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PubblicatoFloriana Frigerio Modificato 8 anni fa
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Sottovoce (ruolo e figura del tecnologo) Silvia (Gruppo di lavoro sul personale tecnologo) Bologna Assemblea dei Rappresentanti del Personale TTA 18 settembre 2013
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rapp_tta_wg_tecnologi@lists.infn.it angelo.bosotti@mi.infn.it Angelo Bosotti bucciarelli@lngs.infn.it Gabriele Bucciarelli manuela.boscolo@lnf.infn.it Manuela Boscolo marco.serra@roma1.infn.it Marco Serra michele.michelotto@pd.infn.it Michele Michelotto paolo.lore@na.infn.it Paolo Lo Re stefania.canella@lnl.infn.it Stefania Canella roberto.gomezel@ts.infn.it Roberto Gomezel silvia.arezzini@pi.infn.it Silvia Arezzini
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Dopo il sondaggio Avevamo previsto degli incontri di approfondimento, MA,… nei primi giorni di luglio, Richiesta da parte di Roberto di una analisi veloce e sintetica perché si era verificata una accelerazione improvvisa. POSSIBILE DISCUSSIONE NEL CD di metà luglio!
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Attività frenetica… Suddivisione di compiti, Fonoconferenze, Mail, Telefonate … Infine, breve documento che Roberto ha fatto inserire nel più generale documento presentato ai Direttori
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Risultato di una indagine informale sulle attività dei Tecnologi in esperimenti e servizi Il gruppo di lavoro sullo status del Personale Tecnologo dell’Assemblea del Personale TTA ha promosso, durante il mese di maggio 2013, un sondaggio rivolto a dipendenti tecnologi sia a tempo determinato che indeterminato. Tale sondaggio voleva far emergere le attività che le diverse figure di tecnologo svolgono all’interno del nostro ente al fine di comprendere meglio la generale situazione del personale appartenente a questo profilo. Un altro intento era quello di disegnare l’immagine del “tecnologo” in una unica prospettiva in grado di andare oltre visuali troppo legate alla conoscenza di una singola sezione o centro o laboratorio. Era previsto anche uno spazio libero per i commenti al fine di poter raccogliere opinioni e proposte. Il gruppo di lavoro sullo status del Personale Tecnologo I tecnologi che hanno risposto sono stati 140 che corrispondono al 65% di tutti i dipendenti tecnologi inquadrati a tempo determinato e indeterminato (su una popolazione di 217 tecnologi a TI e 36 a TD). Va segnalato che a causa di una mancata diffusione del sondaggio in Amministrazione Centrale, non sono emerse risposte dal Personale Tecnologo dell’AC.
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Analisi L’analisi delle risposte ai diversi quesiti evidenzia che la figura del Tecnologo all’interno dell’INFN copre una ampia varietà di aree tematiche di ricerca tecnologica molto importanti e sinergiche con la ricerca di base. Molti sono i ruoli di coordinamento e responsabilità di attività nelle diverse aree. Numerose sono state le risposte che evidenziano una intersezione molto forte con l’attività propria del ricercatore. Emerge quindi un quadro complessivo in cui i tecnologi contribuiscono in modo determinante alla ricerca, ricoprendo, in alcuni casi contemporaneamente, il ruolo di gestione di divisioni o di servizi nelle diverse strutture dell’ente. Non vanno trascurati nemmeno ruoli altrettanto importanti legati al trasferimento tecnologico, al management di progetti europei e all’outreach.
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Percezioni positive I commenti e le percezioni del proprio ruolo sono variegate e sono influenzate dalla struttura in cui le persone lavorano e dall’aderenza della propria competenza alle attività svolte. Emerge comunque una buona percentuale di persone che esprimono soddisfazione ed entusiasmo per il loro lavoro, apprezzando l’alto livello di autonomia e sentendosi, pur nelle differenze dei ruoli ricoperti, allo stesso livello dei colleghi ricercatori. Molti sostengono di valutare questo ruolo come intercambiabile in riferimento alla loro esperienza lavorativa.
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Percezioni negative Tutti però lamentano profondamente la mancanza di pari dignità per quanto riguarda l’accesso alle cariche di responsabilità dell’ente che, invece di essere in relazione al curriculum di attività tecnico-scientifiche e alle capacità professionali raggiunte, viene permesso solo sulla base della appartenenza al profilo contrattuale. Questo impedisce di valorizzare il contributo delle diverse competenze professionali di alto livello del nostro Istituto. E ancora più forte è sentita la discriminazione presente nei disciplinari per le elezioni dei Coordinatori delle linee scientifiche che li esclude a differenza dei colleghi ricercatori, pur afferendo alla stessa linea scientifica e collaborando, per la maggior parte del loro tempo, nelle attività di ricerca degli esperimenti.
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Suggerimenti Il suggerimento che ne esce può essere così riassunto: una sentita esigenza di rimuovere ogni ostacolo alla crescita professionale e al riconoscimento di pari dignità nella partecipazione alla vita dell’ente anche in termini di incarichi di responsabilità e di coordinamento e nell’accesso alle cariche istituzionali. Inoltre viene sottolineato come spesso venga, nella pratica, sottoutilizzato un capitale umano che potrebbe costituire una ancor maggiore risorsa per tutte le attività attuali e future del nostro Istituto. Questo aspetto risulta particolarmente rilevante per tutti i tecnologi meno coinvolti nella ricerca di base, ma frequentemente protagonisti di attività di trasferimento tecnologico e di collaborazioni con altri enti e istituzioni nonché in progetti europei o sul territorio.
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Numero di risposte giornaliere Le risposte totali ricevute sono state 140. Come si vede dal grafico seguente nel primo giorno abbiamo avuto il picco massimo di risposte: 70. E’ una indicazione quantitativa, ma anche qualitativa. Ci dice infatti che il sondaggio ha riscosso interesse e in molti (oltre il 25% del personale interessato) hanno risposto immediatamente.
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Livello e permanenza nel livello Notiamo in particolare la permanenza media nel III livello che è: 9.355 anni Lo scarto quadratico medio è 6.42, il che corrisponde al fatto che i valori sono piuttosto sparpagliati in un range esteso, con valori minimo 1 e massimo 29 (!) Le permanenze nel III livello pari o superiori a 12 anni sono 28 su 76 (36.84%).
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Attività svolta (Ricerca? Servizio? Entrambe?) Una domanda richiedeva al tecnologo di quantificare il suo impegno lavorativo suddividendolo fra attività di ricerca e attività all’interno di un servizio. Senza fare distinzioni per sede (che sono in realtà indicative di diverse modalità di lavoro, da sede a sede) riportiamo il valore medio dell’ impegno in attività di ricerca: 57% (deviazione standard: 37%) e il valore medio dell’ impegno in attività di servizio: 43% (deviazione standard: 37%) Ci sembra poi significativo il numero totale ( e in percentuale) di chi ha dichiarato il suo impegno pari al 100% nella Ricerca: 36 su 140 (26%) E il numero totale di chi ha dichiarato il suo impegno pari al 100% nel Servizio: 21 su 140 (15%)
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Non finisce qui… Aspettiamo la discussione e poi affronteremo il seguito… Ma intanto… Alcune domande significative alle quali dovremmo provare a rispondere
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Per la discussione Dal sondaggio emerge cio' che ci caratterizza come tecnologi? E come? la questione pubblicazioni Progetti importanti a cui si e' partecipato o si partecipa… TUTTO nell’ INFN Il DISAGIO
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