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LA REALTA’ CONTADINA
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L’ Italia sino agli anni ’50 era un paese prevalentemente agricolo
L’ Italia sino agli anni ’50 era un paese prevalentemente agricolo. Spesso la letteratura del dopoguerra ha preso in considerazione il mondo contadino, conferendogli significati diversi a seconda della visione e degli ideali degli autori. CESARE CARLO ROCCO BEPPE PAVESE LEVI SCOTELLARO FENOGLIO ( ) ( ) ( ) ( )
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Cesare Pavese Mondo selvaggio, primitivo, irrazionale caratterizzato da istinti elementari irrefrenabili Impulsi più segreti a violenza, sangue, sesso Esigenza di superare il fascino del primitivo e del selvaggio Il mondo contadino rispecchia i suoi miti personali Realtà contadina come deposito di riti arcaici PAESI TUOI
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Carlo Levi Mitizzazione del mondo contadino
Attrazione per questa realtà primitiva e diversa Oscuro vitalismo contadino vs falsità borghese Pur essendo progressista di sinistra è affascinato dalla realtà contadina dietro l’esplorazione dei problemi sociali vi è l’esplorazione di se stesso, la volontà di autocoscienza.
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Rocco Scotellaro Portavoce dei disagi della povera gente
Denuncia le condizioni dei contadini del sud Speranza in un futuro migliore La polemica si mescola all’evocazione dei miti ancestrali della Lucania raccolta poetica: è fatto giorno (sempre nuova è l’alba) libro-inchiesta: contadini del sud
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Beppe Fenoglio Mondo contadino cupo, desolato, disumano e abbruttito da sofferenza e miseria che conduce a violenza, follia e suicidio Mondo contadino svincolato da condizione storico-sociale La legge della violenza regola i rapporti umani Indaga in modo lucido e fermo le manifestazioni della violenza ROMANZO: LA MALORA In questa realtà non c’è alcuna alternativa
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Cesare Pavese nasce a S. Stefano Belbo (langhe cuneesi) il 9 Sett (N.B.lo stesso giorno di Nicola Ruzzenenti) perde il padre a 8 anni. Ha un carattere introverso e timido frequenta il liceo D’Azeglio, conosce il prof. Augusto Monti frequenta la facoltà di lettere e lavora come traduttore diventa il direttore della rivista edita da Einaudi ‘’la cultura’’ scoperto con lettere antifasciste è confinato in Campania Delusione amorosa e insuccesso della racc. ‘’lavorare stanca’’ 1943- I suoi amici diventano partigiani,lui no ‘’la casa in collina’’ Delusione amorosa ‘’ e verrà la morte e avra i tuoi occhi’’ 1950- riceve il premio Strega. In agosto si suicida. ‘’perdono tutti e a tutti chiedo perdono, va bene? Non fate troppi pettegolezzi’’
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LA POESIA HA DUE FASI POESIA-RACCONTO POESIA POST BELLICA
- Rifiuto della chiusura della poesia - La poesia mira ad instaurare un rapporto di comunicazione con il lettore - Non si ricerca la musicalità del verso ma bensì la logica - Utilizzo di versi lunghi - Sintassi piana e scorrevole - coppie antitetiche (città-campagna) ‘’LAVORARE STANCA’’ POESIA POST BELLICA Ritorno ad una poesia più tradizionale Componimenti più brevi e pregni di significato e metafore La poesia ha la funzione di esprimere le sofferenze dell’io. ‘’TERRA E MORTE’’ ‘’VERRA’ LA MORTE E AVRA’ I TUOI OCCHI’’
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La riflessione sul mito
Mito (materia informe) la funzione dell’arte è di dare una forma al mito attraverso strutture razionali e chiare è nell’ inconscio dell’essere umano, che vive inconsapevolmente il mito nell’infanzia. Quando prende coscienza del mito, l’infanzia è passata. L’infanzia forma l’uomo e dunque quando si mette in atto la la ricerca di se stessi, si ritorna alle proprie origini. lo scrittore deve rispettare una tecnica e un rigido controllo formale Da questo deriva l’importanza che pavese dà ai territori legati alla sua infanzia travaglio della scrittura (la collina diviene un luogo mitico) Con il mito pavese consolida le percezioni dell’infanzia e del passaggio ad essa legato.
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