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PubblicatoBeniamino Corsi Modificato 8 anni fa
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MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI Forze di lavoro o popolazione attiva Sono rappresentate da tutti coloro che esercitano in proprio (o alle dipendenze)un’attività lavorativa diretta alla produzione di beni e servizi o cercano attivamente di poterla esercitare. In pratica, sono quindi date dalla somma di occupati + disoccupati + persone in cerca di prima occupazione
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MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI Non forze di lavoro Sono costituite dalla popolazione che non si trova in condizioni professionali e non è alla ricerca di prima occupazione. Comprendono: Bambini e ragazzi di età inferiore a 14 anni Casalinghe Inabili al lavoro Militari di leva Detenuti Altre persone che per motivi diversi non rientrano né nei casi precedenti né nella popolazione attiva
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MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI Popolazione attiva in condizioni professionali Corrisponde alla popolazione attiva depurata dalle “persone in cerca di prima occupazione”. E’ quindi data dalla somma di occupati + disoccupati in senso proprio (quelli che avevano una precedente occupazione e l’hanno persa)
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MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI Tasso di attività generico E’ il rapporto tra le forze di lavoro e la popolazione residente Tasso di attività: Forze di lavoro x 100 popolazione residente
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MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI Tasso di attività specifico (per classe di età, per sesso, settore lavorativo, per territorio di appartenenza…) T. di attività 20-24 anni : F. di lavoro (20-24) x100 pop. residente (20-24)
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MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI Tasso di occupazione E’ il rapporto (anch’esso espresso in percentuale) fra occupati e popolazione residente Tasso di occupazione: Occupati x 100 Popolazione residente
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MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI Disoccupati: Coloro alla ricerca di nuova occupazione e che quindi hanno perso una precedente occupazione, essendo in grado di accettarla se viene loro offerta
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MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI Persone in cerca di prima occupazione Coloro che non hanno mai esercitato un’attività lavorativa, o hanno cessato un’attività lavorativa in proprio, e sono alla ricerca attiva di un’occupazione alle dipendenze essendo in grado di accertarla se viene loro offerta.
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MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI Tasso di disoccupazione generico Generalmente con questa definizione si intende il rapporto percentuale fra il totale dei disoccupati (comprese le persone in cerca di prima occupazione)e le forze lavoro (o popolazione attiva). T. disoccupazione: totale disoccupati x 100 forze di lavoro
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MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI Disoccupazione frizionale Ha carattere temporaneo e riguarda quelle persone che, pur avendo i requisiti professionali per ricoprire i posti di lavoro disponibili non riesce ad ottenere tempestivamente la giusta informazione sulla localizzazione dei posti di lavoro. Ha quindi carattere temporaneo
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MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI Disoccupazione strutturale Deriva dallo squilibrio duraturo tra lavoro domandato e lavoro offerto in una data area considerata. La natura strutturale deriva dal fatto che i posti di lavoro vacanti si misurano con professionalità diverse da quelle domandate oppure da una mancanza di posti di lavoro rispetto alla capacità dell’offerta.
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MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI Disoccupazione ciclica Si riferisce alla disoccupazione involontaria determinata dalla insufficienza temporanea della domanda. Questa forma di disoccupazione viene in genere coperta con la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria
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MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI Sottoccupazione o occupazione precaria Riguarda quei lavoratori che prestando saltuariamente lavori, oppure stabilmente, non raggiungono un guadagno annuo corrispondente ai normali livelli minimi dei salari.
