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PubblicatoLeo Gildo Pizzi Modificato 8 anni fa
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Lezione del 20 dicembre Dott.ssa Joanna Janusz
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Giovanni Boccaccio Il Decameron
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Capolavoro della narrativa medievale Significato del titolo: “dieci giornate” Stesura: 1349 - 1351 Forma breve della narrazione: NOVELLA
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Struttura Il Decameron si compone di 100 novelle ripartite in 10 giornate, ognuna delle quali è dediata ad un argomento diverso L’argomento della giornata viene stabilito da un protagonista scelto re o regina della giornata Ogni novella della giornata viene narrata da un diverso protagonista All’inizio e alla fine di ogni giornata ci sono le didascalie Alla fine dell’opera si trova la ballata finale Le narrazioni sono incastrate in una CORNICE
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LA CORNICE è costituita dalle circostanze dell’incontro: 10 giovani rifugiatisi nella campagna fiorentina per sfuggire alla peste del 1348 La vita in campagna fa da sfondo per la narrazione e organizza le giornate La campagna, come un luogo mitico di armonia, si contrappone alla città, luogo di immoralità e perdizione
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La funzione della cornice È una struttura di riferimento per tutto il materiale narrativo È uno strumento per giustificare l’ordine delle singole novelle È l’elemento unificatore dell’eterogeneità dei contenuti
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Argomento della narrazione È costituito da una materia multiforme La tematica è quindi svariata, diversa per gli stili e i toni Comunque costituisce una fedele rappresentazione di tutta la realtà
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Tematicamente l’opera si suddivide in due parti equivalenti: Novelle satiriche dove i personaggi sono sottoposti ai capricci della Fortuna Novelle esemplari dove i personaggi imparano a servirsi del proprio Ingegno
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Personaggi Vengono presentati e descritti nell’azione Provengono da vari strati sociali Spesso sono borghesi cittadini: banchieri,mercanti, imprenditori, artigiani, medici, notai, ma anche intellettuali, popolani o servi Nei personaggi si ammira anzittutto l’intelligenza, le qualità dell’individuo, la capacità di conquistare il successo, l’intraprendenza nel superare gli ostacoli, la trasgressione delle leggi morali o religiose, la vitalità, l’abilità, l’astuzia
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L’ideale di vita proposto È costituito dalla fusione tra la raffinatezza del mondo aristocratico e la vitalitàe la saggezza della borghesia La concezione dell’uomo è quella laica, senza scopi morali
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La realtà del Decameron L’osservazione e la presentazione del reale è imparziale, fatta senza censure né interpretazioni arbitrarie La realtà viene presentata negli aspetti molteplici e spesso contrastanti, in continua trasformazione L’ambiente presentato è quello mercantile, contemporaneo dell’Autore
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Nel presentare il suo mondo, Boccaccio rinuncia quindi ai travestimenti mitologici e il mondo borghese per la prima volta diventa un protagonista letterario, portando nuovi principi di vita e una nuova etica, quella di buon senso. Il protagonista del Decameron è quindi l’uomo, con i suoi vizi e le sue qualità, l’uomo sottoposto all’azione dei principi eterni: Fortuna, Amore, Intelligenza. Anche il mondo mercantile è rappresentato integralmente, nei suo aspetti sia positivi (intraprendenza, saggezza, scaltrezza) che negativi (dominio della logica del profitto).
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Comunque, nel presentarlo, l’Autore rimane imparziale, lucidamente neutrale. Sono i principi di una poetica realistica, costruita attraverso precisi mezzi linguistici: Plurilinguismo Precisione di dettagli Descrizioni circostanziate Riferimenti “storici” a luoghi e persone reali
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Messaggio, concezione e finalità dell’opera : Sono espressi in precisi momenti del testo: Proemio Introduzione alla IV giornata Conclusione Sono zone della riflessione tecnico- teorica, momenti di valutazione dei risultati del proprio lavoro da parte dell’Autore
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Il proemio È rivolto al pubblico e costituisce la difesa della libertà dell’autore e del suo proposito di dilettare con la sua scrittura Si nota allora già fin dall’inizo la sostituzione del proposito edificante – morale – religioso con un interesse esclusivamente mondano
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L’attenzione del narratore/dei narratori delle novelle è rivolta allora al comportamento pratico, alle qualità per esercitare “l’arte del vivere” Lo scopo dell’opera era il “diletto” (svago, piacere) e i consigli pratici di comportamento, forniti alle “donne innamorate” che sono destinatarie dell’opera. Il contenuto sono “novelle piacevoli ed aspri casi d’amore e altri fortuanti avvenimenti”, che possono essere considerate come “ novelle esemplari, non di tipo etico – religioso però.
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Tecnica di scrittura I personaggi sono ben delineati Le caratteristiche psicologiche ricche di sfumature La narrazione si distingue per la complessità di piani narrativi e la presenza di varie vicende secondarie
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Complessità di piani narrativi Il primo narratore è Boccaccio Ognuno dei dieci novellatori fa a sua volta da narratore per le singole novelle Appaiono anche dei personaggi che raccontano una novella nella novella L’insieme è retto da una struttura di incastro, cioè la cornice
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Struttura sintattica Rispecchia la complessità narrativa La sintassi è fluida ma con molte proposizioni secondarie per rendere tutte le sfumature del pensiero e per sfumare l’azione principale
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La lingua La lingua è uno strumento espressivo pienamente dominato, raffinata, duttile, scorrevole, incisiva, armoniosa ed elegante L’Autore mantiene l’equilibrio fra il livello comune e quello letterario del linguaggio L’Autore usa diversi registri stilistici: dal comico al tragico, a seconda delle esigenze del contenuto presentato
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Non sorprende quindi l’opera di Boccaccio è diventata il modello della prosa per i secoli a venire
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