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PubblicatoPaolo Bosco Modificato 8 anni fa
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Medicina sociale … Prof. Giovanna Tassoni Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata
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Epidemiologia Disciplina delle scienze mediche che ha per oggetto lo studio delle condizioni di salute e di malattia delle popolazioni umane in relazione con i fattori genetici, ambientali e comportamentali. Con il fine di individuare i fattori positivi di benessere e quelli causali delle malattie,le loro modalità di intervento e le condizioni che ne favoriscono od ostacolano l’azione
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Epidemiologia è divisa in: Classica : studio dei fattori di rischio Clinica: studio della malattia per migliorare diagnosi, terapia e prognosi
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L'epidemiologia si differenzia dalla clinica medica per due aspetti: Gli epidemiologi studiano un gruppo di soggetti, non i singoli individui; Gli epidemiologi studiano una popolazione sana ed una malata e cercano di trovare le differenze cruciali tra i sani e i malati.
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L'epidemiologo Descrive il fenomeno oggetto di studio, ricorrendo ad appropriate misure di esposizione e di insorgenza di malattia; Osserva il fenomeno oggetto di studio; Studia la distribuzione nel tempo e nello spazio del fenomeno; Formula ipotesi circa le sue cause, sulla base delle caratteristiche osservate o sulla base di osservazioni cliniche e/o di laboratorio;
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L'epidemiologo Disegna e conduce studi appropriati a saggiare la bontà delle ipotesi formulate, preoccupandosi di valutare attentamente la qualità dei dati raccolti; Analizza i dati raccolti e interpreta i risultati ottenuti, considerando attentamente le possibili fonti di distorsione e concludendo circa la plausibilità o meno di una relazione causale; Stima l'impatto dell'utilizzazione, a fini preventivi, dei risultati ; Valuta l'impatto reale, sulla popolazione, delle misure adottate.
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Campione statistico Omogeneità Numerosità Scelta a caso
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Fasi di uno studio epidemiologico - definizione degli obiettivi -Valutazione del modello di studio -identificazione della popolazione e campionamento -definizione delle variabili da studiare e scelta dei metodi di rilevazione -determinazione delle risorse occorrenti -esecuzione dell’indagine e valutazione dei risultati
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Fonte dei dati Fonti di dati ufficiali: disposizione di leggi o ammistrative Fonti di dati non ufficiali
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Fonti ufficiali -finalità -livello -modalità di rilevazione
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Prof. ………………. Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata Rilevazioni socio- demografiche Istat (censimenti) Anagrafe Registro di stato civile Scheda di morte Denuncia malattie infettive(importanza informativa e operativa)
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Rilevazioni del sistema sanitario 1) Schede di accettazione-dimissioni ospedaliera 2)Registri di patologia
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Prof. ………………. Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata Rilevazioni del sistema sanitario -schede di accettazione- dimissione ospedaliera -registri di patologia- -registro dei tumori -registri di incidenza per il diabete mellito di tipo 1
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Prof. ………………. Istituto di Medicina legale – Università degli Studi di Macerata Sistema informativo sanitario (legge 833/78) Livello locale Livello regionale (osservatorio epidemiologico regionale) Livello centrale
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Tassi Rapporto esistente, in un tempo definito fra il numero di casi o di eventi osservati e la popolazione che li ha generati moltiplicato per una costante K multiplo di 10 Tasso= N/PxK
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Tassi si dividono in: a) grezzi b) specifici c) corretti
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Principali tassi grezzi Tasso di mortalità (disuguaglianze della salute, indice dello stato di salute di una popolazione, efficacia di terapie, misure preventive etc) n. Morti x K popolazione
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Principali tassi specifici Tasso di mortalità Infantile (indice di salute delle condizioni socio-ambientali) n. Bambini morti entro1 anno x k numero bambini nati vivi nell’anno Tasso di morbosità
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Misure di morbosità Morbosità: frequenza di un evento malattia in una popolazione Prevalenza:(Numero di casi di malattia al tempot /ammontare della popolazione al tempo t)xK Incidenza: (numero di nuovi casi in un periodo/popolazione a rischio in quel periodo)xK
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Durata di una malattia: periodo che intercorre tra l’inizio della malattia e la guarigione prevalenza= incidenza x durata
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Indicatore sanitario Informazioni selezionate in modo accurato che aiutano a misurare cambiamenti in relazione a criteri prioritari e permettono di monitorare aspetti specifici della politica sanitaria o fattori pertinenti alla determinazione di politiche sanitarie o correlate al sanitario.
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L'indicatore sanitario è un dato statistico dotato di valore informativo ai fini della descrizione e dell'interpretazione del fenomeno da considerare
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Indicatore sanitario Caratteristiche: accuratezza completezza riproducibilità validità pertinente specifico sensibile essenziale discriminante
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Si dividono in Positivi negativi Diretti indiretti
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Indicatori diretti negativi: Mortalità morbosità Indicatori indiretti negativi: Indicatori di degrado ambientali Indicatori di stile di vita scorretto Indicatori di utilizzo di strutture sanitarie
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Indicatori sanitari positivi diretti: Natalità Fecondità Piramide dell'età Speranza di vita Indicatori antropometrici Indicatori positivi indiretti: Indicatori sociali
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