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MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI C.I.G. E’ un istituto previsto dal sistema di sicurezza sociale nazionale che serve a garantire il salario ai lavoratori sospesi dal lavoro. Si divide in: Ordinaria se è riferita a eventi congiunturali tali da richiedere un arresto temporaneo della produzione Straordinaria quando è conseguente ad uno stato di crisi aziendale che richiede un piano di ristrutturazione produttiva
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MERCATO DEL LAVORO: DEFINIZIONI Iscritti al collocamento (disponibili e indisponibili) 1°classe – lavoratori già occupati 2°classe – giovani di età inferiore a 21 anni con precedenti lavorativi e tutti coloro che sono alla ricerca di prima occupazione 3°classe - casalinghe senza precedenti lavorativi 4°classe - pensionati in cerca di occupazione 5° classe – lavoratori in cerca di altra occupazione
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Analisi del mercato del lavoro Labour economics Ogni individuo effettua le proprie scelte sulla base di calcoli razionali (guadagno) Il mercato del lavoro è tendenzialmente concorrenziale e il valore massimo della somma della utilità individuale si raggiunge in corrispondenza del salario di equilibrio Nel rapporto di lavoro le relazioni di scambio avvengono su un piano di parità Sociologia del mercato del lavoro Gli individui effettuano le loro scelte non solo sulla base di ragioni economiche, bensì anche per prestigio, potere, approvazione sociale Ogni individuo appartiene ad un gruppo sociale che lo condiziona nelle scelte Il m.d.l. è parte integrante di una più vasta società ed è il luogo dove si definisce la posizione sociale delle persone e le loro disuaguaglianze
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Il mercato che non è un mercato: perché? Il lavoro è una merce particolare…… Il prezzo dovrebbe svolgere una funzione di riequilibrio tra domanda e offerta Tra chi vende e chi compra dovrebbero esserci solo relazioni di scambio simmetriche Le decisioni dei lavoratori dovrebbero essereprese in condizioni di razionalità illimitatad NESSUNA DI QUESTE CONDIZIONI SI VERIFICA APPIENO!
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MERCATO DEL LAVORO E FAMIGLIA Le politiche sociali a favore delle famiglie dei lavoratori incidono pesantemente sulla tipologia di disoccupazione Insiders (occupati) capofamiglia, con scarsa presenza di diplomati e laureati Outsiders (disoccupati) giovani spesso con alto livello di istruzione che vivono in famiglie dove almeno un genitore ha un reddito sicuro dalavoro o da pensione
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Disoccupazione giovane e adulta Lo squilibrio tra disoccupazione adulta e giovanile dipende dalla presenza: di giovani istruiti, che determina uno sfasamento tra domanda di lavoro qualificata e offerta di lavoro istruita di un regime familistico del welfare state italiano che non prevede sussidi di disoccupazione a favore dei giovani
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La componente rosa del mercato del lavoro Tendenza ad un generale aumento del tasso di partecipazione femminile al lavoro, trainato essenzialmente dalle più istruite, a seguito: -Aumento delle retribuzioni femminili -Emancipazione delle donne le quali inoltre raggiungono risultati formativi migliori di quelli raggiunti dagli uomini -Diffusione del lavoro part-time che è differente tra i diversi paesi europei
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Diffusione lavoro part-time Dipende dalla struttura della famiglia, dalle organizzazioni che definiscono il sistema occupazionale. Nei paesi in cui è diffuso risulta per lo più svolto volontariamente; nei paesi in cui è poco diffuso la maggioranza dichiara di farlo per mancanza di un lavoro a tempo pieno ? EMANCIPATE (lavoro full time) GRATEFUL SLAVES
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Famiglia e ricerca del lavoro Legami forti (familiari) sono utili nelle società dove c’è una bassa domanda di lavoro Legami deboli (tra individui di diversa origine) sono utili nelle società dove c’è un’alta domanda di lavoro CAPITALE SOCIALE (interno e d esterno)
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Il lavoro a termine privo di tutela Anni 50: era il modo più diffuso per i giovani per entrare nel m.d.l Anni 60 e 70: i giovani entrano nel m.d.l. attraverso contratti a tempo indeterminato e tutelati Anni 90: iniziano a diffondersi i contratti atipici a tempo determinato Oggi la precarietà non riguarda solo le attività a bassa qualificazione ma anche le professioni ad alto profilo formativo
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Conseguenze… L’incertezza del reddito e del lavoro spinge i giovani a rinviare le decisioni cruciali della vita Ciò mette in crisi l’equilibrio generazionale su cui si fonda il modello familistico di m.d.l italiano perché i giovani di oggi non saranno in grado di svolgere le funzioni di sostegno verso i propri figli che oggi svolgono i loro genitori.
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Famiglia, welfare e occupazione Alta percentuale di addetti ai servizi alla persona nei paesi sviluppati. Tuttavia, esistono forti differenze nei tassi di occupazione tra i paesi europei: -forte carico fiscale e servizi pubblici largamente diffusi -carico fiscale medio-alto cui corrispondono più trasferimenti monetari alle famiglie (self-service economy) -basso carico fiscale e servizi alla persona affidati al settore privato
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