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Le rappresentazioni grafiche delle distribuzioni
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Schema delle rappresentazioni grafiche Secondo un carattere qualsiasi Diagramma a barre (Agresti-Finlay) Diagramma a torta (Agresti-Finlay) Secondo un carattere ordinato Diagramma a barre (Agresti-Finlay) Grafici a radar (Leti, Cerbara, 2009 p. 93-94 )
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Carattere quantitativo Quantitativo continuo o discreto: grafico a foglia Quantitativo suddiviso in classi: istogramma Quantitativo discreto: diagramma cartesiano ad asta (Leti, Cerbara, 2009 pag. 96) Quantitativo continuo (serie storiche): diagramma cartesiano (Leti, Cerbara, 2009 pag. 97 )
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Distribuzioni secondo una variabile ordinata (ciclica) La variabile ordinale è detta ciclica quando la modalità iniziale e finale della variabile ordinale sono solo frutto di una convenzione Si ricorre ad una circonferenza, in cui le modalità vengono rappresentate da semirette aventi origine uguale e altezza proporzionale alla frequenza osservata nella modalità Gli angoli tra le semirette sono tutti di uguale ampiezza Gli estremi dei raggi possono essere uniti Questa rappresentazione grafica è spesso utilizzata per tutte le variabili ordinali
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Distribuzione dei giorni al mese con precipitazioni a Roma, anno meteorologico 2004 (Leti, Cerbara, 2009 pag. 93-94) Mesi dell’annoGiorni al mese con precipitazioni (n) Gennaio13 Febbraio12 Marzo12 Aprile17 Maggio10 Giugno4 Luglio2 Agosto2 Settembre6 Ottobre13 Novembre14 Dicembre17
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Diagramma a Radar
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Rappresentazioni della distribuzione secondo un carattere quantitativo I diagrammi ramo-foglie sono particolarmente indicati per rappresentare distribuzioni poco numerose (Agresti-Finlay) Gli istogrammi invece sono indicati per rappresentare distribuzioni quantitative di un carattere suddiviso in classi (Agresti-Finlay; Borra, Di Ciaccio 2008) Diagrammi cartesiani: caratteri quantitativi discreti o continui
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Diagramma cartesiano ad aste per variabili quantitative discrete (variabile con pochi valori)
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Rappresentazione di un carattere quantitativo discreto (diagrammi cartesiani) Sull’asse dell’ascisse si rappresentano i valori della variabile (esempio: anni) Sull’asse delle ordinate la frequenza associata al valore della variabile
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Distribuzione di 40 studenti secondo il voto riportato nell’esame di Statistica (Leti e Cerbara, 2009) votoNumero studenti 182 192 202 213 223 235 244 256 264 274 283 29- 302 tot40
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Diagramma cartesiano ad aste (Leti, Cerbara, 2009) Abbiamo rappresentato la distribuzione, ponendo sull’asse delle ascisse le modalità del carattere e sull’asse delle ordinate le frequenze
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Diagrammi cartesiani per la rappresentazione di variabili quantitative continue (serie storiche) Sull’asse dell’ascisse si rappresenta il carattere continuo (tempo) Sull’asse delle ordinate la frequenza (o la quantità) In realtà il le frequenze sono rilevate in un istante temporale ben preciso I punti sull’asse cartesiano vengono congiunti con archi di curva (o spezzata poligonale) per dare il senso di continuità al fenomeno
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Serie Storiche (Leti, Cerbara, 2009 pag 97)
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Diagramma cartesiano: serie storica (Leti, Cerbara, 2009, pag.97)
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Fonti Fonte Grafici: G. Leti, L. Cerbara (2009), Elementi di Statistica Descrittiva, Il Mulino Borra, S., Di Ciaccio A. (2008), Metodologie per le Scienze Economiche e Sociali, McGraw- Hill
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