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PubblicatoOttavia Giuliani Modificato 8 anni fa
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AEROSOLS 1950 Nascita di questa forma di dosaggio 3M Pharmaceuticals Soluzione di epinefrina cloridrato in acqua/etanolo + CFC Diclorodifluorometano (propellente 12) e diclorotetrafluoroetano (propellente 114) Piccole bottiglie di vetro rivestite in plastica o contenitori di acciaio (30ml) Valvola erogatrice con adattatore orale METERED – DOSE INHALERS
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FDA ed EPA nel 1990 definirono i CFC prodotti non essenziali e li proibirono quando non assolutamente indispensabili I prodotti farmaceutici per uso topico furono riformulati usando propellenti alternativi accettabili Sono definiti aerosols quei prodotti che dipendono dalla potenza di un gas compresso o liquefatto per espellere il contenuto dal contenitore Uso orale, nasale, topico
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Vantaggi Conveniente e pratico Nessuna contaminazione Dosi accurate
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Orali, nasali, inalatori Alternativi alla via parenterale: Vaccini, antivirali, ormoni Ottima sterilità Rapida entrata in azione Basso dosaggio Dose precisa e sempre disponibile Nessuna interazione chimica con altri farmaci Ottimo per farmaci con profilo farmacocinetico incostante
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Aerosols topici Riducono irritazioni locali Nessuno spreco e applicatore da usare Contatto diretto con la mucosa Dose controllata Pulizia e mancanza di contaminazioni
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Farmaci per uso orale e nasale devono: Non irritare le vie aeree o la mucosa nasale Essere solubili nei fluidi Efficaci a basse dosi Trasporto passivo Minima attività locale Stabili a pH 5.5-7.5
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IMBALLAGGIO Dipende dal tipo di propellente Imballaggio sotto pressione L’energia del gas liquefatto o compresso deve spingere fuori il contenuto
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L’aerosol contiene Componenti volatili: propellente e solvente Non volatili: principio attivo » altri solventi » agenti disperdenti
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Prodotto concentrato: –Soluzione –Dispersione –Emulsione –Semisolido Propellente: gas compresso o liquefatto Contenitore Valvola A seconda della natura del prodotto concentrato e del propellente nonchè del tipo di valvola il prodotto dispensato sarà uno spray, una schiuma o un semisolido
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Possiamo avere: Una soluzione principio attivo-propellente La necessità di utilizzare un cosolvente Un solido insolubile formulato con un agente emulsionante o un tensioattivo Due compartimenti separati per formulazione e propellente
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Sistemi di gas liquefatti Sistemi che a temperatura ambiente e pressione atmosferica esistono come gas o vapore, ma che sono liquefatti a relativamente bassa pressione ed a temperatura prossima a quella ambiente. CFC liquefano a 15-80 psi (1-5.5 atm)
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Gas Compressi Posti in contenitori sotto pressione (es. Azoto, Ossido Nitroso, Diossido di Carbonio) a 90 psi (6.2 atm)
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Imballaggi con Barriera Barriera interna che separa I due compartimenti Permette di utilizzare propellenti accettabili da un punto di vista ambientale Il propellente serve per spingere fuori il contenuto Spray, schiume, semisolidi
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PROPELLENTE Costituisce il “cuore” dell’aerosol Idrocarburi alogenati derivanti da metano ed etano -Non tossici -Inerti -Non infiammabili -Non polari -MA DANNOSI PER L’OZONO
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CLOROFLUOROCARBURI Nomenclatura 3 cifre: il primo a destra è il numero di atomi di fluoro il secondo è uno più del numero di atomi di idrogeno il terzo è il numero di atomi di carbonio meno uno Il numero di atomi di cloro è otteuto sottraendo dal numero totale di atomi richiesti per saturare il composto la somma dei fluori e degli idrogeni. Per gli isomeri si aggiunge una lettera a, b, c… in ordine decrescente di simmetria.
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Punti di ebollizione dei CFC: 24°C per il propellente 11 -30°C per il propellente 12 Pressione di vapore è ottenuta dalla legge di Raoult P a = n a P° a n a + n b La pressione totale sarà la somma delle pressioni parziali dei componenti Hanno densità maggiore dell’acqua Sono inerti ma possono perdere HCl in presenza di acqua
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IDROCARBURI Sono indicati con la loro pressione di vapore Vantaggi: migliore impatto ambientale basso costo Svantaggi: infiammabili ed esplosivi Non tossici e non reattivi
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Usandoli in miscela è possibile modulare la pressione di vapore, la densità e l’infiammabilità.
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Altri CFC Possono non contenere cloro ed avere più atomi di idrogeno. Si decompongono rapidamente nell’atmosfera e non distruggono l’ozono. Dovrebbero essere comunque eliminati nella seconda decade del 21° secolo
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VALVOLE Sono presenti piccoli orifizi, che sono in comunicazione con una camera che permette l’espansione del prodotto e la dispersione in particelle. Adattabili a tutti gli areosol orali e nasali. Rilasciano quantità costanti di formulazione.
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Parte fondamentale di questi due dispositivi è la metering chamber la cui misura può variare da 25 a 150 l.
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FORMULAZIONI Soluzioni Se il principio attivo non è solubile nel propellente è necessario un solvente Per problemi di tossicità il migliore è l’etanolo. Si possono usare glicol, acetato di etile, acetone… Aerosol orali e nasali: 99.5% è propellente Topici: 50-90% di propellente.
