pace, quando era aperto, di guerra quando era chiuso. Questo ci ha fatto capire che il periodo della dominazione veneta, era per la Vallecamonica e Ponte di Legno un periodo di pace perché il libro è aperto.
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Sopra lo scudo, in alto come vedete c’è la parte alta di una torre e abbiamo notato che i pezzi in cui è divisa sono uguali a quelli del campanile della chiesa.
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La maestra ci ha detto che ciascuno dei rialzi in muratura si chiamavano Merli e ci ha procurato una scheda informativa dalla quale abbiamo capito che servivano come difesa per il castello.
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Un’altra informazione era che i merli si distinguevano in: Merli guelfi con la sommità squadrata Merli ghibellini con la sommità “ a coda di rondine” Ecco: la merlatura sullo stemma è “ coda di rondine” e così quella del campanile della chiesa quindi Merli ghibellini.
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A questo punto è nata una nuova curiosità: cosa indicavano i merli ghibellini. Abbiamo iniziato così un’altra ricerca. Abbiamo raccolto queste informazioni: Nel 1200 in Vallecamonica si formano due gruppi i Guelfi e i Ghibellini. I Guelfi volevano rimanere sudditi del Conte - Vescovo di Brescia I Ghibellini volevano l’indipendenza e l’autonomia della Vallecamonica. In Alta Vallecamonica assunse potenza la famiglia Federici che era ghibellina. Nel 1410 Giovanni Federici venne nominato Conte di Dalegno. La nostra conclusione è che la torre posta in alto con i merli a coda di rondine vuole ricordare i Federici e la loro appartenenza al gruppo dei ghibellini.
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Adelio Cominoli, una persona competente e interessata alla storia locale, ci ha detto che se fossimo andati in Comune avremmo trovato un documento molto interessante sullo Stemma di Ponte di Legno. Il giorno stesso abbiamo telefonato in Comune per chiedere di poter visionare questo importante documento.
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Abbiamo visto che si trattava DEL DECRETO REGIO che consentiva a Ponte di Legno di avere uno stemma civico. E’ un libro con poche pagine con la copertina in velluto blu. Gentilmente ci hanno preparato una fotocopia che ora vi mostriamo perché per noi è qualcosa di eccezionale. Ecco alcune semplici informazioni. Sulla copertina sono raffigurati due simboli: a sinistra, ci ha spiegato Adelio, c’è il simbolo del Regno d’Italia a destra c’è il simbolo del Fascismo
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Guardate che meraviglia la prima pagina!!! E’ una pergamena con l’intestazione di VITTORIO EMANUELE III, RE D’ITALIA PER GRAZIA DI DIO E PER VOLONTA’ DELLA NAZIONE. Dallo scritto abbiamo ricavato delle informazioni: Gli autori concedono al Comune di Ponte di Legno il diritto di fare uso di uno stemma civico, Era il 20 dicembre 1928, Il decreto per essere valido doveva essere registrato dalla Consulta Araldica e dall’Archivio di Stato in Roma.
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Nella seconda pagina troviamo: la descrizione dettagliata dello stemma la firma degli autori : VITTORIO EMANUELE III, re d’Italia e di BENITO MUSSOLINI, capo del Governo e primo Ministro Segretario di Stato, il Sigillo reale,prima della firma del re, in basso a sinistra c’è il sigillo della Consulta Araldica con la firma del Cancelliere che ha inserito l’8 luglio 1929 lo stemma di Ponte di Legno nei registri. Non siamo riusciti a decifrare la firma del cancelliere, forse è Amahais
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Nella terza pagina c’è : la rappresentazione dello STEMMA la firma del rappresentante del Comune Luigi Marangoni Machiavelli.
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