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L’ASSISTENZA DOMICILIARE DEI PAZIENTI CON ULCERE CUTANEE (l’esperienza di Medicasa) Carlo Castiglioni Direzione Sanitaria VitalAire-Medicasa Milano, 3.

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1 L’ASSISTENZA DOMICILIARE DEI PAZIENTI CON ULCERE CUTANEE (l’esperienza di Medicasa) Carlo Castiglioni Direzione Sanitaria VitalAire-Medicasa Milano, 3 aprile 2008

2 2 L'assistenza domiciliare del paziente assistenza ADI UVM MMG ASL paziente caregiver home care provider assistenziali

3 3 Analisi del processo assistenziale1 2 3 4

4 4 Il paziente Le lesioni cutanee determinano, spesso, l’inserimento del paziente nel sistema delle cure domiciliari, questo avviene o meglio dovrebbe avvenire, attraverso una “valutazione di bisogni assistenziali” (1); Attraverso questa si determinano i PAI (2) ovvero i programmi di assistenza individualizzati; Definendo il PAI si specificano anche le modalità di cura, indicando i materiali da utilizzare (2) nelle medicazioni.

5 5 Lesioni cutanee guarite - confronti Tipo di medicazioneSiNoTot con assorbenti162137 con biostimolatori141024 con med. Interat. Antis. Antim.294675 con modulatori delle metalloprot.17724 Med. Biologiche34539 Avanzato11089199 Tradizionale108292 10.8 % di guarigioni 55.2 % di guarigioni Studio FAEC 2006, dati M.Picardo - modificati

6 6 La nostra attività 2007 Milano 1069 pz. 410 pz.377 pz. (92%) Udine2338 pz.509 pz. 40 pz. Treviso 935 pz.320 pz. 2 pz. Salerno1029 pz.379 pz. 1 pz. Napoli21454 pz.460 pz. 1 pz. Napoli5 511 pz.273 pz. 11 pz. Catania 2254 pz.868 pz. 23 pz. Messina 392 pz.253 pz. 38 pz. Palermo 800 pz.256 pz. 21 pz. Pazienti assististi lesioni cutanee med. avanzate 10.782 pz. 3.728 (35%) 514 (14 %)

7 7 La definizione del piano assistenziale I differenti modelli organizzativi di assistenza domiciliare delle varie Regioni determinano approcci assistenziali articolati e a volte contraddittori.

8 8 Alcune situazioni regionali Regione Lombardia (ASL Città di Milano) il PAI viene definito dal pattante assieme al MMG le medicazioni sono pagate del pattante Regione Veneto (ASL Treviso) UVM definisce il PAI dopo aver valutato il paziente le medicazioni sono pagate dell’ASL (non tutte) Regione Friuli (ASL Udine) UVM (o specialista da ospedale) definisce il PAI dopo la valutazione del paziente Protocollo regionale di medicazione le medicazioni sono pagate dall’ASL le altre a carico dei pz. Regione Campania (ASL Salerno 3) UVM definisce il PAI dopo la valutazione del paziente le medicazioni sono pagate dai pazienti se necessario rivalutazione dello specialista

9 9 Situazioni Regionali – medicazioni avanzate Lombardia(voucher – paga il pattante) Veneto (alcune ASL forniscono il materiale) Friuli(pagate dall’ASL – protocollo regionale) Piemonte(rimborso) Emilia(forniti dalle ASL) Lazio(non rimborsate) Campania(non rimborsate) Sicilia(rimborsi solo per alcune tipologie) dati 2007

10 10 effetti La scelta della medicazione viene fatta principalmente sulla stadiazione della lesione Le medicazioni “avanzate” vengono usate in modo limitato per il loro costo e per il fatto che in molte Regioni non sono rimborsate Gli effetti clinici sono importanti in quanto la guarigione delle lesioni è percentualmente più grande e più veloce con le medicazioni avanzate L’uso delle medicazioni avanzate permette di ridurre il numero degli accessi infermieristici, cosa che determina a consuntivo un bilancio economico positivo (dati LIUC – Roma giugno 2007)

11 11 Criticità della gestione domiciliare Fornitura;(solo in alcuni casi) Molteplicità di referenti per il paziente;(ADI / farmacia) Formazione dei professionisti; Costi apparentemente più alti; (più per medicazione ma meno accessi) Scarsa considerazione dei bisogni del paziente;

12 12 Obiettivo: un servizio d'eccellenza L'efficacia di queste modalità di servizio è dovuta alla capacità da parte del provider di prendere in carico il paziente in modo globale, ovvero di farsi carico di tutti i suoi bisogni assistenziali; Questo vuol dire fornire direttamente:  prodotti  tecnologia  assistenza Assicurare:  la regia del processo assistenziale  una assistenza continuata  la circolazione delle informazioni capillarità organizzazione professionalità personalizzazione tecnologia standard di eccellenza

13 13 Conclusioni, un NO e tre SI NO alla autoreferenzialità SI alla sussidiarietà, SI alla libera scelta del paziente, SI ad un sistema di controllo continuo

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