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Maggiore è la quantità di propellente più alto è il grado di dispersione e più fine è lo spray.
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Quando la valvola è premuta, una miscela di ingredienti della formulazione e propellente è immessa nell’atmosfera. Nel momento in cui il propellente va a contatto con l’aria “calda” vaporizza disperdendo gli ingredienti come fini particelle. A seconda della grandezza delle particelle esse rimarranno in aria per periodi diversi: Diametro di 5-10 m inalatori 50-100 m topici N.B. La pressione rimane costante nel contenitore se si utilizza un CFC Negli areosol a gas compresso la pressione diminuirà durante l’uso.
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Si devono considerare: Effetto del solvente e propellente su stabilità e solubilità del pa Grandezza di particelle e goccioline Effetto irritante degli additivi Irritabilità esofagea Agenti solubilizzanti che devono essere facilmente metabolizzati e non possedere capacità occlusive della mucosa polmonare
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SOSPENSIONI Per sostanze insolubili o quando non è possibile utilizzare un cosolvente Ottimi per aerosol di antiasmatici, steroidi, antibiotici.. Possibile agglomerazione con aumento della grandezza delle particelle ed intasamento della valvola
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Fattori importanti: Contenuto di umidità (< 200-300 ppm) Grandezza delle particelle orale: 1-5 m topico: 40-50 m Solubilità degli ingredienti attivi
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Importante la solubilità nei fluidi Problemi legati al polimorfismo dei farmaci Agenti disperdenti e tensioattivi devono essere: -Non tossici -Biodegradabili -Non irritanti -Per uso orale: polisorbato e derivati delle lecitine -Per uso topico: isopropil miristato
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EMULSIONI Ingredienti attivi Veicolo acquoso e non acquoso Tensioattivo Propellente Si può ottenere una schiuma stabile o a rapida rottura 7-10% propellente 90-93% di emulsione
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Se il propellente è presente nella fase interna si ottiene una schiuma di varia consistenza Se il propellente è nella fase esterna si ottiene uno spray Nella schiuma l’area del prodotto erogato è costante Schiume stabili si ottengono quando I tensioattivi impiegati sono poco solubili in entrambe le fasi. I tensioattivi si dispongono all’interfaccia tra propellente e fase acquosa formando un film chiamato “lamella”. Le caratteristiche della lamella influenzano la struttura della schiuma. In generale nella lamella si può avere; 1 solo tensioattivo una miscela di tensioattivi una miscela di tensioattivi ed agenti addizionali associato o adsorbiti sul tensioattivo
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REGOLA GENERALE: Lamelle spesse e strettamente stratificate producono schiume strutturate Si usano come tensioattivi acidi grassi saponificati con trietanolammina Altri ingredienti: Profumi e sostanze che impartiscono sofficità o bagnabilità o morbidezza La formulazione è pressurizzata con propellente formando la fase interna dell’emulsione. Dopo l’erogazione il propellente, parzialmente emulsionato nel concentrato vaporizza e forma una schiuma rigida. Come detto si usano tensioattivi anionici e stanno prendendo piede i non-ionici, più compatibili.
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SEMISOLIDI Il propellente più usato e l’azoto così come miscele di ossido nitroso e diossido di carbonio. N.B. Il diossido di carbonio può reagire con la formulazione
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AEROSOL ORALI Sublinquali Si usano per somministrare nitroglicerina Soluzioni di p.a. con o senza cosolvente in una miscela di propellenti CFC (propellente 12/11, 12/114 o miscele dei 3) Il prodotto è emesso attraverso una valvola dosatrice direttamente sotto la lingua dove viene rapidamente assorbito. Le preparatzioni sono di solito dispensate come spray bagnato e producono particelle relativamente grandi. Schiume edibili per calcio, vitamine, antiacido…Il p.a. è dissolto o sospeso in olio vegetale ed emulsionato con gliceril monostearato. Propellenti: azoto, ossido nitroso, diossido di carbonio, idrocarburi. OTTIME PER BAMBINI ED ANZIANI
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AEROSOL INALATORI Soluzioni o sospensioni. Contenitori in alluminio o vetro rivestito (15-30 ml)con valvola dosatrice (35-75 l/dose). Propellenti: 12/11, 12/114, 12/114/11 Profili di deposizione del farmaco in termini di quantità e profondità di penetrazione sono fondamentali per valutare la biofarmaceutica dei p.a. Fattori che influenzano la deposizione: -Formulazione -Valvola ed adattatore -Status del sistema respiratorio
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FORMULAZIONE: Forma e grandezza delle particelle: diametro di 0.5-1.0 m. Tipo e concentrazione dell’agente superficialmenete attivo Pressione di vapore dei propellenti PROPRIETA’ CHIMICO-FISICHE: Solubilità nei lipidi Velocità di assorbimento polmonare Caratteristiche di fluidi polmonari I farmaci che hanno elevata velocità di dissoluzione producono un rapido inizio di azione, intenso e breve. Agenti terapeutici poco solubili possono provocare irritazione e spasmi bronchiali.
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AEROSOL NASALI Costituisce la più promettente area di sviluppo degli areosol Già in commercio: Antiinfiammatori Insulina ed altre proteine e peptidi
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Sviluppi futuri -Terapia polmonare e respiratoria -Farmaci poco assorbiti per viaorale e parenterale -Conoscenze maggiori di biofarmaceutica -Progressi tecnologici -Accettabilità -Nuovi sistemi di rilascio -Termine copertura brevettuale di alcuni MDI.
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